Agenda cultura

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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 32 min 48 sec fa

Genesis 2.0

Mer, 06/27/2018 - 12:31

Rassegna Resilienze

Proiezione di Genesis 2.0, di C. Frei e M. Arbugaev  (Svizzera, 2018, 113′), film vincitore di Cinemambiente 2018 e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Sundance Film Festival 2018.

Sulle remote Isole della Nuova Siberia nell’Oceano Artico, alcuni cacciatori cercano le zanne dei mammut estinti, attratti dal rezzo dell’oro bianco. Ma lo scongelamento del permafrost non rilascia solo avorio prezioso: i cacciatori trovano una carcassa di mammut sorprendentemente ben conservata che richiama anche una schiera di scienziati genetici, intenzionati a riportare in vita l’animale.

La resurrezione del mammut estinto sarebbe la prima manifestazione della prossima grande rivoluzione tecnologica. L’uomo diventa Creatore: Genesi due punto zero.

Ingresso libero

Con il sostegno del MiBACT e di SIAE, nell’ambito dell’iniziativa Sillumina – Copia privata per i giovani, per la cultura.

Politiche del quotidiano. Progetti di vita che cambiano il mondo

Mer, 06/27/2018 - 12:27

Rassegna La scuola morbida

In occasione del quinto appuntamento della Scuola Morbida, Ezio Manzini presenta “Politiche del quotidiano. Progetti di vita che cambiano il mondo”, edito da Edizioni di Comunità, per la collana CheFare.

Le politiche del quotidiano sono quelle che ciascuno di noi mette in atto perseguendo i propri progetti di vita. Manzini adotta il punto di vista dell’iperlocale e celebra la cultura del progetto come possibilità per generare un cambiamento nel mondo fluido in cui viviamo.

Un cambiamento radicale, verso la sostenibilità sociale e ambientale. Attorno a questi temi, e ad una riflessione sulle relazioni ed i legami che generano comunità flessibili, aperte e inclusive, esempi di innovazione sociale che coniugano autonomia e collaborazione, si svilupperà la conversazione tra l’autore, alcune realtà bolognesi che portano avanti progetti nel campo e il pubblico.

La scuola morbida è un ciclo di incontri per approfondire la centralità delle competenze trasversali e di un approccio sistemico e relazionale alla formazione per orientarsi e dare valore alle proprie attitudini.

È un percorso di coinvolgimento o, come preferiamo chiamarlo, di community organizing: attraverso questi appuntamenti introduttivi su discipline, approcci e sguardi di educazione non formale e morbida, intendiamo creare un gruppo pilota con cui progettare e strutturare i prossimi passi di un percorso formativo comune.

Ingresso libero

Inside Out – The People’s Art project

Mer, 06/27/2018 - 12:14

Rassegna Architexture

Il primo appuntamento di Architexture, conversazioni e visioni su architettura e design, la rassegna a cura di Archibo – architettibologna, è dedicato al tema: ARTE + ARCHITETTURA = STREET ART.

Programma della serata

Ore 20,30: registrazione CFP per architetti *
Ore 21,00: inizio serataInterviene Edoardo Suraci, curatore e co-fondatore di Altrove Festival sul tema dell’arte contemporanea nello spazio pubblico.
Ore 21,30: Proiezione, in lingua originale sottotitolata in italiano, del film «Inside Out, The People’s Art Project», di Alastair Siddons [2013, Fra, 70′]. Un grandioso progetto di arte urbana, nato da un gesto semplice come il ritratto. I volti di centinaia di migliaia di persone stampati sotto forma di manifesti e inseriti in una grande affissione sullo sfondo di uno spazio pubblico ogni volta diverso. Un itinerario che unisce gli esordi creativi dell’artista JR e l’evoluzione di un progetto a forte impronta partecipativa e globale.
* La partecipazione ad ogni singolo incontro prevede il riconoscimento di 2 CFP per gli architetti.

Per ulteriori informazioni: http://www.archibo.it/

Ingresso libero

Imola Summer Piano Academy&Festival

Mer, 06/27/2018 - 12:07

VII Edizione | 16 – 30 luglio

Dal 16 al 30 luglio 2018 Imola torna a essere il centro della musica pianistica e cameristica internazionale con la settima edizione dell’Imola Summer Piano Academy&Festival, la rassegna ideata e curata dall’Accademia Pianistica Internazionale “Incontri col Maestro” di Imola. Due settimane di alta formazione musicale e di concerti porteranno nella città i migliori talenti da tutto il mondo.

lunedì 16 luglio – ore 21.30
Jin Ju - pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

martedì 17 luglio – ore 20.30
Ernest Chausson e l'Impressionismo Francese
- Oleksandr Semchuk, violino
- Misia Sofia Iannoni Sebastianini, violino
- Alice Notarangelo, violino
- Cosimo Quaranta, violino
- Antonio Cortesi, violoncello
- Marcello Mazzoni, pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola ) : il Concerto sarà preceduto dalla Premiazione "Lucerna d'Oro" assegnata a Bertozzi&Casoni e a Lucia Ricalzone e Giorgio Barlotti - A cura dell'Associazione Culturale "Giuseppe Scarabelli"

mercoledì 18 luglio – ore 21.30
Andrea Bacchetti VS. Michele Di Toro
Una sfida sui tasti dalla classica al jazz
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

giovedì 19 luglio – ore 21.30
Ziqi Fang, pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

venerdì 20 luglio – ore 21.30
Alessandro Marino, pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

sabato 21 luglio – ore 21.30
Brilliant Talents in concert
concerto di giovani allievi di diverse nazionalità partecipanti alle Masterclass
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

domenica 22 luglio – ore 21.30
André Gallo e Igor Roma, pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

lunedì 23 luglio – ore 21.30
Brilliant Talents in concert
concerto di giovani allievi di diverse nazionalità partecipanti alle Masterclass
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

martedì 24 luglio –  ore 18.30
Conferenza Concerto - Kramerspiegel di Richard Strauss: un'opera chiave
- Marino Nahon, pianista e relatore
- Joo Cho, soprano
 Rocca Sforzesca ( ingresso laterale sinistro )

martedì 24 luglio – ore 21.30
"I mille volti della voce"
Concerto di lirica e musica vocale da camera
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

mercoledì 25 luglio – ore 21.30
Giuseppe Buscemi, chitarra
Gianni Bicchierini, pianoforte
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

giovedì 26 luglio – ore 18.30
Slawomira Wilga, violino
concerto in collaborazione con il "Music Festival & Masterclass" - Città di Pila, Polonia
Scuola Vassura Baroncini ( Via Fratelli Bandiera n.19)

giovedì 26 luglio – ore 21.30
"Il Maestro e l'Allievo"
William Chen al pianoforte e i suoi giovani talenti
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

venerdì 27 luglio – ore 21.30
Eleonora e Beatrice Dallagnese, pianoforte solo e a quattro mani
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

sabato 28 luglio – ore 21.30
Imola Archi Lab
Peter Manning in concerto con gli allievi del Dipartimento d'Archi dell'Accademia
Cortile di Palazzo Monsignani ( Via Emilia n.69, Imola)

domenica 29 luglio – ore 17.00
Finale in concerto del "Premio Città di Imola"
con la partecipazione del pubblico alle votazioni
Teatro dell'Osservanza ( Viale Venturini n.18, Imola)

lunedì 30 luglio – ore 21.30
Cerimonia di Premiazione con concerto dei vincitori
- Premio Città di Imola
- Premio Maestro Umberto Micheli e Lelia Magistrelli
- Premio al Talento Florence Daniel Marzotto
 Teatro dell'Osservanza ( Viale Venturini n.18, Imola)

I colori dell’orto

Mer, 06/27/2018 - 12:05

incontro

Un appuntamento per scoprire i colori delle piante in tutte le loro sfumature: perché e in che modo le piante si colorano? Quali sono gli effetti benefici dei pigmenti, nonché sostanze antiossidanti sul nostro organismo?

Lo scopriremo insieme in un percorso che avrà inizio nell’orto di Kilowatt e terminerà tra i tavoli di Vetro offrendo così un’interessante e stimolante finestra multidisciplinare sul tema dei colori delle piante: agronomia, nutrizione e cucina.

A cura di Floema e Studio Dietistico Castiglione

Ingresso libero

Matinée

Mer, 06/27/2018 - 11:57

Musica per un risveglio onirico e prolungato

Matinée, il set acustico che mette in moto la giornata, dai sogni alla lucidità, fino al tramonto.

A cura di Gaspare Caliri, Gianluca Ridolfi e Sara Colombo

Ingresso libero

Mr. Bang

Mer, 06/27/2018 - 11:44

funday family lab

Benjamin Delmas in Mr. Bang è il clown metropolitano, il terrorista della risata che soffia dentro le nostre paure fino a farle…scoppiare in un susseguirsi di inarrestabili risate!

Mr. Bang, magico e pirotecnico, personaggio extra-ordinario, travolgente ed esplosivo. Sa tenere alta la tensione del pubblico durante tutta la durata del suo show con gag inedite, colpi di scena e battute incandescenti, dando vita allo spettacolo più adrenalinico a cui possiate partecipare.

La voce fortemente tinta di blues, l’intensità dello sguardo e il carattere ironico e sensuale rendono la sua presenza in scena irresistibile.

Benjamin Delmas è un’artista poliedrico per nascita e scelte di vita.

Nasce a Parigi nel ’77, cresce nel Devon e vive da più di dieci anni tra Torino e il resto del mondo, girando tra festival, teatri e piazze.

La sua formazione attraversa il teatro, l’arte di strada, l’arte circense, la clownerie, l’acrobatica. Partecipa ai maggiori Festival di Strada italiani ed Europei (Pennabilly, Aurillac, Edimburgo) Vince concorsi nazionali, tra cui il premio per le nuove produzioni italiane “Cantieri di Strada” 2006 e il Premio per la valorizzazione delle espressioni artistiche di strada della Regione Piemonte 2005.

Partecipa all’ Apertura del Carnevale di Venezia 2010 e alle Para olimpiadi 2016, è finalista per Italia’s Got Talent 2013.

Vanta collaborazioni di ogni tipo, tra cui Vacis, Fiorello, Martone.

Attualmente collabora regolarmente con il Teatro della Caduta e la compagnia Teatrale Action Theatre in english.

Ingresso libero

Orecchie

Mer, 06/27/2018 - 11:39

rassegna Indipendente italiano

Proiezione di Orecchie, regia di Alessandro Aronadio (Ita, 2016, 90′)

Un uomo si sveglia una mattina con un fastidioso fischio nelle orecchie. Ma i misteri non sono finiti: sul frigo trova attaccato un post-it con scritto: “È morto il tuo amico Luigi. P.S. Mi sono presa la macchina.” Peccato che non abbia la minima idea di chi sia Luigi.

Mentre il fischio diventa insopportabile, inizia una rocambolesca giornata che porterà il nostro ad incontrare personaggi tra i più vari: suore invadenti, dottori sadici, star dell’hip hop e fidanzate dentiste….

Ingresso libero

Due 20

Mer, 06/27/2018 - 11:27

concerto

Ingresso a offerta libera

Metropolis, storie di cantautori

Mer, 06/27/2018 - 11:24

Replica concerto

Thomas Randazzo: Voce e Chitarra
Angelica Foschi: Fisarmonica e Pianoforte
Marco d’Alessandro: Basso Jack
Viesti: Batteria
​Guest: Daniel Cau: Sax

Il progetto nasce nel 2017 da quattro musicisti che venendo da diversi generi si sono incontrati nel cantautorato italiano, inizialmente come tributo a Guccini e De Gregori, e in seguito ampliando il repertorio anche ad altri grandi cantautori. La Band ha suonato in molti locali ed eventi di Bologna, provincia e zone limitrofe registrando un’ottima partecipazione. Il repertorio è al 100% composto dal cantautorato nostrano degli anni 60/70/80 e comprende i grandi successi e non solo dei cantautori che hanno fatto la storia della musica italiana.

ingresso 4 euro
ingresso + apertitivo 8 euro

Happening

Mer, 06/27/2018 - 11:16

serate d’arte e poesia

Notturno in verso

Ingresso a offerta libera

JoyCut

Mar, 06/26/2018 - 17:17

BOtanique 

Nell’edizione che celebra i 25 anni di Estragon non può mancare una band che da tempo fa parte della grande famiglia del rock club bolognese e che è molto cara al BOtanique, dove ha suonato in molte delle 8 precedenti edizioni: i JoyCut.

JoyCut è un progetto musicale da sempre legato ad una identificativa matrice internazionale. 

Fermamente connesso alla tematica ambientale, negli anni ha segnato un profondo tracciato, congiunto, uniforme, fra contenuti e prassi concreta, al punto da essere stato apprezzato e riconosciuto anche fuori dai confini del nostro Paese. Fra il 2013 e il 2016 sono stati quasi 300 i concerti eseguiti fra Europa, Nord America e Asia.

Nel 2014 MTV Iggy li ha definitivi una delle dieci band più interessanti del SXSW, Nic Harcourt li ha supportati attraverso la radio KCSN di Los Angeles, ed è loro la musica dello spot italiano realizzato da VISA per i Mondiali di Calcio in Brasile. Il tour negli Stati Uniti e Canada li ha visti calcare più di 70 palchi in un anno. Nel 2015 sono entrati nella Top 5 dell’ETEP (European Talent Exchange Programme), mai nessun italiano ci era riuscito prima. In Italia nello stesso anno hanno supportano il tour di The Chemical Brothers.

Nel 2016 sono protagonisti del TEDx a Verona e grazie al loro tour in Cina e Giappone stringono un forte legame con la Terra D’Oriente che li porta il 5 Ottobre 2017 a debuttare alla Biennale di Venezia, per il 61° Festival Internazionale della Musica, con l’Opera Prima ”K O M O R E B I" dedicata proprio al Giappone. Komorebi è "l'effetto particolare della luce solare quando passa attraverso le sottili e leggere foglie degli alberi”.

Nel 2018 i JoyCut sono in piena preparazione del loro nuovo disco (che uscirà ad inizio 2019), quando vengono invitati a Londra al 25° anniversario del Meltdown Festival dal curatore artistico Robert Smith (The Cure), in veste di headliner della Purcell Room per il giorno di inaugurazione del Festival, il 15 Giugno. 

Joe Bastianich - #Vino Veritas

Mar, 06/26/2018 - 17:14

BOtanique 

Vino Veritas è lo spettacolo, ideato da Joe Bastianich che attraverso l’alternanza di momenti di racconto, musica e degustazioni dei vini della sua cantina di famiglia offre, in un’atmosfera intima e unica uno sguardo inedito sulla vita del celebre Restaurant Man.
Preparatevi ad assistere ad uno spettacolo in cui Joe Bastianich porterà sul palco la sua sincerità, mettendosi a nudo davanti al pubblico e svelando tanti aneddoti inediti sulla sua storia come soltanto mentre si sorseggia un buon bicchiere di vino, in compagnia di amici, si può fare.
La musica è la chiave di volta che utilizza per aprirsi con il pubblico: Joe Bastianich ha infatti scritto per l’occasione una decina di brani, tra inglese ed italiano, che danno il ritmo al suo racconto. La sola voce accompagnata dalla chitarra ed un alternarsi di strumenti acustici faranno da supporto al canovaccio dello spettacolo, per sottolineare il desiderio e la ricerca, anche nel suono, dell’aspetto più vero e crudo.

Ingresso €.25,00 + d.p. che include live show + 2 degustazioni di vini Bastianich
Prevendite disponibili sui circuiti mailticket, ticketone e a Bologna da Zamboni53 Store

Taranta Night: Mascarimirì

Mar, 06/26/2018 - 17:11

BOtanique 

Torna al BOtanique la Taranta Night. E ancora una volta padrona di casa sarà una delle bands più apprezzate del Salento: i Mascarimirì.

Il gruppo di Muro Leccese, che oggi rappresenta il punto più innovativo dei gruppi di Pizzica Pizzica, nasce alla fine degli anni '90 quando Claudio ‘Cavallo’ Giagnotti e Cosimo Giagnotti (fratelli di origine Rom) decidono di lasciare l’esperienza di Terra de Menzu, una delle prime formazioni che, all’inizio degli anni ’90, ha contribuito alla rinascita della musica tradizionale salentina. Da lì in poi 10 album all'attivo e un'attività live di primo livello che li ha portati in giro per il mondo e verso la Tradinnovazione, che il gruppo ha rivitalizzato introducendo nei groove di "pizzica pizzica" la linea di basso. 

“Punk-Dub Tarantolato Salentino” è la definizione usata per sottolineare la sperimentazione del gruppo, che innesta tecniche, di solito estranee alle sonorità della musica tradizionale, al patrimonio classico.

Lo spettacolo live Punk d’Amore, con cui approdano sul palco di BOtanique, presenta una miscela di suoni a metà strada tra il concetto di Dance Hall, tipica del Sound System, e la festa tradizionale del Salento, portando così avanti l'idea artistica avviata nel 1998.

L’appuntamento con la Taranta Night del BOtanique è fissato per le ore 21. 

I giardini di va Filippo Re apriranno come sempre alle ore 20 con gli stand della zona food, dove sarà possibile gustare hamburger di chianina, patate olandesi con salse diverse, piadine, primi e secondi carne e pesce, piatti vegetariani e tanto altro. 

L’ingresso alla serata e al concerto è gratuito. 

The Bluebeaters

Mar, 06/26/2018 - 17:03

BOtanique 

A due anni da “Everybody Knows”, dopo essere stati la band resident al dopofestival di Sanremo 2018, The Bluebeaters presentano il nuovo album in uscita per Garrincha Dischi il prossimo autunno. Il disco è stato anticipato a settembre 2017 dal singolo “Tempo", il primo in italiano, scritto da Diego Mancino e Stefano Brandoni. A febbraio 2018 è stata la volta di altri due singoli: “Valentina” e “Un inverno stupendo”.

Il BOtanique celebra dunque il ritorno a Bologna di The Bluebeaters, una delle band più assidue sul palco dell’Estragon nel corso di questi 25 anni di storia. La band, come tradizione, reinterpreterà in chiave ska e rocksteady famosi brani del pop italiano e del reggae, del rock e del pop internazionale ma soprattutto anticiperà i nuovi brani.

L’appuntamento è fissato per le ore 22 e si annuncia, inutile dirlo, una serata tutto da ballare.

Il BOtanique, ai giardini di va Filippo Re, aprirà come sempre alle ore 20 con la zona relax e la zona food.

L’ingresso alla serata e al concerto è gratuito.

BIOGRAFIA THE BLUEBEATERS

Il gruppo nasce nell'estate del 1993 dall'incontro tra Giuliano Palma (all'epoca cantante dei Casino Royale) e i Fratelli di Soledad, e dall'idea di formare una one night band che si esibisce all'Hiroshima Mon Amour di Torino il 18 marzo 1994, insieme ad altri musicisti tra cui Paolo Parpaglione, Cato Senatore, Mr. T-bone e Bunna degli Africa Unite e CountFerdi di Casino Royale. Nascono così i Blubeaters, una cover band di pezzi ska, rocksteady giamaicani e soul americani che prende il nome da Bluebeat, ovvero il primo ska prodotto dall'omonima etichetta discografica Blue Beat Records.

A fine 2012 Giuliano Palma sceglie la carriera solista dopo diciotto anni passati assieme ai The Bluebeaters. Il gruppo rinasce in soli nove mesi: accanto a Cato Senatore, De Angelo Parpaglione e Count Ferdi torna Pat Cosmo Benifei alla voce, assieme ad altri musicisti che hanno fatto parte della grande famiglia cresciuta negli anni passati. Il 2013 e parte del 2014 sono dedicati alle date dal vivo con un nuovo singolo, Toxic, una nuova scaletta e una formazione in continua evoluzione, che ruota attorno ai quattro membri storici.

A fine 2014 arriva la firma con Record Kicks per il primo LP, con distribuzione in Italia e all’estero, registrato all'Andromeda Studio di Max Casacci (Subsonica), a Torino. Everybody Knows vede la luce il 13 Aprile 2015. Il suono torna alle radici della musica giamaicana che i The Bluebeaters ormai maneggiano con originalità e stile da ventitré anni. I brani sono ancora riarrangiamenti in chiave The Bluebeaters, ma si comincia anche a lavorare su brani originali e in italiano. Il palcoscenico è tenuto saldamente dall’incredibile voce di Pat Cosmo Benifei che per la prima volta è front-man del gruppo. Sono cinque i singoli usciti, alcuni anche su vinile, con Roll with it e Everybody Knows accompagnati dai video. I progetti e le collaborazioni della band si moltiplicano: lavorano con Max Casacci, Bianco, Boom Da Bash, Lo Stato Sociale e Diego Mancino. Il tour attraversa tutta Italia - 100 concerti nell'ultimo anno e mezzo - sempre sostenuti da BPM Concerti. Il 2017 vedrà la fine del tour Everybody Knows e il ritorno in studio per il nuovo album che conterrà brani originali nati da nuove collaborazioni con giovani artisti e autori vicini alla band. Il 21 settembre (2017) è uscito in collaborazione con Garrincha Dischi (Lo Stato Sociale, Ex Otago, Punkreas ed altri) “Tempo”.

A febbraio 2018 i The Bluebeaters sono stati la band resident alla trasmissione televisiva “Dopo Festival” dal Teatro del Casinò di Sanremo. Proprio durante il festival di Sanremo sono usciti due nuovi singoli “Valentina” e “Un inverno stupendo” sempre per Garrincha Dischi che anticipano il nuovo album previsto per l’autunno del 2018.

Mulatu Astatke live

Mar, 06/26/2018 - 16:58

BOtanique 

BOtanique accoglie Mulatu Astatke, il grande compositore/vibrafonista e multistrumentista tra i più importanti musicisti africani di sempre.  

Mulatu è da annoverare tra i più importanti musicisti africani di sempre.

Negli anni ’60 ha creato il movimento musicale denominato Ethio-Jazz, in cui si fondono tradizione etiope, influenze latinoamericane ed improvvisazione jazzistica. Primo africano nella storia a diplomarsi alla Berklee Music School di Boston, Mulatu vanta una carriera prestigiosa, impreziosita da collaborazioni con Duke Ellington, Mongo Santamaria e molti altri.

Mulatu ha vissuto tra Addis Abeba e gli Stati Uniti, il suo status di culto si è rinnovato recentemente grazie all’omaggio reso dal regista Jim Jarmusch nella colonna sonora del film “Broken Flowers” del 2005 che contiene 7 sue composizioni; la francese “Buda Musique” ha ristampato un'intera serie dedicata all’Ethio-Jazz ed a Mulatu; la Red Bull Music Academy lo ha tributato nel 2008 con una storica serata a Londra; la sua musica è stata campionata da artisti del calibro di Nas, Kanye West e Madlib; la Strut Records è riuscita a riportarlo negli studi di registrazione (dopo oltre 20 anni) affiancato dal collettivo londinese degli Heliocentrics, per il magico album “Inspiration Information” che è stato entusiasticamente accolto anche in Italia mettendo d’accordo critica e pubblico.

Ora Mulatu ci presenta il nuovo album “Mulatu Steps Ahead”. I territori sono quelli del tanto caro Ethio-Jazz, nella sue sfaccettature più fumose e dilatate. Il disco è stato registrato tra Boston e Londra, con il contributo della Either Orchestra, degli Heliocentrics ed altri ospiti speciali.

Mulatu Astatke è un maestro che ha trovato finalmente un posto nella storia, accanto a giganti come Duke Ellington e Sun Ra.

Questa la formazione sul palco: Mulatu Astatke (vibes, percussions, keys), James Arben (sax, flute), Byron Wallen (trumpet), Alexander Hawkins (piano), Shanti Jayasinha (cello), Neil Charles (d.bass), Jon Scott (drums), Richard Baker (percussions).

Frah Quintale

Mar, 06/26/2018 - 16:53

BOtanique 

Frah Quintale, classe 1989, artista eclettico, è una delle grandi rivelazioni della nuova scena musicale italiana. Un pop fresco, che passa attraverso il rap, l’indie e il cantautorato.

Divorzio all’italiana

Mar, 06/26/2018 - 16:43

(Italia/1961) di Pietro Germi (105') | Introduce Giuseppe Tornatore

Sceneggiatura: Ennio De Concini, Alfredo Giannetti, Pietro Germi. Fotografia: Leonida Barboni, Carlo Di Palma. Montaggio: Roberto Cinquini. Scenografia: Carlo Egidi. Musica: Carlo Rustichelli. Interpreti: Marcello Mastroianni (barone Ferdinando Cefalù detto Fefè), Daniela Rocca (Rosalia), Stefania Sandrelli (Angela), Leopoldo Trieste (Carmelo Patanè), Odoardo Spadaro (don Gaetano Cefalù), Angela Cardile (Agnese Cefalù), Margherita Girelli (Sisina), Bianca Castagnetta (donna Matilde Cefalù), Lando Buzzanca (Rosario Mulè), Pietro Tordi (avvocato De Marzi). Produzione: Franco Cristaldi per Galatea, Lux Film, Vides Cinematografica. Durata: 105’. DCP
Versione italiana con sottotitoli inglesi
Copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna
Restaurato in 4K nel 2018 da Cineteca di Bologna presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata a partire dal negativo originale

Il famigerato ‘delitto d’onore’ è la norma giuridica che spinge il protagonista del film, il barone Cefalù, all’ideazione del piano di morte e liberazione coniugale. Si calcola che nel periodo in cui il film veniva realizzato, i delitti d’onore che usufruivano di una pena da tre a sette anni (contro quella dai venti anni all’ergastolo per omicidio comune) fossero più di mille all’anno. […] A più di dodici anni dal suo primo film siciliano [In nome della legge] il mito della legge si rovescia nella messa in scena grottesca dell’impunità che essa produce perversamente, la credenza nella giustizia come forma universale in grado di redimere una società arcaica è sostituita dalla malizia immortale con la quale una società intera continua a perpetrare le barbarie dei propri costumi.
[…] La vera cesura nei confronti di tutto il cinema precedente di Germi sta nel rapporto tra la voce narrante e la scrittura cinematografica, tra l’adozione del punto di vista di un personaggio e la sua trascrizione in uno sguardo. […] Tutto sembra filtrato dalla mente e dal corpo di Fefè, dalla distanza tra la sua maschera e il suo desiderio nascosto.
L’effetto narrativo della sequenza iniziale di Divorzio all’italiana è tale per cui, avendo identificato il suo io con quella capacità di sorvolare e muoversi liberamente, di rimanere rapito da un sentimento e disgustato da ciò che lo circonda, con quella mobilità di carrelli, panoramiche e zoom che l’inizio del flashback articola sulla sua voce narrante, da allora in poi ogni movimento dell’obiettivo verso un volto, ogni repentino ravvicinamento, ogni carrello che circumnaviga la scena (come accade nella scena del voyeurismo dalla finestra del bagno o nella sequenza dell’incontro della radura sulla spiaggia) verrà percepito come il fremito e il respiro del suo corpo, come l’adozione della prima persona (‘io’) in un racconto. Questo è il segreto e anche la rivoluzione dello stile di Germi nel passaggio alla commedia: il modo in cui riesce a comunicare e disegnare nella forma di uno sguardo la presenza di un corpo.
(Mario Sesti)

Ladri di biciclette

Mar, 06/26/2018 - 16:40

(Italia/1948) di Vittorio De Sica (89') | Introducono Emi De Sica e Walter Salles

Soggetto: Cesare Zavattini dal romanzo omonimo di Luigi Bartolini. Sceneggiatura: Oreste Bianconi, Cesare Zavattini, Suso Cecchi D’Amico, Adolfo Franci, Gherardo Gherardi, Vittorio De Sica, Gerardo Guerrieri. Fotografia: Carlo Muontori. Montaggio: Eraldo Da Roma. Scenografia: Antonino Traverso. Musica: Alessandro Cicognini. Interpreti: Lamberto Maggiorani (Antonio Ricci), Enzo Stajola (Bruno Ricci), Lianella Carell (Maria Ricci), Elena Altieri (la patronessa), Gino Saltamerenda (Baiocco), Vittorio Antonucci (il ladro), Giulio Chiari (attacchino), Michele Sakara (il segretario alla beneficenza), Fausto Guerzoni (filodrammatico), Carlo Jachino (il mendicante). Produzione: Produzioni De Sica. Durata: 88’. DCP
Versione italiana con sottotitoli inglesi
Copia proveniente da Fondazione Cineteca di Bologna
Restaurato nel 2018 da Cineteca di Bologna, Compass Film e Istituto Luce Cinecittà in collaborazione con Arthur Cohn, Euro Immobilfin e Artédis presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata

Neorealista, Ladri di biciclette lo è secondo tutti i principi che si possono ricavare dai migliori film italiani dal 1946 a ora. Intrigo ‘popolare’ e addirittura populista: un incidente della vita quotidiana di un lavoratore. […] Un incidente davvero insignificante, banale persino: un operaio passa tutto il giorno a ricercare invano a Roma la bicicletta che gli hanno rubato. […]
È evidente che non c’è neppure la materia di un fatto di cronaca: tutta questa storia non meriterebbe neppure due righe nella rubrica dei cani investiti. […] L’avvenimento non possiede in se stesso alcuna valenza drammatica propria. Prende senso solo in funzione della congiuntura sociale (e non psicologica o estetica) della vittima. Non sarebbe altro che una banale disavventura senza lo spettro della disoccupazione che lo situa nella società italiana del 1948. […]
Se Ladri di biciclette è un puro capolavoro paragonabile per il rigore a Paisà, è per un certo numero di ragioni ben precise che non appaiono mai nel semplice riassunto della storia e neppure nell’esposizione superficiale della tecnica di regia.
La sceneggiatura innanzitutto è di un’abilità diabolica, poiché regola, a partire dall’alibi dell’attualità sociale, più sistemi di coordinate drammatiche che la puntellano in tutti i sensi. […] La tesi implicata è di una meravigliosa e atroce semplicità: nel mondo in cui vive questo operaio, i poveri, per sussistere, devono derubarsi fra di loro. Ma questa tesi non è mai posta come tale, il concatenamento degli avvenimenti è sempre di una verosimiglianza insieme rigorosa e aneddotica. […]
Come si vede – e potrei trovare venti altri esempi – gli avvenimenti e gli esseri non sono mai sollecitati nel senso di una tesi sociale. Ma la tesi ne esce tutta agguerrita e tanto più irrefutabile in quanto non ci viene data che in sovrappiù. […] De Sica e Zavattini hanno fatto passare il neorealismo dalla Resistenza alla Rivoluzione.
(André Bazin)

Anni fa ti dissi che non capivi niente, e dissi che molte volte i geni non capiscono niente, perché sentono, perché vedono. Ora ti dirò una cosa sola. Tu ‘albeggi’ Noi (tutti noi registi italiani) ‘tramontiamo’.
(Mario Soldati, lettera a Vittorio De Sica, 26 novembre 1948)


Audiodescrizione fruibile con l’app MovieReading realizzata dalla Cooperativa Sociale Big Bang Universo Accessibile

Gianni Schicchi

Mar, 06/26/2018 - 16:27

Opera comica su libretto di Giovanni Forzano, basato su un episodio del Canto XXX dell’ Inferno di Dante Alighieri

Il Comunale propone in Sala Bibiena anche un ulteriore titolo d'opera: Gianni Schicchi, il comico atto unico di Giacomo Puccini su libretto di Giovacchino Forzano, basato su un episodio del Canto XXX dell'Inferno dantesco.

Nella Firenze medievale Gianni Schicchi – fingendo di aiutare la famiglia Donati – fa credere al notaio di essere il moribondo Buoso Donati, in realtà già deceduto, per dettare un nuovo testamento che infine avvantaggerà se stesso a scapito dei parenti del defunto. La truffa "buffonesca" conquistò il pubblico già al suo debutto, avvenuto il 14 dicembre del 1918 al Metropolitan di New York assieme agli altri due atti unici del Trittico: Il tabarro e Suor Angelica. Le successive messe in scena dello spettacolo non fecero che confermare il particolare successo dello Schicchi, tanto da vedere l'episodio rappresentato sempre più spesso anche singolarmente.

Il cast della produzione bolognese vede Maurizio Leoni e Abraham Garcìa Gonzalez alternarsi nel ruolo del protagonista Gianni Schicchi, insieme a Luisa Tambaro ed Erika Tanakacome Lauretta, Aloisa Aisemberg nei panni di Zita, Rosolino Claudio Cardile e Francisco Ariza in quelli di Rinuccio. Alessandro Busi interpreta il Maestro Spinelloccio e Ser Amantio Di Nicolao, mentre Francisco Muñoz è Pinellino e Fabrizio Daluiso è Guccio. E ancora Tiziano Bellingeri e Pietro Bolognini si alternano come Gherardino, Guang Hu interpreta Gherardo e Chiara Notarnicola è Nella. Completano il cast Paolo Marchini (Betto Di Signa), Paolo Porfiri (Simone), Alessandro Martinello (Marco) e Grazia Sinagra (La ciesca).

Lo spettacolo, nell'allestimento del Teatro Comunale con la regia di Valentina Brunetti, vedrà la direzione d'orchestra di Stefano Conticello e la partecipazione dei giovani interpreti del "Corso di alto perfezionamento e inserimento professionale per Cantanti lirici" della Scuola dell'Opera del Comunale.

I biglietti per lo Schicchi, a 10 euro (intero) e 5 euro (under30), sono in vendita presso la biglietteria del Teatro e online.

Durante gli spettacoli il pubblico potrà usufruire del bar della Terrazza.

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