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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 1 ora 35 sec fa

Aldo Betto

Gio, 07/12/2018 - 11:54

a Travelling Guitar +  jam session

Marco Ferri 4tet

Gio, 07/12/2018 - 11:51

e jam session

Youth Orchestra of Bahia - Ricardo Castro (direttore) - Martha Argerich (pianoforte)

Gio, 07/12/2018 - 11:49

Bologna Festival 2018

Youth Orchestra of Bahia
Ricardo Castro direttore
Martha Argerich pianoforte

Programma

Robert Schumann
Ouverture dall'opera "Genoveva"
Concerto in la minore op.54 per pianoforte e orchestra

Antonín Dvořák
Sinfonia n.5 in mi minore op.95 "dal Nuovo Mondo"

Martha Argerich è un'artista molto legata a Bologna Festival. Ritorna con uno dei punti fermi del suo repertorio, il Concerto di Schumann, in cui la passionalità coesiste con una perfetta disciplina formale. L'Orchestra Giovanile di Bahia, diretta da Ricardo Castro, si ispira al modello educativo venezuelano di Abreu, El Sistema, coinvolgendo ragazzi dai 13 ai 29 anni. Ogni anno suona in America e nelle più importanti sale da concerto europee.

A cura di Bologna Festival Associazione Onlus

Ferri-Thomas-Caps-Pache

Gio, 07/12/2018 - 11:49

e jam session

Marco Ferri - sax tenore
Nicholas Thomas – vibrafono
Antonio Caps - organo Hammond
Adam Pache - batteria

Il pomo della discordia ANNULLATO

Mer, 07/11/2018 - 16:24

con Carlo Buccirosso | Teatro Duse - Stagione 2018/19

ANNULLATO

Per sopraggiunta indisponibilità della Signora Maria Nazionale dovuta a motivi personali, lo spettacolo ‘Il pomo della discordia’ verrà sostituito dallo spettacolo ‘Colpo di scena’ in scena nei medesimi giorni.

Gli abbonati a DUSEprosa, DUSE8blu manterranno lo stesso posto e data con il medesimo tagliando. Gli abbonati a DUSElibero, DUSEnatale e i possessori dei singoli biglietti potranno contattare la biglietteria per la sostituzione del proprio titolo d’ingresso.

Doveva essere un giorno felice, si celebravano le nozze della dea del mare con un uomo bellissimo, e tutti gli dei erano venuti a festeggiare gli sposi, portando loro dei doni!…
La sala del banchetto splendeva di mille luci e sulla tavola brillavano caraffe e coppe preziose, colme di nettare ed ambrosia, e tutti gli invitati erano felici e contenti… solo Eris, dea della discordia, non era stata invitata, ma nel bel mezzo del banchetto, arrivò, lanciò una mela d’oro sul tavolo imbandito e scappò via, creando dissapori e contrasti tra i tutti i presenti.

Tutto ciò, in breve, appartiene alla classica mitologia greca, ma proviamo a trasferirla ai giorni d’oggi, in una normale famiglia benestante, dove l’atmosfera e l’euforia di una festa di compleanno organizzata a sorpresa per Achille, primogenito dei coniugi Tramontano, potrebbe essere turbata non da una mela, non da un frutto, bensì da un pomo, un pomo d’Adamo, o meglio, il pomo di Achille, il festeggiato, ritenuto un po’ troppo sporgente…

E se aggiungiamo che Achille, vivendo un rapporto molto difficile con suo padre Nicola, è continuamente difeso a spada tratta da sua madre, la epica Angela, non essendosi ancora dichiarato gay, e non avendo mai presentato Cristian, il proprio fidanzato, che da anni bazzica in casa spacciandosi per il compagno di sua sorella Francesca… se aggiungiamo poi che alla festa sarà presente anche Sara, prima ed unica fiamma al femminile della sua tormentata adolescenza, Manuel estroso trasformista, Marianna garbata psicologa di famiglia, ed Oscar un bizzarro vicino di casa che non ha mai tenuto nascoste le proprie simpatie nei confronti di Achille… beh, allora possiamo realmente comprendere come a volte la realtà, possa di gran lunga superare le fantasie, anche quelle più remote della antica mitologia…

Tartufo

Mer, 07/11/2018 - 15:53

con Giuseppe Cederna, Valentina Sperlì, Roberto Valerio | Teatro Duse - Stagione 2018/19

La trama del celebre capolavoro è a tutti nota: il protagonista, emblema dell’ipocrisia, indossa la maschera della devozione religiosa e della benevolenza per raggirare e tradire il suo sprovveduto e ingenuo benefattore Orgone.
Tartufo è dunque un arrivista che veste i panni del virtuoso in odore di santità e Orgone è colui che gli regge lo specchio in un gioco di oscura manipolazione e dipendenza affettiva. Tartufo è scaltro, affascinante, pericoloso; i suoi gesti e le sue espressioni tradiscono una natura sanguigna, depravata, oscena, naviga nelle acque irrequiete della dissimulazione oscillando tra un’affettata eleganza e una grezza materialità. È sensuale e inquietante, tanto da ricordare qualcosa di diabolico, di sinistro.

Il più delle volte, le versioni sceniche del Tartufo si sono concentrate sull’ipocrisia del personaggio del titolo. Non c’è dubbio che all’epoca in cui Molière scrisse la sua opera, i suoi obiettivi chiari erano i bigotti che usavano il rigorismo religioso come facciata per nascondere i loro empi comportamenti, senza nemmeno credere a ciò che stavano predicando. La battaglia era tra la verità e l’inganno, l’onestà e l’ipocrisia.

Ora, 350 anni dopo, questa equazione va parzialmente modificata. Tartufo non può più essere un semplice impostore. È molto più di questo: un profeta anticonformista. Un guru fanatico. Che denunzia, maledice e combatte contro un mondo di materialismo, consumismo, lassismo, dissolutezza, permissività e amoralità. Questo angelo oscuro o demone pietoso irrompe in una famiglia borghese benestante, la sconvolge completamente, prende il controllo, la castiga, la rivoluziona, la assorbe. Affascina interamente il pater familias Orgone e sua madre, le due figure chiave del potere familiare, mentre simmetricamente, respinge gli altri personaggi, cioè i ragazzi, la loro matrigna, lo zio e la cameriera.
Tartufo ipnotizza il padre, acceca la madre, sposa la figlia, bandisce il figlio, seduce la matrigna, sconvolgendo il normale flusso di vita dell’intera famiglia. Come nel Teorema del film di Pasolini, egli lavora come un uragano, come una forza sovrannaturale, che con la sua radicalità scatena tutti i desideri e le furie trasformando il convenzionale e conformista vivere della casa.
La sua preda, Orgone, è la fragilità di un cuore catturato per la prima volta, il potere comico di un’anima contraddittoria, l’autorità della figura paterna che in modo vendicativo ha deciso di insegnare a tutta la sua famiglia come vivere punendola con Tartufo.
Elmire è uno dei personaggi più interessanti creati da Molière. Il suo potere enigmatico, la sua complessità evasiva, la sua apparente sottomissione, fanno di lei la vera potenza della commedia, l’unica in grado di sconfiggere Tartufo. Orgone ne è stato sedotto fino a sposarla, Tartufo è irresistibilmente attratto da lei. Un oscuro oggetto del desiderio.

Voci nel buio | ANNULLATO

Mer, 07/11/2018 - 15:44

con Laura Morante | Teatro Duse - Stagione 2018/19

In una piccola baita Lil aspetta di passare un weekend lontana da tutto, cercando di rimettere insieme il suo matrimonio in crisi. Lil è una psicologa che conduce in radio la trasmissione del momento: L’ultima occasione, un programma che dà ascolto alla voce di persone disperate alle quali tende una mano. Un programma di successo tale da convincere la più importante rete televisiva d’America a corteggiare Lil per portarla sugli schermi di tutte le case. Ma Lil vorrebbe smettere di essere la protagonista di quello che ormai si è trasformato in uno show degli orrori come nell’ultima trasmissione: in una telefonata in diretta un maniaco con la voce camuffata ha dichiarato che ucciderà una donna se Lil non lo fermerà.

I tre giorni nella baita dovrebbero essere il suo modo per staccarsi da tutto questo. Ma suo marito non arriva, il volo è stato cancellato per la neve. Neve che la blocca definitivamente in quella baita isolata e frequentata da pochissime persone. E quando il telefono squilla, la voce del maniaco trasforma il weekend di Lil in un incubo: una feroce lotta per la sopravvivenza contro un nemico invisibile. Perché l’uomo che vuole ucciderla è lì. E la sua mano potrebbe essere quella di ognuna delle poche persone che ha intorno.

L’elettrizzante e sorprendente thriller di John Pielmeier, per la prima volta in Italia, incontra la straordinaria qualità e il carisma di Laura Morante, per dare vita a uno spettacolo coinvolgente nel quale niente e nessuno sono come sembrano: uno spettacolo e una protagonista che terranno il pubblico col fiato sospeso fino all’ultimo secondo. John Pielmeier è autore di romanzi, opere teatrali, film e serie televisive e per il suo lavoro ha ricevuto numerosi premi e nominations per i Golden Globe e per il Writers Guild Award, ha vinto un Gemini Award, un Romy Award e una nomination agli Emmy per le Migliori miniserie. Nominato agli oscar per la sceneggiatura tratta dalla sua commedia di successo Agnese di Dio, che sul grande schermo venne interpretata da Jane Fonda e Anne Bancroft.

Storia della Coppa del Mondo di Calcio

Mer, 07/11/2018 - 15:43

presentazione del libro di Riccardo Brizzi , introdotto da Manfredi Campione, giornalista di Etv/ Radio Bologna Uno

La Coppa del mondo non è soltanto una manifestazione sportiva, ma è anche un evento dalle importanti ripercussioni politiche. Celebri sono le strumentalizzazioni propagandistiche effettuate da dittatori come Mussolini e Videla delle vittorie mondiali della nazionale italiana negli anni Trenta e argentina nel 1978. Meno conosciuti sono altri episodi, come i festeggiamenti in Iran per la qualificazione ai Mondiali del 1998, che portarono migliaia di donne a scendere in piazza violando convenzioni e divieti, o l'appello effettuato da Didier Drogba a deporre le armi e organizzare libere elezioni in una Costa d'Avorio lacerata dalla guerra civile, in occasione della qualificazione della propria nazionale a Germania 2006. Questo volume ripercorre la storia della Coppa del mondo di calcio, dalla prima edizione del 1930 in Uruguay sino a Russia 2018, mostrando come da semplice evento sportivo essa abbia acquisito un crescente protagonismo sul terreno mediatico, economico e, soprattutto politico, che l'ha trasformata in un vero e proprio mega-evento globale.

Riccardo Brizzi è professore di Storia contemporanea presso il Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna ed è visiting professor presso varie università europee.

Figlie di Eva

Mer, 07/11/2018 - 15:35

con Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere, Michela Andreozzi | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Tre donne sull’orlo di una crisi di nervi sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni.
Elvira è la sua assistente perfetta, Vicky la moglie e Antonia la ricercatrice universitaria che sta aiutando il figlio del politico a laurearsi.

Ma le tre donne sono anche di più: Elvira è una specie di Richelieu, una grande donna dietro un grande uomo; Vicky è l’artefice della fortuna economica del marito, e Antonia una professoressa che vende voti all’università.
L’uomo dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini: Elvira scopre che ha firmato dei documenti che la possono incastrare: si ritrova ad essere intestataria di società fallimentari.

Vicky viene lasciata per una Miss appena maggiorenne.
Antonia, dopo aver portato alla vittoria il figlio del candidato premier, un emerito imbecille, viene fatta fuori dall’Università…. e al suo posto viene preso proprio il ragazzo.

Le donne, dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano un giovane, bellissimo e sprovveduto attore squattrinato, Luca, e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono, lo sistemano e lo preparano, fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.

Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.

Viktor und Viktoria

Mer, 07/11/2018 - 15:24

con Veronica Pivetti | Teatro Duse - Stagione 2018/19

In una Berlino stordita prima dai fasti e poi dalla miseria della repubblica di Weimar un’attrice di provincia, Susanne Weber (Veronica Pivetti), approda in città spinta dalla fame e in cerca di scrittura. Il freddo le ha congelato le membra, e anche il cuore non è rimasto illeso. L’incontro con un collega attore, Vito Esposito (Yari Gugliucci) immigrato italiano, sembra cambiarle la vita.

E mentre la città subisce gli umori delle nascenti forze nazionalsocialiste di Hitler in lotta con gli spartachisti dell’estrema sinistra, Susanne e Vito s’immergono negli eccessi della vita notturna weimeriana. La coppia condivide fame, scene e battute e, alla fine, si scambieranno anche… sesso ed identità!
Ed è per proprio per l’affamata ditta che Susanne si sacrifica e diventa… Viktor und Viktoria, cioè un acclamato ed affascinante en travesti, anche grazie all’aggiunta di un colorato, buffo e stravagante fallo di cotone che diventa l’emblema del loro piccolo grande segreto.

Viktor und Viktoria viene acclamato in tutti i teatri d’Europa.
Una brillante compagnia capitanata dalla caustica Baronessa Ellinor Von Punkertin (Pia Engleberth) in cui spiccano Lilli Shultz (Roberta Cartocci), buffa e biondissima ballerina di fila di cui Vito è innamorato e un attrezzista dai modi bruschi e obliqui, Gerhardt (Nicola Sorrenti) miete successi ovunque.
Ma, tornati a casa per l’ultima recita, un incontro fatale con il fascinoso conte Frederich Von Stein sfiorerà il cuore gelato di Susanne. Purtroppo, anche il conte ha un segreto e la liaison si complica.

E, mentre a Berlino la situazione politica degenera precipitosamente, la nostra protagonista sarà costretta a fare le sue scelte: sentimentali e di vita.
Non tradire mai Vito, l’amico inseparabile, né il conte, ormai padrone del suo cuore.

Riuscirà Susanne/Viktor ad abbandonarsi fra le braccia del suo inaspettato amore senza che la scelta le risulti fatale?
Sullo sfondo di una Berlino anni trenta, una spassosa Veronica Pivetti ci racconta una storia piena di qui pro quo, cambi di sesso, scambi di persona e ricca di intrecci sentimentali senza esclusione di colpi.

Mi amavi ancora...

Mer, 07/11/2018 - 15:19

con Simona Cavallari, Ettore Bassi | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Lo scrittore e drammaturgo Pierre è morto in un incidente d’auto. Nel tentativo di mettere ordine ai documenti, Anne, la sua vedova, scopre gli appunti presi per la stesura di una futura commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice.

Fiction o autobiografia? Il dubbio e la domanda Mi amavi ancora… ? si agita ed inizia un’indagine febbrile.
Anne si persuade che il testo narri l’infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l’illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia?
Oppure finalmente ha aperto gli occhi?

Per rispondere a questa domanda, si appella ai suoi ricordi ed anche a Daniel, migliore amico di Pierre, un personaggio brillante e forse segretamente innamorato di lei, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla, ma ci riesce solo a metà. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l’attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l’amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. Quanto deve essere cercata la verità?

Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.

Parenti serpenti

Mer, 07/11/2018 - 15:11

con Lello Arena | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Parenti serpenti è conosciuto dal grande pubblico grazie al film “cult” di Mario Monicelli del 1992: amara e divertente commedia di Carmine Amoroso, racconta un Natale a casa degli anziani genitori che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli ormai lontani.

E se quest’anno gli amati genitori volessero chiedere qualcosa ai loro figli? Se volessero finalmente essere “accuditi”, chi si farà carico della loro richiesta?

Luciano Melchionna, il visionario creatore di Dignità Autonome di Prostituzione, costruisce uno spaccato di vita intimo e familiare di grande attualità, con un crescendo di situazioni esilaranti e spietate che riescono a far ridere e allo stesso tempo a far riflettere con profonda emozione e commozione.

Uno straordinario Lello Arena diretto dal visionario Luciano Melchionna è il protagonista della divertente e amara commedia di Carmine Amoroso resa celebre dal film di Mario Monicelli.

Nel 2017 Parenti serpenti riceve il premio Camera di Commercio delle Riviere di Liguria 2017, il riconoscimento che ogni anno, dal 2010, viene assegnato allo spettacolo del Festival di Borgio Verezzi che si sia distinto particolarmente, coniugando la qualità dell’allestimento e della recitazione al gradimento del pubblico e dimostrando la capacità di catalizzare l’interesse dei media per il nostro territorio, in quel felice connubio tra cultura e turismo che da anni contraddistingue la manifestazione. Questa la motivazione: Portato in scena da una compagnia in stato di grazia e con soluzioni registiche che hanno felicemente coinvolto l’intera piazza Sant’Agostino, sempre in bilico tra sorriso e commozione, l’amara e divertente commedia ha molto ben interpretato lo spirito dell’edizione del Cinquantenario del Festival, espresso nella battuta pronunciata da Lello Arena: non c’è niente di male a far ridere la gente, le risate e le lacrime sono emozioni.

Quartet

Mer, 07/11/2018 - 15:08

Teatro Duse - Stagione 2018/19

Una commedia ambientata in Italia, culla del bel canto, con protagonisti quattro grandi interpreti d’opera. Famosi, energici, irascibili e, insieme, divertenti, vivono ospiti in una casa di riposo.

Cosa accade quando a queste vecchie glorie viene offerto di rappresentare per un galà il loro cavallo di battaglia, il noto quartet del Rigoletto di Verdi Bella figlia dell’amor?

Tra rivelazioni, confessioni, invenzioni ed il classico coup de théâtre, i quattro troveranno il modo non solo di tornare alle scene, ma di far ascoltare le loro voci, riscoprendosi giovani e gloriosi come un tempo.

Un gioco teatrale e drammaturgico capace di far ridere, riflettere e commuovere.

Giuseppe Pambieri, Cochi Ponzoni, Paola Quattrini, Giovanna Ralli

Di Ronald Harwood

Regia Patrick Rossi Gastaldi

Operazione San Gennaro

Mer, 07/11/2018 - 15:03

La leggenda

Ad oltre 40 anni dall’uscita nelle sale cinematografiche italiane, Best Live e Diana Or.i.s. propongono al pubblico teatrale il capolavoro tratto da Operazione San Gennaro di Dino Risi. Un omaggio alla Napoli degli anni ‘60 in cui le canzoni di Sergio Bruni e del Festival di Napoli fanno da sottofondo al losco piano di alcuni americani di svaligiare il tesoro del Patrono Partenopeo con l’aiuto di una sgangherata banda di malviventi locali capeggiati da Dudù.

L’attraente capo clan, è interpretato magistralmente da Massimo Ghini che da non napoletano, come lo stesso Manfredi che fu il protagonista del film, narra con lo stesso sguardo da forestiero, ammaliato e divertito, distaccato e affascinato, la città di Napoli con le sue luci e le sue ombre, la sua ironia, la sua storia e la sua bellezza.

Sul palco 11 attori che grazie a continui cambi di scena restituiranno in teatro lo splendore del famoso capolavoro cinematografico.

Scritto da Massimo Ghini, Stefano Reali

Supervisione al Testo Luca Manfredi

Con Massimo Ghini, Domenico Aria, Mirko Ciccariello, Stefania De Francesco, Carlo Di Maio, Antonio Fiorillo, Valentina Gullace, Ernesto Lama, Ernesto Mahieux, Gianpiero Mancini, Iolanda Salvato Nunzia Schiano

La governante

Mer, 07/11/2018 - 14:59

con Ornella Muti, Enrico Guarneri | Teatro Duse - Stagione 2018/19

La vicenda de La Governante è imperniata su Caterina Leher, governante francese assunta in casa Platania, famiglia siciliana e borghese trapiantata a Roma il cui patriarca, Leopoldo, ha sacrificato la vita di una figlia, morta suicida, ai pregiudizi della sua morale. Caterina è calvinista e viene considerata da tutti un modello d’integrità. Vive perciò segretamente la propria omosessualità, una “colpa” cui si aggiunge quella di aver attribuito a una giovane cameriera dei Platania le proprie tendenze, causandone il licenziamento. Caterina si sente responsabile della morte della ragazza, coinvolta in un incidente mentre tornava al Sud: un peccato che la governante deciderà di espiare con il suicidio.

Questa commedia fu scritta nel 1952 e subito censurata. La scusa era quella del tema, allora molto scottante,  dell’omosessualità, anche se Vitaliano Brancati sosteneva che “La sostanza della vicenda è più la calunnia che l’amore fra le due donne”. Ma sullo sfondo di un complesso discorso sull’etica e sulla responsabilità individuale, il testo è pieno di accenti polemici contro l’ipocrisia dei benpensanti cattolici, il filocomunismo borghese, i principi della Sicilia baronale e contro la censura stessa.

Vitaliano Brancati morì nel 1954. La Governante è andata in scena per la prima volta a Parigi nel 1963. Per poterla presentare in Italia, la moglie di Vitaliano Brancati, ha dovuto aspettare l’abolizione della censura. Il debutto italiano è avvenuto il 22 gennaio 1965, protagonista la stessa moglie, Anna Proclemer, e un grande Gianrico Tedeschi nel ruolo di Platania. La regia era di Giuseppe Patroni Griffi, già noto drammaturgo, alla sua prima prova come regista.

Il fu Mattia Pascal

Mer, 07/11/2018 - 14:53

con Daniele Pecci | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Mattia Pascal vive a Miragno, immaginario paese della Liguria. Il padre, intraprendente mercante, ha lasciato alla famiglia una discreta eredità, che presto va in fumo per i disonesti maneggi dell’amministratore, Batta Malagna. Per vendicarsi, Mattia ne compromette la nipote Romilda, che però poi è costretto a sposare, ritrovandosi anche a convivere con la suocera, che lo disprezza.

La vita familiare è un inferno, umiliante il modesto impiego nella Biblioteca Boccamazza. Mattia decide allora di fuggire per tentare una vita diversa. A Montecarlo, dove vince alla roulette un’enorme somma di denaro, legge per caso su un giornale della sua presunta morte. Ha finalmente la possibilità di cambiare vita.

Col nome di Adriano Meis comincia a viaggiare, poi si stabilisce a Roma come pensionante in casa del signor Paleari. S’innamora della figlia di lui Adriana e vorrebbe proteggerla dalle mire del losco cognato Terenzio. Ma si accorge che la nuova identità fittizia non gli consente di sposarsi, né di denunciare Terenzio, perché Adriano Meis per l’anagrafe non esiste.

Architetta allora un finto suicidio per poter riprendere la vera identità. Tornato a Miragno dopo due anni nessuno lo riconosce la moglie è ormai risposata e con una bambina.

Non gli resta che chiudersi in biblioteca a scrivere la sua storia e portare ogni tanto dei fiori sulla tomba del Il fu Mattia Pascal.

Notte di follia

Mer, 07/11/2018 - 14:44

con Debora Caprioglio, Corrado Tedeschi | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Un incontro inatteso al bar di una stazione.

Un noto conduttore di un programma TV beve per dimenticare e brillo, importuna una cliente sotto gli occhi di un barista irriverente e dalla battuta pronta. Lei, da poco uscita di prigione, non si lascia mettere i piedi in testa e anzi risponde per le rime.

Due persone agli antipodi, sole, accomunate dallo stesso segreto iniziano un dialogo divertente e serrato finché man mano che la notte si fa più assurda emerge il vero malessere che pervade e unisce queste due singolari anime.
L’amnesia al risveglio del protagonista Jacques trasporterà i personaggi in un turbinio di follia dove, tra offese, battute e malintesi, emerge ciò che veramente conta, ciò che attira un essere umano verso l’altro.

Tratto da Nuit d’ivresse di Josiane Balasko, attrice e autrice francesce di cinema e teatro fra le più acclamate, Notte di follia è un testo di grande intelligenza e divertimento, che si sposa particolarmente bene con una coppia affiatata come Caprioglio e Tedeschi.

Debora Caprioglio, Corrado Tedeschi

Di Josiane Balasko

Con Roberto Serpi

Scene e Costumi Laura Benzi
Regia Antonio Zavatteri

South Czech Philharmonic

Mer, 07/11/2018 - 14:10

Concerto di chiusura

La South Czech Philharmonic, con sede a Ceske Budejovice (Budweis), fu fondata nel 1981 con il nome The South Bohemian State Orchestra. Ad oggi è formata da 39 artisti ed è l’unica orchestra filarmonica professionista nella regione della Boemia meridionale. La maggior parte dei componenti della South Czech Philharmonic sono musicisti giovani, ambiziosi, competenti e promettenti, che vedono nella collaborazione con direttori d’orchestra e solisti un’opportunità di crescita.
Le origini dell’orchestra sono legate al direttore ceco Jaroslav Vodnansky; successivamente, si susseguirono come direttori Ondrej Kukal, Bretislav Novotny, Jaroslav Krecek and Stanislav Vavrinek. Jan Talich riveste il ruolo di direttore dell’orchestra dal 2008.
 

Sasso Morelli  - Villa La Babina, Centro Direzionale CLAI
Concerto di chiusura ERF 2018
South Czech Philharmonic
Daniela Pini - mezzosoprano
Jan Talich - direttore

Antonín Dvořák, Legends n. 1, 2, 3 9, 10
Gioachino Rossini, “ O patria… di tanti palpiti” da Tancredi - “Cruda sorte” da l’italiana in Algeri - Rondò finale “Nacqui all´affanno…. Non piu mesta“ da La Cenerentola
Jan Václav Voříšek, Sinfonia in re maggiore
 

Ingresso: a tutela del parco storico, ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.erfestival.org oppure telefonica a ERF +39 0542 25747.
In caso di maltempo il concerto si svolgerà al Teatro Ebe Stignani, Via Verdi 1 – Imola
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Circo in Villa

Mer, 07/11/2018 - 13:09

Spettacoli gratuiti per bambini e famiglie

Bambini e bambine, signori e signore, benvenuti al Circo in Villa!!!

Una rassegna di spettacoli di circo-teatro per grandi e piccini, totalmente gratuita grazie al contributo del Quartiere Navile di Bologna, per un’estate in città ma piena di divertimento!

Mercoledì 18 luglio alle 20:30
IL BIANCO E L’AUGUSTO, OVVERO: IL PIC-NIC DELL’ATTESA
Cosa succede quando due pagliacci devono organizzare un pic-nic? Ve lo dico io: una gran confusione! Inspiegabilmente tutto va storto e l’unica soluzione è aspettare! Ma aspettare chi? E nell’attesa la situazione diventa tragicomica e porta i due amici a riflettere sul tempo…
Uno spettacolo di circo-teatro e di clownerie, mirabolanti numeri e risate assicurate!

Martedì 24 luglio alle 20:30
UN MONDO CAPOVOLTO
Torna la strana storia degli asini che non volano, con una novità: grazie alla magia del tessuto aereo il popolo dell’asino Grigio riuscirà a scoprire il segreto dei compagni migratori? Un racconto poetico sulla potenza del sogno e sulla diversità come fonte inesauribile di felicità!
Uno spettacolo di Circo, Danza e Tetaro di figura, per una serata da passare in famiglia!

70 voglia di ridere c'è

Mer, 07/11/2018 - 13:05

Teatro Duse - Stagione 2018/19

Settanta come gli “anni” della compagnia de I Legnanesi, che nel 2019 festeggeranno 70 anni di tradizione e risate.

C’è tanta voglia di ridere, di trascorrere due ore spensierate insieme alla Famiglia Colombo (Antonio Provasio/Teresa, Enrico Dalceri/Mabilia e Luigi Campisi/Giovanni) e lasciarsi trasportare dai sontuosi quadri della Rivista all’Italiana: I Legnanesi, ancora una volta, vi stupiranno!

I Legnanesi

Di Antonio Provasio

Con Antonio Provasio, Enrico Dalceri, Luigi Campisi

Regia Antonio Provasio

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