Agenda cultura

Abbonamento a feed Agenda cultura
Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 3 min 7 sec fa

Il Re anarchico e i fuorilegge di Versailles

Mer, 07/11/2018 - 12:50

Da Moliere a George Best | Quarta stagione completa / Teatro Duse - Stagione 2018/19

Siamo a Versailles ed è il 17 febbraio 2020.

Le regole del Re anarchico sul teatro sono:
1) E’ proibito raccontare in qualsiasi forma una storia se non la si è vissuta
più o meno direttamente
2) E’ doveroso per il commediante essere anche improvvisatore
3) Il testo è la corda sospesa nel nulla, ma lui ama il vuoto e non cerca
l’equilibrio ma l’inciampo
4) Vada come vada, per il teatrante la vita è stare sul palco, tutto il resto è
solo una replica della stessa noiosa comicità

p.s. Ci sarebbero altre 44 regole, ma in questo foglietto non ci stavano…

Ancora una tappa dell’ormai lungo percorso di Paolo Rossi attorno al “pianeta” Molière. Lo spettacolo prodotto dal Teatro Menotti, già dal titolo tra Pirandello e Lina Wertmuller, racconta la straordinaria visione teatrale di un autore attore sempre in bilico tra il dentro e il fuori scena, tra il personaggio, l’attore e la persona. Paolo Rossi, qui ancora assieme alla storica e straordinaria compagna di sempre Lucia Vasini, dirige una compagnia di attori e musicisti. Lo sfondo è ancora Versailles, le parole e gli intrecci “molièrani” ancora si incrociano con le visioni del tempo presente, la storia è sempre la stessa, ovvero quella del conflitto tra il potere e i “fuorilegge”, tra il teatro e la vita

scritto e diretto da Paolo Rossi

Barend Middelhoff 4tet

Mer, 07/11/2018 - 12:44

e jam session

Anema

Mer, 07/11/2018 - 12:41

Concerto Napolide 

Marcello Corvino - violino
Massimo De Stephanis – - c.basso
Fabio Tricomi - mandolino
Biagio Labanca - chitarra

A testa in giù

Mer, 07/11/2018 - 12:29

L’envers du decor | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Daniel invita a cena, contro il consiglio di sua moglie, Patrick suo migliore amico e la sua nuova partner Emma per la quale ha lasciato la moglie. Emma, giovane e carina provoca una tempesta negli animi dei commensali, scuotendo le loro certezze, risvegliando frustrazione, gelosia e invidia.

L’originalità di A testa in giù sta nel fatto che il pubblico è testimone dei pensieri dei personaggi che parlano in disparte. Grande gioco di attori che svelano con la tecnica del doppio linguaggio una verità comica, crudele e meravigliosamente patetica.

Il testo è stato portato in scena, nel gennaio 2016, al Théâtre De Paris, con Daniel Auteil nel ruolo di protagonista e regista.

“Da tempo desideravo lavorare con e per Emilio Solfrizzi. Ci unisce un’antica amicizia e una comune, istintiva fiducia nell’arte della commedia. Ed ecco l’occasione: un nuovo testo di Zeller che sembra scritto apposta per esaltare le sue qualità di comico naturale e di raffinato interprete. A testa in giù è costruito sull’idea che i personaggi, oltre a parlare normalmente fra loro, esprimano ad alta voce di fronte al pubblico anche i propri pensieri. L’effetto è dirompente e trasforma una comune vicenda in un formidabile e spassoso labirinto di gesti e parole. Per le attrici e gli attori si tratta di recitare su un doppio binario, una prova al tempo stesso complicata ed esaltante. Emilio Solfrizzi è un esilarante Daniel, editore colto e maturo, le cui certezze improvvisamente si sgretolano di fronte alla scelta di Patrick (l’ottimo Bruno Armando), amico di un vita, che decide di abbandonare la moglie per mettersi con Emma (la bravissima Viviana Altieri), giovane aspirante attrice.
Un avventato e inopportuno invito a cena trasforma l’innocua serata in una sorta di regolamento di conti fra gaffe, equivoci e incomprensioni. E Daniel si ritroverà ben presto a mettere interiormente in discussione gran parte della propria esistenza. Ma sarà la moglie Isabelle, con le sue brillanti doti di saggezza e di acuminata ironia, a salvarlo dal preoccupante precipizio. Nel difficile ruolo della coprotagonista c’è per fortuna Paola Minaccioni, fuoriclasse del teatro comico e non solo, attrice sensibile e versatile, una garanzia.
A testa in giù, uno spettacolo originale e sorprendente che non potrà non piacervi, se amate le commedie intelligenti.”

Gioele Dix

Con Emilio Solfrizzi, Paola Minaccioni, Bruno Armando, Viviana Altieri

Delitto/Castigo

Mer, 07/11/2018 - 12:21

con Luigi Lo Cascio e Sergio Rubini | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Delitto e Castigo, l’opera più letta e conosciuta di Dostoevskij, racconta il tormento di Rodiòn Romànovic Raskòl’nikov, un giovane poverissimo e strozzato dai debiti, che uccide una vecchia e meschina usuraia.

Nel romanzo è evidente il conflitto interiore del protagonista, che crea in lui una scissione; ne viviamo i lucidi ragionamenti, in cui si rifiuta di provare rimorso, per dimostrare a se stesso di appartenere alla categoria di quelli che lui definisce i “napoleonici”, i grandi uomini, le menti superiori dalle idee rivoluzionarie, autorizzati a vivere e agire al di sopra della legge comune, perché tutte le loro azioni, anche quelle condannate dalla morale, hanno come fine ultimo il bene collettivo. Tenta di convincersi che l’omicidio della vecchia usuraia, poiché ha liberato dal giogo molti poveri creditori e eliminato dalla faccia della terra un essere maligno, non solo non è condannabile e non dovrebbe procurargli alcun pentimento, ma costituisce la dimostrazione stessa della sua appartenenza ad una categoria superiore. Dall’altro lato, però, viviamo il lento affiorare in lui della consapevolezza di non riuscire a sfuggire ai sensi di colpa e al terrore di essere scoperto: deve rassegnarsi, alla fine, di essere non già un grande uomo, ma un “pidocchio”, e, come tale, di meritare una punizione.

Vertigine e disagio accompagnano il lettore di Delitto e Castigo. La vertigine di essere finiti dentro l’ossessione di una voce che individua nell’omicidio la propria e unica affermazione di esistenza. E quindi il delitto come specchio del proprio limite e orizzonte necessario da superare per l’autoaffermazione del sé. Un conflitto che crea una febbre, una scissione, uno sdoppiamento; un omicidio che produce un castigo, un’arma a doppio taglio. Come è la scrittura del romanzo, dove la realtà, attraverso il racconto in terza persona, è continuamente interrotta e aggredita dalla voce pensiero, in prima, del protagonista. Ed è proprio questa natura bitonale di Delitto e Castigo a suggerire la possibilità di portarlo in scena attraverso una lettura a due voci.

Sergio Rubini e Luigi Lo Cascio sono le due voci dell’opera e trascinano il pubblico nel racconto, facendo vivere in prima persona l’ossessione del protagonista.

Vasco Brondi | Le luci della centrale elettrica SOLD OUT

Mer, 07/11/2018 - 12:17

Il tour nei teatri 2008/2018 | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Grande successo per il tour dei 10 anni di carriera di Vasco Brondi: la data del 11 dicembre è già sold out.
Nuova data 9 gennaio 2019!

Un tour nei teatri per festeggiare i dieci anni de Le luci della centrale elettrica.

Si mescoleranno le canzoni dal 2008 al 2018 a letture e racconti dell’Italia vista dal finestrino per milioni di chilometri, tra la Via Emilia e la Via Lattea.

Sul palco con Vasco Brondi ci saranno Rodrigo D’Erasmo (violino), Andrea Faccioli (chitarre), Gabriele Lazzarotti (basso), Daniela Savoldi (violoncello) e Anselmo Luisi (percussioni).

Penso che un sogno così...

Mer, 07/11/2018 - 12:04

con Giuseppe Fiorello | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Uno spettacolo che piega il pubblico al suo desiderio: ridere, piangere, sognare.

Salgo a bordo del deltaplano delle canzoni di Domenico Modugno e sorvolo la mia infanzia, la Sicilia e l’Italia di quegli anni, le facce, le persone, vicende buffe, altre dolorose, altre nostalgiche e altre ancora che potranno sembrare incredibili. Attraverso questo viaggio invito i protagonisti della mia vita ad uscire dalla memoria e accompagnarmi sul palco, per partecipare insieme ad un avventuroso gioco di specchi.

Giuseppe Fiorello

Di Giuseppe Fiorello, Vittorio Moroni

musiche eseguite dal vivo Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma

regia Giampiero Solari

Copenaghen

Mer, 07/11/2018 - 11:58

Teatro Duse - Stagione 2018/19

In un luogo che ricorda un’aula di fisica, immersi in un’atmosfera quasi irreale, tre persone, due uomini e una donna, parlano di cose successe in un lontano passato, cose avvenute tanto tempo prima, quando tutti e tre erano ancora vivi.

Sono Niels Bohr (Orsini), sua moglie Margrethe (Lojodice) e Werner Karl Heisenberg (Popolizio).

Il loro tentativo è di chiarire che cosa avvenne nel lontano 1941 a Copenaghen quando improvvisamente il fisico tedesco Heisenberg fece visita al suo maestro Bohr in una Danimarca occupata dai nazisti. Entrambi coinvolti nella ricerca scientifica, ma su fronti opposti, probabilmente vicini ad un traguardo che avrebbe portato alla bomba atomica, i due scienziati ebbero una conversazione nel giardino della casa di Bohr, il soggetto di quella conversazione ancora oggi resta un mistero e per risolverlo la Storia ha avanzato svariate ipotesi.

L’asse portante attorno al quale ruota lo spettacolo è dunque il motivo per cui l’allievo andò a Copenaghen a trovare il suo maestro. Essendo Heisenberg a capo del programma nucleare militare tedesco voleva, in nome della vecchia amicizia, offrire a Bohr, che era mezzo ebreo, l’appoggio politico della Gestapo in cambio di qualche segreto? O al contrario essendo mosso da scrupoli morali, anche se tormentato dalle conseguenze che sarebbero potute ricadere sul destino della sua patria martoriata e che lui amava pur non essendo nazista, tentava di rallentare il programma tedesco fornendo a Bohr, che era schierato con gli alleati, informazioni sull’applicazione dei fondamenti teorici della fissione? Su questi presupposti l’autore dà vita ad un appassionante groviglio in cui i piani temporali si sovrappongono, dando un valore universale alle questioni poste dai protagonisti.

Fatto sta che le diverse ipotesi fatte all’epoca vengono qui enunciate una dopo l’altra e quindi vengono messi in scena diversi incontri tra i due fisici, con diversi andamenti. Viene quindi a tradursi metaforicamente, come struttura portante dell’impianto drammaturgico, quel Principio di Indeterminazione e di Complementarietà pronunciati molte volte nella pièce e così determinanti per l’elaborazione della teoria della relatività ad opera di Einstein. Non è possibile una sola verità oppure una sintesi efficace delle diverse verità perché una verità è semplicemente un punto di vista, il punto di vista di chi l’ha enunciata. Tutto è umano, niente è assoluto. Si possono avere solamente risposte indeterminate e quindi la somma degli scenari possibili e ciò vale anche per quell’incontro tra i due fisici. Il Novecento, così come la vita umana sono fatti di tante zone grigie, di tanto silenzio, ma finché esisterà l’uomo si cercherà sempre, in mezzo al vuoto che ci circonda e alla polvere sollevata, la traccia rarefatta di una particella di chiarezza e di verità che, comunque, ci salverà.

Inutile dire che il grande valore del testo di Frayn, divenuto ormai un classico contemporaneo del teatro, non sarebbe emerso in modo così mirabile senza un trio di attori di grande spessore che sanno mettere in evidenza i diversi piani di lettura e interpretare i personaggi dando risalto alle loro infinite sfaccettature psicologiche.

Con Umberto Orsini, Massimo Popolizio e Giuliana Lojodice

di Michael Frayn

regia Mauro Avogrado

Tommy Emmanuel | Accomplice Tour

Mer, 07/11/2018 - 11:53

with very special guest Jerry Douglas | Teatro Duse - Stagione 2018/19

Tommy Emmanuel è ritenuto unanimemente il massimo esponente della chitarra acustica a livello mondiale

A seguito dell’uscita del suo ultimo album “ACCOMPLICE ONE”  a gennaio 2018 e dopo il tutto esaurito di tre anni fa e dell’anno scorso, Tommy Emmanuel ritorna al Teatro Duse accompagnato questa volta da un altro chitarrista acustico d’eccezione, Jerry Douglas, che con la sua chitarra resofonica aprirà la serata e lo accompagnerà durante il concerto.

Tommy Emmanuel è ritenuto unanimemente il massimo esponente della chitarra acustica a livello mondiale, ridisegnando e sconvolgendo uno stile chitarristico che, proprio grazie alle sue straordinarie performance live, ha appassionato negli anni non solo i musicisti ma la gente comune in maniera sempre più consistente. Tommy è esecutore e compositore di gran parte dei brani che compongono il suo brillante repertorio e fin dagli inizi viene fortemente influenzato da due grandissimi artisti: Chet Atkins ed Hank Marvin.
Tra i suoi riconoscimenti spiccano una nomination al Grammy Award nel 1998 con Chet Atkins per il CD “The Day Fingerpickers took over the world” e la vittoria del Nammy (Nashville Music Award) nel 1997, oltre ad essere stato insignito della medaglia dell'”Order of Australia” per i riconoscimenti conseguiti nella musica e nello spettacolo come chitarrista e per il suo contributo nel sociale come sostenitore di “Kids Under Cover”, un’associazione che si occupa di costruire case e scuole per i giovani senza tetto.
Un talento unico unito a un impatto scenico ed emozionale che trascende il lato puramente tecnico fanno sì che gli interminabili tour per il mondo di Tommy Emmanuel siano diventati un evento imperdibile e l’unico modo per poter catturare tutta l’energia e la magia che questo chitarrista sprigiona.

Jerry Douglas, maestro del dobro e vincitore di 14 Grammy Awards, rappresenta per la chitarra resofonica quello che era Jimi Hendrix per la chitarra elettrica, elevando, trasformando e reinventando continuamente questo strumento. Definito dal New York Times “L’impareggiabile maestro contemporaneo del dobro”, Douglas è un artista indipendente i cui album incorporano elementi di bluegrass, country, rock, jazz, blues e musica celtica.
Il suono del suo dobro ha contribuito ad oltre 1500 albums, sia come solista che come membro di gruppi rivoluzionari come J.D. Crowe & the New South, Alison Krauss and Union Station e gli Earls of Leicester, sia in qualità di session man con artisti del calibro di Paul Simon, James Taylor, Ray Charles, Elvis Costello e Garth Brooks.
Douglas è inoltre il co-direttore musicale dell’acclamata serie televisiva della BBC “Transatlantic Sessions”.
L’ultimo lavoro della Jerry Douglas Band, “What if”, è uscito nell’agosto del 2017 per la Universal.

Trascendi e sali

Mer, 07/11/2018 - 11:37

Teatro Duse - Stagione 2018/19

Certamente quando Alessandro Bergonzoni scrive, allestisce ed interpreta il suo quindicesimo testo la domanda che nasce spontanea non può che essere: “Dove ci porterà stavolta la sua personalissima, esilarante e poetica scrittura?” Sicuramente in una zona artistica dove “sicuramente” perde in definizione e in significato, dove l’artista prova a esibirsi negandosi, anzi, celandosi nei vuoti e nelle ombre non solo quelli materiali e visibili ma anche quelli creati sciamanicamente dalla sua scrittura. E cercare di raccontare o descrivere questo delicatissimo momento creativo di Bergonzoni può essere ardua impresa in quanto solo e solamente lui può guidare il suo pubblico verso una meta che in realtà può essere proprio la realtà. O meglio quella realtà che solo gli artisti possono definire e modificare rispetto alla loro immaginazione, al loro genio, alla loro ispirazione.

E in una scena da lui costruita e con una regia divisa con Riccardo Rodolfi intraprenderà un percorso arduo per scoprire se le immagini reali di questi anni possono essere modificate con la forza dell’arte.

di e con Alessandro Bergonzoni

regia Alessandro Bergonzoni, Alessandro Rodolfi

Suoni e colori della Spagna del '900

Mar, 07/10/2018 - 18:07

Marconi Music Festival

Germana Porcu ha iniziato presto gli studi musicali guidata dal M ° F. Cusano. Ha conseguito il diploma di II livello con il massimo dei voti. Ha vinto numerose borse di studio e primi premi, tra cui una borsa di studio donata dal M.o Claudio Abbado. Si è esibita in numerosi concerti come solista e in ensemble di musica da camera in Italia, Germania, Francia, Svizzera, Spagna. Ha frequentato masterclass con i Maestri I. Volochine, S. Makarova, P. Vernikov, e si è perfezionata con il M.o F. Cusano a Fiesole (Firenze), con il M.o S.Gessner a Parigi e con il M.o K. Sahatci a Lugano. Dal 2015 suona stabilmente in duo con la pianista Sara Costa.

Roberto Porroni è uno dei più noti esponenti del concertismo chitarristico. Vincitore di numerosi concorsi giovanili, si è perfezionato con Julian Bream e John Williams. E’ stato invitato in Spagna da Andrés Segovia iniziando una brillante carriera internazionale che lo ha portato a esibirsi in tutta Europa, in America del Nord, in Medio Oriente, in Estremo Oriente (Giappone, Corea, Singapore, Vietnam), in Sud Africa, in America Centrale e del Sud, in Australia, suonando per le maggiori istituzioni concertistiche. Collaboratore della Radio Televisione Italiana, per cui ha curato molte trasmissioni sulla chitarra, ha registrato anche per numerose emittenti straniere. Ha fondato l’Ensemble Duomo, con cui si è esibito per le più importanti istituzioni musicali in tutto il mondo.
 

Bologna Business Lounge dell’Aeroporto Guglielmo Marconi
Marconi Music Festival
Suoni e colori della Spagna del '900
Germana Porcu - violino
Roberto Porroni - chitarra

Manuel De Falla, Danza del juego de amor - Danza del terror - Danza de la molinera - Danza del molinero
Federico Garcia Lorca, Zorongo – Sevillanas
F.J. Nin, Suite Espagnole
Manuel De Falla, Canciones populares españolas: Cancion – Nana – Seguidilla murciana – Asturiana – Polo
Isaac Albéniz, Granada
Manolo Sanlúcar, Panaderos Flamencos
Ernesto Lecuona, Malagueña
Fernando Obradors, El Vito
Elaborazioni di Roberto Porroni
 

Ingresso: gratuito con prenotazione obbligatoria sul sito www.erfestival.org oppure telefonica a ERF +39 0542 25747.
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Il cibo di Covili, tra forza e dolcezza

Mar, 07/10/2018 - 17:47

Esperienza multisensoriale “Il cibo di Covili, tra forza e dolcezza” con illustrazione di opere di Gino Covili legate al tema del cibo, letture di brani ed esecuzione di musiche per chitarra classica.

A seguire degustazione delle pietanze raffigurate nelle opere di Covili.

A cura di: Federica Badiali e Acc. del Frignano “Lo Scoltenna” | in cucina: Pro Loco “Il Faggio” con: Francesco Zagnoni (voce narrante), Giordano Passini e Ruggero Venturi (chitarre classiche).

COSTO: 25 €uro | NOTE: prenotazione obbligatoria con posti limitati

Per ulteriori informazioni, contattare la Segreteria dell’evento “COVILI • visionario resistente”. CoviliArte: Tel.: +393389250232

Voilà Monsieur Rossini

Mar, 07/10/2018 - 17:09

Esemplificazioni in video e dal vivo con musiche di Gioachino Rossini

Eugenia Tamburri impara a conoscere la Musica con Andreina Di Girolamo e vince numerosi concorsi pianistici nazionali e cameristici internazionali. Si diploma molto presto e con lode in pianoforte presso il Conservatorio di Campobasso. Frequenta il corso di alto perfezionamento in Musica d’Insieme presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, diplomandosi nella classe di Rocco Filippini. Segue corsi internazionali di perfezionamento a Siena col Trio di Trieste presso l’ Accademia Musicale Chigiana, a Berna con Rada Petkova presso la Hochschule der Künste Bern, a Fiesole con Bruno Canino presso la Scuola di Musica di Fiesole. Si laurea con lode in Musica da Camera con Marco Grisanti. Si laurea in Arti e Scienze dello Spettacolo presso l’Università degli Studi di Roma La Sapienza.

Corrado de Bernart, diplomato con lode sia in pianoforte presso il Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, sia in clavicembalo presso il Conservatorio “Santa Cecilia” di Roma con Paola Bernardi, diplomatosi in Musica da Camera presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia sotto la guida di Felix Ayo (vincitore di borsa di Studio della S.I.A.E. quale migliore diplomato), ha approfondito la sua preparazione pianistica con Sergio Perticaroli, Dario De Rosa e Charles Rosen, clavicembalistica con Gordon Murray, cameristica presso la Scuola di Musica di Fiesole con Dario De Rosa e Maureen Jones. Svolge attività concertistica in Italia ed all’estero (Europa, Stati Uniti, Medio ed Estremo Oriente, Messico, Sudafrica, Kenya ecc.).
 

Castel San Pietro Terme - Teatro Comunale Cassero
Voilà Monsieur Rossini
Esemplificazioni in video e dal vivo con musiche di Gioachino Rossini
Eugenia Tamburri e Corrado De Bernart – pianoforte a quattro mani

Rossini/Kleinmichel, “Ouverture” da L’italiana in Algeri
Rossini/Schönberg, Sinfonia “Largo al factotum” – cavatina da Il barbiere di Siviglia
Rossini/Kleinmichel, “Ouverture” da La gazza ladra - “Ouverture” da Guglielmo Tell
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Primo Premio! - Alexander Marinesku

Mar, 07/10/2018 - 16:41

Nato in Russia nel 1988, Alexander Marinesku ricopre il ruolo di primo flauto presso il Mariinsky Theatre di San Pietroburgo. Nel 2007 viene ammesso nella classe di Olga Ivusheikova al Moscow State Tchaikovsky Conservatoire, nel 2009 si trasferisce alla Hochschule für Musik di Karlsruhe sotto la guida di Renate Greiss-Armin e nel 2012 alla Hochschule für Musik und Darstellende Kunst di Stoccarda sotto la guida di Davide Formisano. Nel 2013 vince il posto da Accademista con la Württemberg Philharmonic Orchestra. Vince numerosi concorsi internazionali tra i quali il 1° premio al Musical Youth of the Planet competition of wind instrument di Mosca nel 2007, Premio speciale all’International Ludwig Böhm Flautists’ Competition di Monaco di Baviera e recentemente il 1° premio al VI Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni”. Svolge un’intensa attività concertistica internazionale.
 

Borgo Tossignano - Sala Polivalente
Primo Premio!
Alexander Marinesku - flauto
Amedeo Salvato - pianoforte
Primo Premio del VI Concorso Flautistico Internazionale “Severino Gazzelloni” 2017

Claude Debussy, Prélude à l’après midi d’un Faune (arr. per flauto e pianoforte)
Franz Schubert, Introduzioni e variazioni su “Trockne Blumen”
Sergej Prokof’ev, Sonata per flauto e pianoforte

In collaborazione col Concorso Flautistico Internazionale Severino Gazzelloni
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Maestro sarà lei! ovvero… I tormenti del giovane Gershwin

Mar, 07/10/2018 - 15:55

Il confronto con la musica e i musicisti di area “colta” rimase per Gershwin una sorta di ossessione per tutta la vita. Irrisolta, ad onta del successo. E mentre Ravel cominciava a mietere successi alla Carnegie Hall, l’autore della “Rhapsody” volava a Parigi, sulle orme di Debussy, di Stravinskij o di chiunque potesse farlo sentire adulto, maturo, compiuto. Di chiunque potesse dargli, insomma, la sospirata patente di “Maestro”.

Sulla rotta New York–Parigi, inaugurata simbolicamente da Lindbergh proprio in quegli anni, si snoda il racconto dello spettacolo, sospeso tra aneddoti e capolavori, tra speranze e delusioni, tra musiche e musica, tra fama e denaro. Tra Gershwin e Ravel. Con la partecipazione straordinaria – e non sempre amichevole – di Debussy, Schönberg e Stravinskij.
 

Imola - Cortile di Palazzo Tozzoni
Maestro sarà lei! ovvero… I tormenti del giovane Gershwin
Testo originale di Stefano Valanzuolo
Stefano Valanzuolo - voce recitante
Fiorenzo Pascalucci - pianoforte

Maurice Ravel (1875 – 1937) , Pavane pour une infante défunte (1899) - Jeux d’eau (1901)
Arnold Schönberg (1874 – 1951), Mässige Viertel, da Tre pezzi op. 11 (1909)
Igor Stravinskij (1882 – 1971), Piano-Rag-Music (1919)
Claude Debussy (1862 – 1918), Golliwogg’s cake-walk da Children’s Corner L.113 (1907)
George Gershwin (1898 – 1937), Andante con moto e poco rubato da Three Preludes (1926) - Rhapsody in Blue (versione per pf solo di G. Gershwin, 1927) - An American in Paris (elaborazione di F. Pascalucci dalla trascrizione per pf solo di William Daly, 1929) - The man I love (1924) – I got rhythm (1930)
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Primo Premio! - Lorenzo Mazzola

Mar, 07/10/2018 - 14:25

Nato a Bergamo il 28 settembre 1995, Lorenzo Mazzola intraprende prima dei sei anni lo studio del pianoforte, dapprima con il M° Isabella Legler, poi con il M° Matteo Castagnoli e infine con il M° Marco Giovanetti, con il quale si laurea col massimo dei voti presso il conservatorio “Gaetano Donizetti” di Bergamo nel marzo 2016. Attualmente è allievo del M° Konstantin Bogino e degli assistenti M° Vladimir Ogarkov e M° Fabiano Casanova, con i quali studia presso l’Accademia “S. Cecilia” di Bergamo. Ha inoltre frequentato masterclass con Pavel Gililov, Federico Colli, Maria Laura Pietracini.
 

Tossignano - Chiesa di San Girolamo
Primo Premio!
Lorenzo Mazzola - pianoforte
Primo Premio del VII Concorso Pianistico Internazionale “Andrea Baldi” 2017

Ludwig van Beethoven, Sonata op. 101 in la maggiore
Robert Schumann, Selezione dai Bunte Blatter
Fryderyk Chopin, Studio op. 25 n. 11
Franz Liszt, Rapsodia ungherese n. 9
Alexandr Skrjabin, Studio op. 42 n. 5
Sergej Prokof’ev, Sonata op. 83
In collaborazione con Concorso Pianistico Internazionale “Andrea Baldi”
 

Ingresso: libero con offerta in favore di progetti in memoria di Don Tarcisio

Nell'ambito delle "Passeggiate Eco-Filosofiche", ore 19.30/20.15 “Ritmi del mondo e ritmi dell’uomo” a cura di Gianmaria Beccari. Per partecipare alla passeggiata prenotazione telefonica obbligatoria a ERF al numero +39 0542 25747
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Romantika

Mar, 07/10/2018 - 14:09

Pianoforte Olaf John Laneri
Direttore M° Tommaso Ussardi
Musiche di Sergej Vasilevic Rachmaninov e Peter Ilyich Tchaikovsky.

Il concerto evento prevede l’eccezionale presenza sul palco del grande pianista Olaf John Laneri. All’indiscusso virtuosismo di Laneri, vincitore tra l’altro della 50esima edizione del concorso ‘Busoni’, è affidata l’esecuzione del Concerto n. 2 per pianoforte di Sergej Vasilevic Rachmaninov, tra le più amate e celebri pagine della letteratura pianistica. Nella seconda parte del programma, la sinfonia n. 4 di Pyotr Ilyich Tchaikovsky, apoteosi di quel romanticismo russo che, nella foschia della steppa, lotta con il destino, alla ricerca della felicità. Sul podio del concerto, che segna una nuova collaborazione di assoluto prestigio dopo quelle con solisti come Enrico Dindo, Anna Tifu e Domenico Nordio, salirà il giovane M° Tommaso Ussardi.  

Hammerklavier - Andrea Padova

Mar, 07/10/2018 - 13:28

Andrea Padova si è imposto all’attenzione della critica con la sua vittoria allo “J.S.Bach Internationaler Klavierwettbewerb” nel 1995. Da allora ha tenuto concerti in tutto il mondo, suonando in sale come il Teatro alla Scala di Milano, l’Accademia di S. Cecilia in Roma, Carnegie Hall di New York, Washington Performing Arts Society, Tokyo Opera City Concert Hall, Gasteig di Monaco di Baviera, Granada Festival.
E’ stato definito “una delle figure più interessanti del panorama pianistico contemporaneo” dalla rivista Insound che nel 2008 lo ha premiato come miglior pianista italiano.Considerato come uno dei più innovativi interpreti delle opere di J.S.Bach da musicologi autorevoli come Harold C. Schonberg (che gli ha riconosciuto “una forte personalità, convinzione, libertà, stile”) ha recentemente raccolto anche significativi consensi come interprete mozartiano.
 

Imola - Chiostro del Palazzo Vescovile
Hammerklavier
Andrea Padova - pianoforte

Ludwig van Beethoven, Sonata in la maggiore op. 101, dedicata a Dorothea von Ertmann - Sonata in si bemolle maggiore op. 106  (Grosse Sonate für das Hammerklavier), dedicata all’arciduca Rodolfo
 

Nell'ambito de "L’incanto dei luoghi",  ore 19.15/20.15 visita guidata al Museo Diocesano del Palazzo Vescovile. Per partecipare alla visita guidata prenotazione  obbligatoria telefonando a ERF +39 0542 25747.
 

Informazioni
Associazione Emilia Romagna Festival
Tel +39 0542 25747
info@erfestival.org

Orchestra Senzaspine - Petite messe solennelle

Mar, 07/10/2018 - 12:47

Musica Gioachino Rossini
Direttore M° Matteo Parmeggiani
Soprano Sandra Pastrana
Mezzosoprano Cristina Melis
Tenore Alessandro Liberatore
Basso Federico Benetti
Coro del Teatro Comunale di Bologna
In collaborazione con Teatro Comunale di Bologna e Stage Door 

Tributo Senzaspine all’anno rossiniano, con il giovane M° Matteo Parmeggiani che dirigerà la ‘Petite messe solennelle’, opera sacra dal carattere avveniristico, considerata il testamento spirituale del compositore pesarese. Sul palco, i solisti Sandra Pastrana (soprano), Crtisina Melis (mezzosoprano), Alessandro Liberatore (tenore), Federico Benetti (basso) ed il Coro del Teatro Comunale di Bologna che torna ad eseguire la versione per orchestra, la stessa che 149 anni fa, nel 1869, debuttò proprio sul palco di Largo Respighi. Il concerto è l’occasione per ascoltare una scrittura riflessiva, solenne e maestosa, espressione di un Rossini intimo, lontano dagli accenti buffi e gioiosi della sua produzione operistica più nota al grande pubblico.

Orchestra Senzaspine | Cartoons

Mar, 07/10/2018 - 12:34

Direttori M° Tommaso Ussardi | M° Matteo Parmeggiani / Teatro Duse - Stagione 2018/19

Dopo il grande successo di ‘Filmusic’, debutta il nuovo ‘concerto-spettacolo’ dell’Orchestra Senzaspine, interamente dedicato al magico mondo dei cartoons e ai brani di musica classica che hanno accompagnato i capolavori dell’animazione dagli anni Quaranta ai giorni nostri.

In programma gli arrangiamenti di suite tratte dalle colonne sonore dai cartoni animati più amati, come ‘La bella e la bestia’, ‘Il re leone’, ‘Aladdin’, ‘Pocahontas’, ‘Up’.

Un omaggio speciale sarà riservato a Leonardo Da Vinci, in occasione dei 500 anni dalla morte. L’orchestra eseguirà per la prima volta in concerto la ‘Leo Da Vinci Suite’, che raccoglie i temi più suggestivi della colonna sonora del cartone animato ‘Leo da Vinci – Missione Monna Lisa’ (2018) composta da Marco Fedalto. Ad accompagnare la suite, la proiezione del teaser del cartone, creato ad hoc per l'occasione dalla casa produttrice Gruppo Alcuni Animation Studios e che condensa le scene più belle del film di animazione sul genio italiano, venduto già in 75 paesi del mondo, attualmente nelle sale in Canada e premiato nel 2018 alla Mostra del Cinema di Venezia con il ‘Premio Cinema Veneto-Leone di Vetro’.

Non mancheranno i brani del repertorio classico che hanno esaltato film come il cult Disney ‘Fantasia’ e ‘Allegro non troppo’ di Bruno Bozzetto. Tra questi, gli estratti dal balletto ‘La bella addormentata’ di Tchaikovsky e dalla Quinta sinfonia di Beethoven, il ‘Bolero’ di Ravel, la Danza Slava di Dvorak e il Valse triste di Jean Sibelius

Sulle note che faranno rivivere eroi ed eroine fantastici, colpi di scena e momenti scherzosi di interazione con il pubblico. Special guest della serata del 16 aprile al Teatro Duse di Bologna sarà l’Orchestra Senzaspine Junior, composta dai piccoli musicisti allievi della Scuola di Musica Senzaspine, nata nel 2017 al Mercato Sonato. Ad alternarsi sul podio di un concerto che emozionerà grandi e piccini e metterà d’accordo più generazioni, saranno entrambi i direttori Senzaspine.

Pagine