seconda parte | Arena del Sole - Stagione 2018/19
The Great Game – Afghanistan è un affresco teatrale diviso in 13 stazioni che il Tricycle Theatre di Londra ha commissionato ad altrettanti autori per raccontare il rapporto complesso e quasi sempre fallimentare che l’Occidente ha avuto con l’Afghanistan, stato che per la sua posizione geografica ha da sempre rivestito un’importanza strategica fondamentale nello scacchiere mondiale. Il progetto ha debuttato nell’aprile 2009 e ha riempito le sale per tre mesi, elogiato dal Daily Telegraph, per il quale era “in cima alla lista dei migliori spettacoli dell’anno”, come dal Guardian: “qualcosa di importante è accaduta al Tricycle dove la storia e la cultura dell’Afganistan sono state portate in scena in un modo emozionante e provocatorio”.
Afghanistan: il grande gioco (Parte prima) + Afghanistan: enduring freedom (Seconda Parte)
di Lee Blessing, David Greig, Ron Hutchinson, Stephen Jeffreys, Joy Wilkinson, Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
seconda parte | Arena del Sole - Stagione 2018/19
The Great Game: Afghanistan è un affresco teatrale commissionato dal Tricycle Theatre, la più grande officina di teatro politico inglese, a tredici autori tra i più interessanti del teatro anglofono. “È un esempio di quel teatro anglofono che ci piace e ci somiglia, e la vicenda dei rapporti tra Occidente e Afghanistan è metafora di tutti gli errori fatti in Asia. Ci sembra importante riaffermare la nostra fiducia nella capacità del teatro di raccontare grandi storie e di tornare ad avere una funzione “epica”, nel senso di elemento catalizzatore di una comunità attorno a grandi temi di interesse comune, di strumento utile per leggere il mondo contemporaneo e interrogare la storia. I testi che danno vita all’epopea di Afghanistan sono un esempio perfetto del ruolo centrale che a nostro avviso il teatro può tornare ad avere nella comunità degli uomini. I diversi autori ci restituiscono il risultato di un lavoro di ricerca storica spesso accuratissimo, ma lo trasformano in vero teatro, emozionante, toccante e a volte poetico”.
Ferdinando Bruni, Elio De Capitani
Afghanistan: enduring freedom è composto da cinque tesi che raccontano il periodo 1996-2010
di Richard Bean, Ben Ockrent, Simon Stephens, Colin Teevan, Naomi Wallace
traduzione Lucio De Capitani
regia Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
con Claudia Coli, Michele Costabile, Enzo Curcurù, Alessandro Lussiana, Fabrizio Matteini, Michele Radice, Emilia Scarpati Fanetti, Massimo Somaglino, Hossein Taheri, Giulia Viana
Arena del Sole - Stagione 2018/19
Nanni Garella prosegue il suo lavoro con gli attori di Arte e Salute e lo fa con una scelta coraggiosa e peculiare come quella di confrontarsi con la Commedia dell’Arte. Li buffoni è una commedia stralunata, strampalata, scritta nel ‘600 da Margherita Costa – cantante, attrice, scrittrice e cortigiana romana. È un canovaccio di Commedia dell’Arte, recitato certamente all’improvviso dapprima, poi trascritto dall’autrice in una molteplicità di lingue – o meglio in vari accenti stranieri dati alla lingua italiana: una trama scarna, arricchita dai virtuosismi degli attori, che creano un panorama di personaggi “buffi, storti, nani, gobbi, scimuniti”, come li definisce la stessa Costa.
Arte e Salute prenderà spunto da questo canovaccio dimenticato dalle scene per quattro secoli e ne trarrà una commedia “strana”, almeno quanto la nostra vita dei nostri giorni. «Stiamo lavorando alla riscrittura della commedia, ambientandola nel nostro presente e prendendo spunto dall’idea di Margherita Costa – bizzarra, ma originalissima – di usare varie lingue (spagnolo, tedesco, turco…), in qualche modo “italianate”. Questo ci ha aperto la strada per far parlare i nostri personaggi, quasi tutti immigrati, in una nuova coinè linguistica, non più lingua italiana, ma appunto “italianata”…
I nuovi sviluppi, anche nella trama, sono stati imprevedibili; e ci hanno costretto ad una rielaborazione profonda del testo. Non sappiamo a tutt’oggi che cosa ne sortirà; una cosa è certa: questa commedia bislacca, che affonda le sue radici nella tradizionale buffoneria della Commedia dell’Arte, a distanza di quattro secoli è ancora capace di parlarci della natura profonda del nostro paese. Cambieranno le forme, cambierà il contesto sociale e con esso le storie dei personaggi, ma rimarrà intatto lo spirito della commedia italiana: ridere, ridere, ridere e poi rispecchiarsi nei personaggi fino a riconoscerne la virulenta attualità».
dal canovaccio di Margherita Costa
regia Nanni Garella
con gli attori di Arte e Salute
Nanni Garella, Valentina Mandruzzato, Ksenija Martinovic, Lucio Polazzi, Giovanni Cavalli della Rovere, Luca Formica, Pamela Giannasi, Iole Mazzetti, Fabio Molinari, Filippo Montorsi, Mirco Nanni, Massimiliano Paternò, Moreno Rimondi, Roberto Risi
Arena del Sole - Stagione 2018/19
Da mercoledì 21 a domenica 25 novembre sul palcoscenico del Teatro Arena del Sole tornano Elena Bucci e Marco Sgrosso, con il capolavoro di Bertolt Brecht L’anima buona del Sezuan con la regia di Elena Bucci; nuova produzione che rinnova la collaborazione tra ERT Fondazione e i due artisti, accompagnati sul palco da Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica, Valerio Pietrovita e Marta Pizzigallo. In scena anche Christian Ravaglioli che esegue le musiche dal vivo.
Una favola di sorprendente attualità, L’anima buona del Sezuan è la storia di Shen-Tè (Elena Bucci), una donna che vende i suoi favori e vive nella capitale della provincia cinese del Sezuan. La vicenda inizia quando tre dei in pellegrinaggio attraverso il paese alla ricerca di qualche anima buona arrivano in città e chiedono ospitalità per la notte. Solo Shen-Tè vorrà accoglierli, gesto per il quale la ricompenseranno con una somma di mille dollari d’argento, una possibilità per cambiare vita e affrancarsi dalla sua disonorevole condizione. La generosa donazione è però vincolata al comandamento di continuare a praticare la bontà: da questa apparentemente fortunata circostanza, le vite e i destini dei molti personaggi della storia verranno sconvolti.
Nello svolgersi della vicenda, l’anima buona Shen-Tè si rivelerà troppo generosa e debole di fronte all’avidità e alla cattiveria di approfittatori e postulanti che dovrà affrontare. È così che per legittima difesa, e nel paradossale tentativo di resistere, la donna darà vita al suo spietato alter ego, l’affarista Shui-Tà, cinico e inflessibile personaggio, suo doppio. La scissione, lo sdoppiamento di cui Shen-Tè è iniziatrice coinvolgerà nella spirale della metamorfosi anche gli altri personaggi, come l’acquaiolo Wang o l’innamorato aviatore Yang Sun (entrambi interpretati da Marco Sgrosso).
Con i toni di una fiaba, l’opera si interroga sul sentimento del bene e del male, una riflessione attraverso cui Brecht ci spinge al confronto con tematiche urgenti, per riflettere anche sul ruolo e sul significato dell’arte e del teatro di oggi.
di Bertolt Brecht
traduzione di Roberto Menin
progetto, elaborazione drammaturgica e interpretazione Elena Bucci, Marco Sgrosso
con Maurizio Cardillo, Andrea De Luca, Nicoletta Fabbri, Federico Manfredi, Francesca Pica,
Valerio Pietrovita, Marta Pizzigallo
regia di Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso
una coproduzione CTB Centro Teatrale Bresciano / Emilia Romagna Teatro Fondazione
collaborazione artistica Le Belle Bandiere
si ringrazia Davide Reviati per l’immagine
durata 2 ore e 20 minuti con intervallo
Arena del Sole - Stagione 2018/19
Provare… Che cosa? Ad amare. Che cosa ancora?
Dormire sul sesso acquietato; là, dove tutto è ignoto.
Piangere là, in quel punto del mondo
Marguerite Duras
Liberamente ispirato al testo di Marguerite Duras, La Malattia della morte viene presentato nell’adattamento drammaturgico di Alice Birch, per la regia di Katie Mitchell. Un viaggio intenso, a tinte forti, nel mondo dell’intimità, del desiderio, e di tutte le figure e le emozioni – meravigliose e inquietanti –che animano i paesaggi notturni.
In una stanza d’albergo vicino al mare, un uomo aspetta. Aspetta lei. Lei che arriva sempre e solo di notte. Lei che non parla. Lei che non gli dice mai di no. Lei che soddisfa tutte le sue richieste. Il prezzo non è importante: lui vuole imparare l’amore e i suoi misteri, vuole conoscere quel sapore ancora una volta nella vita. Questa è la cosa importante. Questo il senso profondo di quegli incontri di cui è lui il vero protagonista.
Spettacolo in lingua francese e italiana sovratitolato in italiano
consigliato ai maggiori di 18 anni
da Marguerite Duras
regia Katie Mitchell
adattamento Alice Birch
con Laetitia Dosch, Nick Fletcher, Jasmine Trinca
Arena del Sole - Stagione 2018/19
Il testo, vincitore nel 2013 del 52° Premio Riccione per il Teatro, è una lotta verbale, una riflessione non scontata su migrazione e scontri tra culture, e allo stesso tempo un'esplorazione della possibilità del tragico nella contemporaneità.
Uno spettacolo fortemente allegorico in cui l'uomo europeo e la donna araba portano con loro i valori di culture differenti, di popoli per sensibilità lontani, ma accomunati dal fatto di affacciarsi sul Mediterraneo, culla dell'Europa e allo stesso tempo campo di conquista militare, politica ed economica da parte dell'Occidente.
Un turista si trova in una città senza nome del Nord Africa, dove incontra una giovane donna in una sera al tramonto davanti al mare; questa immagine diventa il principio della storia: dieci frammenti, istantanee che, nella loro sospensione, sembrano ricordare alcune visioni del pittore Edward Hopper.
Attraverso il susseguirsi degli incontri delle due figure tra le strade della vecchia città, permane la sensazione di una sospensione del tempo, scandito non dall'orologio ma dai movimenti della parola, sempre sfuggente, precaria, ambigua che tenta di farsi ponte tra culture lontane. Si procede per associazioni, contrasti e come un puzzle, pezzo dopo pezzo si intravede il disegno finale.
Lo spazio ideato dal regista Claudio Autelli crea un alfabeto originale dove far risuonare in tutta la sua ambiguità la storia tra l'uomo e la donna e tra l'uomo e la gente della città vecchia, una piattaforma sulla quale costruire il loro gioco e dentro la quale l'europeo intraprende un viaggio che lo costringe a ingaggiare un corpo a corpo con la propria coscienza.
di Davide Carnevali
regia Claudio Autelli
con Alice Conti, Michele Di Giacomo, Giacomo Ferraù, Giulia Viana e Noemi Bresciani
adattamento e regia di Roberto Latini
Fortebraccio Teatro
“Cantico dei Cantici”
Adattamento e regia Roberto Latini
con Roberto Latini
musiche e suoni Gianluca Misiti
luci e tecnica Max Mugnai
produzione Fortebraccio Teatro
con il sostegno di Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il contributo di MiBACT, Regione Emilia-Romagna
Nell'ambito del progetto de La Soffitta 2018 | Teatro "Roberto Latini, per Voce Sola", a cura di Fabio Acca. In collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione.
Il Cantico dei Cantici è uno dei testi più antichi di tutte le letterature.
Pervaso di dolcezza e accudimento, di profumi e immaginazioni, è uno dei più importanti, forse uno dei più misteriosi; un inno alla bellezza, insieme timida e reclamante, un bolero tra ascolto e relazione, astrazioni e concretezza, un balsamo per corpo e spirito.
Se lo si legge senza riferimenti religiosi e interpretativi, smettendo possibili altre chiavi di lettura, quasi incoscientemente, se lo si dice senza pretesa di cercare altri significati, se si prova a non far caso a chi è che parla, ma solo a quel che dice, senza badare a quale sia la divisione dei capitoli, le parti, se si prova a stare nel suo movimento interno, nella sua sospensione, può apparirci all’improvviso, col suo profumo, come in una dimensione onirica, non di sogno, ma di quel mondo, forse parallelo, forse precedente, dove i sogni e le parole ci scelgono e accompagnano.
Non ho tradotto alla lettera le parole, sebbene abbia cercato di rimanervi il più fedele possibile.
Ho tradotto alla lettera la sensazione, il sentimento, che mi ha da sempre procurato leggere queste pagine. Ho cercato di assecondarne il tempo, tempo del respiro, della voce e le sue temperature.
Ho cercato di non trattenere le parole, per poterle dire, di andarle poi a cercare in giro per il corpo, di averle lì nei pressi, addosso, intorno; ho provato a camminarci accanto, a prendergli la mano, ho chiuso gli occhi e, senza peso, a dormirci insieme. (Roberto Latini)
L’avversario | Arena del Sole - Stagione 2018/19
Una stanza bianca.
Un letto.
Un trono.
Un costume elegantissimo, ricostruzione perfetta di un abito nobiliare inglese di fine XV secolo.
Ma la stanza non è quella di un castello tardo medievale, e nemmeno il letto: sembrano piuttosto gli interni disadorni e freddi di una stanza d’ospedale. Psichiatrico, forse.
Allora cosa ci fa un costume da Riccardo III? Chi sono i tre uomini che si alternano in modo schizofrenico tra tutti i ruoli della storia?
Il problema è che Shakespeare e il suo Riccardo non ci bastano più: eppure è un testo gigantesco, finanche esagerato, con troppi personaggi, ma sublime, dalle prime parole alle ultime, che cancellano l’orrore, liberano dal sangue e dalla presenza angosciosa del male, nella sua incarnazione più pura e luciferina.
Quando, con Enzo Vetrano e Stefano Randisi, abbiamo cominciato a ragionare sul nostro Riccardo, è stata fortissima l’esigenza di sottrarlo al medioevo inglese e fargli abitare il presente, perché non fosse l’ennesima variazione sul tema ma qualcosa di meno rassicurante.
Come nell’originale shakespeariano il male si ammanta del fascino più irresistibile, qui il gioco è rendere quel male invisibile, scambiabile per il bene e viceversa: nell’epoca delle false identità e dei travestimenti (digitali, analogici, teatrali o domestici che siano) il crimine – anche il più efferato – non è mai facile da riconoscere né da confessare.
Francesco Niccolini
di Francesco Niccolini
regia Enzo Vetrano, Stefano Randisi
con Enzo Vetrano, Stefano Randisi e Giovanni Moschella
Secondo l'orchestra di Piazza Vittorio
Siamo abituati all’idea di un Don Giovanni burlone, che si finge spesso un altro. Il travestimento, la mascherata sono le tentazioni per lui irresistibili. Si direbbe – per dirla con le parole di Fedele d’Amico – che egli inganni le donne non tanto per il piacere di conquistarle, ma che si prodighi a conquistarle per il piacere di ingannarle. Amare le donne e diventare ogni volta un altro. Potrebbe essere una definizione del Teatro come luogo in cui esseri in carne e ossa si fingono altri.
Il Don Giovanni dell’Orchestra di Piazza Vittorio parte però da presupposti diversi. L’idea è quella di sempre: rappresentare se stessi nei panni di altri, recitare il ruolo di se stessi con le parole e il carattere di personaggi di fantasia. L’opera buffa non è, in realtà, apertamente realistica, basata su personaggi della vita quotidiana? Il Don Giovanni lo è totalmente, con una novità assoluta: l’invenzione dell’intervento sovrannaturale che nella nostra rilettura prende la forma dell’inconscio.
Mario Tronco
Con Petra Magoni, Simona Boo, Hersi Matmuja, Mama Marjas, Evandro Dos Reis, Omar Lopez Valle, Houcine Ataapianoforte, Leandro Piccioni
contrabbasso Pino Pecorelli
batteria Ernesto Lopez Maturell
chitarre Emanuele Bultrini
tastiere Andrea Pesce
elaborazione musicale Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli
direzione artistica e regia Mario Tronco
regia Andrea Renzi
I Metalmeccanici dalle 150 ore al Diritto Soggettivo alla Formazione | Tavola rotonda
Interventi di:
MAURIZIO LANDINI - Segretario Nazionale CGIL
UMBERTO TOSSINI - Responsabile Risorse Umane Automobili Lamborghini
LUIGI GUERRA - Università di Bologna
MATTEO LEPORE - Presidente del Comitato di indirizzo della Destinazione Turistica Metropolitana
Modera:
MICHELE BULGARELLI - Segretario Generale FIOM Bologna
A cura di FIOM Bologna
di Giancarlo Fontana. Giuseppe G. Stasi, Commedia (100’) - Italia 2018
Claudia è una giovane restauratrice che lavora in proprio, con l'aiuto delle due amiche più care. Da mesi ha completato un grosso lavoro per la Sovrintendenza, ma la pubblica amministrazione non le paga quanto dovuto. L'unica entrata certa è la pensione della nonna Birgit, ma improvvisamente la nonna muore, e nella mente di Claudia e delle sue amiche si fa strada un insano proposito: surgelare il cadavere dell'anziana signora per continuare ad incassare la sua pensione fino a quando non avranno recuperato il credito loro dovuto.
San Giorgio di Piano – Parco della Pace
Metti la nonna in freezer
Regia di Giancarlo Fontana, Giuseppe G. Stasi
Commedia (100’)
Italia 2018
con Fabio De Luigi, Miriam Leone, Barbara Bouchet, Maurizio Lombardi, Marina Rocco
In caso di maltempo il film verrà proiettato presso la Sala del Consiglio Comunale, via Libertà 35
Informazioni:
B’Est Movie info@rassegnabestmovie.it
Unione Reno Galliera Tel. 051 8904824 | eventi@renogalliera.it
di Scott Speer. Drammatico, sentimentale (91’) - USA 2018
Katie ha diciassette anni, adora la musica e ama profondamente suo padre, genitore, educatore, amico. Orfana di madre, Katie è affetta da Xeroderma Pigmentoso, una rara patologia genetica che causa ipersensibilità alla luce del sole. Costretta dalla culla a un'esistenza ritirata e oscurata dietro vetri speciali, Katie guarda passare la vita degli altri e prova a vivere la sua con l'aiuto di Morgan, l'amica del cuore. Sotto alla sua finestra scorrazza da sempre anche Charlie, il ragazzo con lo skate che le ha rubato il cuore alle elementari. Seduta in stazione a cantare una delle sue canzoni, una notte lo incontra e lui si innamora perdutamente. Katie vorrebbe fuggire, ma l'amore è come il sole, impossibile proteggersi.
San Pietro in Casale - Piazza dei Martiri della Liberazione
Il sole a mezzanotte
Regia di Scott Speer
Drammatico, sentimentale (91’)
USA 2018
con Bella Thorne, Patrick Schwarzenegger, Rob Riggle, Quinn Shephard
In caso di maltempo il film verrà proiettato presso il Cinema Teatro Italia in via XX settembre 6.
Informazioni:
B’Est Movie info@rassegnabestmovie.it
Unione Reno Galliera Tel. 051 8904824 | eventi@renogalliera.it
tour in collaborazione con SOFOS e INAF-OABO
Due divertenti appuntamenti nella settimana delle stelle cadenti
Prezzo euro 18 intero – 10 ridotto fino a 12 anni e disabili
Itinerari del cibo fra tradizione e modernità | visita guidata a cura di City Red Bus
Due interessanti appuntamenti guidati dal “cuoco della storia” Claudio Cavallotti. Si parte per un viaggio nel tempo a bordo del CityRedBus, alla scoperta dell’evoluzione di alcuni alimenti che sono sulle nostre tavole da sempre. Sarà interessante vedere l’evoluzione delle tecniche di produzione e conservazione di alcuni cibi; sarà possibile inoltre degustare specialità direttamente dall’antica Roma (e non solo)!
programma:
17 luglio | Dal ghiaccio al gelato
22 agosto | Una storia fatta di latte
Prezzo euro 20 intero – 13 ridotto fino a 12 anni
di Sydney Sibilia. Commedia, azione (102’) - Italia 2017
È passato un anno da quando la banda di Pietro Zinni è stata colta in flagranza di reato nel laboratorio di produzione Sopox e ognuno dei suoi componenti rinchiuso in un carcere diverso. Da Regina Coeli Pietro continua ad avvertire le autorità che un pazzo ha sintetizzato gas nervino ed è pronto a compiere una strage, ma nessuno lo prende sul serio.
Quarto Inferiore di Granarolo dell'Emilia - Parco Marco Brunelli
Smetto quando voglio - Ad honorem
Sydney Sibilia
Commedia, azione (102’)
Italia, 2017
con Edoardo Leo, Valerio Aprea, Stefano Fresi, Paolo Calabresi, Libero De Rienzo
In caso di maltempo il recupero è previsto il 6 agosto (un solo appuntamento per Comune) al Parco della Resistenza di Granarolo.
Informazioni:
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Unione Reno Galliera Tel. 051 8904824 | eventi@renogalliera.it
Caccia al tesoro in trenino | visita guidata a cura di City Red Bus
Il dottor Balanzone ha bisogno di aiuto! Vi aspettiamo per una caccia al tesoro in giro per la città in cui, accompagnati dal nostro trenino, lo aiuteremo a ritrovare il suo tesoro perduto. Per tutti i partecipanti un piccolo omaggio e per la squadra vincitrice un simpatico premio.
Eventi in collaborazione con Burattini di Riccardo.
Prezzo euro 15 adulti, euro 10 bambini fino a 12 anni
di Andrea Magnani. Commedia (95’) - Italia, Ucraina 2017
Isidoro, per i familiari Easy, ha 35 anni ed è stato una promessa dell'automobilismo competitivo fino a quando non ha cominciato a prendere peso. Ora vive con la madre e si imbottisce di antidepressivi. Fino al giorno in cui il fratello gli chiede un favore speciale: un operaio ucraino è morto sul lavoro e la salma va riportata in Ucraina senza troppe formalità. Easy può così tornare a guidare...un carro funebre.
Malalbergo - Cortile di Palazzo Marescalchi
Easy - Un viaggio facile facile
Regia di Andrea Magnani
Commedia (95’)
Italia, Ucraina 2017
con Nicola Nocella, Libero De Rienzo, Barbara Bouchet
Introduce il regista Andrea Magnani
In caso di maltempo la proiezione sarà recuperata a data da destinarsi (un solo recupero per Comune)
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di Cal Brunker. Animazione (91’) - USA, Canada 2017
Lo scoiattolo Spocchia e i suoi amici se la spassano alla grande, sgranocchiando senza sosta nel negozio di noccioline. Andie, invece, è critica verso il loro comportamento: non sono più in grado di andarsi a procurare il cibo, stanno tradendo la loro natura, cosa succederebbe se improvvisamente avessero bisogno di tornare a cercare le ghiande? Puntuale, lo scenario si avvera e Spocchia e gli altri si trovano in grande difficoltà.
Bentivoglio - Cortile del Castello
Nut Job: tutto molto divertente
Regia di Cal Brunker
Animazione (91’)
USA, Canada 2017
Età 5+
In caso di maltempo il film verrà proiettato presso il Centro Culturale TeZe in via Berlinguer 7 a Bentivoglio.
Informazioni:
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di Silvio Soldini. Drammatico, sentimentale (115’) - Italia, Svizzera 2017
Teo è un creativo che lavora presso un'importante agenzia di pubblicità. Ha una relazione con Greta, ma non disdegna attenzioni anche nei confronti di un'altra donna. Il suo incontro con Emma, che ha perso la vista in giovane età, ha un matrimonio alle spalle e lavora come osteopata, cambia il suo modo di rapportarsi con l'altro sesso. Allo slancio iniziale debbono però far seguito scelte che non sempre è facile adottare.
Argelato - Piazza Caduti della Libertà
Il colore nascosto delle cose
Silvio Soldini
Drammatico, sentimentale (115’)
Italia, Svizzera 2017
con Valeria Golino, Adriano Giannini, Laura Adriani, Arianna Scommegna
In caso di maltempo il film verrà proiettato all'interno del Teatro Comunale di Argelato, via Centese, 50
Informazioni:
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di Francesca Archibugi. Commedia, drammatico (103’) - Italia 2017
Giorgio Selva, celebre giornalista televisivo, 'condivide' un figlio con la ex moglie, architetto che non lo perdona e non perdona gli skyline che rubano spazio al cielo. Tito, diciassettenne dinoccolato, ciondola tra casa e scuola dribblando l'azione incalzante del padre e avanzando in bicicletta sulle fasce della vita. Porta e rete sono ancora lontane ma Tito riceve giorno per giorno palle da giocare e rilanciare a una banda scriteriata di amici.
Budrio - Piazza 8 marzo
Gli sdraiati
Regia di Francesca Archibugi
Commedia, drammatico (103’)
Italia 2017
con Claudio Bisio, Gaddo Bacchini, Ilaria Brusadelli, Cochi Ponzoni, Antonia Truppo
In caso di maltempo il recupero è previsto il 31 luglio (un solo appuntamento per Comune)
Informazioni:
B’Est Movie info@rassegnabestmovie.it
Unione Reno Galliera Tel. 051 8904824 | eventi@renogalliera.it