in occasione di Art City White Night
Le aperture straordinarie della Pinacoteca [dalle 19 alle 24 ] e di Palazzo Pepoli Campogrande [dalle 20 alle 24] per ART CITY White Night sono realizzate grazie alla collaborazione della Società di Santa Cecilia - Amici della Pinacoteca di Bologna.
Dal 27 al 29 gennaio in occasione di ART CITY Bologna presentando il biglietto Arte Fiera si avrà diritto all’ingresso ridotto.
Per biglietti ed orari di apertura > www.pinacotecabologna.beniculturali.it
di Francesco Micciché (Ita\2015, 95’)
David, 36 anni e un'unica ambizione: guadagnare la stima del presidente dell'azienda in cui lavora, ottenere un aumento di stipendio e la promozione da dirigente. Finalmente la sua occasione sembra arrivata: dovrà presentare un| | brevetto rivoluzionario che gli garantirà la gloria e l'apprezzamento inseguiti da sempre. Ma in una sola notte l'incontro con Marcello, un abile truffatore aiutato da due avvenenti socie, cambierà il corso della sua vita. David perde tutto: fidanzata, casa e lavoro e per recuperare dovrà imparare l'arte della truffa proprio da colui che l'ha messo nei guai. Una storia che ha i colori e sapori della commedia, i ritmi del giallo e la fantasia di inganni multipli. E dove niente, probabilmente, è come sembra.
Voce 2017
Cantante, autrice, attrice, scrittrice, personaggio televisivo: il percorso artistico di Arisa è molteplice ma sempre illuminato dal talento, dalla purezza, dalla passione e dalla ricerca di armonia. La sua è indubbiamente una delle più belle voci italiane, sempre capace di emozionare e raccontare le passioni. Protagonista del Festival di Sanremo 2016 con il singolo “Guardando il cielo”, negli anni passati Arisa lo ha vinto nell’edizione 2009 con “Sincerità” e nel 2014 con “Controvento”, ed ha ottenuto il secondo posto con “La notte” nel 2012. Nel 2015 ha affiancato Carlo Conti Emma Marrone e Rocio Mugnoz Moralez nella conduzione.
pianoforte Giuseppe Barbera
chitarra Placido Salamone
basso e cori Naif
tastiere Alessio Graziani
batteria Giulio Proietti
International music and arts
+ Miles Cooper Seaton
Il collettivo psichedelico veronese C+C=Maxigross assieme al polistrumentista californiano Miles Cooper Seaton (Akron/Family) si uniscono per un rituale musicale unico e irripetibile che porteranno in giro per l’Italia da fine dicembre 2016 ai primi di febbraio 2017.
Sei musicisti sul palco, due batterie, due chitarre elettriche, basso, synth e una moltitudine di voci e armonie vocali. Un concerto con la musica al centro, lungo anche diverse ore, con brani tratti da “Phases in Exile” di MCS, “Fluttarn” dei C+C=Maxigross, brani inediti e cover, diviso in più parti come i veri show degli anni sessanta.
di Mario Brunello e Gustavo Zagrebelsky | Sinfonia di pagine
Mario Brunello, tra i più grandi violoncellisti di oggi, e il noto giurista Gustavo Zagrebelsky, sono i protagonisti del primo appuntamento della rassegna Sinfonia di Pagine, cinque presentazioni di novità editoriali di argomento musicale organizzate da Bologna Festival in collaborazione con Librerie Coop Zanichelli. Zagrebelsky e Brunello, presentando il loro volume edito da Il Mulino, ci parleranno di libertà interpretativa rispetto ad un testo codificato, storicamente definito come una Sonata di Beethoven o un articolo della Costituzione. Nella musica così come nel diritto, alle prese con una Suite di Bach o un testo di legge, l’interprete si muove in una delicata zona di confine che si situa tra l’eseguire e il creare, nell’ardua impresa di fare da tramite tra passato e futuro.
A cura di Bologna Festival.
Bologna Festival | Talenti
Calogero Di Liberto - pianoforte
Roberto Salvati - elettronica
programma
in collaborazione con la Fondazione Liszt
Biglietti in vendita presso Bologna Welcome (Piazza Maggiore 1/E) martedì-sabato ore 13-19. La sera stessa del concerto all’Oratorio di San Filippo Neri, a partire dalle ore 19.30
Bologna Festival | Talenti
Radim Kresta - violino
Eva Krestová - viola
Václav Petr - violoncello
Václav Mácha - pianoforte
programma
Bologna Festival | Talenti
Programma
prima personale a Bologna del poliedrico artista americano
Ad inaugurare la nuova Narkissos Contemporary Art Gallery la mostra John Duncan. Heavy, useless, no sense of humor, prima personale a Bologna del poliedrico artista americano. Personaggio spesso controverso, Duncan da sempre fa discutere l’opinione pubblica, cercando costantemente di spostare il limite di ciò che viene considerato accettabile un po’ più in là.
La mostra intende fare luce su diversi aspetti della ricerca di Duncan, presentando sia lavori nuovi che datati. La mostra è a cura di Yelena Mitrjushkina (Elena De Luca), in collaborazione con gli architetti Richard Ceccanti e Caterina Galavotti. Il catalogo conterrà un saggio introduttivo diSven Schlijper-Karssenberg, il quale terrà una presentazione personale della mostra durante l’apertura.
La galleria si trova al secondo piano di un palazzo senza ascensore.
Duilio Forte e Giorgia Marras
Doppia personale di Duilio Forte e Giorgia Marras, che indaga la figura e l’opera di uno dei maestri dell’arte moderna Edvard Munch.
Siamo nel 1893 quando Edvard Munch termina il dipinto chiamato “L’Urlo”, il primo di una serie di 4 opere nelle quali, il pittore norvegese getta le basi per un lavoro seriale su questo tema che include anche lavori grafici con lo stesso soggetto. Riguardo alle genesi dell’opera, si narra che Munch stesse camminando con due amici in un parco ma, sentendosi affaticato, si appoggiò ad una balaustra dalla quale, davanti a se, poteva vedere il fiordo e dietro di lui gli amici che stavano proseguendo la camminata. Intorno a lui, il cielo del tramonto si fece con i colori quasi di fuoco, talmente forti da provocare in lui uno shock. Da qui scaturì quell’urlo interiore che Munch fu quasi costretto a dipingere una volta tornato a casa. Ci volle molto tempo perché il primo Urlo prendesse la forma che lui aveva in mente: un’immagine forte che ritraeva quella scena vissuta nella quale si sentì sopraffatto dalla vita e dalla potenza della natura. Non solo il più importante quadro espressionista nordico ma anche uno straordinario elemento pop che infatti Munch ripeterà più volte, in netto anticipo sulla pop art americana.
L’istallazione site specific realizzata da Duilio Forte, ricostruisce lo studio di Munch immaginandolo durante il periodo di realizzazione de “L’Urlo”. “Finis Extra” - questo il nome dell’istallazione-, esplora il tema del confine nel rapporto con il mondo visionario di Edward Munch. Rappresenta l’interno di una casa, la casa di Munch. La casa ha tre finestre. Ogni finestra è uno sguardo sul mondo dell’artista. Al centro della casa è posizionata l’opera “URSUS Cinematicus”, un micro-cinema attivabile dal visitatore che proietta il Film corto “URSUS in love”. Il film riflette sui temi della sfida e della paura attraverso una partita a scacchi. Ogni interno ha un esterno, ed è a sua volta anche esterno per un interno più profondo. Lo spazio interno e lo spazio esterno convivono come due realtà parallele compresenti, come il mondo interiore delle emozioni popola le opere di Munch.
Giorgia Marras invece ripercorre l’inizio della vita e della carriera di Munch attraverso la graphic novel “Munch before Munch”. Una macchiolina bianca. L'irrispettoso ricordo lasciato cadere da un uccellino sulla tela dell'Urlo. È il frutto della hestekur, la cura da cavallo che un uomo in cappotto nero decide di somministrare ai suoi dipinti, esponendoli alla neve, al vento, alla luna, agli insetti.
Edvard Munch nasce poco più di 150 anni fa a pochi chilometri da Oslo, in direzione nord. Famiglia puritana, quartiere operaio, notti bohémien. "Munch before Munch" propone un viaggio illustrato alla scoperta di questo Edvard, il più remoto, il meno conosciuto, quello che l'eco della sua stessa opera-simbolo, “L’Urlo”, ha in parte coperto.
Assieme, il lavoro di Forte e Marras ci offrono un’incursione nella vita profonda di Munch sotto forma di immagini e scultura.
La mostra (26 gennaio – 26 febbraio 2017) è composta da 30 immagini e l’opera site specific, l’ingresso è libero. Con il patrocinio del Comune di Bologna.
Il 2 febbraio alle ore 18.30 Giorgia Marras sarà in galleria per la presentazione del volume Munch before Munch.
Bologna Festival 2017 | Grandi interpreti
Arcadi Volodos - pianoforte
programma
Bologna Festival 2017 | Grandi interpreti
Luzerner Sinfonieorchester
Constantinos Carydis - direttore
Thomas Quasthoff - voce recitante
Chen Reiss - soprano
programma
Bologna Festival 2017 | Grandi interpreti
programma
Bologna Festival 2017 | Grandi interpreti
András Schiff direttore e solista
Programma
un libro di Mario Luzzatto Fegiz (Hoepli)
Dialoga con l’autore Vincenzo Branà.
Cosa prova prima di andare in scena Ornella Vanoni? Cosa si nasconde dietro uno scoop? Come nasce una recensione? Come riuscire a incontrare Mina senza farsi cacciare? Si può restare calmi quando squilla il telefono e all'altro capo c'è Bob Dylan o Vasco Rossi? Il più noto e longevo critico musicale italiano vuota il sacco rivelando retroscena e dettagli di star italiane e straniere, senza fare sconti a nessuno, soprattutto a se stesso. Così nasce questo libro, un’ironica autobiografia, che uscirà il giorno del settantesimo compleanno dell’autore, il 12 gennaio 2017. Dall’osservatorio privilegiato di un giornalista musicale che ha cavalcato radio, tv, quotidiani, settimanali e web, un diario intenso in cui pubblico e privato si mescolano in un racconto avvincente nel quale emerge il complesso rapporto di amore-odio che spesso caratterizza i rapporti fra gli artisti e il critico. Il volume è arricchito dalla prefazione di Pippo Baudo e dall’introduzione di Ranieri Polese, che hanno condiviso in maniera diversa la vivacità professionale dell’autore. Mario Luzzatto Fegiz racconta gli artisti fra palco e realtà, senza filtri e pudori, racconta 50 anni di canzoni e personaggi che hanno condizionato i costumi e la società. E infine svela segreti e trucchi del mestiere del critico musicale: per scrivere una buona intervista non occorrono giuste domande, ma buone risposte, per scrivere una buona recensione non occorrono belle canzoni ma buone orecchie.
In collaborazione con il Gender Bender Festival.
Bologna Festival 2017 | Grandi interpreti
Martha Argerich - pianoforte
Ensemble ReEncuentros
Eduardo Hubert - pianoforte
Anton Martynov - violino
Lyda Chen Argerich - viola
Jorge Bosso - violoncello
Enrico Fagone - contrabbasso
Programma
Il giallo di Caserme Rosse di Massimo Fagnoni (ed. Fratelli Frilli) e Buonasera (signorina) di Davide Pappalardo (ed. Eclissi). Dialoga con gli autori la scrittrice Lorena Lusetti.
Il giallo di Caserme Rosse vede Galeazzo Trebbi impegnato a risolvere un cold case che affonda le radici nel 1943, quando il giovane partigiano bolognese Andrea Fanti scomparve nel nulla. La sua terza indagine porterà Trebbi lontano da Bologna, fino in Polonia…
La tradizione hard boiled trova nuova linfa nella Milano degli anni Settanta raccontata in Buonasera (signorina). Lo scalcagnato investigatore privato Libero Russo deve indagare sull’omicidio di un gangster, ma più che la giustizia è in gioco la sua stessa libertà.
Due indagini serrate e intense, raccontate con maestria da Fagnoni e Pappalardo, per recuperare la memoria di un paese troppo spesso circondata dal mistero.
presentazione dell'ultimo numero di “Limes”. Intervengono Antonio Fiori e Fabrizio Maronta.
In 12 mesi esatti, la Corea del Nord ha effettuato test nucleari, missilistici e minacciato di essere pronta a tirare un missile balistico intercontinentale in qualunque momento. Nel frattempo, la Corea del Sud è in preda a una crisi politica che sta portando la presidente Park all'impeachment e lasciando Seoul molto fragile di fronte al bellicoso vicino settentrionale. La penisola di Corea, museo della guerra fredda da 60 anni, è più instabile che mai. Specie nel contesto della proliferazione nucleare e dell'imminente tentativo di Trump di rinegoziare gli equilibri dell'Asia-Pacifico.
In collaboraziuone con Limes Club.
in occasione della pubblicazione del suo libro Pensieri di un ottuagenario Alla ricerca della libertà nell’uomo (Sellerio)
Intervengono con l’autore Giacomo Marramao e Michele Salvati.
Un lungo viaggio tra politica e filosofia. Una riflessione sul tema della libertà e del determinismo attraverso la lezione dei filosofi letti da Achille Occhetto nel corso del tempo. «Questo libro di Achille Occhetto – come ci dice Salvatore Veca nella prefazione - ha la natura di un giornale di bordo. Le sue pagine consegnano a chi legge il resoconto di una complicata navigazione... Occhetto è stato, negli anni dell’incertezza e dell’inaspettato, nel giro di boa affannoso di fine secolo, l’ultimo segretario del Pci e il primo segretario del Pds. Questa passione persistente per l’impegno politico e civile è, nelle pagine di Pensieri di un ottuagenario, il vero motore della ricerca. Ne è la motivazione radicale».
Evento in collaborazione con librerie.coop.
mostra a cura di Alessandro Molinari Pradelli
Inaugurazione della mostra Augusto Majani (Nasìca) segreto. Interventi di Antonio Faeti e del curatore della mostra Alessandro Molinari Pradelli. Saluto del presidente dell'Istituzione Biblioteche Daniele Donati.
La mostra, ideata da Alessandro Molinari Pradelli e organizzata in stretta collaborazione con la Biblioteca comunale dell’Archiginnasio, è dedicata ad Augusto Majani (1867 – 1959) - noto anche con lo pseudonimo di Nasìca - uno dei più grandi, ma anche dei meno conosciuti, tra gli artisti e gli illustratori italiani vissuti a cavallo tra Otto e Novecento. Il suo racconto intreccia due terribili guerre, la semplice vita quotidiana, grandi personalità come Carducci, D’Annunzio, Pascoli, Panzacchi, Sezanne, Testoni e tanti altri e la cordialità e la bonomia tipiche della civiltà petroniana. L'attività di pittore si accompagnò in Majani ad più vasto impegno in vari campi dell'industria culturale a cominciare dalla collaborazione con «Il Resto del Carlino» e con un gran numero di riviste, fra le quali «Ehi! ch’al scusa...», «Bologna che dorme», «Novissima», «Fantasio», «Italia ride» della quale lui stesso era il direttore artistico, collaborò anche a un gran numero di strenne annuali, e con gli editori Formigini e Zanichelli. Per quest'ultimo realizzò le copertine delle opere di Giosue Carducci e di Alfredo Testoni. Con Testoni lavorò anche in ambito teatrale realizzando scene e costumi. Tra il 1904 e il 1906 si dedicò anche alla politica, impegnato come consigliere comunale a Budrio nelle file del Partito Socialista.
Tutto il materiale esposto, sia quello mostrato in originale, sia quello che è stato riprodotto per problemi di conservazione, proviene dalle collezioni della Biblioteca dell'Archiginnasio, a parte due disegni originali che provengono da Casa Carducci. Si tratta di libri a stampa, periodici e quotidiani, cartoline e altro materiale d’occasione, bozzetti originali, manifesti e locandine, lettere e manoscritti. In totale, oltre duecento pezzi, per documentare la poliedrica e geniale attività di Majani, in tutte le sue multiformi incarnazioni: illustratore, disegnatore, ritrattista, vignettista, polemista, scrittore. Alcuni documenti, anzi, la maggior parte, sono esposti per la prima volta e faranno conoscere anche i lati meno conosciuti della produzione artistica di Majani.
Durante l’apertura della mostra sono programmate visite guidate gratuite, condotte dal curatore.
Sabato 28 in occasione di Art City White Night sarà visitabile fino alla mezzanotte.