serata di premiazione della sezione Free music! No mafia! del contest “La Musica Libera. Libera la Musica” dell’Emilia-Romagna, dedicata al tema della Legalità.
Conduce Paola Maugeri (Virgin Radio)
Live Set Ghemon (Hip Hop)
Programma:
21.00 – Introduce Paola Maugeri (scrittrice e dj di Virgin Radio)
Intervento assessore alla Cultura, Politiche giovanili e Politiche per la legalità della Regione Emilia-Romagna Massimo Mezzetti
21.20 – Esibizione dei due gruppi classificati secondi a pari merito per la sezione – Free Music! No Mafia! del Concorso regionale “La musica libera. Libera la musica”
22.00 – Intervento di Alessandro Gallo, autore teatrale e scrittore – Politicamente Scorretto
22.15 – Premiazione ed esibizione 1° classificato per la sezione Musica Libera – Free Music! No Mafia! del Concorso regionale “La musica libera. Libera la musica”
22.45 – Arci e Libera raccontano i Campi della legalità con i ragazzi che hanno partecipato al progetto.
23.00 – Esibizione di Ghemon (hip hop – Ita –Live set)
Salaborsa Ragazzi va nel bosco! | Festa degli Alberi 2015
In occasione della Festa degli Alberi 2015 Biblioteca Salaborsa Ragazzi va nel bosco!
L'appuntamento è al Parco di Villa Ghigi, sotto il grande cedro davanti alla Villa; la partecipazione è gratuita e non è necessaria la prenotazione. Le letture, per bambini da 3 a 7 anni, si terranno anche in caso di maltempo.
A cura del Gruppo Lettori Volontari di Biblioteca Salaborsa Ragazzi.
di Fernando León de Aranoa (Spagna/2015/106’) | Anteprima Sala Bio
Bosnia, 1995. La guerra è appena finita e un gruppo di operatori umanitari deve rimuovere un cadavere da un pozzo, per evitare che contamini l’acqua del villaggio. La squadra, guidata dal carismatico Mambrù (del Toro), comprende Sophie (Thierry), ingenua idealista appena arrivata dalla Francia, la bella e disinibita Katya (Kurylenko) e l’incontenibile B (Robbins), volontario di lungo corso e allergico alle regole. Dopo una rocambolesca serie di avventure, i quattro capiranno che si tratta di una missione più complicata del previsto, in un paese in cui anche trovare una corda può diventare un’impresa impossibile.
Per prenotare un biglietto ridotto a 5 euro invece che 7 euro seguire il link qui sotto e inserire il codice:PD42PR
incontro con Angelo Mazza
La storia del ricco patrimonio artistico che la famiglia Sampieri accumulò attraverso i secoli di Ancien Régime e delle vicende successive che i quadri e le sculture subirono fino alla loro dispersione in collezioni private e pubbliche. Nell'occasione viene posto in evidenza anche il grande valore artistico degli affreschi che ancora decorano la principale dimora di famiglia nel centro cittadino.
di Maïwenn (Francia/2015/124’) | Anteprima Sala Bio
Maiwenn, acclamata regista di Polisse, in questo suo nuovo film racconta la storia di una donna che non riesce a liberarsi dal rapporto di dipendenza dal proprio compagno. I protagonisti di questo amore passionale ma distruttivo sono un potente Vincent Cassel e una straordinaria Emmanuelle Bercot, vincitrice, all’ultima edizione del Festival di Cannes, del premio come migliore attrice protagonista. Il film sarà nelle sale italiane dal 3 dicembre per Videa.
A seguito di un grave incidente sugli sci, Tony viene ricoverata in un centro di riabilitazione. Grazie agli antidolorifici e all’assistenza del personale medico, ha l’occasione di ripensare alla sua relazione turbolenta con Georgio. Perché si amano? Chi è quest’uomo che ha amato così profondamente? Come ha permesso a se stessa di vivere una passione così soffocante e distruttiva? Tony ha di fronte un difficile processo di guarigione, un duro lavoro fisico che può finalmente renderla libera...
Per prenotare un biglietto ridotto a 5 euro invece che 7 euro seguire il link qui sotto e inserire il codice:MR31PR
Collettiva fotografica di Peter Cunningham, George DuBose e Deborah Feingold, che vuole ripercorrere la costruzione dell’icona pop per eccellenza, Madonna Louise Veronica Ciccone.
Siamo nel 1982 quando Peter Cunningham, fotografo canadese con studio a New York, riceve una telefonata dall’amica Liz Rosenberg, all'epoca pubblicista per la Warner Bros, perché organizzi velocemente un servizio per una delle sue nuove clienti, di cui era particolarmente entusiasta. Una certa Madonna.
A Cunningham il nome non dice nulla - di fatto Madonna all'epoca aveva a stento registrato un demo - e sorride all'affermazione della Rosenberg che sosteneva che la sua nuova protetta sarebbe diventata "la nuova Marilyn – Monroe”. Il giorno fissato per lo shooting Madonna si presenta sola, e da sola si trucca e prepara gli abiti per il servizio, compresi di cintura borchiata che le penzolava fino a metà gamba. Dal momento in cui Cunningham impugna la macchina fotografica tutti i suoi dubbi svaniscono. Davanti alla camera infatti, Madonna inizia a scherzare e a giocare e ad ogni cambio d'abito segue un cambiamento della sua personalità, della “persona” che mette in scena. Il servizio dura più di sei ore e non si limita unicamente allo studio di Cunningham ma scende per le strade di New York, a Soho, dove Madonna continua a “performare” davanti all'obiettivo: corre e salta coinvolgendo gli ignari passanti, gioca a nascondino nei vicoli tra le case, si abbassa la zip dei pantaloni sui gradini di una chiesa o finge di essere crocifissa sulla staccionata di un giardinetto. Qualche giorno dopo è Madonna stessa che passa nello studio di Cunningham per recuperare i provini delle foto e lui ricorda che, per quanto gli piacesse umanamente, non avrebbe mai pensato che sarebbe diventata una artista di tale portata. Ma è evidente che Madonna stava già mettendo insieme gli elementi che avrebbero contraddistinto la sua rapida ascesa: oltre al talento, per diventare una icona culturale, sono necessari anche una sicura presenza scenica e una forte consapevolezza verso i propri obiettivi futuri, caratteristiche che sembrano emergere anche nel servizio che George DuBose le dedica.
Contattato nell’autunno del 1981 sempre da Liz Rosenberg perché andasse a fotografare una nuova band che si esibiva all’Uncle Sam di Long Island, gli disse di focalizzarsi soprattutto sulla cantante, Madonna, che anche in quell’occasione cambiò numerosi abiti di scena, confermando un trasformismo che negli anni sarebbe diventato quasi un marchio di fabbrica. DuBose, che all'epoca era uno dei fotografi che immortalava la vita notturna newyorkese, la rincontrò la stessa sera in un altro locale di Manhattan, il Danceria, in cui Madonna si esibiva cantando e ballando sulle note registrate di una cassetta accompagnata solamente dal fratello e da una ballerina di colore. E quella stessa sera, Madonna fu notata da molti, tanto che iniziarono a chiamarla per esibizioni da tutto il nord degli Stati Uniti. La sua carriera nasce in pochi mesi e la mostra di ONO arte vuole ripercorrere quei primissimi giorni attraverso le immagini, alcune totalmente inedite, che documentano questo periodo e i cambiamenti di stile che resero Madonna forse la più longeva icona della musica pop.
In mostra saranno presenti anche delle immagini esclusive di Peter Cunningham, che fanno parte di un rullino che il fotografo pensava di aver smarrito, esposte per la prima volta in anteprima mondiale.
La mostra è composta di circa 60 immagini in diversi formati.
In vista del primo dicembre, giornata mondiale della lotta all'AIDS, Cassero Salute propone una riflessione sull' #AIDS nelle arti visive. Il fenomeno AIDS, dalla sua comparsa sino ad oggi, ha influenzato e continua ad influenzare l'arte, dal cinema alle arti visive, un fenomeno che ha colpito e segnato un'intera generazione. Un virus che esce dal campo della medicina contagiando il campo del sociale caricandosi di molteplici significati che vengono poi esplorati nel campo delle arti. Vedremo come generazioni di artisti hanno sentito sui loro corpi il virus e come l'hanno declinato dagli anni '80 ad oggi, come si è evoluto il virus nell'arte e nell'artista che ne è il portavoce. Esploreremo coi nostri ospiti quest'evoluzione e cercheremo di capire come il virus dell'#HIV, e la sua percezione sociale vengono rappresentati, come sono cambiati i linguaggi, i messaggi, e come oggi esso influenza ancora l'Arte. Indagheremo le anatomie, i corpi, le storie di una generazione che ha vissuto l'AIDS nella propria carne. Dialogheranno con noi e risponderanno alle domande del pubblico: AZT (artista), Matteo Bergamini (curatore e critico d'arte, redattore EXIBART,) Matteo Pieracci (autore de "AIDS. Le storie, i personaggi, i film)
Un evento curato da Cassero Salute
L'ingresso è gratuito e non è richiesta alcuna tessera
quattro pergamene si ricongiungono
L'incontro intende dare notizia del ricongiungimento di quattro pergamene, appartenenti all'archivio antico dell'Abbazia di Santa Lucia di Roffeno, al resto della documentazione archivistica della stessa abbazia, oggi conservata nella Biblioteca dell'Archiginnasio.
Le pergamene erano state trafugate dall'archivio originario fra l'inizio dell'Ottocento e il 1925 circa e sono state ritrovate nel 1950 abbandonate in un vagone ferroviario a Schwerin, nella allora Repubblica Democratica Tedesca. Nel 2004 sono state consegnate all'Archivio di Stato di Bologna, che conserva la parte moderna dell'archivio dell'abbazia.
Il “mistero” dei passaggi materiali da un luogo all'altro di questi documenti medievali nel corso del tempo è un esempio delle vie imprevedibili che spesso percorre la documentazione scritta ed è per gli archivisti e per gli storici un irresistibile invito alla ricerca delle tracce di questi passaggi.
Intervengono:
Pierangelo Bellettini - Direttore dell'Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna
Euride Fregni - Direttore dell'Archivio di Stato di Bologna, Soprintendente Archivistica per l'Emilia-Romagna
Massimo Giansante - Archivio di Stato di Bologna: Vicissitudini di quattro pergamene medievali fra la Germania e Bologna
Paola Foschi - Biblioteca dell'Archiginnasio: Le pergamene di Santa Lucia di Roffeno nell'archivio Sampieri e gli abati commendatari dell'abbazia
Renzo Zagnoni - Gruppo di studi Alta Valle del Reno - Porretta Terme: Le pergamene di Santa Lucia di Roffeno per la storia della montagna bolognese
Conferenza teatrale con musica sulla comunicazione
Michele Cassetta, medico e giornalista, conduttore televisivo, docente universitario di “comunicazione medico-paziente”, conduce la conferenza teatrale che affronta il tema di come la comunicazione con gli altri e con se stessi, influenza l’andamento della nostra vita.
“Vindica te tibi ”, diceva Seneca. “Riprenditi te stesso”. Siamo tutti il risultato degli effetti che la comunicazione con gli altri e con noi stessi ha prodotto su di noi. Siamo responsabili di ciò che ci accade e possiamo controllare le cose fondamentali nella nostra vita, ma spesso non lo facciamo perché non ci pensiamo.
Numerosi gli argomenti che vengono affrontati nel corso della conferenza teatrale scritta e condotta dal medico e giornalista Michele Cassetta: la dinamica delle relazioni interpersonali, il modo in cui il linguaggio influenza i comportamenti umani, l’importanza del linguaggio del corpo, il potere limitante o potenziante delle convinzioni, la comunicazione con se stessi e le dinamiche che guidano il cambiamento personale.
Un ruolo fondamentale ha la musica dal vivo, composta e suonata da Gianluca Petrella, uno dei più importanti trombonisti jazz del panorama internazionale. La partecipazione degli attori Luca Carboni, Stefano Moretti e Giulia Valenti permette di rappresentare in scena le più comuni interazioni tra persone, per scoprirne i segreti. Un incontro sulla consapevolezza di quanto la comunicazione influenza la nostra vita e su quanto sia importante conoscerne il funzionamento. La visione di filmati e immagini, la lettura di discorsi celebri e il coinvolgimento del pubblico, completano un'esperienza teatrale che fa riflettere e scoprire come migliorare le proprie capacità comunicative.
DI e CON: Michele Cassetta
E CON: Luca Carboni, Stefano Moretti e Giulia Valenti
MUSICHE DAL VIVO: Gianluca Petrella
REGIA: Antonio Lovato
ore 21 intervista a Roberto Fabbriciani: Compositore e interprete oggi.
La collaborazione tra Luigi Nono e Roberto Fabbriciani a cura di Paolo Cecchi
ore 21.30 Roberto Fabbriciani + Nicola Baroni Roberto Fabbriciani flauto, ottavino, flauto basso, flauto iperbasso Nicola Baroni live electronics musiche di Bruno Maderna, Luigi Nono, Henry Pousseur, Luigi Sammarchi, Adriano Guarnieri, Nicola Baroni / Roberto Fabbriciani nell’ambito di RESISTENZA ILLUMINATA; omaggio a Luigi Nono nel settantesimo anniversario della resistenza e della guerra di liberazione 1945 - 2015 a cura di Associazione Mask
Corpo, azione, sentimento, fantasia. Lezioni 1967-1970 a cura di Vanessa Pietrantonio
Il Fondo Librario Roberto Tassi e la Società editrice il Mulino presentano il libro di Francesco Arcangeli Corpo, azione, sentimento, fantasia. Lezioni 1967-1970 a cura di Vanessa Pietrantonio, con una prefazione di Vera Fortunati
Intervengono: Pierangelo Bellettini, Marco Antonio Bazzocchi, Giovanni Castagnoli, Massimo Ferretti, Paolo Prodi, Giovanni Romano, Claudio Spadoni.
Capodanno in piazza Maggiore con il dj set di Carl Barât (The Libertines)
A Bologna si festeggia l'arrivo del nuovo anno in Piazza Maggiore con CARL BARAT (The Libertines) DJ SET che si esibirà DALLALTO del balcone di Palazzo del Podestà e con il rogo del Vecchione d'artista, ideato quest'anno da Cristian Chironi.
La serata avrà inizio alle 22.30 e vedrà protagonista Carl Barât, frontman insieme a Pete Doherty di The Libertines, la band inglese che ha definito la musica indie degli ultimi 15 anni. Icona di stile e poeta maledetto, Carl Barât, frontman anche dei Dirty Pretty Things e di Carl Barât and The Jackals, si esibirà in un dj set DALLALTO del balcone di Palazzo del Podestà.
La serata DALLALTO sarà aperta da MACHWEO, progetto musicale nato nel 2012 da Giorgio Spedicato (classe 1992), artista proveniente da Carpi e ormai di base a Bologna, molto attivo sulla scena musicale e con un nuovo album in uscita a gennaio 2016 dal titolo Musica Da Festa. Il suo dj set accompagnerà il pubblico a ridosso dello scoccare del nuovo anno. A mezzanotte, come vuole la tradizione bolognese, si accenderà il rogo del Vecchione, disegnato quest’anno da Cristian Chironi, artista nato a Nuoro nel 1974, che vive e lavora tra Bologna e l’Europa. Il Vecchione, opera effimera per definizione, sarà allestito in Piazza Maggiore a fine dicembre e vivrà per pochi giorni prima del rogo che lo brucerà, chiudendo simbolicamente l'anno passato.
La serata in Piazza Maggiore continua fino a circa l’1:30 di notte: dopo il pubblico potrà raggiungere le altre feste della città prendendo il DALLALTO bus, il servizio navetta gratuito per i locali della città – Locomotiv, Estragon, Covo Club, Link, Sottotetto e Cassero– e ritorno.
Il DALLALTO bus parte da Piazza dei Martiri / angolo via dei Mille ed è attivo dalle 01.00 alle 05.00 con corse ogni 15 minuti (l’orario di termine del servizio navetta coincide con l’orario di inizio delle corse degli autobus di linea).
Le fermate previste sono:
Piazza dei Martiri angolo via dei Mille (partenza e capolinea)
Porta San Donato (zona universitaria)
Cavalcavia Mascarella (Locomotiv)
Parco nord (Estragon)
San Donnino (Covo)
CAAB (Link)
San Sisto (Sottotetto e Ostello della gioventù)
San Donnino (Covo)
Parco nord (Estragon)
Cavalcavia Mascarella (Locomotiv)
Porta San Donato (zona universitaria)
Piazza dei Martiri (Cassero)
Il Capodanno in Piazza Maggiore è ideato e sostenuto dal Comune di Bologna, organizzato da Estragon, in collaborazione con Bologna Welcome.
L'albero nelle pratiche artistiche contemporanee
Conversazione con Veronica Ceruti, Dipartimento educativo MAMbo.
A partire dall’opera Dove, Come, Quando di Bertozzi & Casoni esposta fino al 31 gennaio nelle sale della Collezione Permanente MAMbo, un racconto per immagini sull’iconografia dell’albero.
In occasione della Festa degli Alberi.
Omino71 per Cheap
Luogo “cerniera” tra MAMbo – Museo d'arte Moderna di Bologna e Cineteca, il Cavaticcio è il contesto all'interno del quale sabato 12 dicembre Omino71 ha realizzato un intervento in carta interamente dipinto a mano incentrato su Pier Paolo Pasolini. Visibile da via don Minzoni e installata nell'area sottostante la Cineteca, l'opera è intitolata Che cosa sono le nuvole?, con un riferimento immediato all'attività di regista di Pasolini, figura ricorrente nel percorso creativo dello street artist italiano almeno da un quinquennio.
Era il 2010 quando Omino71 propose per la prima volta nelle strade del Pigneto – quartiere romano set del film Accattone – un intervento di poster art dedicato a Pasolini, reiterato poi in diverse città italiane, spagnole e brasiliane per culminare, nella primavera del 2015, in un grande dipinto murale. Quest'ultimo, realizzato a quattro mani con Mr. Klevra, è collocato sulla facciata dell'Istituto Professionale Pier Paolo Pasolini, nelle immediate vicinanze dell'Idroscalo di Ostia.
L'iconografia pasoliniana proposta da Omino71 in questo corpus di interventi rientra a pieno titolo nella serie POPrtrait, che si concreta in ritratti mascherati di volti famosi o meno evocanti il mondo dei fumetti, parte del patrimonio di sottoculture popolari che caratterizzano la produzione dello street artist, a metà strada tra il mash up e il ready fake. La maschera, vera e propria cornice del ritratto, è da un lato una citazione al tema dell'identità, da Wilde a Pirandello; dall'altro, offre lo spazio per contenere una citazione dello stesso soggetto ritratto. Proprio quest'ultimo aspetto differenzia sostanzialmente l'intervento che Omino71 realizzerà a Bologna dai precedenti, che riecheggiavano la figura di Pasolini giornalista e saggista attraverso la frase “Io so i nomi”.
Invariati rimangono infatti la maschera – che ricorda quella del supereroe paladino dei diritti civili Capitan America – e il viso dell'intellettuale, non elaborato a partire da una fotografia d'archivio, ma dal filtro pop della rappresentazione che Davide Toffolo ne fa nella graphic novel Intervista a Pasolini. Radicalmente diversi sono invece la soluzione compositiva, che gioca sapientemente con lo spazio urbano del Cavaticcio e il ruolo che l'elemento verbale riveste.
Quest'ultimo, in un approccio site specific alla realizzazione dell'opera, richiama infatti immediatamente la figura di Pasolini regista e poeta. La frase scelta, che travalica in maniera inedita lo spazio offerto dalla maschera assumendo dimensioni notevoli, affianca il ritratto, citando uno dei più popolari film di cui Pasolini ha firmato sceneggiatura e regia: Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all'italiana, interpretato da Ninetto Davoli e Totò, con la partecipazione di Domenico Modugno.
Al contempo titolo e dialogo finale del film, la citazione “E che so' 'ste nuvole?” viene riprodotta nell'originale romanesco all'interno di nuvole stilizzate. Come controcampo, questa volta dipinta come di consueto sulla maschera, la risposta “Mah!”, data da Totò/Jago a Davoli/Otello. Un asterisco suggerisce infine una seconda chiave di lettura. Come una vera e propria nota a piè di pagina, nella parte inferiore del ritratto si legge infatti in dimensione ridotta una doppia citazione: “Io so di non sapere”, che richiama Socrate da un lato e la poetica di Pasolini dall'altro, e “Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato”, ultima frase pronunciata da Totò/Jago che chiude l'allegoria della vita che traspare dal film.
Omino71 nasce nel 1971 a Roma, città dove ancora oggi vive e lavora. Dalla fine degli anni Novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra supereroi, santi, giocattoli e bambini in un “mash up” dalle tinte decisamente sature. Nella sua produzione alterna interventi in strada a base di murales, poster e sticker a un’attività espositiva che si riconosce nelle tendenze neopop partecipando a un centinaio di mostre personali e collettive in Italia e all’estero.
Irrequieto dalla nascita, all’attività personale affianca quella di autore e curatore di progetti collettivi, tra i quali "StickMyWorld", "Vinyl Factory", "Versus2009", "20keiTH", "Suburban", “eikonprOJeKt” e “RomaStreetFood”, vantando numerose collaborazioni nazionali ed internazionali.
Negli ultimi anni Omino71 è stato invitato a realizzare alcune installazioni site specific per realtà istituzionali come il M.A.C.RO. Pelanda (Museo di Arte Contemporanea Roma), la Casa dell’Architettura di Roma (ex Acquario Romano) e il Teatro Palladium di Roma, senza abbandonare l’attività negli gli spazi autogestiti più attivi della capitale come il M.A.A.M./Metropoliz e il Volturno Occupato. Nel 2012 è stato selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro per rappresentare l’Italia nel progetto Memento Italia-Brasil e da Alessandro Mannarino per la realizzazione delle scenografie del Super Santos Tour. I suoi lavori sono stati recensiti su diversi media nazionali (Sky Arte, L’Unità, La Repubblica, Corriere della Sera, Il Messaggero, XL, L’Espresso, Linus) ed internazionali (Le Monde, Time, CNN), nonché su alcune pubblicazioni di settore (Hi-Fructose, Exibart, ArtTribune, Street Art Stories Roma di Jessica Stewart, Street Art la rivoluzione nelle strade di Ennio Ciotta).
affissione di scatti d’autore che reinterpretano la figura di Pasolini, a cura di Cheap
Affissione di scatti d’autore che reinterpretano la figura di Pasolini, installati sulle bacheche affissive in via dell’Indipendenza.
Le foto di Angelo Novi, Mario Tursi, Roberto Villa sui set di Il Vangelo secondo Matteo, Comizi d’amore, Il Decameron e Il fiore delle Mille e una notte, provengono dall’Archivio Fotografico della Cineteca di Bologna.
A cura di Cheap Festival, in collaborazione con Cineteca di Bologna.
in occasione di "70 anni di futuro"
Il museo rimarrà aperto dalle 10 alle 23 in occasione del 70° compleanno di Confcommercio ASCOM Bologna.
Oltre all'apertura straordinaria del museo la serata prevede alle ore 20 l'inaugurazione della illuminazione permanente delle Due Torri, regalata alla città dalla storica associazione di Strada Maggiore, e l'accesso libero ai tesori nascosti della città: Torre degli Asinelli, Chiesa SS. Bartolomeo e Gaetano, Palazzo Sampieri Talon, Palazzo Segni Masetti, Museo della Musica, Museo Davia Bargellini, Santa Maria dei Servi, Convento Santa Maria dei Servi.
Ingresso: gratuito dalle ore 20.
laboratorio per bambini dai 5 ai 12 anni
È arrivato il momento di addobbare l'albero, mancano pochi giorni al Natale! Attraverso carte colorate, plastiche lucenti e morbide stoffe i piccoli partecipanti creano originali decorazioni ispirate alle opere degli artisti contemporanei.
Info e prenotazioni: tel. 051 6496627 (martedì e giovedì, ore 9-17) oppure 051 6496611 (sabato e domenica, ore 11.30-17) o mamboedu@comune.bologna.it.
il Gala interpretato e diretto da Roberto Bolle
Sta diventando un appuntamento fisso quello con il Teatro EuropAuditorium di Bologna, che sembra non esaurire mai il suo entusiasmo per la grande étoile della danza. E così anche quest’anno Roberto Bolle tornerà l’1 e il 2 marzo con il Gala ROBERTO BOLLE and FRIENDS di cui non è solo interprete ma anche direttore artistico.
Un evento speciale con un programma pensato come sempre ad hoc per questa città che ha sempre tributato alla stella della danza internazionale un affetto e una devozione speciali ed è stata il fulcro del suo primo FanClub, affettuosamente definito “delle Bollerine”.
C’è ancora riserbo sul cast e sul programma che lo stesso Roberto Bolle sta preparando, ma come sempre l’étoile della Scala – che è anche Principal Dancer dell’ABT di NY – non mancherà di coinvolgere alcuni tra i nomi più importanti del panorama tersicoreo internazionale per offrire al pubblico bolognese una serata di danza al suo massimo livello.
nel solco della tradizione bolognese | inaugurazione 3 dicembre ore 17.30
Tradizionale rassegna natalizia dedicata ai presepi, quest'anno saranno ospiti del museo artisti contemporanei che, pur rimanendo nel solco della tradizione bolognese, sia per l'approccio devozionale sia per la continuità nella scelta dei materiali e della tecnica esecutiva, propongono al visitatore nuove interpretazioni.
Le statuine antiche in terracotta del museo dialogano con allestimenti presepiali in legno, terracotta e carta.
Orari d'apertura
aperto: dal martedì al sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13
chiuso: 25 dicembre e 1 gennaio
spettacolo per bambini da 6 a 10 anni
Attraverso l’uso della parola e della essenzialità del gesto vengono portati in scena i molteplici significati di una fiaba che da sempre parla alle nostre corde più profonde, capace di avvincere grandi e piccoli con il racconto di un processo di crescita che necessariamente è costellato di difficoltà e di un rapporto con una cruda realtà che si può vincere.
Compagnia Il Baule Volante (Ferrara) e regia di Roberto Anglisani.