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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 28 min 30 sec fa

El V and The Gardenhouse

Mer, 07/03/2019 - 16:01

30 anni di musica, energia ed impegno, centinaia di concerti, decine di collaborazioni nazio-nali ed internazionali, numerose iniziative a fianco delle associazioni umanitarie, tra i primi in Italia a interpretare il meticciato musicale, suonati nelle radio e dai djs di diversi continenti, da tre anni band italiana al fianco di Sergent Garcia. El V e la sua banda sono un collettivo di 10 persone, tra musicisti e cantanti.

EL V - Voce e chitarra
YATEKE' - Basso
PABLITO LA GANGA - Chitarre
MIKE TROMBETTI - Tastiere
GIANLUCA "Destroyer" SCHIAVON - Batteria
ANDREA "Uischi" ZUCCHI - Sassofoni
Hermanos:
PECOS - Batteria
SASA' SALVADOR - Trombone
CLAUDIO MALAGUTI - Chitarre
RICCARDO "Ronk" RONCAGLI - Tastiere

Puglisi - Senni - Paternesi Trio

Mer, 07/03/2019 - 15:56

Un trio di musicisti che amano suonare insieme rielaborando le composizioni Monk, Ellington, Strayhorn, Ornette Coleman in equilibrio tra varietà, sintesi, vitalità e interplay. Un piano trio jazz con un occhio alla tradizione e l’altro alle musiche di oggi.

Gispy Caravan

Mer, 07/03/2019 - 15:53

Il progetto Gipsy Caravan prende vita dall esperienza dell'ormai leggendario Gipsy Trash Party: evento organizzato da Nicolò Scalabrin ed Andrea Menabò in svariati locali di Bologna per tutto il 2015-2016. La serata, presto diventata punto di riferimento degli appassionati della zona, si propone di far esplorare il mondo della musica e cultura gipsy jazz (il connubbio tra lo swing americano e la tradi-zione zigana dell europa dell est, resa leggendaria da Django Reinhardt) con un attitudine popolare e scanzonata, che faccia immergere il pubblico in un'atmosfera danzereccia e swingante. Da qui il passo per formare un vero e proprio nucleo musicale è stato breve. Nasce così, nella primavera del 2016, il Gipsy Caravan 4tet.

Bologna basta la parola. 110 anni di storia raccontati da grandi firme del giornalismo e della cultura

Mer, 07/03/2019 - 15:48

A cura di Riccardo Brizzi, Carlo Caliceti e Giorgio Comaschi

Bologna FC1909 e DAMSLab - Dipartimento delle Arti (Università di Bologna) organizzano una serata di letture sulla storia del Bologna, che aprirà le celebrazioni dei 110 anni di storia del Club.

L’evento, aperto alla cittadinanza, sarà condotto da Giorgio Comaschi e vedrà la partecipazione di tre attori (Andrea Santonastaso, Laura Dondoli, Alessandro Pilloni) che leggeranno testi di celebri figure del mondo della cultura e del giornalismo (Pier Paolo Pasolini, Luca Goldoni, Gianni Brera, Riccardo Bacchelli, Nicolò Carosio, etc.) dedicati al Bologna e alla sua storia.

Le letture saranno accompagnate dal suono della fisarmonica di Massimo Tagliata.

Evento a cura di: Riccardo Brizzi, Carlo Caliceti, Giorgio Comaschi

Bologna Città Creativa

Mer, 07/03/2019 - 15:46

Incontro con Renato Barilli

Incontro con Renato Barilli, critico d’arte, critico letterario e accademico italiano, per raccontare una carriera che ha attraversato da protagonista gli ultimi decenni di arte contemporanea.

Evento a cura di Pierfrancesco Pacoda.

Bologna Città Creativa

Mer, 07/03/2019 - 15:41

Incontro con Lorenzo Balbi, direttore artistico MAMbo

Evento a cura di Pierfrancesco Pacoda.

Oltre Festival | Massimo Pericolo, Dola, Irbis37, Gente

Mer, 07/03/2019 - 15:39

quinta giornata

Oltre Festival saluta il Parco delle Caserme Rosse domenica 7 luglio con la seconda serata a ingresso gratuito, regalando il concerto di Massimo Pericolo, considerato uno degli interpreti più originali e interessanti della scena hip-hop italiana, preceduto dai live del new-wave di Dola,  del trio rap milanese Irbis37 e di Gente.

Apertura Oltre Village: ore 16.30

Inizio concerti: vedi programma

Ingresso gratuito

Le separazioni conflittuali. Un problema di salute pubblica?

Mer, 07/03/2019 - 15:38

Incontro

Incontro con il Dott. Giovanni Battista Camerini, psichiatra, psicoterapeuta, neuropsichiatra infantile.

Conduce Gianluca Pascucci presidente dell' Ass. Culturale Insight, Psicologi per la città di Bologna

Oltre Festival | Clavdio, Margherita Vicario, Fosco17, Nostromo

Mer, 07/03/2019 - 15:26

quarta giornata

Sabato 6 luglio è la prima delle due serate a ingresso gratuito. Oltre Festival presenta un altro asso di nomi di assoluto pregio e di cui sentiremo parlare in futuro in maniera più forte: si spazia da Clavdio, cantautore indie-pop, a Margherita Vicario, una voce che si muove con agilità tra i generi e gli stili, preceduti dalla nuova promessa pop bolognese Fosco17 e dal cantautore marchigiano Nostromo.

Apertura Oltre Village: ore 16.30

Inizio concerti: vedi programma

Ingresso gratuito

Oltre Festival | Motta, BowLand, Murubutu, Giorgio Canali & Rossofuoco

Mer, 07/03/2019 - 15:00

terza giornata

Venerdì 5 luglio è la terza serata di Oltre Festival, l’ultima a pagamento. Attesissimo il live di Motta, reduce dal successo di Sanremo, preceduto dai BowLand, l’originalissima band che ha recentemente raggiunto la notorietà grazie alla partecipazione a X Factor. Da non dimenticare i live del professore del rap Murubutu e di Giorgio Canali & Rossofuoco.

Apertura Oltre Village: ore 16.30

Inizio concerti: vedi programma

Info biglietti e prevendita

Domani è un altro giorno

Mer, 07/03/2019 - 14:25

(Italia/2019) di Simone Spada (100') | Accadde domani

La storia della profonda amicizia tra Giuliano, attore piuttosto noto che vive e lavora a Roma, e Tommaso, insegnante e ricercatore nel campo della robotica trasferito in Canada. Tra momenti divertenti e altri drammatici, humour, complicità e commozione, i due si ritroveranno a trascorrere quattro indimenticabili giorni insieme. Seduttore e innamorato della vita, Giuliano è condannato da una diagnosi terminale il suo compito più doloroso è trovare una sistemazione a Pato, il suo meraviglioso e tenerissimo amico a quattro zampe.

"Assomiglia alla sensazione di un animo che traballa mentre un aereo attraversa una turbolenza e che, per non cedere al panico, ironizza sulla vita. È il remake di una pellicola argentina di qualche anno fa (Truman), ma diretto con il passo agrodolce e le risate amare della commedia all'italiana. Interpretato magistralmente dalla coppia di amici Giallini/Mastandrea, è un film sulla morte che si avvicina quando ancora non te lo aspetti, in quella mezza età in cui non hai più il fisico, ma nemmeno gli anni per la pensione. È anche un film sui legami e sul rispetto, sulla tranquilla accettazione della scelta dell'altro e su tutta la gamma delle umane reazioni davanti al dolore. (...) Leggero nella regia, profondo nel contenuto, Domani è un altro giorno passa con naturalezza dal pathos alla risata, accompagnato da un Giallini dolente, ma tanto fiero da non cedere alla disperazione. Umano e delicato, affronta temi spinosi come la sofferenza e l'eutanasia, ma è capace di sospendere il giudizio e lasciarlo allo spettatore."

Giulia Ciccone, "La Gazzetta di Parma"

Oltre Festival | Franco126, Mecna, Viito, Edo Ferragamo

Mer, 07/03/2019 - 14:14

seconda giornata

Giovedì 4 luglio sul palco di Oltre Festival saliranno Franco126, Mecna, Viito e Edo Ferragamo, artisti che si muovono in maniera più marcata tra le maglie della scena indie italiana, ma che mostrano allo stesso tempo una composizione che mischia riferimenti alla trap, al rap e soprattutto a uno stile che in molti amano definire neo-cantautoriale. Nome di punta della serata, Franco126, uno dei primi ad aver esplorato i confini tra trap e indie, dai lavori con Carl Brave fino alla più attuale collaborazione con Tommaso Paradiso dei The Giornalisti.

Apertura Oltre Village: ore 16.30

Inizio concerti: vedi programma

Info biglietti e prevendita

Il Campione

Mer, 07/03/2019 - 14:09

(Italia/2019) di Leonardo D'Agostini (105') | Accadde domani

Incontro con Leonardo D'Agostini

Giovanissimo, pieno di talento, indisciplinato, ricco e viziato. Christian Ferro è una rockstar del calcio tutta genio e sregolatezza, il nuovo idolo che ha addosso gli occhi dei tifosi di un'intera città e della serie A. Valerio Fioretti, solitario e schivo, è il professore che viene affiancato al giovane goleador. Tra i due all'inizio saranno scintille, ma presto si troveranno l'uno accanto all'altro, generando un legame che farà crescere e cambiare entrambi.

"Nell'immaginario collettivo - soprattutto maschile - lo schema di gioco di una partita di calcio è una metafora di vita. Se poi la metafora prende ispirazione dalla realtà si mette in scena la vita di un giovane fuoriclasse della Roma, e viene fuori Il Campione, film d'esordio cinematografico di Leonardo D'Agostini. L'opera prima di D'Agostini, sceneggiatore e regista che debuttò nel 2007 con il cortometraggio Sangre de Perro, è prodotto dall'accoppiata vincente Matteo Rovere e Sidney Sibilia. Protagonista eccellente di quest'esordio è Andrea Carpenzano nei panni di Christian Ferro, un giovanissimo outsider della magica Roma. Sceneggiato da Giulia Steigerwalt - sceneggiatrice di altre brillanti commedie d'esordio - su un soggetto di D'Agostini e Antonella Lattanzi, il film porta sul grande schermo la vita di un ragazzo di 23 anni considerato un "pibe de oro". Una storia che inevitabilmente ricorda per molti aspetti la carriera ineguagliabile del grande Francesco Totti e per altri quella del talentuoso ma indisciplinato Cassano. Entrambi giocatori della Roma, entrambi memorabili. Andrea è un ragazzo cresciuto al Trullo, estrema periferia a sud di Roma, che ha perso la madre da piccolo, è diventato un calciatore da milioni di euro l'anno e vive nella villa che la società gli ha messo a disposizione a Trigoria. Nella vita da rotocalchi che il personaggio gli attacca addosso, è compresa anche una piccola schiera di parassiti che vanno dagli amici di infanzia accampati a casa sua e impegnati in infinite partite alla playstation e al biliardo, a una fidanzata simile a Barbie, fino a un padre poco oculato nell'uso dei proventi del figlio. Christian ha un'identità "rissosa" da bulletto di periferia che si porta addosso, e questo gli procura un conflitto aperto con il presidente della sua società interpretato da Massimo Popolizio, il quale decide di ripulirgli l'immagine da romanaccio strascicato che in conferenza stampa diventa la macchietta dei giornalisti, imponendogli di studiare per il diploma. Comincia una selezione di aspiranti insegnanti privati dai quali viene fuori il professore Valerio Fioretti interpretato da Stefano Accorsi. Accorsi veste bene il ruolo del professore che ignora completamente chi sia nella vita lo studente che gli è affidato, e ignora tanto più la fatica che dovrà fare per convincerlo a studiare. (...) la coppia Accorsi-Carpenzano funziona molto bene, la complicità che nasce fra il prof Valerio e Christian ricorda vagamente quella della coppia francese Driss e Philippe (Francois Cluzet e Omar Sy) di Quasi amici. Il Campione è un film che come storia di formazione ha un'evoluzione positiva e divertente. La relazione fra i due protagonisti scivola lentamente su un piano emotivo molto personale, nasce un'amicizia speculare alle loro vite che li porterà a recuperare l'equilibrio esistenziale perduto. L'opera è ben confezionata, e le musiche di Ratchev&Carratello definiscono magnificamente il campione e il ritmo. Andrea Carpenzano ha singolarmente interpretato nella giusta misura il pudore e la fragilità di un campione ammirato e idolatrato. Il simbolo di una città che lo omaggia sui muri delle periferie, che tira fuori dal cemento e dal ghetto un talento di fama internazionale. Questo era un film già scritto nella "mitologia" di una città come Roma e Leonardo D'Agostini ha il merito di averla rappresentarla."

Manuela Caserta, "L'Espresso"

Bentornato Presidente

Mer, 07/03/2019 - 14:02

(Italia/2019) di Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi (96') | Accadde domani

Incontro con Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi

Sono passati otto anni dalla sua elezione al Quirinale e Peppino Garibaldi vive il suo idillio sui monti con Janis e la piccola Guevara. Peppino non ha dubbi: preferisce la montagna alla campagna...elettorale. Janis invece è sempre più insofferente a questa vita troppo tranquilla e soprattutto non riconosce più in lui l'uomo appassionato che voleva cambiare l'Italia. Richiamata al Quirinale, nel momento in cui il Paese è alle prese con la formazione del nuovo governo e appare minacciato da oscuri intrighi, Janis lascia Peppino e torna a Roma con Guevara. Disperato, Peppino non ha scelta: tornare alla politica per riconquistare la donna che ama.

"Non era facile fare la caricatura di un governo già ampiamente dedito alla causa, ma Bentornato Presidente riesce nel prodigio, e tuttavia non se ne scrive per questa ragione. Se ne scrive perché il presidente del governo più anticasta della storia dell'umanità - il nostro Bisio-Garibaldi - si rende conto che l'unico modo per uscire dal disastro è che gli italiani paghino le tasse. Se le pagassero - dice in un discorso a metà strada fra la Pimpa e Churchill - avremmo una tale quantità di denaro per sistemare il Paese che quelli di Düsseldorf verrebbero qui per il gusto di sbalordire. Diciamola facile: si rende conto che la casta non sono soltanto i partiti di destra o di sinistra, i loro danarosi padrini, le élite del sapere e della finanza. La casta è soprattutto una, gli italiani. Se pagano le tasse l'Italia si salva, se continuano a non pagarle non si salva. Che faranno? Lo saprete all'ultimo fotogramma."

Mattia Feltri, "La Stampa"

La Casa della Vita

Mer, 07/03/2019 - 13:57

Ori e Storie intorno all’antico cimitero ebraico di Bologna

La mostra è curata e organizzata dal Museo Ebraico di Bologna, dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Città metropolitana di Bologna e con la collaborazione della Comunità ebraica di Bologna.

Gli straordinari reperti di uno dei più ampi cimiteri ebraici medievali del mondo, rinvenuto alcuni anni fa a Bologna in via Orfeo, poco lontano dalle mura trecentesche, sono finalmente visibili dopo anni di studi e restauri in una mostra che intende raccontare la storia della comunità ebraica cittadina nei secoli del suo massimo splendore.

“La Casa della Vita” o Bet ha-chayyim è uno degli eufemismi con cui gli ebrei tradizionalmente indicano il cimitero (Bet ha-Qevaroth), poiché come si di legge nel Deuteronomio (30,19) “… ti ho posto davanti la vita e la morte … scegli dunque la vita, onde tu viva, tu e la tua progenie”. E dagli scavi condotti nell’area cimiteriale sono emerse straordinarie tracce di vita vissuta. Gioielli in oro di eccezionale fattura e bellezza, pietre incise, oggetti in bronzo recuperati in oltre quattrocento sepolture, attestano la presenza a Bologna di una fiorente comunità, proficuamente inserita nel contesto culturale e sociale fino all’espulsione, avvenuta per volere del papa nel 1569, e offrono lo spunto per ripercorrere, in maniera globale e sistematica, la storia di una minoranza, i suoi usi, la sua cultura e le sue interazioni con la società cristiana del tempo. Una settantina circa sono i reperti esposti in mostra a dare testimonianza di un luogo di cui era nota l’esistenza ma ormai perduta ogni traccia, a sollevare interrogativi e a ridestare ancora una volta la curiosità verso un’epoca tra le più interessanti ed enigmatiche nella storia culturale italiana. “Dalla condivisione al ghetto. Lo spazio degli Ebrei a Bologna dal XIV al XVI secolo” è il film appositamente prodotto dal Museo Ebraico di Bologna per narrare una storia, quella della Bologna ebraica, ancora inedita e di grande rilievo. In mostra anche documenti provenienti dall’Archivio Generale Arcivescovile e – dal 15 settembre 2019, in occasione della Giornata Europea della Cultura Ebraica – la riproduzione fotografica del Canone di Avicenna, fondamentale summa del sapere medico di allora, di cui la Biblioteca Universitaria di Bologna conserva un superbo manoscritto del XIV secolo ornato da splendide miniature a piena pagina con scene che illustrano le principali pratiche mediche e terapeutiche.

Nel Ventennale del Museo Ebraico di Bologna si torna parlare della presenza ebraica tra Quattro e Cinquecento in uno dei centri più importanti dell’ebraismo italiano. Durante il periodo di mostra, un percorso espositivo diffuso in musei e istituzioni culturali della città – Museo civico Medievale, Biblioteca Universitaria, Museo Internazionale e Biblioteca della Musica, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento-Certosa di Bologna – darà occasione al pubblico di conoscere luoghi, episodi, persone che hanno fatto la storia ebraica di Bologna. Il quadro che ne emerge è di grande respiro e di ricchezza insospettabile.

Orari di apertura
da domenica a giovedì 10.00-17.30 | venerdì 10.00-15.30
sabato e festività ebraiche chiuso

Biglietto
intero 7 €
ridotto 5 € (la riduzione si applica anche agli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna)

Green Book

Mer, 07/03/2019 - 13:49

(USA/2018) di Peter Farrelly (130')

New York, anni '60. Tony Lip, un tempo rinomato buttafuori, finisce a fare l'autista di Don Shirley, giovane pianista afro-americano. Lip deve accompagnare il pianista prodigio in un lungo tour nel profondo sud degli Stati Uniti. Dopo alcune prime difficoltà, il viaggio nelle regioni razziste degli USA porta i due a stringere una forte e straordinaria amicizia.

Premio come miglior film agli Oscar 2019 e ai Golden Globe 2019
Premio come miglior attore non protagonista a Mahershala Ali agli Oscar 2019 e ai Golden Globe 2019
Premio per la miglior sceneggiatura originale a Nick Vallelonga, Brian Currie e Peter Farrelly agli Oscar 2019 e ai Golden Globe 2019

"La trama si basa su un vecchio episodio dell'America razzista, per la verità ancora attuale in un paese che ne continua a subire le drammatiche conseguenze, permeato, però, da un senso liberal di ripulsa che non assomiglia allo stile urlato caro a Spike Lee: per il regista Farrelly, stavolta separato dal fratello Bobby, lo spunto diventa esemplare non tanto per l'accuratezza dei costumi, le scenografie e, in particolare, le poliedriche musiche, quanto per l'acclusa metafora dei più nobili sentimenti umani che dovrebbero essere e purtroppo non sono universali e trasversali. Basta rilevare, al proposito, che lo spedito e scorrevole racconto si svolge nel corso della tournée intrapresa all'alba degli anni 60 a bordo di un'elegante Cadillac azzurra da un raffinato pianista e jazzista nero e dal suo occasionale e rozzo autista italoamericano negli stati sudisti più discriminatori nei confronti degli afroamericani. Sul filo di situazioni picaresche e tragicomiche si capisce subito che dall'odioso contesto si sprigionerà il calore di un'amicizia in barba ai doppi e tripli pregiudizi, ma il meglio del film sta nel ritmo pressoché sinfonico con cui Ali e Mortensen si palleggiano i rispettivi minishow sull'ordito di dialoghi cronometrici, battute sarcastiche e qualche scaltrita mozione degli affetti."

Valerio Caprara, "Il Mattino"

Euforia

Mer, 07/03/2019 - 13:41

(Italia/2018) di Valeria Golino (115') | Accadde domani

Incontro con Riccardo Scamarcio

Matteo è un giovane imprenditore di successo, spregiudicato, affascinante e dinamico. Suo fratello Ettore vive ancora nella piccola cittadina di provincia dove entrambi sono nati e dove insegna alle scuole medie. È un uomo cauto, integro, che per non sbagliare si è sempre tenuto un passo indietro, nell'ombra. Sono due persone all'apparenza lontanissime. La vita però li obbliga a riavvicinarsi e una situazione difficile diventa per i due fratelli l'occasione per conoscersi e scoprirsi sorprendentemente uniti, in un vortice di fragilità e tenerezza, paura ed euforia.

"II titolo del film è evidentemente antifrastico: anche se in qualche scena si sorride, c'è ben poco di euforico nella vita dei personaggi. Semmai, per uno di loro, l'imprenditore Matteo, si tratta di un'euforia di facciata, di una volontà di agire e di controllare chi gli sta intorno, sul lavoro e nella vita privata. Il fratello Ettore, invece, insegna scienze a scuola, ha appena lasciato la moglie ed è in una crisi umana profonda. Un po' moralista un po' inetto, comunque sconfitto dalla vita, ha un cancro ma non sa di aver pochi mesi di vita. A gestire la situazione tenendosi informato, nascondendo la verità al fratello e seguendo le sue cure, sarà proprio Matteo. È l'occasione per un confronto tra i due diversissimi fratelli, per il loro ritrovarsi ma anche per il risorgere di conflitti sopiti. Da questo materiale la regia sembra scartare continuamente, soffermandosi sulle pause e sui momenti di sospensione, col risultato di trovare nelle pieghe, nei gesti, nelle atmosfere un riscatto ai luoghi comuni. La cosa più interessante è il confronto tra i due attori protagonisti Valerio Mastandrea e Riccardo Scamarcio. Del primo si conosceva già da tempo la straordinaria forza, la capacità di tenere in piedi un film quasi da solo. Ma è il secondo ad aver fatto, film dopo film, un percorso di crescita fino a raggiungere qui forse la sua migliore interpretazione. E anche in questo caso, indubbiamente, il merito va non solo alla sua riservata ma efficacissima sponda attoriale, ma anche alla regia di Valeria Golino."

Emiliano Morreale, "La Repubblica"

Ma cosa ci dice il cervello

Mer, 07/03/2019 - 13:35

(Italia/2019) di Riccardo Milani (98') | Accadde domani

Incontro con Riccardo Milani e Paola Cortellesi

Giovanna è una donna dimessa, addirittura noiosa, che si divide tra il lavoro al Ministero e gli impegni scolastici di sua figlia Martina. Dietro questa scialba facciata, Giovanna in realtà è un agente segreto, impegnato in pericolosissime missioni internazionali. In occasione di una rimpatriata tra vecchi compagni di liceo, i gloriosi "Fantastici 5", Giovanna ascolta le storie di ognuno e realizza che tutti, proprio come lei, sono costretti a subire quotidianamente piccole e grandi angherie al limite dell'assurdo.

"Fra Cosa ti dice il cervello, titolo di una popolare serie di National Geographic, e Ma cosa ci dice il cervello, titolo del nuovo film di Riccardo Milani, di diverso ci sono il «ma» e la particella pronominale, però è quel che fa la differenza fra un didattico viaggio nei segreti della mente e una pellicola che, ridendo, castigat mores. Divorziata alle prese con una mamma criticona (Carla Signoris) che nasconde i segni dell'età travestendosi da rockettara, Paola Cortellesi conduce una tranquilla routine di impiegata, mentre in realtà lavora per i servizi segreti: vale a dire che si occupa di sicurezza sul piano di proteggere il Paese dalle minacce del terrorismo internazionale piuttosto che dallo sbarco di un pugno di immigrati. Seguendola in missione fra Marocco e Mosca, il film rischia all'inizio di incagliarsi nelle sabbie mobili di una ruspante parodia bondiana, ma la rimpatriata con un quartetto di ex compagni di liceo, provvede a riportare la 007 ai valori di una quotidianità condivisa; e il film sui binari della commedia di costume, che della coppia Milani/Cortellesi (anche sceneggiatori) è genere assai congeniale. Il fatto che, nell'esercizio delle loro mansioni, l'hostess Pandolfi, il medico di base Mascino, l'allenatore di scuola calcio Marchioni e il prof. di Lettere Fresi, siano costretti a scontrarsi con l'ignoranza e la prepotenza in auge, fa scattare in Paola la molla dell'indignazione, inducendola a vendicare gli amici non con la violenza, bensì tramite la legge del contrappasso. Il tutto sull'esempio di Fresi che, apostrofato in aeroporto per la sua grassezza, replica spiritosamente all'aggressore con una tirata alla Cyrano, inanellando i possibili modi inventivi, fioriti ed eleganti con cui un'ingiuria può essere espressa se solo si possiedono le armi dell'arguzia e del sapere. Ci vuole coraggio di questi tempi a far scattare la risata ironizzando sulla mala- educazione di una società dove cultura, gentilezza, buone maniere vengono giornalmente demonizzate. Ma la piccola lezione di civiltà è impartita con un garbo e un divertimento che accattivano la simpatia, riscattando la commedia di alcune fragilità."

Alessandra Levantesi, "La Stampa"

Oltre Festival | Noyz Narcos, Rkomi, Ernia, Speranza

Mer, 07/03/2019 - 13:10

prima giornata

Prende il via mercoledì 3 luglio nel Parco delle Caserme Rosse, Oltre Festival,  la nuova arena estiva dedicata alla musica.

Una serata dai chiari lineamenti rap, con l’attesissimo Noyz Narcos, nome di punta e storico esponente della scena hip-hop romana, preceduto dagli astri nascenti Rkomi, Ernia, e Speranza. Concerti, quindi, che hanno come filo conduttore le mille sfaccettature e interpretazioni del rap conscious, da quello crudo e cupo di Noyz Narcos all’indie-rap di Rkomi.

Apertura Oltre Village: ore 16.30

Inizio concerti: vedi programma


Info biglietti e prevendita

Acquaponica @ Kilowatt Summer

Mer, 07/03/2019 - 09:03

Inaugurazione del tavolo acquaponico alle Serre dei Giardini Margherita

L’inaugurazione sarà un momento di condivisione e racconto del progetto insieme ai ragazzi di Acquaponic Design, start-up bolognese di cui fanno parte designer, agronomi e acquacoltori. Per l’occasione, arriveranno nuovi ospiti nelle grandi vasche di coltivazione, dalle carpe koi ai pesci rossi, e si potrà contribuire alla realizzazione del progetto seminando le piante che popoleranno le vertical tower.

A seguire ci sarà un rinfresco per festeggiare l’avvio del nuovo sistema di coltivazione.

 

IL PROGETTO
Risparmio idrico, design e coltivazione sostenibile le parole chiave del progetto realizzato da Kilowatt, insieme a Aquaponic Design. L’acquaponica è un metodo di coltivazione senza terra che permette di crescere ortaggi in sinergia con l’allevamento di pesci d’acqua dolce. Questo sistema non prevede l'utilizzo né di concimi né di pesticidi, dando la garanzia di un sistema sostenibile per l'ambiente: all’interno dell’impianto l’acqua è in continuo ricircolo dalla vasca delle piante a quella dei pesci e le deiezioni di quest’ultimi, ricche di ammoniaca, costituiscono il nutrimento delle piante. Questo sistema di coltivazione consente molti vantaggi rispetto all’agricoltura tradizionale, tra cui: il 90% del risparmio idrico, risparmio energetico e riduzione di emissioni di CO2, una maggiore densità di coltivazione per mq. Questo sistema, inoltre, è applicabile in qualsiasi area geografica o urbana, anche in piccoli spaz e consente di creare un ambiente sinergico tra l’uomo e la natura. Tre sono gli elementi che compongono il progetto delle Serre: il laghetto, l’area principale dell’impianto, contiene 10 metri cubi d’acqua e ospita oltre 200 pesci tra rossi, carpe koi, gambusie e medaka; il tavolo acquaponico, elemento che caratterizza l'intero sistema e lo rende unico in Italia, è composto da 12 mini pond di diverse dimensioni tutti collegati tra loro grazie al principio di vasi comunicanti; le vertical towers: 21 torri, 3 metri di altezza, 11 slot per torre, per un totale di 231 piante coltivabili in verticale in meno di 4 metri quadrati di suolo occupato. L'acqua del laghetto del tavolo viene trasportata, grazie ad un sistema di tubature, direttamente in una vasca di raccolta posizionata in fondo all'orto, dove una pompa la preleva e la distribuisce ad ogni elemento del sistema acquaponico. L'argilla espansa all'interno delle torri viene attraversata dall'acqua per gravità e reindirizzata nuovamente nella vasca di raccolta. Al tavolo e al laghetto l'acqua ritorna grazie a due elementi di tubolare curvato. Il progetto pone una grande attenzione alla sostenibilità e all'innovazione, capaci di ridurre l'impatto dell'uomo sull'ambiente e di preservare le risorse per le generazioni future, un tema che Kilowatt mette da sempre al centro del suo agire. L'obiettivo è avviare un percorso di sensibilizzazione verso i nuovi sistemi di coltivazione fuori suolo che svolgeranno un ruolo chiave per la sostenibilità alimentare e ambientale delle città, oltre che sperimentare una produzione a metro 0 da utilizzare per la preparazione dei piatti di Vetro, il bistrot delle Serre. Tra gli obiettivi anche la sensibilizzazione e il coinvolgimento dei frequentatori delle Serre: fare in modo che le persone entrino in contatto con il sistema, ne capiscano il funzionamento e siano coinvolte nella cura del progetto.

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