uno dei cinque incontri promossi dalla Fondazione Duemila sul tema 31 ottobre 1926, una pagina di storia nel cuore di Bologna.
Marinella Manicardi in un incontro dedicato al drammaturgo Luigi Gozzi, che proprio su quell'episodio costruì il dramma L'attentato: chi fu a sparare? Un complotto? Fascisti dissidenti? Un attentatore isolato? Un 'giallo' tuttora irrisolto. All'istante un povero ragazzo, Anteo Zamboni, viene ferocemente linciato dai ‘seguaci' di Mussolini, e pochi giorni dopo sono promulgate le leggi speciali che sanciscono l'instaurazione della dittatura.
Oltre a Marinella Manicardi, attrice e cofondatrice del Teatro delle Moline, partecipano Marco De Marinis, professore ordinario di Discipline Teatrali nel Dipartimento delle Arti dell'Università di Bologna, il professore del DAMS Gerardo Guccini e il direttore del Teatro dell'Argine Andrea Paolucci.
Sarà presente Luisa Marchini, curatrice con Gregorio Scalise di La Storia in scena: il linciaggio di Anteo Zamboni, simulazione del processo contro i familiari di Anteo Zamboni del 16 dicembre 2006.
Ingresso libero fino ad esaurimento posti.
convegno sul tema dei libri per ragazzi
Incontro organizzato da AIE Associazione Italiana Editori e Bologna Children’s Book Fair nell’ambito della Federation of European Publishers (FEP).
vincitore del Premio Strega 2017, per la presentazione del suo libro LE OTTO MONTAGNE (Einaudi).
Ne parlano con l’autore il Sindaco di Bologna Virginio Merola, Alberto Bertoni e Stefano Petrocchi.
Pietro è un ragazzino di città, solitario e un po' scontroso. La madre lavora in un consultorio di periferia, e farsi carico degli altri è il suo talento. Il padre è un chimico, un uomo ombroso e affascinante, che torna a casa ogni sera dal lavoro carico di rabbia. I genitori di Pietro sono uniti da una passione comune, fondativa: in montagna si sono conosciuti, innamorati, si sono addirittura sposati ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo. La montagna li ha uniti da sempre, anche nella tragedia, e l'orizzonte lineare di Milano li riempie ora di rimpianto e nostalgia. Quando scoprono il paesino di Grana, ai piedi del Monte Rosa, sentono di aver trovato il posto giusto: Pietro trascorrerà tutte le estati in quel luogo "chiuso a monte da creste grigio ferro e a valle da una rupe che ne ostacola l'accesso" ma attraversato da un torrente che lo incanta dal primo momento. E li, ad aspettarlo, c'è Bruno, capelli biondo canapa e collo bruciato dal sole: ha la sua stessa età ma invece di essere in vacanza si occupa del pascolo delle vacche. Iniziano così estati di esplorazioni e scoperte, tra le case abbandonate, il mulino e i sentieri più aspri. Sono anche gli anni in cui Pietro inizia a camminare con suo padre, "la cosa più simile a un'educazione che abbia ricevuto da lui". Perché la montagna è un sapere, un vero e proprio modo di respirare, e sarà il suo lascito più vero: "Eccola li, la mia eredità: una parete di roccia, neve, un mucchio di sassi squadrati, un pino". Un'eredità che dopo tanti anni lo riavvicinerà a Bruno.
Paolo Cognetti ha deciso di fare lo scrittore in un cinema parrocchiale, dopo la proiezione del film L'attimo fuggente, nel 1992. Ha passato gli anni successivi alla ricerca del suo capitano, fino al giorno in cui, nel 1997, ha scoperto Raymond Carver. Da allora ama la letteratura americana e scrive racconti.
Le voci dei libri settembre- dicembre 2017
Colloquio fra Brunella Dalla Casa, autrice di Attentato al duce. Le molte storie del caso Zamboni (il Mulino, 2000) e Claudio Santini, già presidente dell'Ordine dei giornalisti dell'Emilia Romagna.
Proiezione di immagini d'archivio del 31 ottobre 1926 e di un filmato sull'inaugurazione del Littoriale. Esposizione della tuba del sindaco Umberto Puppini messa a disposizione dal nipote Federico Ciordinik (autore di Seicento sigarette, Mursia, 2009).
L'iniziativa è il primo appuntamento del progetto, ideato e curato da Marco Macciantelli, dal titolo 31 ottobre 1926, una pagina di storia nel cuore di Bologna, che prevede una serie di incontri, in diverse sedi, per ripercorrere i drammatici eventi che si svolsero quel giorno a Bologna: l'attentato al duce, in città per l'inaugurazione del Littoriale, e il successivo linciaggio dell'adolescente Anteo Zamboni, ma anche i fatti che ne scaturirono, a partire dal processo messo in atto contro la famiglia Zamboni difesa dall'avvocato socialista Roberto Vighi che avrà un ruolo di primo piano nella storia amministrativa bolognese del dopoguerra. Ma soprattutto quei tragici fatti furono il pretesto per una dura campagna di repressione che portò al definitivo processo di "fascistizzazione" dello Stato con la soppressione della libertà di stampa e lo scioglimento dei partiti.
Niva Lorenzini incontra Rosaria Lo Russo
Niva Lorenzini incontra Rosaria Lo Russo in occasione dell'uscita delle sue ultime raccolte "Nel nosocomio", Effigie, Milano 2016 e "Controlli", Mille Gru, Monza 2016 (con video di Daniele Vergni).
Dialogheranno con loro Vito Bonito, Loredana Magazzeni e Maria Luisa Vezzali.
Con la partecipazione di studenti e studentesse della classe 5 Fi del Liceo Galvani.
Rosaria Lo Russo
Poeta, traduttrice, saggista, lettrice-performer, voce recitante e insegnante di letteratura e lettura di poesia da alta voce, si occupa di letteratura, poesia e teatro e dei rapporti fra poesia e performance teatrali, di drammaturgia, letteratura teatrale e letterature comparata moderna e contemporanea.
Nell'ambito di Bibliopride 2017: VI giornata nazionale delle biblioteche
di Neil Simon
con Patrizia Spinosi, Lello Giulivo, Maria Rosaria Virgili, Nicola D'Ortona e Angela Russo
traduzione Luigi Lunari
progetto registico Pasquale Squitieri
scene Bruno Garofalo
costumi Maria Grazia Nicotra
regia Antonio Mastellone
Dopo l'anteprima al Teatro Augusteo di Napoli, la tournée italiana de La strana coppia di Neil Simon farà tappa al Teatro Il Celebrazioni di Bologna facendo ritornare sul palcoscenico, dopo oltre dieci anni, una tra le più grandi attrici italiane di tutti i tempi, Claudia Cardinale. Lo spettacolo vuole essere un omaggio al recentemente scomparso Pasquale Squitieri, che aveva fortemente creduto in questo progetto. La strana coppia racconta la forza che l'amore ha di unire le persone e sarà messa in scena dall'aiuto-regista prediletto di Squitieri, Antonio Mastellone, attraverso l'utilizzo dei suoi appunti di regia. In scena la versione al femminile della nota pièce teatrale che vedrà recitare insieme una vera "strana coppia" composta da Claudia Cardinale e Ottavia Fusco, i due grandi amori della vita di Pasquale Squitieri, la storica compagna di vita e l'ultima moglie.
Feriali ore 21,00
Domenica ore 18,00
Perfetta è un monologo teatrale che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno e che come tutti noi lotta nel mondo. Ma, per l'appunto, è una donna, e il suo corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. Perfetta è la radiografia fisica, sociale ed emotiva di 28 comici e disperati giorni della vita della protagonista.
Feriali h 21
Domenica h 18
Teresa Mannino
Dopo 154 date nei teatri italiani con il suo spettacolo Sono nata il ventitré, con cui ha raccontato la sua infanzia, la sua vita e come è cambiato il mondo attorno a lei, Teresa Mannino torna in teatro con il suo nuovo spettacolo, che ancora una volta prende ispirazione dalla sua amata Sicilia.
Vivo chiusa in un armadio, per mesi, anni. Un giorno decido di uscire, apro le ante e un piccolo raggio di luce artificiale mi acceca, esco e provo ad aprire gli occhi, li apro e leggo che il principe Harry si sta sposando e che l’asse della terra si sta spostando. Mi butto stranamente sulla notizia meno glamour. Com’è possibile che l’asse terrestre stia variando? Finché sparisce la primavera, cambiano le stagioni, ma l’asse della Terra… Pare che, a causa dello scioglimento dei ghiacci, i Poli diventino più leggeri e l’asse si sposti. Come quando, al parco, il compagno strafottente che hai di fronte scende all’improvviso dal dondolo e ti fa cadere giù. Bastardo! Leggo che le cose stanno cambiando in modo radicale e velocissimo, gli animali si estinguono a un ritmo allarmante, come quando sono spariti i dinosauri 66 milioni di anni fa. Nel mare ci sono più bottiglie di plastica che pesci, sulle spiagge più tamarri che paguri. Leggo che non c’è più acqua da bere e aria da respirare. Cose di pazzi! Ma la prova che qualcosa di epocale sta accadendo arriva quando vedo la pubblicità del filo interdentale per cani. Segno certo che stiamo per estinguerci al ritmo di zumba! Ma si parla sempre d’altro, di posteggi per mamme etero, di tablet a scuola, di ascolti televisivi, di fake news, di bonus bebè. Fuori dall’armadio scopro che il mondo va a rotoli, rotoli di carta igienica. Allora, cerco delle strategie: non uso più rotoli, di nessun tipo, chiudo l’acqua mentre mi insapono, tengo spente le luci dell’albero di Natale, vendo la macchina e faccio l’orto sul balcone. Ma ciò non migliora la situazione del pianeta e in più mi sono complicata la vita. La strategia deve essere un’altra. Decido di richiudermi nell’armadio, ma l’armadio non è più lo stesso, dentro quell’armadio sento la Terra girare. Teresa Mannino
Feriali ore 21,00
Domenica ore 18,00
Vincenzo Salemme
con Nicola Acunzo, Vincenzo Borrino, Antonella Cioli, Sergio D'Auria, Teresa Del Vecchio, Antonio Guerriero, Giovanni Ribo' e Mirea Flavia Stellato
scritto e diretto da Vincenzo Salemme
Dopo una prima stagione di successo fatta di una ricca tournée e di oltre 18.000 spettatori in sole tre settimane di messa in scena al Teatro Sistina di Roma, torna Una festa esagerata!, la brillante commedia scritta, diretta e interpretata da Vincenzo Salemme. Lo spettacolo nasce da una necessità che l'autore e attore aveva in mente da tempo: raccontare in chiave realistica e divertente il lato oscuro e grottesco dell'animo umano. "Non dell'umanità intera ovviamente, ma di quella grande melassa/massa dalla quale provengo, quel blocco sociale che in Italia viene definito piccola borghesia. Volevo parlare delle cosiddette persone normali, di coloro che vivono nascondendosi dietro lo scudo delle convenzioni", scrive Vincenzo Salemme. L'artista vede la nostra borghesia come un grande condominio, fatto di vicini che si scambiano favori ma che al contempo si pugnalano alle spalle. "L'idea dalla quale parto mi sembra efficace in questo momento storico fatto di conflitti internazionali, guerre di religione e odi razziali" chiarisce l'attore campano.
Feriali h 21
Domenica h 18
(ITA – alt-rock – WWNBB) + Lucy Anne Comb (ITA – songwriting)
A tre anni di distanza dal fortunato EARTHBEAT (WWNBB, 2014) tornano i BE FOREST, annunciando la ristampa del loro straordinario album di debutto COLD (WWNBB, 2011), in uscita il prossimo 13 ottobre per We Were Never Being Boring.
COLD è un album che nasce dal soffio freddo e nitido dell’inverno della provincia. C’è la stessa scossa buia e abbagliante che agita ancora i feedback delle loro inquiete chitarre, che rimbalza dentro i loro cupi tamburi, che scintilla nei gelidi riverberi di quella voce. Un suono dall’equilibrio perfetto, tra la misura del freddo assoluto e la passione piena delle loro canzoni.
La decisione di ristampare COLD nasce dalle innumerevoli richieste dei fan accumulate negli anni per far sì che il disco tornasse disponibile in catalogo.
I Be Forest sono attualmente al lavoro sul loro prossimo terzo LP e hanno in programma un tour in cui sarà riproposto per intero COLD. Special Guest presente in tutti i live sarà Lucy Anne Comb, pseudonimo di Guido Brualdi, pesarese con all’attivo un EP, Yourselfie (2016, Coward Records): songwriting di velluto, un trench, una chitarra, un filo di rossetto
Un omaggio alla designer di borse Alberta Dalla, le cui creazioni negli anni ’80 e ’90 fecero il giro del mondo, vendute nei più importanti store internazionali, da Barneys a New York a The Ginza di Tokio a Joyce a Hong Kong: oltre 450 i modelli in esposizione provenienti dall'archivio privato della stilista, instancabile collezionista di borse, con pezzi che vanno dalla fine del Settecento ai giorni nostri, oltre naturalmente alle borse che Alberta creò durante gli anni della sua attività con il marchio Alberta D., spesso rifacimenti di quei pregiati modelli provenienti da un'instancabile ricerca in tutto il mondo.
Molti dei pezzi saranno in vendita a partire dal giorno dell'inaugurazione, e ritirabili a conclusione della mostra. Una selezione dei 50 pezzi più pregiati saranno protagonisti di un’asta a chiusura dell’evento, il 14 ottobre.
Opening
martedì 12 settembre
ore 16:30 – ingresso privilegiato 30 € (utilizzabili per l’acquisto delle borse in mostra, con diritto di prelazione sull’acquisto)
ore 18:00 - apertura al pubblico
Orari
dal martedì al sabato dalle 17:30 alle 19:30
Asta
sabato 14 ottobre ore 19
festoso viaggio itinerante con musica, parole e immagini tra strade, muri e... treni con la Banda Roncati e altri artisti. Partenza dalla stazione di Bologna, arrivo a Castenaso
Evento conclusivo del progetto Graffiti Masters 2017 coordinato da Paolo Brasa, Ass.ne Bravi Ragazzi.
Un viaggio tra le arti, dalla musica della Banda Roncati, dalla poesia delle scritte sui muri raccontate in metrica da Ateliersi, alle colorate opere di Street Art realizzate dal 2010 al 2017.
Per chi parte da Bologna
h 18.15 stazione ferroviaria Bologna Centrale piazzale est
ASSALTO SONORO AL TRENO con Banda Roncati, Olivia Bignardi clarinetto e Salvatore Panu fisarmonica (i passeggeri devono munirsi di biglietto ordinario Bologna-Castenaso)
Per chi aspetta il treno a Castenaso
h 18.45 stazione ferroviaria Castenaso Centrale
URBAN SPRAY LEXICON - concerto breve per imbrattamenti, voce e chitarra di Ateliersi, con Fiorenza Menni voce, Mauro Sommavilla chitarra
Il viaggio musicale con la Banda e tra i murales di Castenaso Street Art continua per le strade del paese.
(NED – indie pop – Mind of a genius)
L’olandese, ma cresciuto in Norvegia, Koen Van De Wardt dice che per lui ‘fare musica’ non vuol dire solamente rubare l’attenzione dell’ascoltatore: “È sempre il nostro obiettivo finale, per me e la band, creare musica che riesca a influenzare lo stato d’animo di chi ci ascolta, trasmettendo quello che proviamo noi in prima persona.” Il 24enne, cresciuto dall’età di quattordici anni nelle campagne Norvegesi, si è ritrovato a vivere in solitudine, luogo nel quale ha fatto nascere la propria musica. Auto didatta, ha imparato a suonare numerosi strumenti e creare le proprie armonie. Beat sperimentali, vocals quasi sussurrati e melodie eleganti contraddistinguono Klangstof, un progetto nato solista e ora sviluppato da un gruppo.
concerto (fino a mezzanotte): 10 euro (+ tessera Hovoc)
dopo mezzanotte: 5 euro (+ tessera Hovoc 17/18 compresa)
L’ingresso è riservato ai soci tesserati HOVOC 17/18. La tessera ha validità per tutta la stagione 2017/2018 ed è GRATUITA se ritirata e convalidata alla cassa entro mezzanotte
conferenza di Nicola Piccioli, presidente di FeiMo Contemporary Calligraphy.
La sfragistica è la scienza umanistica che studia i sigilli da un punto di vista artistico e tecnico, nonché il loro valore probatorio, la natura diplomatica e giuridica, i metodi di restauro e conservazione.
Se in Occidente è una disciplina essenzialmente storica, in Cina fa parte della storia dell'arte perché in quel paese i sigilli sono diventati una delle tre arti dei letterati. Anche se sconosciuta ai più in Occidente, l'arte dei sigilli nei paesi dell'Asia orientale ha un valore pari a quello della calligrafia e della pittura a inchiostro.
I sigilli, inizialmente un'arte applicata il cui momento classico di riferimento è considerato quello della dinastia Han, durante i Tang divennero la terza arte maggiore, per avere un ulteriore sviluppo nel XV secolo con la comparsa dello zhuanke 篆刻, o "arte dei letterati di incidere sigilli", mentre nel XVIII secolo iniziò un percorso di modernizzazione con una sempre maggiore influenza sulla calligrafia e la pittura.
Durante la conferenza verranno illustrati, materiali, tecniche, evoluzione e apprezzamento estetico dei sigilli cinesi.
incontro
Conferenza della prof.ssa Koto Satô dell'Università di Yamagata.
La conferenza si tiene in lingua giapponese con traduzione consecutiva in italiano.
Con la collaborazione di Ai Aoyama e Alessandro Guidi.
(USA – proto-punk)
Nel 1973, una band chiamata The Dictators ha iniziato a suonare a New York diventando subito molto influenti e parte integrante della scena punk newyorchese. Dopo tre dischi sotto major però, la band si è sciolta, riformandosi soltanto a metà degli anni Novanta per una serie di show di successo in territorio spagnolo. E finalmente, nel 2001, fare un nuovo disco.
Dopo un po’ però, la band scopre che due componenti hanno intenzione di non continuare, mentre altri due sì. Gente da tutti gli Stati Uniti (e da tutto il mondo) decidono così di visitare il Manitoba’s, bar di proprietà del cantante dei The Dictators, Handsome Dick Manitoba, per sentire le canzoni dei The Dictators e i nuovi pezzi che Mr. Manitoba aveva nel mentre iniziato a scrivere.
È così che due dei membri fondatori, Ross “The Boss” (chitarra) e Handsome Dick, decidono di suonare ancora per i loro fan.
Ma proprio perché la formazione non era più quella originale, i due decidono di aggiungere la sigla “NYC” al loro nome per rimarcare la differenza: la nuova band è così composta da Handsome Dick Manitoba, Ross The Boss, Daniel Ray (chitarra), Dean “The Dream” Rispler (basso) e JP “Thunderbolt” Patterson” (batteria).
Non molto dopo però, la band decide di cambiare nuovamente il suo nome per rendere chiara a tutti la nuova formazione del gruppo: MANITOBA NYC. La stessa band di sempre, la stessa line-up dei DICTATORS NYC.
concerto (fino a mezzanotte): 16 euro (+ tessera Hovoc)
dopo mezzanotte: 5 euro (+ tessera Hovoc 17/18 compresa)
L’ingresso è riservato ai soci tesserati HOVOC 17/18. La tessera ha validità per tutta la stagione 2017/2018 ed è GRATUITA se ritirata e convalidata alla cassa entro mezzanotte
Concerto gratuito. A causa del numero limitato di posti è necessaria la prenotazione (massimo due posti) all’indirizzo e-mail info@quadreriapalazzomagnani.it. Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti.
Il luogo: La Quadreria è il risultato di acquisti del secondo Novecento e raccoglie dipinti soprattutto di scuola bolognese, dal Cinquecento al Settecento. Nel palazzo è inoltre possibile ammirare il fregio con le Storie della fondazione di Roma, affrescato attorno al 1590 da Agostino, Annibale e Ludovico Carracci, un'opera che ha cambiato la storia della pittura in Italia. La Quadreria è un progetto di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.
Concerto alla Quadreria di Palazzo Magnani.
L’ingresso è gratuito. A causa del numero limitato di posti è necessaria la prenotazione (massimo due
posti) all’indirizzo e-mail info@quadreriapalazzomagnani.it.
Le richieste verranno accolte fino ad esaurimento dei posti.
La Quadreria è il risultato di acquisti del secondo Novecento e raccoglie dipinti soprattutto di scuola bolognese, dal Cinquecento al Settecento. Nel palazzo è inoltre possibile ammirare il fregio con le Storie della fondazione di Roma, affrescato attorno al 1590 da Agostino, Annibale e Ludovico Carracci, un'opera che ha cambiato la storia della pittura in Italia. La Quadreria è un progetto di Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.
I Concerti di Musica Insieme
Cristina Zavalloni - voce
Danusha Waskiewicz - viola
Andrea Rebaudengo - pianoforte
programma
Cristina Zavalloni si esibisce in recital con colleghi come Gabriele Mirabassi, Mario Brunello, Andrea Lucchesini e collabora con orchestre quali London Sinfonietta, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Accademia di Santa Cecilia.
Danusha Waskiewicz ha collaborato in qualità di prima viola con numerose orchestre, dalla Chamber Orchestra of Europe alla Sinfonieorchester des Bayerischen Rundfunk.
Andrea Rebaudengo ha suonato per importanti istituzioni concertistiche italiane tra cui il Teatro alla Scala di Milano, l’Orchestra Filarmonica di Torino e l’Orchestra “Giuseppe Verdi” di Milano.
I Concerti di Musica Insieme
Programma:
Aleksandr Borodin
Quartetto per archi n. 1 in la maggiore
Sergej Prokof’ev
Dieci Pezzi da Romeo e Giulietta op. 75 per pianoforte
Dmitrij Šostakovič
Quintetto in sol minore op. 57 per pianoforte e archi
Da oltre settant’anni, il Quartetto Borodin è considerato fra i più autorevoli ensemble cameristici in attività. Acclamato per le sue interpretazioni di Beethoven e Šostakovič, con il quale ha collaborato direttamente, è ospite dei più importanti centri musicali, tra cui Vienna, Zurigo, Londra e New York. Alexei Volodin suona per le stagioni concertistiche di realtà come l’Orchestra Nazionale Russa, la Singapore Symphony Orchestra, la London Symphony Orchestra e l’Orchestra del Teatro Mariinskij. Viene regolarmente invitato in sale da concerto quali la Tonhalle di Zurigo, l’Auditorio Nacional di Madrid, e il Palau de la Música di Barcellona.