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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 12 min 39 sec fa

L'atalante

Lun, 06/19/2017 - 15:02

(Francia/1934, 89’) di Jean Vigo

Jean, che gestisce una chiatta fluviale da trasporto, sposa Juliette. La chiatta diventa la loro casa, in compagnia di Jules, anziano marinaio che ha girato il mondo, e di un ragazzo che li aiuta. La vita matrimoniale è gradevole. Jules incanta tutti con le storie delle sue avventure. Ben presto Juliette comincia a sentirsi a disagio in quell'angusto spazio galleggiante, fino a litigare col marito e ad andarsene. Jules è sempre più disperato. Pur di rivedere la moglie, che ha a lungo cercato, ricorre persino alla superstizione secondo la quale se terrai gli occhi aperti in acqua vedrai la tua amata. Jules si butta nel fiume, nuota a occhi aperti (è la scena "mitizzata" da una sigla di Rai 3) e vede la moglie in abito da sposa. La sua disperazione diventa intollerabile, potrebbe anche morire e allora i suoi amici decidono di ritrovare a ogni costo la donna. 

precedono À propos de Nice (A proposito di Nizza, Francia/1930) R.: Jean Vigo. D.: 25’. V. francese
Accompagnamento al piano di Stephen Horne e alla batteriadi Frank Bockius

Place de la Concorde (Francia) R.: Etienne-Jules Marey. D.: 45’’
​Chronofotografia ripresa tra il 1888 e il 1904, appena riscoperta dal Museo Nazionale della Tecnica di Praga

Introducono Nicolas Seydoux (Gaumont), Costantin Costa-Gavras (Cinémathèque française) e Margaret Bodde (The Film Foundation).

Il laureato

Lun, 06/19/2017 - 14:58

(USA/1967, 106’) di Mike Nichols

Figlio d'un affermato uomo d'affari, neolaureato a pieni voti e proiettato verso una brillante carriera, all'apparenza il giovane protagonista non avrebbe alcun motivo di essere scontento, eppure sembra assente, totalmente estraneo a quel sontuoso e ovattato mondo in cui è chiamato a vivere. Né valgono le sollecitazioni paterne a scuoterlo dal profondo stato di inerzia in cui è caduto. L'unica distrazione dalla nuova torpida esistenza è la relazione segreta con la signora Robinson, moglie del socio di suo padre. Ma nemmeno in questa timida esperienza di trasgressione Benjamin riesce a instaurare un serio contatto umano. Una difficoltà di comunicazione, di apertura verso il mondo tormenta il protagonista, incapace di affrontare la solitudine, finchè l'amore per la bella Elaine, figlia della sua matura amante, ridesta in lui la speranza. Ma la storia scivola nel dramma quando la relazione con la Robinson viene a galla ed Elaine, pur innamorata di Benjamin, decide di sposare un altro uomo.

Uomini di domenica

Lun, 06/19/2017 - 14:52

(Germania/1929, 67’) di Robert Siodmak ed Edgar G.Ulmer

Due commesse, un commesso viaggiatore, un autista, una comparsa trascorrono un giorno di vacanza nei boschi intorno a Berlino. Interpretato da attori non professionisti in un ambiente naturale, questo semi-documentario realizzato con poco costo fu l'ultimo film tedesco muto di qualche valore. Anche se Béla Balazs gli rimproverò il suo "fanatismo dei fatti", quest'opera, ispirata indirettamente a Flaherty e Vertov, era uno studio sociale che fece epoca, e i suoi autori ebbero in seguito carriere assai diverse, nel cinema americano.

Il clan

Lun, 06/19/2017 - 14:42

(Argentina,Spagna/2015, 108’) di Pablo Trapero | Il regista argentino presenterà il film 

Trent'anni dopo il clamoroso arresto del clan Puccio, Trapero racconta questa storia stringendo l'obiettivo su Alejandro, il figlio rugbista di Arquimedes, diviso tra l'obbedienza cieca al patriarca e il dissonante rumore di fondo della coscienza e di un'età naturalmente rivolta al futuro. E chi meglio di Pablo Trapero, verrebbe da pensare, dopo che il regista ha raccontato i peggiori abissi del suo paese riuscendo nell'arte acrobatica di affondare nel dramma senza mai impastarlo di retorica. Tutta via questo è un altro film. Non solo non c'è il Trapero più intenso, ma nemmeno il maestro del montaggio, qui gestito in pieno stile hollywoodiano, alla maniera di un "Blow" e affini. Non fosse per la crudeltà dei fatti narrati, e tirando l'affermazione con l'elastico, si potrebbe quasi parlare di commedia per Il Clan, relativamente al trascorso stilistico del regista, sia chiaro. Dall'uso scanzonato della musica ("Just a Gigolo - I ain't got nobody" sottolinea il bisogno di Puccio di avere i figli dalla sua parte, non potendo fidarsi di nessun altro allo stesso modo) al gusto dell'ingenuità nel racconto della scalata sportiva di Alex, del romance con Monica (Stefania Koessl) e del loro sogno svedese, ci sono tutte la caratteristiche di un film di sicuro appeal, ma decisamente più allineato col gusto medio di questo genere di biopic, persino televisivo, che sulla personalità autoriale che il regista ha mostrato fino ad ora.

Le catene della colpa

Lun, 06/19/2017 - 14:36

(USA/1947, 87’) di Jacques Tourneur | Robert Mitchum, un attore con due volti

Jeff Bailey gestisce una stazione di servizio e sogna una vita tranquilla con Ann. Ma al passato non si sfugge. Il suo vero nome è Markham e anni prima lavorava a New York come detective, insieme al socio Jack Fisher. Nick Sterling, uomo dai loschi affari, lo aveva incaricato di ritrovare l'affascinante e pericolosa Kitty Maffin, ma, anziché riportarla da Nick, se ne era innamorato ed era fuggito con lei. La relazione si era conclusa quando Kitty aveva ucciso Fisher, che era riuscito a scovarli. Ma ora Kitty è tornata da Nick, il quale dà a Jeff un nuovo incarico: recuperare carte compromettenti in mano a un avvocato di San Francisco. Jeff intuisce che l'avvocato verrà assassinato e che del delitto sarà accusato egli stesso. Tenta di giocare d'astuzia, ma è troppo tardi. Non ha fatto i conti con l'imprevedibile Kitty, i cui piani non coincidono con quelli di Nick. Adattando il suo romanzo per lo schermo, Geoffrey Homes semplifica la trama ma non fa concessioni all'ottimismo. La colpa di Jeff si ripercuote implacabilmente sul suo destino, vanificando ogni possibilità di redenzione.

Il tema del "maledetto" è familiare a Tourneur, che lo applica a una variante di quell'archetipo hard-boiled che è Il falcone maltese, approfondendone l'aspetto "nero": qui il detective condivide la stessa sorte della dark lady che ha ucciso il suo socio. 

I figli del deserto

Lun, 06/19/2017 - 14:31

(USA/1933) di W. A. Seiter (65') | Ritrovati e Restaurati – Stan Laurel e Oliver Hardy 

Due amici ingannano le rispettive consorti inventando una malattia, e relativo soggiorno di salute a Honolulu, per potersi recare a Chicago. Se la spassano, ma le mogli hanno capito tutto.

Summer School in Global Studies and Critical Theory

Lun, 06/19/2017 - 12:28

Anche quest'anno alcuni appuntamenti della Summer School in Global Studies and Critical Theory organizzata dall'Università di Bologna - Academy of Global Humanity and Critical Theory e dalla Fondazione Gramsci Emilia Romagna, si svolgeranno presso la Biblioteca dell'Archiginnasio.

Il tema di questa quarta edizione è Sovereignty and Social Movements.

  • Lecture – Lunedì 26 giugno – h.19:30 – Cortile 
    JUDITH BUTLER Critique, Crisis, Violence
     
  • Critical dialogue – Mercoledì 28 giugno – h.20:30 – Cortile
    JUDITH BUTLER, RITA MONTICELLI, PAOLA RUDAN 
    The Human and the Appearance: A Critical Dialogue on Recognition
     
  • Lecture – Lunedì 3 luglio – h.19:30 – Sala Stabat Mater
    CARLO GALLI Origins of Modern Sovereignty and its Current Transformations
     
  • Critical dialogue – Mercoledì 5 luglio – h.20:30 – Cortile
    DAVID HARVEY, SANDRO MEZZADRA Confronting contemporary capitalism: dispossession, exploitation, extraction
     
  • Lecture – Venerdì 7 luglio – h.19:30 – Sala Stabat Mater
    Saluto di Bruna Gambarelli, Assessore Cultura Comune di Bologna
    DAVID HARVEY Sovereignty, Movements, and the Right to the City

Le conferenze si terranno in lingua inglese.
Ingresso libero fino a esaurimento posti disponibili.

Nel verso giusto

Lun, 06/19/2017 - 12:16

Presentazione del libro di racconti Nel verso giusto di Emilio Napolitano (Eretica, 2017). Dialoga con l’autore Fabrizio Carollo, letture musicate a cura di Donatella Allegro e Stefano Ciccolo.

Sette racconti i cui protagonisti sono in equilibrio sul filo dell’umorismo e del coraggio, della voglia di dare un senso alle loro vite. E trovare finalmente “il verso giusto”.

In contemporanea, inaugurazione della personale di pittura di Eugenio G. Corsellini. 

2017: Odissea nell'Universo

Lun, 06/19/2017 - 12:11

Le nuove sfide e scoperte della radioastronomia

Il miglioramento tecnologico dei radiotelescopi di nuova generazione sintonizzati sulle onde radio a bassa frequenza ha permesso di illuminare sempre più l'oscurità dello spazio: sono stati individuati così nuovi esopianeti e si è riusciti ad ascoltare la radiazione cosmica di fondo. La conferenza è tenuta dall'astrofisica dell'INAF-IRA Daria Guidetti.

L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili e fa parte del convegno internazionale The Broad Impact of Low Frequency Observing.

Ex Nihilo Conference

Lun, 06/19/2017 - 12:03

a Bologna la conferenza sulla ricerca europea in campo religioso.

Ex Nihilo è una conferenza in più giornate e diverse sedi che ha lo scopo di fare il punto sulla ricerca a livello europeo sulle religioni attraverso incontri, dibattiti e conferenze aperte a pubblico e studiosi.

In Salaborsa – Martedì 20 giugno

> alle 8.30 Jewish Museums - The Role of Religion, coordinato da Simonetta Della Seta del Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Partecipano Hetty Berg del Jewish Cultural Quarter di Amsterdam, Tania Coen Uzzielli dell'Israel Museum di Gerusalemme, Olga Melasecchi del Museo Ebraico di Roma e Amedeo Spagnoletto del Collegio Rabbinico Italiano di Roma; 

> alle 10.30 The Role of Religion. Modera Simonetta Della Seta del Museo nazionale dell'Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara. Partecipano Olga Melasecchi del Museo Ebraico di Roma e Amedeo Spagnoletto del Collegio Rabbinico Italiano di Roma;

> alle 13.30 The Role of Technology and Computational Linguistics in the Translation of the Babylonian Talmud in Italian Part 1, con Clelia Piperno del Progetto Traduzione Talmud Babilonese S.c.a r.l., Emiliano Giovannetti dell'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR e David Dattilo del Progetto Traduzione Talmud Babilonese S.c.a r.l.;

> alle 15.30 The Role of Technology and Computational Linguistics in the Translation of the Babylonian Talmud in Italian Part 2, con Andrea Bellandi dell'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR, Alessandra Pecchioli dell'Istituto di Linguistica Computazionale del CNR e Michael Dollinar del Progetto Traduzione Talmud Babilonese S.c.a r.l.

Mercoledì 21 giugno

> alle 8.30 Religious and Violent Extremism in the Italian Prison Environment: experiences and strategies of education and prevention Part 1, coordinato da Daniela Milani dell'Università di Milano. Partecipano Carla Ciavarella, del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria e Ileana Montagnini della Caritas ambrosiana;

> alle 10.30 Religious and Violent Extremism in the Italian Prison Environment: experiences and strategies of education and prevention Part 2, coordinato da Cristiana Cianitto dell'Università di Milano. Partecipano Patrizia Gonnella e Valeria Verdolini dell'Associazione Antigone e Emilia Rossi del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale;

> alle 15.30 Presentazione e discussione del volume di Luca Diotallevi, Fine corsa. La crisi del cristianesimo come religione confessionale. Modera Pier Luigi Cabri delle Edizioni Dehoniane Bologna. Partecipano Alberto Melloni dell'Università di Modena-Reggio Emilia, Vincenzo Pace dell'Università di Padova, Josè Tolentino Mendonca e Teresa Bartolomei del Centro de Investigação em Teologia e Estudos de Religião, Lisbona;

> alle 17.30 Don Lorenzo Milani. Modera Federico Ruozzi della Fondazione per le scienze religiose di Bologna. Partecipano Sergio Tanzarella della Facoltà teologia dell'Italia Meridionale di Napoli e Valentina Oldano dell'Università di Macerata

Paul Weller | Il Mod

Lun, 06/19/2017 - 10:22

Icone pop: musica e stili di vita

Pierfrancesco Pacoda, giornalista e saggista che si occupa di stili di vita e di culture giovanili (in particolare quelle legate ai linguaggi musicali), inviterà il pubblico dei giardini universitari di via Filippo Re a intraprendere insieme a lui un viaggio tra parole e filmati su un tema musicale.

La serata “Icone pop” è dedicata nello specifico a Paul Weller e alla cultura “Mod”, partendo dalla rivoluzione ‘modernista’ dei primi anni 60 passando per Quadrophenia sino al mod revival degli anni 70 per arrivare a ‘A Kind Revolution’ di Paul Weller. Il mod tra design, eleganza e cultura multietnica.

Take Me (I’m Yours)

Ven, 06/16/2017 - 18:04

Intervento di arte pubblica

Da un'idea di Christian Boltanski, Take Me (I’m Yours) reinventa le regole con cui si fa esperienza di un’opera d'arte: i lavori esposti si possono toccare, usare o addirittura portare via gratuitamente. Una "dispersione amichevole" che invita alla rielaborazione ludica e ironica dei processi di creazione dei valori dell’arte. Non è una mostra e neanche un’installazione temporanea, Take Me (I’m Yours) è una vera e propria performance collettiva, un’insolita fiera dell’arte dove i protagonisti sono i partecipanti stessi, invitati a svuotare fisicamente lo spazio che li circonda e a compiere tutto quanto è di norma vietato fare in un museo. In occasione di “Anime. Di luogo in luogo”, progetto speciale 2017 del Comune di Bologna, Christian Boltanski ha scelto di coinvolgere direttamente l’Accademia di Belle Arti di Bologna per comporre l’ultimo tassello del mosaico di eventi, incontri e iniziative a lui dedicate dalla città. Con il coordinamento di Danilo Eccher, curatore dell’intero progetto speciale e in collaborazione con MAMbo, 30 insegnanti e 210 studenti dell’Accademia hanno accettato la sfida del celebre artista francese per realizzare centinaia di opere d’arte da disperdere amichevolmente nel giro di poche ore. Di assoluta novità anche lo spazio individuato: fuori dai musei e dai luoghi istituzionali, Take Me (I’m Yours) si riappropria a Bologna di un edificio abbandonato di periferia, allestendo temporaneamente il suo mercato presso l’ex parcheggio sopraelevato Giuriolo, prefigurando in chiave culturale, il futuro di questa affascinante struttura, già coinvolta in un ambizioso progetto della Fondazione Cineteca di Bologna per la realizzazione di un nuovo polo tecnico-archivistico.

Take Me (I’m Yours) è accompagnato da due eventi off negli immediati dintorni dell’ex parcheggio Giuriolo:
_h 17.00 > UN QUARTO (♩ ) DI SECOLO
festa di apertura della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich che celebra anche i suoi 25 anni di attività.
Sede Scuola Popolare di Musica Ivan Illich - Via Giuriolo, 7
_h 20.00 > Elastico faART presenta REVèRSO, installazione video cura di Visual Lab sulla parete esterna dello spazio faART - Via dell'Arcoveggio, 49.

Sinfonia circense

Ven, 06/16/2017 - 17:45

concerto-spettacolo di MagdaClan con il Novensemble dell’Orchestra Senzaspine

Gli acrobati del MagdaClan incontrano la musica dei Senzaspine in una serata innovativa dove la musica classica e l’antico immaginario del circo si confondono nel popolare e nel contemporaneo.

Prenotazione consigliata al 338 9832476

Bharata Zirkus

Ven, 06/16/2017 - 17:39

spettacolo semi-serio di teatro danza dell’India del Sud in stile Bhārata Nātyam

Tārāmaṇḍala - cerchio di stelle.

Con Giuditta de Concini e Francesca Agostini, Sara Azzarelli, Debora Binci, Irene Boggian, Costanza Borsari, Alice Giuliodori, Barbara Loreni, Daniela Merli, Paola Perrone – allieve di Associazione Culturale Jaya.

Prenotazione consigliata al 338 9832476

Réserve

Ven, 06/16/2017 - 17:31

Installazione

Tra gli elementi ossessivamente più ricorrenti nelle realizzazioni di Boltanski fin dagli anni Settanta compaiono abiti usati e dismessi che l'artista raccoglie e accumula con l’intento di riscattare dall'oblio i ricordi di cui essi sono portatori e tramutare così l'assenza che metonimicamente suggeriscono in una presenza intensa.

Seppure non in forma esplicita, questi lavori hanno spesso suggerito un'immediata associazione con l'Olocausto: fra le immagini più impressionanti che hanno documentato lo sterminio vi sono infatti quelli dei cumuli di abiti ed effetti personali di cui gli ebrei venivano sistematicamente spogliati. Tuttavia, l'uso del vestiario in Boltanski
si apre ad altre interpretazioni, alludendo in senso più generale all'esistenza umana e al suo essere esposta ad un destino casuale ed indifferente.
Come spiega lo stesso artista: “Il vestito usato parla di qualcuno che era lì ma non c'è più. L'odore, le pieghe sono rimasti, ma non la persona. […] Cerco sempre di utilizzare abiti del nostro tempo, perché li si riconosca immediatamente come cose di oggi. Il vestito come immagine dell'assenza costituisce una delle letture principali di queste opere”.

Questi oggetti banali, prelevati dal loro contesto originario, conservano le tracce di un uso che ha conferito loro una fisionomia unica e inconfondibile continuando, nel loro documentare un passaggio dell'esistenza dei loro proprietari, a trasmettere un segnale di vita.
Per il progetto speciale Anime. Di luogo in luogo l'artista porta questo elemento in un luogo inusuale e sconosciuto a molti degli stessi cittadini bolognesi: l'ex bunker polveriera situata all'interno del Giardino Lunetta Gamberini. Dimenticata l'originaria funzione militare e caduto in disuso, lo spazio si è trasformato recentemente in bivacco della disperazione, luogo di riparo per extracomunitari e migranti, costretti a nascondersi in ambienti di fortuna e ancora impossibilitati a conoscere il significato della parola accoglienza.
A queste mute presenze Boltanski sceglie di ispirarsi per l'installazione Réserve che apre allo sguardo dello spettatore una quieta distesa formata da 500 chilogrammi di abiti disposti sul suolo e interamente ricoperti dalle coperte isotermiche di colore oro, utilizzate anche per l'opera Volver allestita nella mostra al MAMbo. Un deposito di oggetti che mostrano l’assenza del soggetto a cui appartenevano dopo un processo di smaterializzazione e perdita del corpo. Come suggerisce il titolo stesso dell'opera, il passato diventa una riserva dimenticata da cui attingere per la ricostruzione della soggettività individuale.
La disseminazione sul piano orizzontale di questi abiti indica un rovesciamento della dimensione antimonumentale tradizionalmente rappresentata dalla verticalità, suscitando negli osservatori un senso di pietas verso questo colorato e povero mare di resti in cui tragedia e speranza si mescolano.

a cura di Danilo Eccher

Orari di apertura:
27, 28 giugno h 18 – 22
dal 29 giugno al 16 settembre: giovedì, venerdì, sabato h 18 – 22
chiuso nella settimana dal 14 al 23 agosto
dal 22 settembre al 12 novembre: venerdì, sabato domenica h 14 -18

“Réserve” è uno degli eventi del progetto Anime. Di luogo in luogo che il Comune di Bologna dedica al grande artista francese Christian Boltanski da giugno a novembre 2017.

Durante l'estate, gli spazi antistanti all'ex polveriera saranno animati dalla compagnia teatrale Cantieri Meticci che ogni giovedì, dalle 18.00 alle 20.00, coinvolgerà il pubblico in un programma di attività alla scoperta della biografia e delle opere di questo straordinario artista (le attività saranno sospese il 17 e il 24 agosto).

Réserve

Ven, 06/16/2017 - 17:31

Installazione

La costruzione militare di origine ottocentesca, che negli ultimi anni è divenuto un rifugio improvvisato per numerosi disperati impossibilitati a comprendere il significato della parola accoglienza, diventa per l’artista uno spazio ideale dove evocare i corpi di mute presenze, attraverso un’installazione creata ad hoc.

“Réverse” è uno degli eventi del progetto Anime. Di luogo in luogo che il Comune di Bologna dedica al grande artista francese Christian Boltanski da giugno a novembre 2017.

Just Intonation | Temporanee

Ven, 06/16/2017 - 17:08

Masque Teatro

Just intonation è un lavoro di decifrazione. “È il pianista che non suona che fa nascere il suono dal fatto stesso di non suonare, la cui musicalità è diffusa in tutto il corpo nella misura in cui non emette musica”. Just intonation è corpo sonoro. Ci si allontana dalla orizzontalità melodica, in favore dell'armonia e di lunghi periodi di silenzio. Verticalità, di glissandi in intensità e frequenza. Fragile andamento con ritmo rotto alla necessità di originare un corpo-suono. Il corpo-donna diviene segreto senza nascondere niente, a forza di innocenza e precisione, persino a costo di una spaventosa tecnicità.

ideazione e regia: Lorenzo Bazzocchi
con: Eleonora Sedioli
physical computing, suono e luci: Lorenzo Bazzocchi
elettronica: Matteo Gatti
co-produzione: Mood Indigo
produzione: Masque teatro

Slave to Mortal Rage | Temporanee

Ven, 06/16/2017 - 15:55

installazione performativa basata sulla realtà virtuale di CiRCA69

Slave To Mortal Rage (STMR) è una esperienza immersiva, per una persona alla volta, in anteprima nazionale, parte del tour mondiale di Wilkinson, uno tra i massimi esponenti della realtà virtuale declinata in chiave performativa. Slave To Mortal Rage (STMR) è parte della suite di lavori cui appartengono The Cube and How Can I Ease Your Mind Without Lying - ospitati nella scorsa edizione del festival perAspera. La suite, che verrà presentata in anteprima ad ottobre a Mexico City, è completata da Whilst The Rest Were Sleeping, qui proposta al pubblico per la prima volta.

Sasha Karlic & Yefira

Ven, 06/16/2017 - 15:33

concerto

Con Aleksandar Sasha Karlic, voce, oud, saz, tambura, def; Simona Gatto, voce, def, daf persiano, darabuka, tapan; Fabio Resta, gajda macedone, kaval, nay, clarinetto; Diego Resta, tambur turco, tambura, saz, def.

Il gruppo nasce dall’incontro tra il cantante, compositore e polistrumentista italo/serbo/greco Aleksandar Sasha Karlic ed alcuni tra i migliori intepreti italiani specializzati nella musica dell’Est Europa e del Medio Oriente. Yefira (“ponte” in greco moderno) congiunge repertori classici e popolari, eseguiti su autentici strumenti tradizionali dei Balcani, per trascendere, grazie al potere della musica, ogni confine di geografia, storia, religione, etnicità.

Da mercoledì 12 luglio è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito museibologna.it/musica.

Ingresso € 10,00 intero / € 8,00 ridotto

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è ridotto a € 8,00

Acquaforte

Ven, 06/16/2017 - 15:29

concerto

Con Tangominas: Francesca Esposito, canto e voce recitante; Giulia Costa, violoncello; Carmen Falconi, pianoforte; Pamela Falconi, flauto.

In memoria di Astor Piazzolla, un affresco argentino “inciso” in tango, musica cosmopolita e meticcia frutto di migrazioni, solitudini, perdite e rivincite contro la suerte, que es grela. Di questo parla Acquaforte, in cui la voce di Francesca Esposito si fa canto e racconto di un mondo di passioni, nostalgia, rabbia, poesia e storia molto più complicate dei mille stereotipi del e sul tango.
E - per questo - molto, molto più affascinanti.

Da mercoledì 12 luglio è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) dal sito museibologna.it/musica.

Ingresso € 10,00 intero / € 8,00 ridotto

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è ridotto a € 8,00

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