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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 30 min 21 sec fa

Erlend Øye live + Jay Daniel djset

Lun, 02/17/2014 - 12:09

Nell'ambito del progetto Heartbreak Opera.

“Opera” è il nuovo format all’interno del progetto Heartbreak.
I contenuti che hanno caratterizzato gli eventi passati sono stati ampliati e sintetizzati in una serata dai due volti: concerti live e djset.
Cambia anche il contenitore: per l’occasione saremo ospiti al Locomotiv Club di via Sebastiano Serlio 25/2.
Ospiti della serata saranno Erlend Øye, voce e anima dei Kings Of Convenience del progetto The Withest Boy Alive, e Jay Daniel, è una delle più luminose rising-star della nuova generazione di dj-produttori di Detroit. A condire il tutto il djset dei Nas1.

ERLEND ØYE live
(Kings of Convenience, The Whitest Boy Alive – Bergen, NO)
Erlend è cresciuto ascoltando Nick Drake, The Smiths, Leonard Cohen e Suzanne Vega ai quali deve tutt’oggi gran parte della sua ispirazione musicale. Durante le scuole superiori incontra Eirik Glambæk Bøe con cui inizia a comporre musica. Nel 2001 sono riconosciuti a livello internazionale sotto nome di Kings of Convenience- KOC (vedi l’album: Quiet Is the New Loud). Nello stesso periodo, tra un concerto e l’altro, Erlend collabora con i Röyksopp prestando la sua voce nei brani Poor Leno e Remind Me.
Sin dall’inizio della sua carriera ha vissuto tra Bergen, Londra, Manchester e Berlino, città dove fonda The Whitest Boy Alive con i quali realizza due album: Dreams nel 2006 e Rules nel 2009.
In parallelo all’attività di musicista, è impegnato nella promozione di gruppi della scena musicale bergense, è sostenitore e organizzatore del Træna Festival e ha fondato una casa discografica propria, la Bubbles, con la quale nel 2011 ha prodotto il disco di esordio Hest della band Kakkmaddafakka.
Gli impegni non gli mancano, per cui siamo più che onorati ad averlo come nostro ospite! Assolutamente da non perdere.

JAY DANIEL djset
(Sound Signature, Wild Oats Music – Detroit, US)
Jay Daniel è una delle più luminose rising-star della nuova generazione di dj-produttori di Detroit. In un certo senso ha avuto in eredità il sound della Motor City dalla madre, Naomi Daniel, voce di classici della Planet-E come “Stars” e “Feel the Fire” prodotti da Carl Craig nei primi anni ’90.
Il suo debutto come dj è avvenuto nel 2012 niente meno che al Detroit Movement Festival, in coppia con il suo amico e mentore Kyle Hall.
Da allora Jay ha lavorato duramente per sviluppare le sue produzioni musicali ed è stato premiato con una release (meravigliosa) sull’etichetta “Sound Signature” del maestro Theo Parrish. Ora siamo in attesa della sua promettente uscita sull’etichetta di Kyle Hall, la Wild Oats.
“Uno dei più interessati nuovi talenti di Detroit. Jay Daniel è ufficialmente il nostro nuovo DJ preferito.” Parola di Boiler Room.

Fuzz Orchestra + Meteor Special

Lun, 02/17/2014 - 12:02

Guest: Uochi Toki Live + Vj/Dj set post live.

Uochi Toki – Meteor – Fuzz Orchestra. 3 band che da tempo fanno parlar di sè nella scena underground, lontane a livello di proposta musicale ma molto vicine per quanto riguarda l’attitudine e la pura sostanza. Questa serata è prodotta e promossa da Offset Records

I mercoledì di S. Cristina | marzo

Lun, 02/17/2014 - 11:52

Incontri con l'arte 2014

Ciclo di conferenze e di presentazioni di libri su temi della storia dell’arte per mostrare la vitalità e la ricchezza di prospettive con le quali sono oggi praticati la ricerca e l’insegnamento delle discipline storico-artistiche.

Gli appuntamenti di marzo:
 mercoledì 5 marzo
Claudio Franzoni
“Correggiescity”: la fortuna di Correggio tra Seicento e primo Ottocento
Coordina Angela Ghirardi​
 mercoledì 12 marzo
Maria Ida Biggi, Mercedes Viale Ferrero
Pietro Bertoja scenografo e fotografo
Coordina Marinella Pigozzi

Rick Hutton

Lun, 02/17/2014 - 11:40

and the Groove City 

I Groove City sono tra le band più rappresentative del Porretta Soul Festival. Maestri del rhythm and blues, sono accompagnati dal mitico Rick Hutton, da sempre presentatore e animatore dello stesso festival.

RICK HUTTON voce
SABRINA KABUA voce
FABIO ZIVERI tastiere
DAVIDE BLANDAMURA basso
SAVERIO LANZARINI chitarra
ANDREA SCORZONI sax
GIANLUCA SCHIAVON batteria.

Rick Hutton

Lun, 02/17/2014 - 11:40

meets the Groove City 

I Groove City sono tra le band più rappresentative del Porretta Soul Festival. Maestri del rhythm and blues, sono accompagnati dal mitico Rick Hutton, da sempre presentatore e animatore dello stesso festival.

RICK HUTTON voce
SABRINA KABUA voce
FABIO ZIVERI tastiere
DAVIDE BLANDAMURA basso
SAVERIO LANZARINI chitarra
ANDREA SCORZONI sax
GIANLUCA SCHIAVON batteria.

Groove City feat. Rick Hutton

Lun, 02/17/2014 - 11:40

La band più rappresentativa del Porretta Soul Festival

I Groove City sono tra le band più rappresentative del Porretta Soul Festival. Maestri del rhythm and blues, sono accompagnati dal mitico Rick Hutton, da sempre presentatore e animatore dello stesso festival.

RICK HUTTON voce
SABRINA KABUA voce
FABIO ZIVERI tastiere
DAVIDE BLANDAMURA basso
SAVERIO LANZARINI chitarra
ANDREA SCORZONI sax
GIANLUCA SCHIAVON batteria

Musica al femminile

Lun, 02/17/2014 - 11:07

Concerti e incontri con le Autrici

5 maggio, ore 21

Mettere in risalto il sempre più cospicuo repertorio legato alla sfera delle compositrici e delle esecutrici donne non per premesse di carattere ideologico o rivendicazioni di genere: con questo ambizioso obiettivo l’Ensemble Zipangu propone una serata musicale in cui composizione, fruizione e divulgazione del repertorio contemporaneo saranno declinate al femminile grazie ad autrici come Silvia Colasanti (1975), Ada Gentile (1947), Ana Sokolovic (1968) e Serena Teatini (1958).

A cura di Giovanni Oliva
Ensemble Zipangu
direttore Fabio Sperandio

20 maggio, ore 21

Dopo aver fatto esperienza dei linguaggi musicali femminili del nostro tempo tenderemo l’orecchio a repertori del passato. Ascolteremo quindi alcuni Quartetti per archi – il genere cameristico più eletto – di Maddalena Laura Lombardini Simmer (1745 - 1818, destinataria della famosa lettera di Tartini sulla Scuola delle Nazioni) e delle “romantiche” tedesche Emilie Mayer (1812 - 1883) e Fanny Mendelssohn, sorella di Felix (1805 - 1847).

A cura di Giovanni Oliva
Quartetto dell’Ensemble Zipangu
Alessandro di Marco e Elena Maury, violini
Alessandro Savio, viola
Mattia Cipolli, violoncello

ArtFILM “Voluptas Dolenti - I gesti di Caravaggio"

Lun, 02/17/2014 - 08:49

Il Dipartimento delle Arti (DARvipem) dell'Università di Bologna presenta l’ArtFILM “Voluptas dolendi – I gesti del Caravaggio” di Francesco Vitali, tratto dall'omonimo spettacolo teatrale di Deda Cristina Colonna e Mara Galassi; con Deda Cristina Colonna e Mara Galassi; prodotto dalla Fondazione Marco Fodella - Milano. Al termine della proiezione, Deda Cristina Colonna e Francesco Vitali dialogheranno con i docenti del Dipartimento delle Arti Sonia Cavicchioli e Daniele Benati. Evento a cura di Sonia Cavicchioli. Ingresso libero fino esaurimento posti.
 
Il film, ispirandosi al messaggio artistico del sommo pittore, costituisce una originale sintesi tra arti diverse (musica, danza, recitazione e pittura), dimostrando come ancora oggi Michelangelo Merisi eserciti sugli artisti contemporanei una profonda influenza.
«Un prodotto assolutamente originale, anzi unico nel panorama filmico del nostro tempo. […]. Possiamo cominciare a dire quel che questa pellicola non è: non una trasposizione cinematografica di una pièce teatrale; non un documentario; non un film musicale e neppure un balletto. Il film (come lo spettacolo da cui deriva) non usa una sceneggiatura con un testo moderno, bensì incasella quadri come diapositive in una presentazione ed usa le citazioni di testi antichi per far risultare una "storia" dall'insieme di movimenti, colori, luci, suoni e parole» (Dinko Fabris)

Lohengrin Bologna, 1871

Ven, 02/14/2014 - 17:17

Fantasia d’opera in un atto con l Orchestra di Violoncelli del Conservatorio di Bologna

Fantasia d’opera in un atto di Elisa Quarello a partire da Lohengrin di R. Wagner e Macbeth di G. Verdi.

Ideazione e progettazione di: Bologna Cello Project, Orchestra di Violoncelli del Conservatorio di Bologna.

Regia di Gianluca Cheli

Coreografia di Ramona D’Aguì

Direttore Tommaso Ussardi

Baritono Giacomo Serra

Soprano Lorelay Solis

Vocalist Canseli Basak Cifci

Voce recitante Gianluca Cheli

Oboe Andrea Centamore

Bologna Cello Project (Tiziano Guerzoni, Antonello Manzo, Jacopo Paglia, Esperanza Hernandez

Muñoz)

Ingresso libero sino ad esaurimento posti disponibili

Quella miracolosa musica

Ven, 02/14/2014 - 15:35

Dai Concerti dipinti in Palazzo Poggi a Caravaggio

Conferenza di Sonia Cavicchioli. I giovani eleganti immortalati dalla pittura sulle pareti di Palazzo Poggi sono testimonianza di uno dei passatempi favoriti dell’aristocrazia del Cinquecento: fare musica insieme. Con un itinerario pittorico che da Bologna porta fra l’altro alle corti di Mantova e Ferrara, la conferenza documenta il significato profondo di questa pratica, e mostra che ad essa sono riconducibili anche i celebri Musici e il Suonatore di liuto dipinti da Caravaggio.

A seguire: visita guidata ai dipinti murali di Palazzo Poggi e concerto a cura del Conservatorio G.B. Martini.

Human Rights Nights

Ven, 02/14/2014 - 15:06

Festival di Cinema, Arte e Musica per i Diritti Umani.

Film e documentari su tematiche sociali, creatività artistiche plurali, concerti, mostre, conferenze e incontri e un assaggio alle cucine del mondo della nostra città. Un programma sui diritti umani, espressione di una campagna permanente di sensibilizzazione sui diritti umani, le tematiche dell’ambiente e della diversità plurale. Human Rights Nights circuiterà in Romagna tra maggio e giugno a Forlì, Ravenna, Rimini e Cesena, e in altre città d’Italia e nel mondo. Il festival di quest’anno sarà dedicato alle ‘Nuove Povertà’: diritti negati, dignità alla vita, doveri e responsabilità, benessere e felicità, diritto alla cultura e cittadinanza.

Gli approfondimenti del sabato pomeriggio

Ven, 02/14/2014 - 14:52

Un viaggio nella storia figurativa di Bologna e dell’Europa attraverso le opere della Pinacoteca e altre presenti in città.

La Pinacoteca Nazionale di Bologna inaugura un nuovo ciclo di incontri.
Per cominciare Armanda Pellicciari ci introdurrà in un momento magico della storia figurativa bolognese e italiana. Prima, durante e dopo Bartolomeo Cesi che è come dire dai Carracci a Guido Reni. Un viaggio nella storia figurativa della città di Bologna e dell’Europa visto attraverso le opere della Pinacoteca Nazionale e le altre presenti in città. Una particolare attenzione sarà riservata agli ultimi restauri di San Girolamo della Certosa e all’attività di Bartolomeo Cesi in quella chiesa.

CALENDARIO DEGLI INCONTRI

Sabato 15 febbraio ore 16,30
Il restauro della Cappella Maggiore di San Girolamo della Certosa: la formazione tardomanierista di Bartolomeo Cesi

Sabato 15 marzo ore 16,30
La riforma naturalistica dei Carracci e Bartolomeo Cesi

Sabato 19 aprile ore 16,30
Il classicismo reniano e Bartolomeo Cesi

Lohengrin – Bologna, 1871

Ven, 02/14/2014 - 14:39

Fantasia d'opera in un atto a partire da Lohengrin di Wagner e Macbeth di Verdi.

Nasce dal “Bologna Cello Project” - Orchestra di Violoncelli del Conservatorio di Bologna, in collaborazione con il Ministerio de Cultura de la Repùblica de Cuba, l’Instituto Superior de Arte (ISA), il Conservatorio nazionale di musica "Amedeo Roldan" dell'Havana, l’Associazione Amici della Musica di Bologna e la scuola J. Du Pré di Spilamberto, l’idea di mettere in scena una Fantasia d’opera in un atto dal titolo “LOHENGRIN – Bologna, 1871”, che intrecci la celebre opera di Richard Wagner con il Macbeth di Giuseppe Verdi, due compositori di cui si è appena celebrato il bicentenario della nascita. È il dato storico della prima esecuzione italiana del Lohengrin a Bologna nel 1871, con quelle chiose che Verdi pose ai margini dello spartito dell’opera wagneriana, che ha rappresentato il punto di partenza per la scrittura della drammaturgia: la divisione in tre sezioni, ossia Duello, Rancore e Vendetta, rappresenta l’idea, da un lato, di riproporre celebri scene dell’opera wagneriana e, dall’altro, di intrecciare la drammaturgia delle due opere, dando vita ad una nuova drammaturgia che, all’inizio e alla fine, ripropone anche citazioni musicali tratte da Don Carlo di Giuseppe Verdi. La Fantasia d’opera, su testi e musiche di Elisa Quarello, è rappresentata sabato 15 febbraio alle ore 18.00 presso la sala Bossi del Conservatorio G. B. Martini in piazza Rossini 2 a Bologna. Partecipano allo spettacolo un gruppo di violoncellisti, un’oboista, tre cantanti, una voce recitante, una danzatrice, un compositore e un direttore d’orchestra, seguiti dai maestri Antonio Mostacci e Francesco Carluccio, docenti del Conservatorio Martini. La regia è a cura di Gianluca Cheli, la coreografia di Ramona D’Aguì e la direzione è affidata a Tommaso Ussardi. Il nuovo libretto d’opera prevede una voce recitante (Gianluca Cheli) che interpreta il mondo intellegibile di Giuseppe Verdi e tre cantanti (Lorelay Solis, Giacomo Serra e Canseli Basak Cifci) che recitano in tedesco per le scene tratte dal libretto di Lohengrin e in italiano per i testi declamati dalla voce recitante e per le scene tratte dal libretto di Macbeth. “Particolarmente importante è il ruolo della voce recitante” – afferma Elisa Quarello – “All’inizio di ciascuna delle tre sezioni essa rappresenta il pensiero di Giuseppe Verdi che, di volta in volta, ricorda e introduce le scene che lo hanno particolarmente impressionato: in Duello, le scene d’azione tra Lohengrin e Friedrich; in Rancore, il rapporto di complicità e menzogna tra Friedrich e Ortrud e in Vendetta, le scene di riscatto tratte da Lohengrin che si contrappongono a quelle di vendetta tratte da Macbeth. Ma, ancora più importante, è il ruolo che la voce recitante assume nel corso dello sviluppo delle scene, ossia quello di commentatore: egli descrive, giudica e addirittura apostrofa i personaggi e le situazioni con particolare incisività, diventando così una guida e un vero e proprio cronista dell’azione e della drammaturgia.”

Annunziata Detta Nancy

Ven, 02/14/2014 - 14:16

spettacolo di e con Riccardo Goretti

Per anni Riccardo Goretti ha girato l’Italia in lungo e in largo intervistando perfetti sconosciuti, cercando di capirne a fondo caratteristiche, sfaccettature, dubbi, sogni e paure. Da qui nasce la voglia di rivolgere la lente d’ingrandimento su se stesso e da qui iniziano i dialoghi con la sua famiglia: ne è risultato un percorso lineare di corpi, parole e musica che va dal 1923, anno di nascita della nonna, l’unica nonna ancora viva che il regista ha, al 1979, anno di nascita di Riccardo Goretti. “Un regalo, un dono, una restituzione della vita che è sgorgata e che non sapeva che dopo trent’anni sarebbe stata protagonista su un palco.” come scrive Tommaso Chimenti e ancora “Ed è una forma di documento, esportabile in qualsiasi gruppo familiare, dimostrazione ed azione di straordinaria vicinanza, di fratellanza, di clan, di affiatamento, per non dimenticare da dove veniamo.”

Ore 21,00: 1 sola replica per 35 spettatori

Essere Emanuele Miriati

Ven, 02/14/2014 - 14:07

spettacolo di e con Riccardo Goretti

In scena c’è solo l’attore e un mucchio di terra. Evidentemente una tomba. Un morto da poco. Una presenza muta e ingombrante. Emanuele parla con la terra, col suo caro che non c’è più. E, a poco a poco, si apre. Racconta al morto esperienze e sensazioni che non racconterebbe mai ai vivi. Insieme a lui, prendono la parola, di quando in quando, suo padre, figura distante e quasi mitologica come in ogni famiglia proletaria di provincia (specialmente se toscana) che si rispetti, Taylla, una trans brasiliana che si è disperatamente innamorata del nostro protagonista, e Luftar, collega operaio precario a sua volta, albanese, “banalmente” arrivato fin qua col gommone. Graziano Graziani scrive “L’ambizione di Goretti – che ha montato in scena interviste reali con persone reali, a partire dallo stesso Miriati che ha anche collaborato ai testi – è far brillare quella materia grezza e coperta del fango della non importanza, il quotidiano più corrivo e apparentemente insulso in cui la stragrande maggioranza delle persone vive. L’esatto contrario della biografia letteraria, che insiste sulle mirabilia di vite importanti, vicende esemplari, cose da ricordare.”

Ore 21,00: 1 sola replica per 35 spettatori 

I giovedì letterari

Ven, 02/14/2014 - 13:33

Incontri dedicati alla lettura e al dibattito sul tema de “Le belle emozioni”

Da febbraio a maggio, ogni ultimo giovedì del mese, quattro appuntamenti durante i quali i partecipanti, prendendo spunto dalla tematica di un libro di riferimento, creeranno dibattito guidati dalla moderatrice Nicoletta Cavazza, docente di Psicologia sociale e Psicologia della persuasione nell’Università di Modena e Reggio Emilia. Gli incontri sono organizzati in collaborazione con la casa editrice “Il Mulino” di Bologna.

Gli appuntamenti si tengono alle ore 18:30 e sono a ingresso libero su prenotazione. Per prenotare occorre inviare una mail a laboratori@unipol.it specificando il numero dei partecipanti. La prenotazione si intende accettata solo dopo la risposta positiva da CUBO.

Calendario degli incontri:

  • 27 febbraio: Fare squadra con gli amici, nello sport, sul lavoro, in politica. “Stare in Gruppo” di Giuseppina Speltini
  • 27 marzo: Aiutare gli altri e stare meglio. “Essere altruisti” di Alberto Voci
  • 30 aprile (mercoledì): Come destreggiarsi fra impazienza e pigrizia. “Saper aspettare” di Fabio Paglieri
  • 29 maggio: Rido dunque…posso essere. “Non ci resta che ridere” di Andrea Tagliapietra

Raccogliamo le vele

Ven, 02/14/2014 - 11:29

Incontro con Gaia Servadio in occasione dell’uscita del suo libro.Dialogano con l’autrice Natalia Aspesi e Giorgio Forni.

Raccogliamo le vele dispiega, secondo una deliberata struttura virgiliana, i fatti che sono parte della ricchissima biografia di Gaia Servadio. Figlia del chimico Luxardo Servadio, conosce a partire dal 1938 le restrizioni e i travagli delle leggi antisemite italiane. Da poco trasferita a Padova, la famiglia deve riparare a Falconara e poi a Osimo, sempre più clandestina e sempre più priva di mezzi. Nel dopoguerra la vita ricomincia e ricomincia alla grande. Nessun vittimismo. Gaia si muove fra Londra e l'Italia, inquieta, curiosa, ottimista, determinata. A Parma conosce Attilio Bertolucci, partecipa alla vita culturale della città. Sposa uno dei più celebri storici dell'arte inglese, William Mosty-Owen, e si trasferisce in Inghilterra. Apprezzata pittrice, Gaia entra nel mondo del giornalismo, inglese e italiano. Dapprima si occupa di costume, poi ottiene servizi sempre più impegnativi dalla mafia (visita da sola i boss mafiosi confinati a Linosa) alla guerra dei sei giorni. Entusiasta melomane, segue tutte le avventure del teatro lirico contemporaneo e del teatro tout-court. Frequenta Irwin Shaw, Philip Roth, Mary Mc Carthy. Ogni sodalizio apre orizzonti nuovi. Nell'arte, nella politica, nella vita culturale. 

Dovrei essere fumo

Ven, 02/14/2014 - 10:56

Presentazione del libro di Patrick Fogli

 

Patrick Fogli è uno scrittore nato a Bologna, considerato dalla critica uno tra gli autori più interessanti del panorama letterario italiano di oggi. Dopo gli esordi noir - “Lentamente prima di morire” (2006), al quale hanno fatto seguito “Fragile” (2007), “L’ultima estate di innocenza” (2007), “La puntualità del destino” (2012) - si è cimentato in romanzi a sfondo storico: “Il tempo infranto” (2008), sulla strage alla stazione di Bologna; “Vite spericolate” (2009), sul caso Eternit e le morti per amianto; “Non voglio il silenzio” (2011), sull’omicidio Borsellino e la trattativa stato-mafia. In “Dovrei essere fumo” (2014) rivolge lo sguardo dal presente alla Shoah.

Ne parlano con l’autore Giuliana Benvenuti - Università di Bologna e Valeria Galimi - Università di Siena. Presiede Matteo Pasetti

Incontro con Marco Malvaldi

Ven, 02/14/2014 - 10:51

Dialoga con l’autore Valerio Varesi, giornalista e scrittore.

Marco Malvaldi incontra i suoi lettori e parla dei suoi libri, che lo hanno visto di recente in cima alle classifiche dei più venduti.

Di professione chimico, ha pubblicato con Sellerio i romanzi della serie dei vecchietti del BarLume (La briscola in cinque, 2007; Il gioco delle tre carte, 2008; Il re dei giochi, 2010; La carta più alta, 2012), salutati da un grande successo di lettori. Ha pubblicato anche Odore di chiuso (2011, Premio Castiglioncello e Isola d’Elba-Raffaello Brignetti), giallo a sfondo storico, con il personaggio di Pellegrino Artusi, Milioni di milioni (2012) e Argento vivo (2013).

Nell'ambito de "I giovedì del giallo", in collaborazione con il quotidiano “La Repubblica” e “Eataly”, che inserirà nei menù della trattoria e osteria alcuni piatti legati al “Giallo”.

La costola di Adamo

Ven, 02/14/2014 - 10:51

Incontro con Antonio Manzini che presenta il suo ultimo libro.

Secondo caso per il controverso vicequestore Rocco Schiavone nella gelida Aosta. Un personaggio fuori dagli schemi: scontroso, irritabile, trasgressivo al limite del lecito, ma con un senso della giustizia tutto suo. Una donna, una moglie che si avvicinava all’autunno della vita, è trovata cadavere dalla domestica. Impiccata al lampadario di una stanza immersa nell’oscurità. Intorno la devastazione di un furto. Ma Rocco non è convinto. E una successione di coincidenze e divergenze, così come l’ambiguità di tanti personaggi, trasformano a poco a poco il quadro di una rapina in una nebbia di misteri umani, ambientali, criminali.

Nell'ambito de "I giovedì del giallo", in collaborazione con il quotidiano “La Repubblica” e “Eataly”, che inserirà nei menù della trattoria e osteria alcuni piatti legati al “Giallo”.

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