Teatro Duse - Fuori cartellone
La storia di una figlia coraggiosa, di un futuro boss, di un fratello fragile e di un padre colpevole.
Era tuo padre è la storia di Camilla e dei suoi fratelli Giosuè e Alberto, sangue dello stesso sangue, figli di un imprenditore campano emigrato, su al nord, sulla via Emilia. Un camaleonte della moderna camorra che riesce in pochi anni a sostituire gli abiti sporchi di calce per indossare un colletto bianco e vivere il nord attraverso banche, aziende di intermediazione finanziaria, appartamenti di lusso e gioco d’azzardo.
Questa è la storia di una mafia bulimica che ha divorato il nord lasciando un territorio spaesato, confuso, incredulo e omertoso. Quella stessa omertà che negli anni passati sembrava fosse un’esclusiva del meridione ma che al contrario con Don Alfonso e le tante storie di ordinaria mafiosità ci raccontano tutt’altro settentrione.
Era tuo padre è la storia di un padre in fuga e di tre figli chiamati in causa nel prendere una scelta che potrà segnarli per tutta la vita: difendere o rinunciare all’impero criminale del capofamiglia.
Giosuè e Alberto hanno le idee ben chiare: proseguire nella scalata verso il successo camorrista, difendere gli affari sul gioco d’azzardo, i loro beni, le loro aziende ma soprattutto nascondere in parte la verità alla sorella Camilla.
Camilla è esausta di doversi portare sulle spalle il peso di tutto il male di cui il padre è protagonista, vuole collaborare, vuole raccontare agli inquirenti la geografia criminale che Don Alfonso ha disegnato con l’aiuto dei fratelli e questa sua scelta sarà per Giosuè, Alberto e i vertici del clan un pericoloso ostacolo.
La giovane ragazza sarà costretta a scappare per poi ritornare e sfidare il suo passato con determinazione e fame di giustizia, trovandosi così in una guerra contro il padre, una guerra che gli altri faranno con armi ben affilate provando a lasciare ferite profonde sul copro e nella mente della sorella.
Nota dell’autore – Questo lavoro ci pone una domanda: quanto e che peso hanno i padri sulle scelte dei propri figli? Quanto e in che peso il patriarcato possa influenzare le scelte non solo dei figli maschi ma anche delle figlie femmine, chiamate forse ad essere loro le vere protagoniste nella destrutturazione dell’archetipo paterno che declinato ai fenomeni mafiosi starebbe a significare l’ assoluto svuotamento del potere del maschio camorrista. Un’impresa quasi ardua, utopica ma che al contrario Camilla riesce a raggiungerla scegliendo, contro ogni imposizione familiare, di presentarsi davanti alla giustizia e far cadere dalle sue spalle un peso che le avrebbe spezzato in due la schiena” (Alessandro Gallo)
Caracò Teatro in collaborazione con Luce Narrante
Luigi Credendino, Alessandro Gallo, Irene Grasso, Marco Ziello
drammaturgia Alessandro Gallo
scenografia e costumi Elena Cassoli
disegno luci Davide Pippo
foto e video editing Carmine Luino
regia Carlo Caracciolo
con il sostegno di Teatro Comunale L. Betti di Casalecchio di Reno, La Corte Ospitale
Ingresso libero
Il Celebrazioni – Stagione 2018/19
Una produzione Non c'è Problema
scritto e interpretato da Filippo Caccamo
regia Paolo Ruffini
Il mondo dell'università, la vita di un ventenne di provincia, la potenza del web, la forza dei propri sogni, questo e tanto altro in Le mille e una laurea, un monologo carico di comicità nato dal grande successo registrato sul web da Filippo Caccamo, attore e comico lodigiano diventato virale con i suoi video che dipingono un divertente spaccato della vita universitaria. Lo spettacolo è un susseguirsi di aneddoti e riflessioni tra panico da esami, viaggi da pendolare, aperitivi, sessioni di studio, feste in discoteca e colpi di fulmine. Sul palco Filippo Caccamo dà voce a diversi personaggi, interagendo costantemente con il pubblico: c'è Omevo, lo studente di lettere classiche che riveste perfettamente il ruolo di secchione, ci sono i ragazzi che si perdono in lezioni troppo lunghe, quelli che si fanno risucchiare dallo smartphone piuttosto che dai libri, quelli che sognano i college americani e si scontrano con la realtà della statale, quelli che lavorano per mantenersi. Ad accompagnare il one man show la band I Parziali con intermezzi comico-musicali.
Lunedì 3 dicembre 2018 alle 21 il Teatro Testoni Ragazzi ospita lo spettacolo teatrale “Gli onesti della banda”, prodotto da Nest - Napoli est teatro e Casa del Contemporaneo per la regia di Giuseppe Miale Di Mauro.
Per l’edizione 2018 del progetto "Narrare le Mafie. Sguardi sul contemporaneo tra azioni di contrasto e valorizzazione della cultura della legalità | Educalè”, la Compagnia Nest propone lo spettacolo Gli Onesti della Banda, riscrittura di Diego De Silva del celebre La Banda degli Onesti, che vedeva Totò nei panni di un improbabile falsario, in un film che attraverso la commedia, ha saputo trattare il tema della legalità e dell’onestà personale.
Lo spettacolo nelle parole di Giuseppe Miale Di Mauro: «Abbiamo deciso di ritornare a una tematica che ci appartiene, torniamo a occuparci di legalità, ma tenendo ferma la necessità di ricercare altri codici, più moderni e meno realistici. Così abbiamo pensato che la leggerezza potesse essere un modo nuovo di affondare l’occhio nel reale, di raccontare i meccanismi che attanagliano la società, facendo in modo che il pubblico percepisse certe dinamiche come universali. La strada della commedia brillante ci è sembrata rispondere a queste esigenze e per fare in modo che la nostra commedia mantenesse uno spessore anche di indagine sociale, abbiamo chiesto ad un grande scrittore come Diego De Silva di collaborare al progetto. Il nostro Gli onesti della banda, riprendendo uno dei testi più famosi della tradizione comica, ripercorre le difficoltà del precariato moderno, mostrando come anche le persone oneste possano trovarsi invischiate nei meccanismi dell'illegalità, loro malgrado, vittime e carnefici ad un tempo. I nostri “onesti” dovranno fare i conti con la loro disonestà. Questo è il punto dolente, perché scoprono che la disonestà ha una forma tentacolare. È una morsa, da cui paradossalmente “gli onesti” tornano a sentirsi liberi solo nel momento in cui si trovano a scontare la pena delle loro azioni di malaffare».
Lo spettacolo è a ingresso libero fino a esaurimento posti (gradita conferma via mail a giulia.digirolamo@comune.bologna.it).
incontri, mostre
Nella giornata in cui ricorre la nascita di Concetto Pozzati, a poco più di un anno dalla scomparsa, tre istituzioni culturali bolognesi particolarmente amate e significative per l’artista gli dedicano un programma di iniziative che ne ricordano il percorso professionale e umano.
Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, alle h 12, viene inaugurata la nuova sezione della Biblioteca Emeroteca che accoglie e rende consultabile l’ampia parte riferita all’arte moderna e contemporanea degli oltre 5.000 volumi e riviste donati dai figli Jacopo e Maura Pozzati al museo, mentre il corrainiMAMbo artbookshop espone una selezione di opere grafiche e pubblicazioni dell’artista.
La giornata prosegue alle h 17 all'Accademia di Belle Arti di Bologna con un incontro-ricordo al quale partecipano ex allievi, artisti, attori, musicisti, scrittori e la proiezione del video realizzato da Maurizio Finotto nello studio di Pozzati.
In serata, alle h 18.30, si tiene l'inaugurazione della retrospettiva Lungo gli anni… Concetto Pozzati alla de’ Foscherari presso la Galleria de' Foscherari.
Il Fondo Concetto Pozzati trova collocazione all’interno della Biblioteca Emeroteca del MAMbo, situata al primo piano del museo, specializzata in arte moderna e contemporanea e aperta al pubblico per la libera consultazione. Dell’intero corpus donato dai figli dell’artista sono stati resi consultabili libri, cataloghi, monografie e riviste attinenti al taglio contemporaneista della biblioteca. Il fondo si articola in quattro sezioni tematiche: monografie e cataloghi monografici; cataloghi di mostre collettive italiane e straniere; saggi, testi critici e scritti d'artista; riviste specializzate.
La nuova sezione della biblioteca è resa accessibile al pubblico grazie al generoso contributo di Francesco Amante, Marino e Paola Golinelli, Lorenzo Sassoli de Bianchi, Coop Alleanza 3.0, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione MAST, Gruppo Hera, Gruppo Unipol, IBC - Istituto per i beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna.
presentazione del libro di Francesco Piccolo, L’animale che mi porto dentro (Einaudi)
Presentazione del libro di Francesco Piccolo, L’animale che mi porto dentro (Einaudi).
Conversa con l’autore Silvia Avallone.
«Se c'è qualcosa che mi dispiace molto, se ho un dolore fisico, se ho una scadenza, se devo risolvere un tarlo interiore, se ho dei dubbi, se ingrasso, se mi colpisce un lutto molto doloroso, se faccio un incidente per strada - ignoro; ignoro tutto. Vado avanti, non voglio intoppi. Continuo».
Quella che Francesco Piccolo racconta è la formazione di un maschio contemporaneo, specifico e qualsiasi. Il tentativo fallimentare, comico e drammatico, di sfuggire alla legge del branco - e nello stesso tempo, la resa alla sua forza. La lotta indecidibile e vitale tra l'uomo che si vorrebbe essere e l'animale che ci si porta dentro. Perché esiste un codice dei maschi; quasi tutte le sue voci sono difficili da ripetere in pubblico, eppure non c'è verso di metterle a tacere.
In un mondo da sempre governato dai maschi, capirli è la chiave per guardare piú in là.
In collaborazione con Librerie.coop
Rassegna - LE VOCI DEI LIBRI - AUTUNNO 2018
Ingresso libero
presentazione del libro Scoperte, di Leonard Bernstein
Intervengono Giovanni Gavazzeni e Guido Giannuzzi.
Quella di Leonard Bernstein, compositore e direttore d'orchestra statunitense tra i più innovativi e travolgenti, è stata un'opera di scavo nella cultura musicale e sociale durata cinquant'anni, dalle astrazioni delle "Piano Variations" di Aaron Copland del 1930, alle lotte fra gang nella New York anni cinquanta di West Side Story, all'evaporazione delle avanguardie agli albori degli ottanta, passando per il terrore nucleare, la lotta per i diritti civili, la Guerra fredda, la strage in Vietnam.
Ingresso libero
presentazione del libro di Brunello Cucinelli, Il sogno di Solomeo (Feltrinelli).
Ne parla con l'autore Aldo Balzanelli.
Il sogno di Solomeo è quello di un contadino che, seguendo i valori umanistici scoperti nella vita rurale e nella filosofia, diventa un grande industriale. Un sogno in grado anche di mostrare che si può restituire vita ai centri antichi e nobiltà alle periferie.
Letture a cura della Scuola di teatro di Bologna Galante Garrone
In collaborazione con Librerie.coop
Rassegna - LE VOCI DEI LIBRI - AUTUNNO 2018
Ingresso libero
Teatro EuropAuditorium - Stagione 2018/2019
Dopo la prima parte nei club. a grandissima richiesta Luca Carboni torna in concerto nei teatri con il suo Sputnik Tour. Sul palco è con la sua band: Antonello Giorgi alla batteria, Ignazio Orlando al basso, Mauro Patelli e Vincenzo Pastano alle chitarre e Fulvio Ferrari Biguzzi alle tastiere.
Il pop d’autore di Luca Carboni nel live sorprende con uno show colorato, dove luci e laser emergono da un maxischermo digitale. Le immagini raccontano e amplificano il lavoro musicale, fotografie della propria carriera si uniscono a quelle che hanno segnato la storia da sessanta anni fa ad oggi. Per i suoni, l’artista ha voluto una situazione molto elettronica figlia dell’ultimo album, accompagnata da momenti più acustici o più elettrici.
Per la parte musicale e le canzoni in scaletta ci sarà sicuramente l’elettronica di Sputnik (“Una grande festa”, “Io non voglio”, “Amore digitale” e “Due”) suoni già presenti nel precedente Pop-Up (“Luca lo stesso” e “Bologna è una regola”) e non mancheranno trent’anni di successi da “Mare Mare” a “Farfallina”, da “Inno Nazionale” a “Silvia lo sai”. Un concerto con tante anime come quelle del suo pubblico, che grazie anche alle canzoni degli ultimi due progetti, si è arricchito anche di tanti giovani.
Informazioni
Telefono: +39 051 372540
info@teatroeuropa.it
presentazione del volume di Giovanni Pico della Mirandola, Lettere. Edizione critica a cura di Francesco Borghesi, (Olscki, 2018).
Interverrà Gian Mario Anselmi con il curatore Francesco Borghesi.
Questo studio presenta la prima edizione critica delle lettere di Giovanni Pico della Mirandola (1463-1494) costituita a partire dalla silloge curata dal nipote Giovan Francesco Pico della Mirandola e stampata a Bologna nel 1496. Tale edizione intende proporre il corpus epistolare del Conte di Concordia e Mirandola in modo filologicamente corretto e sulla base di un’esaustiva recensione di manoscritti e edizioni a stampa quattrocentesche e cinquecentesche contenenti materiali epistolari.
Ingresso libero
Intorno all’appuntamento fisso con la festa di fine anno in piazza Maggiore, dal 28 dicembre 2018 al 1° gennaio 2019, Dancin’Bo propone un ricco calendario di eventi per portare tra la gente l’allegria e la bellezza del ballo in tutte le sue forme.
400 danzatori, 25 realtà tra scuole di danza, associazioni culturali e sportive, e compagnie professionali per una kermesse che si articola per 5 giorni in 16 diversi luoghi della città.
Una festa in cui ognuno può trovare il proprio ritmo tra lindy hop, tango, danza classica, valzer, break dance, balli di gruppo, latino americani, folk, etnici e tradizionali.
La notte del 31 dicembre si festeggia in Piazza Maggiore con una grande festa da ballo con musica per tutti i gusti selezionata da un gruppo di storici dj bolognesi.
Allo scoccare della mezzanotte, come da tradizione, il rogo del Vecchione, il grande fantoccio simbolo dell’anno appena trascorso che viene bruciato a scopo propiziatorio.
Il giorno successivo, il Nuovo Anno verrà salutato con un benaugurante valzer e con danze tradizionali di diverse parti del mondo in una performance collettiva e interculturale con le associazioni e le comunità del tessuto cittadino.
L’immagine del Vecchione 2019 e il programma definito verranno illustrati nelle prossime settimane.
Il progetto è ideato e curato, per conto del Comune di Bologna, da Vittoria Cappelli e Monica Ratti
L’identità grafica e la campagna di comunicazione è a cura di LOstudio
Dancin’Bo ha il patrocinio della Camera di Commercio di Bologna e si realizza grazie al sostegno di Bologna Welcome, Ascom, Confcooperative, Confesercenti e Legacoop.
Covo Club concerti 2018/19
…And You Will Know Us by the Trail of Dead: per celebrare i 20 anni dall’uscita di Madonna, la band tornerà in Italia sabato 23 febbraio per un’unica data al Covo Club di Bologna, in cui il gruppo suonerà il disco per intero, insieme a una selezione di altre canzoni tratte dalla propria discografia.
AFTERSHOW
tba
Covo Club concerti 2018/19
Sophisticated Lover.
Working Out.
Konichiwa.
Queste canzoni sono solo un piccolo assaggio del lavoro dell’enigmatico Donny Benét. Originario di Sydney, in Australia, Donny è sbarcato in scena per la prima volta nel 2011 con il suo album “Don’t Hold Back”. Acclamato dalla critica come un “Prince senza budget”, Benét può essere meglio descritto come il nipote preferito da zio Giorgio Moroder, zio Alan Vega e zio Michael McDonald. L’ultimo album di Donny Benét “The Don” è stato rilasciato nell’aprile 2018 su Dot Dash / Remote Control Records.
AFTERSHOW
tba
Covo Club concerti 2018/19
Surreale e geniale allo stesso tempo, Setti porta le brevissime canzoni del suo ultimo disco "Arto", dal vivo al Covo Club venerdì 11 gennaio.
AFTERSHOW
tbc
Un’occasione per conoscere da Daria Deflorian e Antonio Tagliarini il lungo lavoro che hanno fatto dal capolavoro di Michelangelo Antonioni, Deserto rosso, al nostro oggi, incerto e fragile. Sarà presentato anche il testo, pubblicato nella nostra collana Linea con Luca Sossella Editore.
Con gli attori e le attrici della compagnia, conduce Marzio Badalì, ospite Rossella Menna.
Cinzia Sciuto presenta il suo ultimo libro “Non c’è fede che tenga. Manifesto laico contro il multiculturalismo”
Introduce Gabriella Cappelletti, Associazione Orlando. Intervengono Giovanna Guerzoni, Università di Bologna, e Stefania Scarponi, Università di Trento
Il libro è disponibile in biblioteca.
visita guidata
Tra il XIX e il XX secolo Bologna ha conosciuto una lenta e profonda metamorfosi industriale, divenendo un centro di eccellenza nel settore meccanico prima, elettromeccanico e meccatronico poi.
Il tessuto produttivo si è a mano a mano configurato come un sistema di piccole e medie imprese capaci di realizzare prodotti competitivi sul grande mercato internazionale. Tale sviluppo si è reso possibile grazie alla presenza di “Istituzioni” (modelli d'istruzione tecnica, banche, associazioni di imprenditori e produttori, enti di pianificazione e governo del territorio) che hanno agito in sinergia per lo sviluppo locale. Determinante è risultata l'opera svolta dall'Istituzione Aldini Valeriani del Comune di Bologna che, dalla prima metà del secolo XIX fino agli anni 1960, ha praticato forme di istruzione tecnica avanzate, sull'esempio di quelle europee, ad artigiani, maestranze di vario livello, futuri ceti imprenditoriali, che hanno rilanciato l'economia della città fiaccata dalla Seconda Guerra Mondiale.
I protagonisti di queste vicende verranno ricordati nel corso della visita al museo: dall'ACMA, azienda capostipite del comparto packaging con la mitica figura di Bruto Carpigiani, capo ufficio tecnico poi – a sua volta – affermato imprenditore nel settore delle macchine da gelato, alla G.D di Ariosto Seragnoli; da aziende leader nel settore meccanico come Calzoni e Technofrigo o Maccaferri sino ad arrivare ai nomi gloriosi di Ducati e Maserati.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6356611 (entro le ore 13 di venerdì 23 novembre).
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna l’ingresso è gratuitoLocomotiv club | Eventi 2018/19
Il celebre trio svedese, conosciuto in tutto il globo grazie all’ormai famosissimo brano Young Folks, arriva in Italia per presentare il nuovo album “Darker Days”, pubblicato il 19 ottobre via INGRID.
UNICA DATA ITALIANA
14 marzo 2019 ore 21:00
15 + d.d.p. / tessera AICS obbligatoria (8 euro)
Riparte a febbraio 2019 “Amore Che Torni Tour Indoor". Dopo lo straordinario successo negli stadi della scorsa estate, dove i Negramaro hanno fatto sognare ed emozionare oltre 175.000 spettatori, la nuova tournée della band, prodotta e organizzata da Live Nation Italia, toccherà i più importanti palasport italiani.
Exit edition 2019
Parte a febbraio la seconda parte dell’Essere Qui Tour con cui Emma emozionerà e coinvolgerà tutto il pubblico presentando live i brani estratti dall’ultimo disco di inediti “Essere qui” e molti altri del suo repertorio.
Prodotto insieme a Luca Mattioni, “Essere qui” è un disco di undici tracce che mostra una femminilità concreta, carnale e ottimista. Senza però perdere il senso della realtà. Un album che mette la musica al centro, senza paura di confrontarsi con un sound internazionale e un nuovo linguaggio vocale, che definisce appieno la personalità di Emma. Al disco hanno collaborato autori di notevole personalità e musicisti del calibro di Paul Turner, Enrico “Ninja” Matta, Lorenzo Poli, Luca Mattioni, Adriano Viterbini e Andrea Rigonat
incontro
conversazione con Ivonne Donegani, Angelo Fioritti, Nanni Garella, Antonella Guarino, Bruna Zani
in collaborazione con Istituzione G.F. Minguzzi, Arte e Salute Onlus e il Dipartimento di Salute Mentale, AUSL di Bologna
In occasione dello spettacolo Li buffoni, prima dell’ultima replica, presentazione del libro “A teatro. In compagnia, un attraversamento delle esperienze uniche di teatro e salute mentale in Emilia Romagna. Storie di attori, drammaturghi e registi tra salute e cultura”.
Ingresso libero