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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 40 min 59 sec fa

Quasi signorina di Cristina Portolano

Lun, 11/21/2016 - 11:05

Pietro Scarnera incontra Cristina Portolano | Aspettando #bilbolbul2016

Cristina nasce a Napoli. È la fine degli anni Ottanta e fra camorra, terremoti e incidenti in centrali nucleari, la vita sembra piuttosto complicata. Ma se sei vispa e creativa, c’è una soluzione per tutto: come leggere gli adorati fumetti, disegnare, imparare l’autodifesa da tuo fratello grande, chiacchierare dei tuoi guai con Diego Armando Maradona e scrivere e ricevere lettere dalla Barbie. Tutte cose utilissime per crescere con un’idea personale delle cose e imparare a dire di no ai vestitini che pungono, alle ingiustizie, alle ipocrisie degli adulti, alle idee stupide sulle bambine, come quella che se sei femmina sei una bella bambolina nata per soffrire.

Cristina Portolano nasce a Napoli nel 1986. Dopo il liceo artistico, studia a Bologna all'Accademia di Belle Arti. Dopo l'Erasmus a Parigi, all'École nationale Supérieure des Arts Décoratif, si appassiona alla grafica d'arte e all'incisione. Oggi, disegna storie a fumetti, è illustratrice, insegna educazione artistica alle scuole medie e tiene laboratori di disegno e arte murale. Ha pubblicato su Internazionale, Lo straniero, Hamelin, Illywords, Napoli Monitor, e per collettivi di autoproduzione come Ernest virgola, Delebile, Teiera, Squame. Ha vinto diversi premi ed esposto in Italia e all'estero in mostre personali e collettive. Vive e lavora a Bologna.

Aspettando #bilbolbul2016

La strada del ritorno è sempre più corta

Ven, 11/18/2016 - 15:53

presentazione del libro di Valentina Farinaccio

Accompagnamento live dalla voce di Erica Mou.

Da quassù la terra è bellissima

Ven, 11/18/2016 - 15:39

un libro di Toni Bruno (Bao Publishing)

Un cosmonauta sovietico che non riesce ad affrontare l'addestramento per tornare nello spazio a causa di un trauma interiore. Uno spregiudicato psicologo americano che potrebbe aiutarlo. La storia di una grande amicizia nata da lati opposti di un taccuino, in un libro che unisce la corsa verso lo spazio, la guerra fredda e un percorso narrativo e psicanalitico insospettabilmente emozionante.

Scritto, disegnato e colorato da Toni Bruno, giunto al suo terzo libro, questo è uno dei libri italiani Bao dell'anno, fresco vincitore del Premio Speciale della Giuria a Lucca Comics 2016.

Per chi acquista il libro, in omaggio l'edizione a matita dello spin off limitata a 200 esemplari numerati, che non sarà mai messa in vendita.

Amore

Ven, 11/18/2016 - 14:44

Compagnia Scimone Sframeli

di Spiro Scimone

con Francesco Sframeli, Spiro Scimone, Gianluca Cesale, Giulia Weber
regia Francesco Sframeli
in collaborazione con Théâtre Garonne Toulouse

Con Amore la Compagnia Scimone Sframeli prosegue il proprio percorso drammaturgico ai bordi dell’umanità, all’interno di non luoghi, dove i personaggi non hanno nome e sono “tutti vecchietti”.
In scena due coppie: il vecchietto e la vecchietta, il comandante e il pompiere. Quattro figure che si muovono tra le tombe. La scena è, infatti, un cimitero. Il tempo è sospeso, forse, stanno vivendo l’ultimo giorno della loro vita. Dialoghi quotidiani e surreali, ritmi serrati che intercettano relazioni, attenzioni e richieste fisiche che celano necessità sul limite tra la verità e la tragedia del quotidiano.
L’amore è una condizione estrema e, forse, eterna.

4th Gustav Mahler

Ven, 11/18/2016 - 14:33

Orchestra del Baraccano

Roberto Noferini, Giacomo Scarponi - violini
Erica Alberti - viola
Enrico Ferri - violoncello
Fabio Quaranta - contrabbasso
Alessia Dall’Asta - flauti
Alessio Gentilini - oboe e corno inglese
Mirco Ghirardini - clarinetti
Luca Piovesan - fisarmonica
Simone Beneventi - marimba
Alice Caradente - arpa
Gabriele Genta e Nicolò Tomasello - percussioni
Arianna Rinaldi – voce

Giambattista Giocoli direttore

La Sinfonia n. 4 in sol maggiore per voce e orchestra di Gustav Mahler è un capolavoro assoluto del primo Novecento. La celebre opera, ultimata nel 1901, verrà eseguita in una trascrizione per orchestra da camera che, partendo da quella del 1921 di Erwin Stein (1885-1958), allievo di Arnold Schönberg, diventa una versione del tutto originale con una orchestrazione diversa da quella di Stein.

Piene di destino Patti Smith

Ven, 11/18/2016 - 14:22

Uno spettacolo biorock

di e con Angela Malfitano
con Angela Baraldi - canto
Francesco Brini - batteria
Emanuele Zullo - chitarra
Marcello Petruzzi - basso

Ho tratto questo lavoro dal libro che Patti Smith ha scritto di recente, Just Kids, un gioiello di scrittura e confessione, che racconta del suo arrivo a New York, a fine degli anni sessanta, dove l’atmosfera è effervescente. Qui incontra Mapplethorpe e con lui intreccia un cammino di arte e di iniziazione. Esemplare e commovente è stato per me vedere fin dall’adolescenza di Patti il nascere di un’identità d’artista e la forte determinazione a evolvere verso quella direzione.
Patti è nata a Chicago nel 1946, figlia di una cameriera e di un operaio. Nell’estate del 1967 lascia la scuola e va a New York, dove vive con uno studente che sarebbe diventato il celebre fotografo Robert Mapplethorpe. Non hanno un soldo e vogliono fare gli artisti. Patti lavora in libreria ma recita, scrive poesie e canzoni, ispirata dalla grande poesia francese di fine ’800. Il suo nome comincia a diventare uno dei più noti nel circuito “underground” di New York. Nel novembre 1975 esce l’album di debutto Horses, uno dei precursori della new wave, che entra nella top 50 americana.
Angela Malfitano

Incontro con Vanna Vinci

Ven, 11/18/2016 - 11:31

in occasione dell’uscita di “Frida Kahlo, operetta amorale a fumetti“ (Ed. 24 ORE Cultura) | BilBolBul 2016

Dialoga con l’autrice Alberto Sebastiani.

Dopo la Graphic Novel dedicata a Tamara de Lempicka, un altro importante volume di Vanna Vinci dedicato a Frida Kahlo. La novel racconta, attraverso il tratto di una delle più importanti fumettiste contemporanee, la tormentata vita di una delle artiste simbolo dell’America Latina, in una sorta dialogo a due voci con la Morte, compagna vicinissima di un’esistenza trascorsa tra amori brucianti e sconvolgenti dolori, aborti spontanei e prolifico talento, gioia di vivere e tentativi di suicidio. Un diario a fumetti per ricomporre i fatti e i sentimenti, dall’infanzia messicana ai soggiorni negli Stati Uniti, dal leggendario matrimonio con Diego Rivera alla scoperta della passione per la pittura, trasformata in specchio dell’interiorità. Il libro alterna le sequenze a fumetti alle tavole disegnate con un ritmo libero, ispirate al mondo concreto di Frida, così come al suo immaginario, popolato di ricordi e animali.

Incontro con Vito

Ven, 11/18/2016 - 11:26

presentazione del libro “Vito con i suoi” (Il Gambero Rosso Ed.)

Con l’autore ci saranno mamma Paola (Serra), papà Roberto (Bicocchi), nipote Lorenzo (Galli), il fotografoGiovanni Bortolani. Presenterà Emilio Marrese.

Dissolvenza incrociata

Ven, 11/18/2016 - 11:11

Quando il cinema incontra la fotografia | Transizioni Rassegna internazionale del film fotografico

Programma serata:

Ore 19.30 Dissolvenza incrociata. Quando il cinema incontra la fotografia - in collaborazione con il festival Transizioni Rassegna internazionale del film fotografico. Sarà presente l’organizzatrice Irene Pancaldi per introdurre la serata e presentare i due cortometraggi in programma.

Ore 20.30 Videoconferenza con Miron Zownir e proiezione delle sue fotografie.

Richard Nonas RIVER-RUN

Ven, 11/18/2016 - 09:24

mostra personale dell’artista americano Richard Nonas (New York, 1936) appositamente realizzata per i nuovi spazi della galleria

Dopo No-Water-In (2011) P420 è felice di presentare RIVER-RUN, mostra personale dell’artista americano Richard Nonas (New York, 1936) appositamente realizzata per i nuovi spazi della galleria.

L'arte di Richard Nonas è costruita da materiali semplici (legno, ferro, pietre) e forme elementari che traggono però in inganno: l’apparente semplicità non è che uno strumento che conduce ad una più profonda lettura umana, ad una più profonda analisi, ad un più profondo intercalare e declinare l'esperire perché - come sosteneva anche Jung - non esiste nulla di più complesso della semplicità.
RIVER-RUN interpreta la forza dei luoghi, portando con sé molteplici visioni possibili di guardare e osservare il mondo, dove il dubbio e l'ambiguità trovano corpo in materiali crudi, grezzi, pesanti, industriali o naturali, mantenendo forme semplici e ordinarie. Nonas differenzia il concetto di spazio da quello di luogo. Se lo spazio viene inteso come proprietà fisica di pura misurazione, il luogo è spazio pervaso da significato umano, sede di forte impatto emotivo, dove la condivisione e la forza di evocazione sono all'origine del tutto. Il luogo è questo antico algoritmo.

RIVER-RUN è il flusso inarrestabile, il progredire ciclico della vita, l'essere e il cessare, una forza dicotomica indomabile che fluisce nell'incontro tra arte e vita.
RIVER-RUN offre un punto privilegiato d'osservazione, tramite il quale la scultura diviene strumento critico, dove l'interrogarsi diviene una corsa, un fluire inarrestabile e necessario. 

Richard Nonas ha lavorato come antropologo per una decina di anni studiando sul campo gli Indiani d’America nel Nord Ontario, Canada, e continuando la sua pratica etnografica in Messico e in Arizona. A metà degli anni ’60, all’età di 30 anni, ha deciso di dedicarsi alla scultura. La sua esperienza da antropologo ha profondamente influenzato la sua pratica artistica e il suo impegno nel sentire e percepire lo spazio. Attraverso un vocabolario minimalista Nonas ha sviluppato un corpo di lavoro che ha indagato il tema del luogo

La mostra resterà aperta fino al 14 gennaio 2017

Wolfango. Le quattro stagioni

Ven, 11/18/2016 - 08:43

Concerto per frutta e verdura | mostra

La mostra, che vede protagonista il celebre pittore bolognese Wolfango, è curata dalla figlia, Alighiera Peretti Poggi, e realizzata in collaborazione con l'Istituzione Bologna Musei e con il patrocinio del Comune di Bologna, in occasione dei 90 anni del pittore.

Fino ad oggi solamente tre importanti opere di Wolfango sono pressoché quotidianamente visibili in città da chi ama la sua pittura.
Si tratta de Il cassetto del 1976-77, situato nella Sala Stampa "Luca Savonuzzi" del Comune di Bologna in Palazzo d'Accursio; della grande tela Resurgo del 1978, posta nell'ingresso laterale della chiesa di San Giovanni in Monte; ed infine de La cassetta dei rifiuti del 1968, visibile al sommo dell'Aula Absidale in Santa Lucia.

Con questa mostra vengono alla luce altri suoi importanti dipinti: quattro grandi pastelli su tavola che alludono al tema classico delle Quattro Stagioni, realizzati nel 1993.

Il tema, che ricorre di frequente in tutta la pittura, specie di età barocca, è qui affrontato in modo del tutto insolito. Non compaiono infatti figure (che Wolfango non ha mai dipinto) ma il ritmo delle stagioni è felicemente rappresentato dalla frutta, dai fiori e dalle verdure tipiche di ciascuna stagione.

In mostra saranno esposti anche alcuni disegni colorati di analogo tema.
Sarà infine visibile una composizione di fiori e frutta ispirata ai soggetti delle opere esposte, offerta dal Garden Club Camilla Malvasia.

L'esposizione è accompagnata da un catalogo a cura di Alighiera Peretti Poggi, edito da Minerva Edizioni, riccamente illustrato e introdotto da un testo di Eugenio Riccòmini.

Inaugurazione venerdì 25 novembre, h 17

Charlie Parker e il jazz d'avanguardia del secondo dopoguerra

Gio, 11/17/2016 - 17:42

tavola rotonda | La Soffitta 2016

coordina Paolo Cecchi (Bologna), intervengono Vincenzo Caporaletti (Macerata), Leo Izzo (Bologna), Marco Mangani (Ferrara), Manuele Morbidini (Perugia)

La figura di Charlie Parker (1920-1955), benché nota, almeno superficialmente, anche ai non specialisti, è ancora oggi poco conosciuta e studiata nel nostro Paese, e la sua musica – densa, complessa, mercuriale ed originalissima – merita certamente di venir maggiormente apprezzata e conosciuta, indagandone le caratteristiche grammaticali, formali ed espressive. Charlie Parker non solo portò il virtuosismo strumentale del proprio strumento, il sax contralto, a livelli prima inimmaginabili (e ancor oggi per molti versi insuperati), ma ricreò – nel decennio compreso all’incirca tra il 1944 e il 1954 - in modo sostanziale i princìpi e la concezione improvvisativa in base ai quali veniva creata la linea melodica che costituisce l’assolo, rinnovandone gli aspetti sia ritmico-metrici, sia lineari, sia armonici.

A cura dell’Associazione culturale Il Saggiatore musicale, in collaborazione con Centro La Soffitta del Dipartimento delle Arti-Università di Bologna.

La Soffitta 2016 | Rassegna di teatro, danza, musica, cinema – XXVIII edizione

On Air

Gio, 11/17/2016 - 17:03

Teatro a Molla

On air è l' esplorazione di tutti gli universi che l’ascoltatore può creare ascoltando la radio. Gli attori creeranno un flusso continuo di spezzoni, dialoghi, musica, scene, ispirati dai dialoghi degli spettatori con un invisibile D.J. Il palco non sarà costantemente al buio, ma per sviluppare il format la compagnia si è concentrata sulle suggestioni sonore e sull'aspetto audio della performance. Aggiungendo a tutto questo tutta l'esperienza degli attori sul teatro d'improvvisazione e in particolare sulle strutture non-narrative, ecco il risultato. Lo spettatore di On air verrà trascinato in un turbinio di suggestioni diverse e nello stesso tempo avrà 'spazio' per elaborare le sue personali emozioni e interpretazioni di ciò che sente e che vede. Ospite d’onore, Da Roma, Francesco Lancia, autore storico del Trio Medusa su Radio Deejay e attore di improvvisazione di grande esperienza.

di Teatro a Molla
con Francesco Lancia, Antonio Vulpio, Luca Gnerucci, Antonio Contartese, Olivia Rasini, Daniele Mazzacurati
accompagnamento jazz dal vivo: Fabio Pavan

Info/Prenotazioni info@teatroamolla.it - 3452104484

Afterhours live

Gio, 11/17/2016 - 16:32

il tour nei club di “Folfiri o Folfox”

Gli Afterhours si rimetteranno in moto il prossimo marzo, per affrontare un tour di 12 date. Si tratta del tour del nuovo album “Folfiri o Folfox” uscito la scorsa primavera, disco che ha ricevuto critiche positive ovunque fra fans e stampa specializzata e che è arrivato al numero 1 della classifica degli album più venduti in Italia.Gli Afterhours toccheranno i club più importanti d’Italia a partire dal 9 marzo e fino a fine mese si esibiranno da Nord a Sud dello stivale, per regalarci degli show memorabili, degni di una delle migliori rock band nostrane in circolazione.

The Pretty Reckless live

Gio, 11/17/2016 - 16:25

Hanno da poco pubblicato il nuovo album “Who You Selling For” e sono pronti ad affrontare un tour headliner, stiamo parlando di THE PRETTY RECKLESS, la band fondata dalla bellissima modella Taylor Momsen. Rock'n'roll selvaggio assicurato!

Alborosie + Gentleman + Boomdabash

Gio, 11/17/2016 - 16:20

Arriva in Italia un tour unico ed incredibile, per la prima volta insieme sullo stesso palco ALBOROSIE, GENTLEMAN & BOOMDABASH diretti dalla Shengen Clan Band. Il tour darà luogo ad uno show mai visto dove Jamaica, Italia e Germania si uniscono per 3 show in uno, 3 concerti che porteranno ad un finale memorabile con 3 figure di riferimento del panorama reggae mondiale sullo stesso palco.

Meshuggah

Gio, 11/17/2016 - 16:11

+ High On Fire

Due band insieme, di questo calibro, non le avevamo mai viste! Due pesi massimi della miglior musica metal in circolazione, Meshuggah e High On Fire!

La Quadreria. Palazzo Rossi Poggi Marsili

Gio, 11/17/2016 - 16:09

inaugurazione

La Quadreria restituisce alla città tavole e tele di maestri prevalentemento bolognesi dal Cinquecento al Settecento, appartenenti al vasto patrimonio delle antiche Opere pie, dal 2014 riunite in ASP Città di Bologna. 
Inaugurazione giovedì 24 novembre 2016 alle ore 17.30 in via Marsala 7 a Bologna, alla presenza di Virginio Merola Sindaco di Bologna, Massimo Mezzetti Assessore Regionale alla Cultura, Patrizia Farinelli Soprintendenza Archeologia, Belle arti e paesaggio e di Gianluca Borghi Amministratore unico di ASP Città di Bologna.

E' prevista la visita guidata di Marco Riccòmini, curatore dell'allestimento. La cittadinanza è invitata

La Quadreria è inserita nel circuito della Card Musei Metropolitani Bologna.

OUT NOW. di-segni Nicola Mari

Gio, 11/17/2016 - 15:28

Un artista che ha fatto del noir e dell’instabilità esistenziale la propria essenza: è Nicola Mari, da 25 anni nella scuderia di Sergio Bonelli e da 20 disegnatore di Dylan Dog, cui ha regalato il proprio tratto tormentato e cupo, pieno di profondi neri.

OUT NOW. di-segni Nicola Mari è la prima mostra che omaggia l’arte “gotica” e la straordinaria carriera del disegnatore ferrarese. Una mostra che arriva all’indomani dell’uscita per Editore Inkiostro di Rossano Piccioni di “The Artbook of Nicola Mari”, prima monografia sull’artista, che verrà presentato in anteprima nazionale in occasione dell’inaugurazione bolognese, alla presenza di Mari e dell’editore. La mostra si inserisce all’interno di BilBOlbul – Festival Internazionale del Fumetto di Bologna, giunto quest’anno alla sua decima edizione. “La mostra “Out Now” presenta decine di bozzetti, sketch, tavole, illustrazioni e prove di copertina di Nicola Mari, uno degli artisti più popolari del fumetto italiano –dice Luca Baldazzi, giornalista ed esperto di fumetti, curatore della mostra insieme ad ABC-. In attività da quasi trent’anni, Mari ha dato un contributo decisivo nel caratterizzare alcuni tra i personaggi più noti e amati degli albi dell’editore Bonelli, come il fantascientifico e ombroso detective Nathan Never e Dylan Dog, l’investigatore dell’incubo ideato da Tiziano Sclavi. Ma il suo stile particolare va molto oltre i confini della narrativa di genere”. Per la mostra bolognese, articolata in tre temi –Dylan Dog, Nathan Never e Eros e Noir- che si snodano nelle quattro sale espositive, il disegnatore ha aperto i cassetti degli inediti, portando alla luce un affascinante e incessante percorso alla ricerca del segno perfetto e rivelatore. Realizzati con grande varietà di tecniche (matite, pennarelli e penne, acquerelli, acrilici, su carte, cartoncini, a volte su semplici tovaglioli e supporti di ogni tipo), i bozzetti di Mari aprono porte su altri mondi. Oltre a Nathan Never e Dylan Dog, sono in mostra numerose opere che fanno emergere la dimensione del sogno, del perturbante, di un Eros inevitabilmente accompagnato a Thanatos: un universo in cui donne di algida bellezza si accompagnano a mostri e divinità di lovecraftiana memoria. L’artista è il moderno sciamano che, con la sola forza del segno grafico, ci traghetta dalla nostra realtà ad altri stati di percezione. “Il mio tratto è sempre stato oscuro – ha detto una volta Mari -. Senza l’ombra che contrasta con la luce, non si distinguerebbe nemmeno il paesaggio. La mia evoluzione, per motivi a me ignoti, è l’evoluzione della parte in ombra”. Un conflitto costante su cui ha giocato anche l’allestimento, curato da Fausto Savoretti, che ha concepito la mostra “sotto il segno di un costante conflitto: notte-giorno, acqua-fuoco, Amore-Morte”. Spesso definito “artista gotico”, Mari rivela nelle sue opere un immaginario dalle molteplici fonti. Nel fumetto, la “linea scura” che va da Milton Caniff ad Alex Toth fino ai contemporanei Bill Sienkiewicz e Mike Mignola, con echi di Moebius. Nel cinema, l’espressionismo tedesco di Lang e Murnau. In arte, suggestioni che vanno dalle visionarie pitture e incisioni di William Blake a Egon Schiele, Otto Dix, Francis Bacon. Su tutto, un personalissimo gusto per la sintesi e la deformazione del grottesco. “Il mio disegno – dice Nicola Mari – è mosso dalla passione e dalla necessità. La passione vorrebbe arginare il pragmatismo promosso della necessità, mentre la necessità tenta di dare una direzione plausibile alla spinta anarchica e caotica della passione. Ogni mio segno è l’esito di questo conflitto incessante”.

Biografia
​Ferrarese, del 1967, Nicola Mari dopo gli studi artistici muove i suoi primi passi da disegnatore professionista nel 1987, realizzando fumetti erotici per la Edifumetto. Continua la sua attività di fumettista con la casa editrice Acme, lavorando, in contemporanea, come grafico pubblicitario. Nel 1989 inizia a collaborare stabilmente con la Sergio Bonelli Editore lavorando alla prima stagione di Nathan Never e, a partire dal 1995, entrando stabilmente nello staff di Dylan Dog. Nei primi anni Novanta, Nicola Mari presta il proprio segno anche per le case editrici Glamour International, Glittering Images, e per le Edizioni Scarabeo. In tempi recenti ha realizzato due copertine per la serie “Torture Garden”, sceneggiata dalla scrittrice Barbara Baraldi, per le Edizioni Inkiostro, a cui si deve l'Art Book dedicato all’opera extra fumetto di Nicola Mari. Attualmente, Mari sta concludendo la seconda storia realizzata insieme a Barbara Baraldi per Dylan Dog.

Il giorno dell’inaugurazione della mostra verrà presentato in anteprima nazionale di The artbook of Nicola Mari (Edizioni Inkiostro) alla presenza dell'autore e dell'editore Rossano Piccioni, mentre alle ore 19 avrà luogo una live performance di Nicola Mari.

Incontro con Igort

Gio, 11/17/2016 - 14:53

per la presentazione di “My generation” (Chiarelettere)

Conversano con l’autore Marcello Fois e Grazie Verasani.

“My generation” è un viaggio nel tempo, in un’epoca incredibilmente produttiva, geniale, irresistibile, grottesca. Un romanzo di iniziazione torrenziale e irriverente, di battesimi alla vita officiati da sacerdoti di una nuova religione, il punk, che travolge anche l’Italia, di ragazzi senza un quattrino trascinati dalla forza dei propri sogni: sogni di gloria, arte, musica e fumetto. Sogni di liberazione. Un racconto di formazione insieme iperrealista e surreale, magico, che attraversa gli anni di piombo, Pasolini, la fantascienza, l’astro nascente di David Bowie e di Lou Reed, la controcultura, Moebius, i viaggi in autostop, l’infanzia asfissiante ma indimenticabile in provincia, le fughe, le scoperte e le illuminazioni, le discese e le risalite esistenziali, Londra, la vita ai margini, Sid Vicious, Iggy Pop, Bologna, il Dams, ritrovo di orde di “studelinquenti”, Freak Antoni, Andrea Pazienza e Pier Vittorio Tondelli, il postmoderno, la new wave, e in mezzo la cronaca e la politica, la bomba alla stazione, i fiumi di eroina e i tanti amici rimasti travolti, l’omicidio di Francesca Alinovi, critica d’arte geniale e sofferente, la fine dell’innocenza... 

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