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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 34 min 58 sec fa

Il Sogno

Mer, 02/21/2018 - 14:25

circo-teatro e magie di bolle di sapone | Dulcamara Circus 

Un carretto d’altri tempi, uno strano attore, mimo, clown, vi mostrerà il suo mondo attraverso un viaggio dal sapore “antico”, confuso tra sogno e realtà, romanticismo e comicità. Con il naso all’insù potrete ammirare queste anime volanti trasformarsi da piccole a grandi, poi giganti dai mille riflessi colorati e piene di fumo …e per finire sarete avvolti da migliaia di piccole “animelle” ..in volo libero …le bolle di sapone. Uno spettacolo per tutte le età …e per gli intenditori di sogni!

Compagnia Gambeinspalla Teatro

Ingresso gratuito uscita liberamente a cappello.

Spettacoli garantiti anche in caso di pioggia.

Amor Morto. Concerto Mistico

Mer, 02/21/2018 - 14:24

Antidoti, la nuova stagione di LAMINARIE

Lo spettacolo è in forma di concerto e vede in scena Silvia Pasello e Ares Tavolazzi. Il concerto è nato come un omaggio a Carmelo Bene, in occasione dell’evento ideato e realizzato da Piergiorgio Giacché: “Nessun Bene”, tenutosi a Perugia nel settembre dello scorso anno.

Dicono gli artisti - «Il lavoro che presenteremo è un momento di passaggio verso il compimento e la maturazione di un materiale “istigato” da Carmelo Bene. Si sarebbe forse intitolato Concerto per il nuovo millennio, o altro ancora. Nelle nostre mani prende il nome da uno dei brani mistici scelti, e precisamente da una delle estasi di M. Maddalena de’ Pazzi, L’Amor morto. Gli autori sono infatti M. Maddalena de’ Pazzi e San Giovanni della Croce.»

A seguire gli spettatori potranno partecipare a L’Attore e il Santo, incontro a cura di Piergiorgio Giacchè - antropologo, scrittore e saggista - in dialogo con Silvia Pasello - attrice.

«Ci sono attori che pensano il teatro e dunque attori che in qualche modo “pregano” nel loro teatro, se “pregare" è il verbo laico più corretto per indicare il cortocircuito fra azione e pensiero che avviene in scena. È una pratica e non una teoria, si resta in scena e non si vola in cielo: ecco perché Attore e Santo è un’endiadi più corretta e soprattutto più concreta per porre il problema - e non il tema - del rapporto fra teatralità e sacralità. Forse non si hanno troppe esperienze e ancor meno certezze e infine mancano anche le parole, ma l’intervento-conversazione vorrebbe toccare e magari sostare in questo punto, a partire da uno anzi da due punti di partenza…Ci sono infatti almeno due “geni” del teatro - Jerzy Grotowski e Carmelo Bene - che hanno a loro modo coniugato Attore e Santo seguendo due direzioni diverse e perfino opposte.»  Piergiorgio Giacché

SPETTACOLO E INCONTRO PUBBLICO > Femeie il palcoscenico è femmina
ore 21 – Amor Morto. Concerto Mistico con Silvia Pasello e Ares Tavolazzi
Performance dedicata a Carmelo Bene
a seguire L’Attore e il Santo
interverrà Piergiorgio Giacchè/antropologo, scrittore e saggista

La prenotazione consigliata a info@laminarie.it – T 0516242160;
Ingresso spettacoli: biglietto unico 7 euro

Antidoti è un progetto di LAMINARIE realizzato con il contributo di: Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna – Assessorato Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Con il supporto di Comune di Bologna, Quartiere San Donato-San Vitale

Giallo

Mer, 02/21/2018 - 14:18

Antidoti, la nuova stagione di LAMINARIE

“Questa farfalla, lo credereste?, ha un’ala gialla, l’altra celeste.” (T. S.)

Antidoti, la nuova stagione di LAMINARIE, è dedicata alle donne, figure indispensabili in grado di attraversare la scena con la loro potenza e la loro capacità di trasmettere nuove forme di conoscenza e di apprendimento. Una serie di appuntamenti dedicati al rapporto delle donne con il palcoscenico; Femeie il palcoscenico è femmina.

Doppia replica - alle 19.00 e alle 21.00 - di Giallo, lo spettacolo di e con Chiara Lagani/Fanny & Alexander - drammaturga, interprete della compagnia ravennate. Le due repliche sono intervallate dall’incontro Infanzia e teatro - ore 20.00 - con Agnese Doria - critica di Altre Velocità - e Chiara Lagani - Fanny & Alexander - per addentrarsi nella drammaturgia dell’autrice e dei suoi testi.

Sostiene l’autrice - «Giallo mette a frutto gli esiti di lunghi laboratori condotti con i bambini delle scuole elementari di Parma e di Ravenna. Le voci infantili che fanno da colonna sonora a questo “radiodramma live” sono in realtà la registrazione di brani raccolti durante il lavoro con i piccoli. Chiara Lagani nello spettacolo è la maestra per eccellenza con cui ci si confronta da bambini, figura amata, temuta, interrogata, qui vista in un curioso “gioco all’incontrario”, nel quale anche senza fisicamente apparire, sono proprio i bambini i veri protagonisti, quelli che dettano le regole e stabiliscono il punto di vista. Lo spettacolo si svolge attorno a una grande pedana, con il pubblico raccolto su tre lati. Sulla quarta linea si muove l’interprete, a reggere il gioco con gli spettatori che all’inizio della rappresentazione, come a scuola, sono chiamati a rispondere all’appello in prima persona.»

Giallo riporta lo spettatore fra i banchi di scuola, ai ricordi d’infanzia. La maestra, una figura amata e al contempo temuta, punto di riferimento per porsi domande e ottenere risposte, capace di trasmettere insegnamenti scolastici e di vita.  

La prenotazione per entrambe le repliche è obbligatoria a info@laminarie.it – T 0516242160;
Ingresso spettacoli: biglietto unico 7 euro

SPETTACOLO E INCONTRO PUBBLICO > Femeie il palcoscenico è femmina # *

ore 19 - Giallo con Chiara Lagani/Fanny & Alexander  (I replica)
ore 20 - Infanzia e teatro: interverranno Chiara Lagani/Fanny & Alexander, Agnese Doria/Altre velocitàore 21 - Giallo con Chiara Lagani/Fanny & Alexander (II replica)

Giallo
Ideazione Luigi De Angelis e Chiara Lagani
Drammaturgia Chiara Lagani
Regia Luigi De Angelis
Con Chiara Lagani

e le voci di Alfonso Cafaro, Bassirou Fall, Anna Benini, Francesca Benini, Noemi Cicchetti Ferrante, Erik Cicchetti Ferrante, Nell Danesi, Nicolò Montanari, Pietro Lorenzo Spurio, Annagiulia Valgiusti, Federica Valzania, Sara Vernocchi, e gli altri bambini dei laboratori “Pianeta Giallo” (Parma e Ravenna)

Plastico e maschera Nicola Fagnani
Progetto sonoro The Mad Stork
Registrazioni Marco Parollo e Sergio Policicchio
Coproduzione AREA06 – Short Theatre in collaborazione con Solares delle Arti – Teatro delle Briciole

Antidoti è un progetto di LAMINARIE realizzato con il contributo di: Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna – Assessorato Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Con il supporto di Comune di Bologna, Quartiere San Donato-San Vitale

L'allegoria del Sonno di Alessandro Algardi dalla Galleria Borghese di Roma

Mer, 02/21/2018 - 14:17

mostra | opening venerdì 2 marzo h 18

Una splendida scultura di Alessandro Algardi è ospite del Museo Civico Medievale, in un rapporto di scambio in collaborazione con la Galleria Borghese di Roma.
Si tratta dell’Allegoria del Sonno, scolpita da Algardi nel 1635 per Marcantonio Borghese e conservata presso il museo romano.

La scultura, in marmo nero di Fiandra o Pietra di paragone, è un vero tour de force tecnico, con cui l’artista dimostrò, secondo i biografi, la sua straordinaria capacità di lavorare la pietra, mettendo a tacere i detrattori, che lo volevano capace solo di modellare stucco, terracotta e cera.
Il soggetto è un piccolo genio dalle ali di farfalla che riposa disteso, in una posa estremamente naturale. I capelli ricciuti si mescolano alle capsule e alle foglie di papavero, pianta dalle proprietà ipnotiche, della corona che porta sul capo e accanto a lui dorme un ghiro, animale notoriamente amante del sonno. Il trattamento del marmo è magistrale, nel contrasto tra la superficie liscia, quasi lucente del corpo polito e il terreno su cui poggia il dormiente, scabro e opaco, nella resa della pelliccia del piccolo animale addormentato accanto al putto e nella grazia spontanea del volto dalle labbra dischiuse, dalle palpebre appena abbassate dove pare di poter scorgere le ciglia.

L’opera verrà esposta accanto a uno della collezione permanente del museo, il San Michele Arcangelo in bronzo, opera della stesso Algardi.

Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)

Visite guidate: 11 marzo h 16.30, 18 marzo h 10.30, 22 aprile h 16.30, 13 maggio h 16.30, 26 maggio h 16.30, 10 giugno h 16.30 Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito

Voci e suoni dal Mediterraneo

Mer, 02/21/2018 - 14:12

Antidoti, la nuova stagione di LAMINARIE

Camilla Serpieri - cantante e musicista - e Fabio Tricomi - etnomusicologo e musicista - eseguiranno alcuni brani musicali provenienti dalla tradizione mediterranea. Il programma prevede  canti di lavoro e danze dei pastori e dei contadini, canzoni d'amore, musiche un tempo legate a rituali quotidiani e domestici caratterizzate da grande forza ritmica e  timbrica. Suoni e strumenti arcaici che rimandano all’antica tradizione musicale mediterranea quasi scomparsa che accoglie le naturali mescolanze culturali del bacino del Mediterraneo.

Camilla Serpieri
Cantante e musicista, si interessa di vocalità nelle sue diverse forme. Specializzata nella didattica tiene corsi di formazione, laboratori e lezioni private di tecnica vocale per ragazzi e adulti. Come cantante si esibisce in diverse formazioni dalla musica antica alla musica moderna.

Fabio Tricomi
Musicista ed etnomusicologo, dal 1983 si dedica alla ricerca e alla documentazione degli aspetti musicali legati alla tradizione siciliana. L'esperienza diretta con i musicisti tradizionali della sua regione lo ha portato ad approfondire la conoscenza e lo studio, non solo teorico, delle tecniche e degli stili esecutivi su vari strumenti di pertinenza agropastorale (come scacciapensieri, tamburello, flauto di canna, zampogna). Contemporaneamente si è dedicato allo studio della chitarra classica e successivamente si è specializzato su strumenti a pizzico più antichi (liuti) e strumenti ad arco medioevali (viella, lira). Interessato all'interpretazione e alla riesecuzione della musica antica, Tricomi attualmente suona da solista e in gruppo in affermati ensemble e importanti rassegne di musica antica del mondo. Ha all'attivo la pubblicazione di vari scritti sulla musica di tradizione orale, sulla musica medievale e CD di registrazione sul campo, parallelamente si dedica alla didattica.

Antidoti è un progetto di LAMINARIE realizzato con il contributo di: Comune di Bologna, Regione Emilia Romagna – Assessorato Cultura, Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Con il supporto di Comune di Bologna, Quartiere San Donato-San Vitale

ECUBA | porti e periferie del Mediterraneo

Mer, 02/21/2018 - 13:08

Ore 19:00 Inugurazione di Antidoti, la nuova stagione di LAMINARIE

La retrospettiva illustra, con fotografie e video, il resoconto delle dieci tappe, iniziate nel 2015, del progetto artistico internazionale che la compagnia ha presentato in diverse città del Mediterraneo: Bologna (I e IV azione), Liserna, Palermo, Granollers, Napoli, Marsiglia, Tirana, Malaga, Nicosia.

La prospettiva dei vinti arriva al pubblico grazie al linguaggio visivo e corporeo dei protagonisti e tramite la costruzione scenica della struttura che li avvolge. Legno, corde, fili rossi, libri e ritmicità corporea sono gli elementi che hanno attraversato le differenti azioni di ECUBA. In questo progetto il gesto sovrasta le parole e lascia intravedere l’apertura a nuove fessure, spiragli, desideri che nascono dall’accettazione della sconfitta stessa. Un excursus che documenta il lavoro svolto negli anni da Laminarie e la sua connessione con il territorio in cui è ospite, rimarcando la continua vocazione a pratiche di “ravvicinamento”, di ascolto del contesto, di coinvolgimento e promozione di pubblici diversi.

Interverranno Mario Carlini - fotografo, curatore della mostra in collaborazione con LAMINARIE - Gerardo Guccini - Docente Università di Bologna - e Febo Del Zozzo - regista e ideatore del progetto ECUBA porti e periferie del Mediterraneo. Si discuterà attorno alla figura di Ecuba da un punto di vista visivo, accademico, storico e drammaturgico indagando le sfaccettature emotive che collegano il dramma della regina di Troia alla contemporaneità, entrando poi nel vivo del racconto del progetto e della sua evoluzione in questi tre anni, dal 2015 al 2017.

ROSSINI 150 Bologna

Mer, 02/21/2018 - 11:13

150° anniversario dalla scomparsa di Gioachino Rossini

Nell 150° anniversario dalla scomparsa di Gioachino Rossini Bologna celebra la vita e la musica del grande maestro con il progetto L'inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini. Rossini a Bologna nel 150° dalla scomparsa: programma di concerti, incontri, spettacoli, visite guidate.

Promosso da Conservatorio Giovan Battista Martini in collaborazione con le principali istituzioni della città.

Il programma completo

Lacrime sospese

Mer, 02/21/2018 - 11:01

nell’ambito del ciclo di conferenze Rossini Omnibus a cura del Conservatorio Martini di Bologna

Lacrime sospese. Leopardi intorno alla Donna del lago. Immagini dalla Donna del lago opera lirica di Gioachino Rossini. Conferenza di Alberto Caprioli.

La conferenza fa parte della rassegna Rossini Omnibus nell'ambito della manifestazione "L'inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini. Rossini a Bologna nel 150° dalla scomparsa (2018)".

E' di matti una gran gabbia

Mer, 02/21/2018 - 10:44

nell’ambito del ciclo di conferenze Rossini Omnibus a cura di Piero Mioli

Conferenza di Luca Baccolini.

Immagini da Viaggio a Reims

L’incontro fa parte della rassegna Rossini Omnibus, nell'ambito della manifestazione "L'inquilino di Strada Maggiore e Piazza Rossini.  Rossini a Bologna nel 150° dalla scomparsa (2018)".

Ingresso libero

Alla ricerca delle radici del male

Mar, 02/20/2018 - 18:55

di Israel Cesare Moscati

Prima di tutto le storie. Storie di donne e di uomini della Shoah che hanno subito il male più atroce, assoluto. Raccontate da figli e nipoti, vittime anch’essi del dolore. Un dolore conosciuto, per quanto sempre rinnovato nel ricordo. Accanto a loro altre storie, apparentemente contrapposte. Quelle dei figli e nipoti dei carnefici, dei nazisti che quelle donne e quegli uomini hanno massacrato. Sorprendentemente, ma forse no, si è di fronte ad un dolore altrettanto assoluto, provocato dalle colpe infami dei loro padri e nonni. Quindi un viaggio in alcuni dei luoghi in cui il male è avvenuto, luoghi simbolo della dolorosa memoria del Novecento: dal campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, al campo di concentramento di Plazow, alla pace del bosco di Niepolomice, in Polonia, tutti silenti testimoni del massacro. Il “Binario 21” di Milano, da cui partiva il treno dei deportati e le Fosse Ardeatine a Roma, simbolo della Resistenza al nazi-fascismo. Nel film, ognuno di questi luoghi fa da scenario ad un evento straordinario: qui i figli e i nipoti della Shoah si incontrano, per la prima volta davanti alla macchina da presa, con i discendenti dei nazisti, per parlarsi, raccontarsi le reciproche storie di dolore. Un viaggio nel profondo dell’animo umano, alla ricerca delle radici del male. Con un messaggio finale di speranza per il futuro, nella consapevolezza che, perché il passato non si ripeta, la Storia, così come le tante e diverse storie dei protagonisti di questo film, debba essere compresa, oltre che ricordata.

Anteprima esclusiva promossa da RAI CINEMA e CLIPPER MEDIA, in collaborazione con la Comunità Ebraica di Bologna.
Saranno presenti in sala il regista e un rappresentate della Comunità Ebraica di Bologna.

Cinque pezzi facili

Mar, 02/20/2018 - 18:46

(Five Easy Pieces), Bob Rafelson, USA/1970, 95'

Annoverato come uno dei migliori film della New Hollywood (corrente cinematografica nata e sviluppatasi in America a partire dalla fine degli anni Sessanta), è il lavoro che ha consacrato su scala internazionale il talento del suo attore protagonista, Jack Nicholson.

Abbandonate la carriera di pianista e le origini borghesi, Robert Eroica Dupea (Jack Nicholson), detto Bobby, si dedica ad un vagabondaggio senza meta, di città in città, in compagnia di Rayette, una ragazza un po' svampita che si innamora di lui. Lavora in un pozzo petrolifero in California ma, quando apprende che il padre è gravemente ammalato, si licenzia e, accompagnato da Reyette, fa ritorno a casa. Qui seduce Catherine, la fidanzata del fratello, una donna raffinata che lo pone di fronte alla scelta fra due stili di vita completamente opposti. Il brillante ma tormentato Dupea sarà così costretto ad affrontare una serie di situazioni che cambieranno per sempre la sua vita... 

Introduce Ivan Cipressi [Libreria di Cinema Teatro Musica]

versione restaurata Park Circus
lingua originale, sott. italiano

In collaborazione con la Libreria di Cinema Teatro Musica

Ingresso: €6,00

Sacco e Vanzetti

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(Italia-Francia/1971) di Giuliano Montaldo (111')

Arde di sdegno sotto la compostezza formale la ricostruzione di Montaldo del processo a Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti. Sei anni dopo il film, cinquanta dopo l'esecuzione capitale, la memoria dei due anarchici italiani ingiustamente condannati a morte nell'America anni Venti è stata ufficialmente riabilitata. Sui titoli di coda, Joan Baez canta Here's to You, toccante ballata firmata da Ennio Morricone. (aa)

"Alla fine degli anni Sessanta, con gli avvenimenti del '68, si creano fermenti nuovi, diversi, da cui tutti veniamo un po' scossi. E poi un riflusso, che ritroviamo attorno al '72-'73, un curioso riflusso che soffoca i movimenti, il loro spontaneismo. Io credo che Sacco e Vanzetti sia stato un po' il film bandiera di questa generazione". (Giuliano Montaldo)

Restaurato nel 2017 da Unidis Jolly Film in collaborazione con Cineteca di Bologna, Istituto Luce-Cinecittà e Rai Cinema presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata con la supervisione di Giuliano Montaldo.

Verrà inoltre proiettato The March of Sorrow (1927, 5') video ritrovato dei funerali di Sacco e Vanzetti.

Incontro con Giuliano Montaldo

Les enfants du paradis

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(Francia 1943-44) di Marcel Carné (189')

Una pietra miliare, il capolavoro della ditta poetica Carné-Prévert, il monumento del cinema francese. La Parigi ottocentesca del Boulevard du Crime e del popolare Théâtre des Funambules ritagliati nella stoffa di cui son fatti i sogni, mentre la Francia vive i suoi anni peggiori. Tutto quel che conta prende vita illusoria, la vocazione teatrale, la dolcezza, il dolore, il crimine, e l'amore che è "tellement simple", eppure sempre destinato al fallimento. Il nuovo restauro ha accentuato il lato onirico, evanescente, di un'"opera pronta ad affrontare l'eternità" (Jacques Lourcelles). (pcris)
Restaurato promosso da Pathé

Bigfoot junior

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(The Son of Bigfoot, Belgio/Francia) di Jeremy Degruson e Ben Stassen (92')

Il tredicenne Adam scopre che il padre, che credeva scomparso, è vivo ed è niente meno che il leggendario Bigfoot, rimasto nascosto nelle foreste per proteggere la sua famiglia. Adam scopre di avere a sua volta dei poteri straordinari ma involontariamente espone il genitore a nuove minacce. "Un film spassoso e garbato, nel quale il risveglio dei super poteri corrisponde ad una presa di consapevolezza della bellezza del mondo naturale" (Marianna Cappi).

Dai 6 anni in su

L'intrusa

Mar, 02/20/2018 - 14:46

Italia/2017) di Leonardo Di Costanzo (95')

Giovanna dirige un centro per bambini a Napoli, un riparo da degrado e camorra. Di fronte all'arrivo di Maria, giovane moglie di un camorrista arrestato per omicidio, che cerca rifugio con i suoi figli, Giovanna si trova di fronte a una scelta: l'intrusa, che rappresenta tutto ciò contro cui il centro vuole difendere i bambini, va accolta o allontanata? "Non è un film sulla camorra; è un film su chi ci convive, su chi giorno per giorno cerca di rubargli terreno, persone, consenso sociale, senza essere né giudice né poliziotto. Ma è anche una storia su quel difficile equilibrio da trovare tra paura e accoglienza, tra tolleranza e fermezza" (Leonardo Di Costanzo).

segue
LA BANDA DEL CATERING
(Italia/2015) di Matteo Gentiloni (14')
Noli, capo di una spietata banda criminale filippina, deve ottenere il permesso di soggiorno. Per coprire i suoi loschi traffici, si procura documenti falsi e si finge titolare di una società di catering.

Introduce Leonardo Di Costanzo

Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori

La proiezione sarà programmata contemporaneamente nelle due sale del Cinema Lumière e presso i Laboratori delle Arti UniBo

Viridiana

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(Messico/1961) di Luis Buñuel (90')

Perversione goyesca d'un mélo religioso: una giovane sente la vocazione, ma certi crudi fatti della vita la allontanano dal velo monacale; si sente chiamata a far del bene agli ultimi della terra, ma un poco esagera e questi le si rivoltano contro, ciurma abbrutita e blasfema. Blasfemo venne giudicato anche il film, Palma d'oro a Cannes, per l'uso surrealista dell'iconografia cattolica. Poi entrato di diritto tra i capolavori. (pcris)

Viaje a los pueblos fumigados

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(Argentina/2018) di Fernando E. Solanas (97') | Incontro con Fernando E. Solanas 

Simbolo del cinema militante argentino (e non solo) Fernando “Pino” Solanas sarà al Cinema Lumière per presentare in anteprima italiana – dopo quella dei giorni scorsi al Festival di Berlino – il suo nuovo documentario Viaje a los pueblos fumigados.
Dopo aver denunciato l’inquinamento delle falde acquifere e la compromissione di interi ecosistemi da parte delle grandi multinazionali dell’estrazione (Tierra sublevada e La guerra del fracking), l’indomito Pino Solanas si concentra questa volta sui danni alla salute causati dalla fumigazione e dall’utilizzo intensivo di agrotossine nelle aree rurali interne dell’Argentina. 
La proiezione è promossa dalla Cineteca di Bologna in collaborazione con il progetto Connect 4 Climate del World Bank Group, nell’ambito di All 4 the Green, la manifestazione dedicata alla riflessione sui cambiamenti climatici che già lo scorso giugno ha portato sul grande schermo di Piazza Maggiore a Bologna – in occasione del G7 Ambiente – molti titoli a tema.

Fernando E. Solanas è nato in Argentina nel 1936. Tra il 1966 e il 1968 ha realizzato la trilogia d’impegno politico e civile L’ora dei forni. Nel 1976, dopo aver ricevuto minacce di morte, si rifugiò in esilio a Parigi, per tornare a Buenos Aires nel 1983. Numerosi i riconoscimenti internazionali per i film Tangos – L’esilio di Gardel, Sur, Il viaggio, La nube. Nel 2004 ha ricevuto l’Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino.

La fossa dei disperati

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(La Tête contre les murs, Francia/1959) di Georges Franju (95')

Godard lo definì "il film di un folle sui folli. E dunque di una bellezza folle". Doveva essere l'esordio alla regia di Jean-Pierre Mocky, autore della sceneggiatura tratta dal romanzo di Hervé Bazin. Divenne il primo lungometraggio di finzione di Franju, scelto dallo stesso Mocky, che per sé tenne il ruolo del protagonista, un giovane che viene fatto internare in un ospedale psichiatrico dal padre. Un capolavoro in cui il lirismo si fonde con la crudezza propria dei documentari di Franju.

La febbre dell'oro

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(The Gold Rush, USA/1939) di Charlie Chaplin (96')

Charlie Chaplin mette in scena uno dei grandi sogni americani, la corsa all'oro, declinando il paradigma dei bisogni primari di ogni essere umano (cibo, rifugio, accettazione, amore, prosperità) e intrecciando con nuova eloquenza pathos e commedia in un'unica voce. Versione originale e integrale restaurata da Cineteca di Bologna in collaborazione con Criterion Collection e accompagnata dalla partitura che Chaplin realizzò, in collaborazione con Max Terr, per la riedizione del 1942.
Didascalie originali con sottotitoli italiani

Comico. Dai 5 anni in su

Crimson peak

Mar, 02/20/2018 - 14:46

(USA/2015) di Guillermo del Toro (119')

Totalmente incompreso da una critica addormentata, Crimson Peak indica una strada rischiosa e visionaria all'horror hollywoodiano, ormai fatto solo di scricchiolii e fenomeni paranormali. Del Toro, da solo insieme a Shyamalan, invece desidera cinema puro, e lo mette in pratica con manieri diroccati, immagini pittoriche, muri che respirano sangue e lacerazioni di fiammante violenza. Con un lavoro certosino sull'iconografia fantastica, mescolata a un approccio quasi viscontiano, il film va riscoperto al più presto e collocato tra le vette del gotico di oggi. (rm)

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