Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 41 min 27 sec fa

Ma papà ti manda sola?

Lun, 11/30/2015 - 14:39

(What's Up, Doc?, USA/1972) di Peter Bogdanovich (90')

Ma come può venire in mente a un essere ragionevole di rifare Susanna di Hawks? E come può l'essere in questione, più geniale che ragionevole com'era il Bogdanovich del 1972, riuscirci o almeno andarci vicino? Risultato che splende d'una doppia nostalgia (sospirare su Bogdanovich è oggi com'era sospirare su Hawks quarant'anni fa: la commedia, il cinema, non sono più quelli d'un tempo...). Ci sono quattro valigie a scacchi al posto dei due leopardi maculati, il musicologo Ryan O'Neal che s'imbambola nel citare i manierismi del paleontologo Cary Grant, e una grande Barbra Streisand (solo la v.o. dà conto della sua rapida, irresistibile loquela newyorkese): tutto in un weekend nell'ombra rossa del Golden Gate. Una rilettura in realtà molto personale, che innestando nello screwball le meccaniche keatoniane produce a tratti uno strano effetto, quasi burattinesco, quasi brechtiano. (pcris)

This Changes Everything

Lun, 11/30/2015 - 14:39

(Canada-USA/2015) di Avi Lewis (89')

Ispirato all'omonimo best seller di Naomi Klein, il documentario di Avi Lewis è stato girato in quattro anni, attraverso cinque continenti e nove paesi diversi. L'emergenza connessa al cambiamento climatico può diventare una sfida per una trasformazione del sistema capitalistico in accordo con dei principi di giustizia ambientale e sociale? La risposta è nel ritratto di sette comunità, che vivono dal Montana al sud dell'India e oltre. "Questo film è stato il più difficile e assieme il più emozionante della mia vita. Spero che possa aiutare la gente a uscire dall'isolamento e a impegnarsi attivamente. Perché per cambiare tutto, abbiamo bisogno di tutti" (Avi Lewis).

Tutto può accadere a Broadway

Lun, 11/30/2015 - 14:39

(She's Funny That Way, USA/2014) di Peter Bogdanovich (93')

A Broadway c'è un regista teatrale con una passione per le call-girl e l'irresistibile impulso, dopo, a far sì che le ragazze si rimettano sulla retta via. Ne consegue una rete sentimentale convulsamente intrecciata che porta sulla ribalta la moglie di lui, l'amante gallese di lei, una psicoanalista indiscreta e il fidanzato drammaturgo. Con Owen Wilson, Imogen Poots, Rhys Ifans e una superlativa Jennifer Aniston. "Un'isterica fantasia screwball che apertamente ruba da Lubitsch, Capra, Hawks e Sturges, e non chiede altro che di essere colta con le mani nel sacco" (Robbie Collin, "The Telegraph"). Che bella notizia: Peter Bogdanovich è tornato. (pcris)

Fra le tue braccia

Lun, 11/30/2015 - 14:39

(Cluny Brown, USA/1946) di Ernst Lubitsch (100')

L'ultimo tocco di Lubitsch. "Un avventuriero che è probabilmente un impostore, uomo di gusto squisito, difensore di un'arte di vivere ormai consumata e spesa, e una ragazza ingenua e sventata, senza gusto né classe, che fa l'apprendista idraulico, si dividono per qualche tempo lo schermo sul quale la fantasia d'una strana sceneggiatura li ha riuniti" (Serge Daney). Con Charles Boyer e Jennifer Jones, tra un appartamento di Londra e un villaggio inglese, alle soglie della guerra. L'approdo inatteso e profondo dello stile lubitschiano. Bogdanovich, ironicamente fedele all'ipercitata teoria secondo cui "tutti i buoni film sono già stati fatti", ne plagia una battuta nel suo ultimo Tutto può accadere a Broadway: prestate orecchio, cambia solo il nome del parco. (pcris)

Beyond Be The Poem

Lun, 11/30/2015 - 13:43

di Bibiana La Rovere

a seguire conversazione tra l'artista e Gabriele Via 

Da san Giovanni del Concilio a papa Francesco

Lun, 11/30/2015 - 13:05

incontro

Monsignor Luigi Bettazzi ed Enrico Galavotti presentano:

  • Angelina Alberigo "Il diario del Concilio Vaticano II" in: Tantum aurora est a cura di A. Melloni, S. Noceti, M.Perroni (Ed. LIT)
  • Luigi Bettazzi Quale chiesa? Quale papa? (Ed. EMI).

Presiede Laura Governatori. Con la collaborazione della Società di Lettura.

San Giacomo Festival | dicembre

Lun, 11/30/2015 - 12:58

concerti di musica classica

5 dicembre
Io s(u)ono italiano (“…alla ricerca delle melodie perdute…”)
Pianoforte: Luigi Di Ilio
Musiche di B. Galuppi, M. Clementi, S. Molinaro, V. Galilei, L. Roncalli

6 dicembre
La favola cinese e la scoperta di luoghi lontani
Esotismo e orientalismo nel teatro musicale europeo
Soprano: Loredana Madeo
Mezzosoprano: Leonora Sofia
Pianoforte: Sara Sommacal
Musiche di J. Massenet, G. Rossini, C. Saint-Saens, L. Delibes, G. Bizet, E. Lalo, G. Puccini

8 dicembre
Armonie di Natale
Ensemble vocale e strumentale
Direzione e pianoforte: Letizia Venturi
Corno: Marco Raspanti
Direzione e violino: Luca Sabbioni
Musiche di J. Arcadelt, F. Liszt, G. Caccini, G.P. da Palestrina, J. Pachelbel, J.S. Bach, W.A. Mozart, F. Schubert, Anonimo (XVI sec.).

Ingresso a offerta libera.

Midge Ure

Lun, 11/30/2015 - 12:47

live

Midge Ure raggiunse la fama come chitarrista dei Visage - assieme a Steve Strange e Billy Currie con i quali scrisse l'hit "Fade to Grey" - dal 1978 al 1980 e la confermò in veste di chitarrista e cantante degli Ultravox, band di punta del rock elettronico britannico, dal 1980 al 1987.

Paper Moon – Luna di carta

Lun, 11/30/2015 - 11:50

(USA/1973) di Peter Bogdanovich (102’)

Il più strutturato e incantevole omaggio di Bogdanovich al cinema classico. Un bianco e nero d’artista (László Kovács) ci risucchia nel tempo perduto dell’America anni Trenta, la Depressione, le strade di campagna vuote e polverose, case isolate e piccole città, Shirley Temple al cinema e il giovane Bing Crosby alla radio. È un road-movie, una Model T percorre il paese: a bordo un bell’imbroglione che si finge venditore di bibbie e una “bambina”, sua sodale negli imbrogli: dai tempi del Monello non s’era vista una così portentosa coppia (non mancano però le tensioni edipiche). “Cinema tra virgolette”, dolcezza e tristezza: “Nel vuoto spettrale di quest’America da quadro di Hopper, non c’è autorità dalla quale si possa invocare protezione o perdono: ci sono solo altri esseri solitari da frodare” (Guido Fink).

Passioni e persuasione

Lun, 11/30/2015 - 11:36

L’insostenibile leggerezza del discorso politico in Europa. Seminario internazionale

C’era una volta il discorso politico. Oggi ci sono gli slogan e i tweet. E, forse, il discorso politico è finito in soffitta. Oppure no? Demagogia e populismo, promesse invece di fatti, satira politica e campagne elettorali, politicamente corretto e turpiloquio, sfoghi sulla rete anziché giudizi meditati: questi aspetti del consenso (nuovi e meno nuovi) e della deliberazione politica pongono nuove domande. Per esempio: se si parla alla pancia del cittadino elettore, come si può argomentare alla pancia? Come si può ritrovare una funzione collettiva della retorica che faccia conoscere il problema e orienti alla discussione e alla deliberazione, in comunità sempre più vaste e variegate culturalmente, e con la velocità dei mezzi di comunicazione di oggi? E come si può utilizzare l’antico rapporto tra la politica e la sua rappresentazione letteraria per non perdere la memoria di problemi che si ripresentano oggi in contesti completamente diversi? Si riuscirà infine a ricostruire una retorica “sostenibile” del discorso politico?

A queste e ad altre domande cercherà di rispondere il Seminario internazionale Passioni e persuasione. L’insostenibile leggerezza del discorso politico in Europa, organizzato dal Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna con il contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.

Il Seminario si terrà nelle giornate del 2 e 3 dicembre 2015 (dalle 9 alle 19) nella Sala Conferenze della Fondazione, in via delle Donzelle 2 a Bologna.

Il Comitato Scientifico del Seminario è composto da Andrea Battistini, Bruno Capaci e Luigi Spina. L’ingresso è libero. 

Diamanda Galás

Lun, 11/30/2015 - 11:27

live

Protagonista una delle voci che ha osato le sperimentazioni più ardite: Diamanda Galás.

Nel pantheon delle grandi voci femminili del XX secolo, il nome di Diamanda Galás rappresenta la brillantissima stella oscura. Nessuno più di lei è riuscito a portare lo strumento naturale per eccellenza verso lande di tormentata espressività e lancinante compartecipazione ed ha saputo realizzare un linguaggio vocale-musicale tanto eclettico, di così ampio respiro, per un così alto numero di opere. Il concerto proporrà un’affascinante panoramica delle sue composizioni più famose, da “La serpenta canta” fino ai brani dedicati alla figura di Pierpaolo Pasolini.

Questa diva dai molteplici linguaggi, dalla disperazione lirica alle brillanti momentanee redenzioni, presenta i messaggi delle affascinanti anime perdute della poesia e della canzone internazionale – manifesti del tormento e della redenzione.

Progetto Ustica: un videogame per la memoria

Lun, 11/30/2015 - 11:27

Carlo Lucarelli, l'Associazione Parenti delle vittime e IV Productions presentano il progetto

Cosa può succedere in cinquanta minuti di un volo che non arriverà mai a destinazione? Prova a raccontarcelo in modo virtuale, ma vivido un serious game ideato da IV Productions.

Progetto Ustica nasce da un'idea di Ivan Venturi, progettista e produttore di videogiochi, per restituire in soggettiva con nuovi accessori di realtà virtuale come l'Oculus Rift VR i momenti prima dell'abbattimento del Dc-9 Itavia e quelli immediatamente successivi. Una simulazione strutturata per fare in modo che quell'esperienza terribile venga replicata, rivissuta e non dimenticata, e rispondere così alle più diverse esigenze, prima fra tutte quella dei docenti che vogliono far conoscere ai loro studenti la storia della strage di Ustica.

Alla presentazione partecipano gli ideatori Ivan Venturi e Mario Salvador, Daria Bonfietti e Andrea Benetti dell'Associazione Parenti delle vittime della strage di Ustica e Carlo Lucarelli di Bottega Finzioni, che parlano delle scelte narrative che presiedono all'elaborazione di un evento storico di questa portata.

#Domenicalmuseo

Lun, 11/30/2015 - 09:55

ogni prima domenica del mese ingresso gratuito alle collezioni permanenti

A Bologna, ogni prima domenica del mese è possibile visitare gratuitamente le collezioni permanenti dei musei che fanno parte dell'Istituzione Bologna Musei così come i musei statali (Pinacoteca Nazionale) e le aree archeologiche.

Gli orari di apertura dei musei dell'Istituzione Bologna Musei:

AREA ARTE ANTICA

Museo Civico Medievale
via Manzoni 4 - tel. 051 2193930 - 2193916
aperto: dal martedì al venerdì: ore 9-15; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; 24 e 31 dicembre ore 9-14
chiuso: 25 dicembre

Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6 - tel. 051 2193998
aperto: dal martedì al venerdì: ore 9-18.30; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; 24 e 31 dicembre ore 9-14
chiuso: 25 dicembre e 1 gennaio

Museo Civico d’Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini
Strada Maggiore 44 - tel. 051 236708
aperto: dal martedì al sabato: ore 9-14; domenica e festivi: ore 9-13; 24 e 31 dicembre ore 9-14
chiuso: 25 dicembre e 1 gennaio

AREA ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA

MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna e Museo Morandi
via Don Minzoni 14 - tel. 051 6496611
aperto: martedì, mercoledì e venerdì: ore 12-18; giovedì, sabato, domenica e festivi + 24 e 31 dicembre: ore 12-20
chiuso: 25 dicembre

Casa Morandi
via Fondazza 36 - tel. 051 6496611
aperto: su prenotazione

Museo per la Memoria di Ustica
via di Saliceto 3/22 - tel. 051 377680
aperto: venerdì, sabato, domenica e festivi: ore 10-18
chiuso: 24, 25 e 31 dicembre

AREA MUSICA

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 - tel. 051 2757711
aperto: dal martedì al venerdì: ore 9.30-16; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; 24 e 31 dicembre ore 9.30-14
chiuso: 25 dicembre e 1 gennaio

AREA PATRIMONIO INDUSTRIALE E CULTURA TECNICA

Museo del Patrimonio Industriale
via della Beverara 123 - tel. 051 6356611
aperto: dal martedì al venerdì ore 9-13; sabato ore 9-13 e 15-18; domenica + 26 dicembre e 6 gennaio ore 15-18
chiuso: 8 e 25 dicembre; 1 gennaio

AREA ARCHEOLOGIA

Museo Civico Archeologico
via dell’Archiginnasio 2 - tel. 051 2757211
aperto: martedì - giovedì: ore 9-18.30; venerdì: ore 9-22; sabato, domenica e festivi: ore 10-18.30; 24 e 31 dicembre: ore 9-18.30
chiuso: 25 dicembre

AREA STORIA E MEMORIA

Museo civico del Risorgimento
Piazza Carducci 5 - tel. 051 347592
aperto: dal martedì alla domenica + 26 dicembre e 6 gennaio: ore 9-13
chiuso: 8 e 25 dicembre; 1 gennaio

Complesso monumentale della Certosa
via della Certosa 18 - tel. 051 225583

Incontro con Francesco Guccini

Ven, 11/27/2015 - 16:26

in occasione della pubblicazione di "Un matrimonio, un funerale, per non parlar del gatto" e dell'uscita di "Se io avessi previsto tutto questo. Gli amici, la strada, le canzoni"(Universal).

Dialoga con l'autore Gabriella Fenocchio.

PaGAGnini

Ven, 11/27/2015 - 15:19

direzione musicale Ara Malikian regia YLLANA

PaGAGnini unisce il virtuosismo artistico di uno dei più brillanti ed espressivi violinisti contemporanei, Ara Malikian, e humour farsesco. In rassegna, alcuni dei momenti più alti nella storia della musica classica combinati a motivi popolari, dagli U2 a Serge Gainsbourg. Yllana è un collettivo artistico molto noto in Spagna, le cui produzioni hanno già fatto il giro del mondo.
La combinazione di stili che caratterizza lo spettacolo produce un medley di emozioni, un concerto in cui serietà e solennità della musica si sposano felicemente con momenti di sottile umorismo. A ciò si unisce la virtuosa interpretazione di quattro eccezionali musicisti, per uno spettacolo adatto a tutte le età e senza confini geografici.
Il genio di Paganini è stato un riferimento importante durante la creazione di tutto lo spettacolo, non solo nel titolo. Le complesse composizioni del violinista, il suo carattere e le sue interpretazioni talentuose, riflettono lo spirito di PaGAGnini. 

Mercoledì ore 21
Giovedì ore 22
SPETTACOLO CON BRINDISI DI CAPODANNO 
con "Equipe5 metodo classico" - Cantina Soave

con Ara Malikian, Fernando Clemente, Eduardo Ortega, Jorge Furnadjiev

Qualcuno volò sul nido del cuculo

Ven, 11/27/2015 - 15:13

uno spettacolo di Alessandro Gassmann

Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano; racconta, attraverso gli occhi di Randle McMurphy – uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera – la vita dei pazienti di manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell'omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema.

Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l'ha avvicinata a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell'Ospedale psichiatrico di Aversa. Uno spettacolo appassionato, commovente, divertente, imperdibile per la sua forte carica emotiva e sociale. 

giovedi e venerdì ore 21
sabato 19.30
domenica ore 16

Qualcuno volò sul nido del cuculo
di Dale Wasserman dall’omonimo romanzo di Ken Kesey 
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni
uno spettacolo di ALESSANDRO GASSMANN
con Daniele Russo, Elisabetta Valgoi, Mauro Marino, Marco Cavicchioli, Giacomo Rosselli, Alfredo Angelici, Giulio Federico Janni, Daniele Marino, Antimo Casertano, Gilberto Gliozzi, Gabriele Granito, Giulia Merelli
musica Pivio & Aldo De Scalzi
costumi Chiara Aversano
produzione Fondazione Teatro di Napoli

Ritter, Dene, Voss

Ven, 11/27/2015 - 15:06

di Thomas Bernhard | adattamento e regia Pietro Babina | prima assoluta 

 "Il mio approccio a Bernhard non è segnato dal riuscire a darne una corretta interpretazione, non mi interessa affrontarlo in modo critico, analitico, cercando di restituirne tutte le allusioni filosofiche, i rimandi colti, i riferimenti a una cultura prettamente austriaca, sviscerare i perché dell'ossessiva scrittura bernhardiana né tantomeno i risvolti psicoanalitici e politici riscontrabili in essa. Tutto questo, ovviamente, va conosciuto e saputo, ma va anche dimenticato per lasciare spazio a una lettura meno culturale e più artistica, libera da tutto il parlare e l'interpretare che si è fatto attorno a questo autore.
Ciò che sempre mi interessa di un testo è l'individuazione di un nucleo e di una metafisica universale al suo interno. Bernhard ha appunto bisogno di essere emancipato da una lettura colta, da esperti. Questa attitudine, che ha costituito per lungo tempo una necessaria prassi atta a consacrare il genio bernhardiano e la sua letteratura, ad oggi invece ne costituisce a mio parere un limite, relegandolo nella storia, mentre questo autore è pronto a entrare nella classicità. Per questo è necessario che la sua opera divenga strumento teatrale delle infinite possibilità e necessità interpretative, divenga come tutti i grandi autori che lo hanno preceduto libero dalla filologia.

Ritter Dene Voss è per me un testo sul Terrore come struttura fondante della nostra esistenza. È questo il demone che lega i tre atti e i tre personaggi, un Terrore che assurge a sentimento metafisico, quel Terrore costitutivo della natura umana, che continuamente esercitiamo e che subiamo come rimando speculare delle nostre azioni, come eco ereditaria da cui è impossibile emanciparsi. Il Terrore dell'esistere e del cercare di comprendere questo stesso mistero attraverso gli altri usando le parole, che nel ripetersi si trasformano in sonorità criptiche, folli, confuse, anche ridicole ma irrinunciabili, suddivise in piccoli nuclei musicali ripetitivi in micro-polifonie che producono nel loro insieme lo sconcerto, il suono dell'esistere in sé."
Pietro Babina

repliche dal 16 al 19 dicembre e dal 19 al 31 gennaio
giovedi e venerdì ore 20.30
sabato 20.00
domenica ore 16.30

di Thomas Bernhard
traduzione Eugenio Bernardi
regia e adattamento Pietro Babina
assistente alla regia Mila Vanzini
scene, luci e concept audio Pietro Babina
costumi Gianluca Sbicca
con Francesca Mazza, Renata Palminiello, Leonardo Capuano
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione prima assoluta 
 

Fedra

Ven, 11/27/2015 - 12:50

dalla Phaedra di Seneca, adattamento e regia Andrea De Rosa 

Il tema fondamentale del personaggio e della tragedia di Fedra è l’amore. Ma dobbiamo intendere bene di che tipo di amore si tratta. La parola latina che Seneca adopera più spesso per descrivere lo stato d’animo di Fedra è furor,che significa pazzia ma anche, e in misura ugualmente importante, passione violenta, delirio amoroso, desiderio sfrenato, etc. Comunque la si intenda, questa parola ci introduce a una visione dell’amore che ci invita a cancellare con forza le incrostazioni romantiche e sentimentali che su questo tema si sono depositate. Qui l’amore è inteso, letteralmente, come qualcosa da cui si viene posseduti, qualcosa che viene da fuori, qualcosa di profondamente estraneo, come un virus che inizia a riprodursi nel nostro corpo senza il nostro assenso. La metafora della malattia è una delle forme in cui Seneca lo descrive, infatti, con dovizia di dettagli nei suoi sintomi. Ma la malattia è solo una parte del furor da cui Fedra è presa. L’altra è l’eccitazione, l’esaltazione, la promessa di felicità che le viene dal pensiero di poter godere del corpo del figlio e di poter condurre con lui una vita piena di forza giovanile e di passione selvaggia, fatta di caccia alle bestie feroci, di amore della natura, di corsa a perdifiato nei suoi adorati boschi. Già la madre di Fedra, lo ricordiamo, si era innamorata di un toro, per essere posseduta dal quale era ricorsa al famoso stratagemma escogitato da Dedalo, e dalla cui unione era nata quella creatura mostruosa, mezzo uomo, mezzo toro, chiamata minotauro. Il furor è dunque la malattia da cui Fedra, come già sua madre, non può liberarsi, se non con la morte. Non si tratta di un capriccio, né di un semplice sentimento, ma di unapassione. Di fronte a questo personaggio e alla sua tragedia, in questo consiste ancora oggi la sua attualità, siamo costretti a indietreggiare, ad abbandonare le nostre superficiali certezze di uomini moderni e porci ancora una volta la domanda che Platone pose nel suo indimenticabile Simposio: che cos’è l’amore, chi è Eros?

giorni feriali ore 21 (mercoledì 3 ore 15)
sabato 19.30
domenica ore 16

Produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro Stabile di Torino - Teatro Nazionale
 

#AlPostoGiusto #Bologna

Ven, 11/27/2015 - 11:55

Il 1° dicembre Bologna partecipa alla campagna #AlPostoGiusto promossa dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per ricordare i 60 anni dal “no” di Rosa Parks su un autobus dell’Alabama.

Il pomeriggio del 1° dicembre Bologna ricorderà la storia di Rosa Parks realizzando, all'interno di 4 autobus di linea – 14, 19, 20, 27 - una serie di performance tra teatro e narrazione, ispirate ai testi Rosa Parks: My story di Rosa Parks e Jim Haskins e The rebellious life of Mrs Rosa Parks di Jeanne Theoharis.

Orari: dalle ore 13 alla ore 19 sino al termine del percorso di andata e ritorno con partenza dal centro).

L'iniziativa, promossa dal Comune di Bologna in collaborazione con Tper – Trasporto passeggeri Emilia Romagna, sarà realizzata dalla compagnia Cantieri Meticci che da diversi anni lavora nel campo del teatro e delle arti performative, coinvolgendo direttamente cittadini stranieri e rifugiati politici.

La Merenda

Ven, 11/27/2015 - 10:23

La Merenda. O: il convitato di Deckard è un divano divulgativo sul quale si affrontano comodamente temi alti con toni lievi. Serve a mostrare come si possa parlare di tutto, anche di cose normalmente scoraggianti. Ogni domenica ospitiamo personalità d'eccellenza della nostra Bologna. Parliamo della nostra città (preferita) e voi ci ascoltate mentre fate merenda. Funziona con due presentatori, due ospiti, due opere di giovani artisti e duecento, almeno, combinazioni per una merenda significante.
 

22 novembre  —  CAMMINABILITÁ / walk-ability

29 novembre  —  MUSICA 
• con FEDERICO FERRI (direttore musicale dell’Accademia degli Astrusi; sta curando l’edizione critica dell’opera strumentale di Giovanni Battista Martini — uno dei maestri di Mozart)
• e FEDERICA PATTI, curatrice sezione audio video del roBOt Festival
Verranno esposte opere d'arte di:
ALESSANDRO SPEDICATO (illustratore)
BOSCO IAFRATE (artista e ingegnere della carta)
Verranno lanciati, senza sosta, consigli bibliografici per approfondire. 

​13 dicembre   —  CIBO
20 dicembre   —  CINEMA 
                                    

Pagine