Golosa lettura animata di Gli Acchiappapensieri per bambini da 3 a 8 anni nell'ambito della festa Cioccola-ti-amo
Aspettando che una torta molto speciale completi la propria cottura, due cuochi pasticcioni raccontano storie sul cibo: chi mangia troppo e chi per niente, i diversi gusti e i giochi più strani inventati con il cibo… Nell'ambito di "Cioccola-ti-amo", la festa che riempie il centro di Casalecchio di Reno del "cibo degli dei" nel week-end dell'8-9 febbraio, e del ciclo Vietato ai Maggiori in Festa!, "Gli Acchiappapensieri" propongono ai bambini da 3 a 8 anni la lettura animata Mhmm… che buono!, come di consueto seguita dalla merenda offerta a tutti i partecipanti da Melamangio e accompagnata dalla piccola mostra bibliografica a tema culinario preparata dalla Biblioteca C. Pavese (con possibilità di prendere in prestito i libri in esposizione).
La partecipazione ha un costo di 4 Euro per bambino e un accompagnatore;
Per informazioni e prevendite (mar-sab 13.00-19.00): tel. 051.598300 - biblioteca@comune.casalecchio.bo.it
con gli strumenti musicali dell'epoca
ore 20.30 e 22.00
Kees Boeke flauto dolce
Liuwe Tamminga clavicembalo, virginale, muselaar e organo
Musiche di Jan Pieterszoon Sweelinck (Amsterdam, 1562-1621) e Jacob van Eyck (Utrecht, 1590-1657).
Mostra di spartiti e strumenti musicali dell’epoca di Johannes Vermeer
Esposizione curata da Luigi Ferdinando Tagliavini e Liuwe Tamminga.
Presentazione dell’archivio personale a due anni dalla scomparsa
E' ora possibile consultare le carte dell'ex Sindaco di Bologna, Guido Fanti, depositate dalla famiglia presso la Fondazione Gramsci Emilia-Romagna e rirordinate grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Ne parlano, insieme a Carlo Galli, Presidente della Fondazione Gramsci Emilia-Romagna,
Lanfranco Fanti, in rappresentanza della famiglia
Marco Cammelli, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna
Alberto Melloni, Fondazione per le scienze religiose Giovanni XXIII
Gianni Pittella, Parlamento Europeo
Salvatore Alongi, Archivista
Gli interventi saranno preceduti dal Saluto del Sindaco, Virginio Merola
Per consultare l'inventario on-line: www.cittadegliarchivi.it
Arte a misura di bambino - laboratorio per bambini dai 5 ai 12 anni
Workshop con l'artista Raimondo Galeano, in concomitanza della sua mostra personale presso Spazio San Giorgio.
Dipingiamo con la Luce
Un'esperienza unica e irripetibile con l'artista che supera i limiti della pittura, unico nel suo genere e nella storia dell'arte. Pittore illuminato e illuminante, Galeano si affida totalmente all'uso della luce. Luce che scrive, luce che dipinge. La tela si trasforma in un set cinematografico sfavillante.
Il progetto Pop for Kids ha l'obiettivo di diffondere il valore dell'arte come educazione alla cultura e alla libertà di pensiero partendo dalla più giovane età. Coltivare l'immaginazione è la strada per imparare a crescere con apertura mentale e creatività. Essere creativi oggi è condizione necessaria per riuscire a guardare oltre l'ordinario, per gettare le basi di un futuro basato su ricerca e innovazione e distinguersi per originalità in qualunque campo.
Atelier d’arte per bambini e genitori
Per bambini dai 3 ai 7 anni
Due ore per giocare con Picasso: racconti, colori, geometrie e tagli per costuire una personalissima scultura d’autore!
Costo: 10.,00 € bambino + genitore
Il laboratorio è su iscrizione e a numero chiuso.
Regia di Guido Ferrarini
Si tratta di uno spettacolo multimediale che fa largo uso delle nuove tecnologie. Lo spettacolo non è una biografia, assurge piuttosto ad archetipo della volontà umana di raggiungere sempre e comunque la conoscenza. Tutto avviene cent’anni fa fra Livorno e Pontecchio, fino al famoso colpo di fucile. Ci commuoveremo con l’umanità del professor Rosa, primo insegnante di Marconi e con Nello Marchetti, il telegrafista cieco che gli insegnò a usare il tasto telegrafico. Sorrideremo alle espressioni stupefatte e incredule del famiglio Marchi che lo assiste nei suoi esperimenti, o agli infondati timori e alla sciocca incredulità e superstizione dei contadini di Pontecchio che lo vedono armeggiare con strane e rumorose apparecchiature. Ma soprattutto soffriremo e saremo in ansia con lui, ragazzo di vent’anni, che sta febbrilmente cercando di dimostrare che le supponenti teorie dei grandi scienziati non sempre hanno ragione al cospetto dell’intuizione, della volontà e dell’intelligenza dei grandi predestinati. E infine gioiremo con lui quando dalla valle lontana echeggerà, potente e innovativo, il famoso colpo di fucile, che da quel momento metterà per sempre il mondo in comunicazione con se stesso. Tutto questo sotto l’occhio implacabile e freddo del Computer, e dei suoi virus.
Ad un anno dall’uscita di Urna Elettorale, I Crazy Crazy World of Mr.Rubik festeggiano al Locomotiv la 100esima data del crazy crisi tour.
In tutto 220 concerti per due dischi, che li hanno portati in lungo e in largo per tutta la penisola. La loro attitudine anarchica in bilico tra ricerca etnica, elettronica, rock e neotropicalismo si fonde con le tematiche affrontate nell’album. Scorci del nostro paese all’epoca della crisi, un tentativo di descrivere il presente in questa bolla di sfiducia nelle istituzioni e nel futuro. Nulla di meglio della home venue della Locomotiv Records per celebrare la loro instancabile attività live. Ospitit speciali per l’evento saranno i Phidge, che per presenteranno l’ultimo lavoro “Needs”.
The Crazy Crazy World of Mr.Rubik è un progetto di musica sperimentale nato da Matteo Dicembrio, Stefano Orzes e Gabriele Ciampichetti, formatosi a Bologna nel 2009.
Il primo album della formazione bolognese, intitolato “Are you Crazy or Crazy Crazy?”, viene pubblicato nel 2010 per Locomotiv Records. La band fa del live ben presto la sua attività principale, sostenendo oltre 120 concerti in tutta Italia in poco più di un anno. Dopo un periodo di pausa dedicato al loro side project Eveline sostenuto da un lungo tour europeo ed alcuni opening importanti a band del calibro di Battles (link Battles), Dirty Three (link:Dirty Three) e Mono (link:Mono), la band torna in studio per comporre il suo secondo album. “Urna Elettorale (The Crazy Crazy Crisi)” è il titolo del disco, realizzato sempre per Locomotiv Records, con la collaborazione di Woodworm e Tirreno Dischi. Qui la sperimentazione al limite del prog del loro primo album lascia spazio ad un’attitudine anarchica che mira a fondere l’elettronica al rock, il punk alla musica etnica africana e sudamericana. Le linee vocali utilizzate mescolano parole e vocalizzi, a differenza delle derive teatrali che avevano contraddistinto il loro primo lavoro. Le tematiche affrontate nell’album sono scorci dell’Italia all’epoca della crisi, il tentativo di descrivere il presente nella sua bolla di sfiducia nelle istituzioni e nel futuro.
il nuovo progetto di C. Pipitone dei Marta Sui Tubi
Gli M.C.N. Sono un gruppo musicale Alternative Heavy Metal /Post Hardcore nato tra Madone (BG) e Bologna. Il 29 novembre esce il loro primo disco “u cirivieddu che è cchinur’acqua?!” (Qanat Records/Goodfellas) In tour da gennaio 2014. Il gruppo si è formato nel 2011 quando Davide Paolini (Venua) e Carmelo Pipitone (Marta sui tubi) entrambi siciliani ma residenti a Bologna, incontrano Roby Vitari già componente dei Jester Beast, The Art Of Zapping, Headcrasher, e altri. Solo nel 2013 alla formazione si aggiunge Giacomo Maria Carpa, polistrumentista di origine marsalese. Il 29 Novembre 2013 è uscito il loro primo disco in studio “u cirivieddu che è cchinu r’acqua?!” per l’etichetta palermitana Qanat Records con distribuzione Goodfellas. Il disco è stato mixato e “maitirizzato” da Roby Vitari al “Number 8 Studio” di Torino. Le influenze musicali dei componenti sono varie; si passa dall’harcore al punk, dal grind al trash metal fino ad arrivare al noise garage dei primi anni ’90. I testi sono in siciliano (palermitano n.d.r.!), lingua che la band trova particolarmente adatta per nuove, inusuali sperimentazioni nel campo metal. Nei testi si affrontano, in chiave ficcantemente ironica, i temi della quotidianità: vita di strada, incomprensioni, rapporti difficili tra i due sessi, rabbia, indolenza.
di Laura Chiossone (2012) Ospite: Laura Chiossone
sp.guest MASSIMO TAGLIATA ELISABETTA DALLARGINE voce - MICHELA PEDRINI voce - SERENA PECORARO voce - LINDA PALAZZOLO voce MASSIMO TAGLIATA piano e fisa
MELISSA STOTT voce - NICO MENCI p.forte - MIRKO SCARCIA c.basso - FEDERICO OCCHIUZZI batt.
JIMMY VILLOTTI p.forte e chit. - MIRCO SCARCIA C.BASSO - FABIO GRANDI batt.
ENRICO ZANISI p.forte - JOE REHMER c.basso - ALESSANDRO PATERNESI batt.
ALESSANDRO TODESCHINI p.forte - ROBBIE BENEVENTI c.basso - STEFANO SORACE batt
(Ita/1980) Episodio tratto da “Siciliani” di Vittorio Sindoni, da e con Giuseppe Fava (55′)
E’ la puntata più lunga della serie “Siciliani”, da e con Giuseppe Fava. Una sintesi lucida e precisa della storia della mafia nelle varie fasi, dal bandito Giuliano agli inizi degli anni '80. Con Ida Di Benedetto, Corrado Gaipa, Biagio Pelligra e l’intervento del poeta Ignazio Buttitta.
La serata si avvale della collaborazione di: Fondazione Fava, Coordinamento Fava, Kinodromo, SpazioMenomale, MadreporaTeatro (Centro delle donne – Associazione Orlando), SalaDoc, Cineteca di Bologna, Distribuzioni dal basso, Il Campanile dei Ragazzi, Diecieventicinque, Ass. Gli anni in tasca – Il cinema e i ragazzi, Presidio Studentesco e Universitario di Libera-Bologna.
Con il patrocinio di: Comune di Bologna – Quartiere San Vitale.
Media Partner: Radio Città del Capo, Libera Radio, Indaco.
Kinodromo partecipa alla rassegna PROCESSO ALLA NAZIONE – GIUSEPPE FAVA 30 ANNI DOPO. Omaggio collettivo e itinerante tra cinema, giornalismo, teatro, cultura che si terrà a febbraio e marzo 2014 a Bologna a cura di Nomadica, Caracò, I Siciliani giovani
A quasi un anno di distanza dalla prima retrospettiva curata da Nomadica e presentata a Bologna da Kinodromo lo scorso 4 aprile 2013, si proporre nuovamente una serata dedicata al grandissimo autore siciliano, all’interno di una rassegna che quest’anno coinvolgerà tutta la città di Bologna da febbraio a marzo 2014.
Durante gli ultimi anni di vita Giuseppe Fava giunge ad un’analisi lucida: la mafia è un potere multinazionale che siede nelle poltrone del parlamento. E’ un potere che riguarda e tocca tutti noi sin da bambini, anche se non ce ne accorgiamo, e che fa di noi, in partenza, dei mafiosi. Solo attraverso una consapevolezza profonda del fenomeno come delle sue innumerevoli manifestazioni è possibile prendere coscienza di questo rapporto e cercare di superarlo. Fava parla di un’isola che è l’Italia, di un’Italia che è il mondo occidentale. Da questo il “Processo alla Nazione” – parafrasando il titolo del suo primo libro-inchiesta “Processo alla Sicilia” (1967) – ma fatto a colpi di cultura: di cinema, di televisione, di romanzi, di opere teatrali, di vero giornalismo; fatto con la convinzione che solo attraverso la dignità di questi mezzi è possibile costruire una società altrettanto degna. Un “processo”, di cui conosciamo già la sentenza, diventa così l’omaggio stesso a Giuseppe Fava, 30 anni dopo il suo assassinio (Catania, 5 gennaio 1984). Questa manifestazione toccherà decine di spazi differenti della città di Bologna e verrà riproposta in altre città d’Italia.
Dialoga con l’autore, Ferdinando Balzarro, Stefano Sacco.
“Un sogno di nome Cristiana” è un romanzo sulle ossessioni, i sentimenti e le perversioni, un viaggio nell’intimo e insondabile animo umano.A volte ciò che è invisibile, incompleto, che sta dietro l’angolo, attrae più del visibile e del finito. Quello che è chiaramente delineato blocca sul nascere l’intervento attivo della fantasia e dell’immaginazione. Quello che è appunto accaduto al protagonista (e voce narrante) del romanzo (unico personaggio a cui l’autore non dà un nome). Cosa può verificarsi infatti nel suo immaginario quando il caso gli concede di notare una ragazza solo di spalle? Cosa di così tanto misterioso si può scatenare, quale visionaria reazione emotiva si innesca nel subconscio quando il “quadro” è incompleto, quando il fascino dell’illusorio prevale sulla cieca ineluttabilità del reale?
Incontro con Eugenio Riccomini
In occasione della mostra che si inaugura l’8 febbraio a Palazzo Fava, Eugenio Riccomini presenta La luce segreta di Vermeer - La ragazza con l'orecchino di perla e gli altri capolavori della pittura fiamminga e olandese del secolo d'oro (Pendragon). Interviene con lo storico dell’arte Pierluigi Masini, direttore marketing del Resto del Carlino.
Un agile volumetto in cui il grande storico dell’arte Eugenio Riccòmini ci guida in un viaggio da Rubens a Rembrandt, da Van Dyck a De Hooch. Una pittura che ci ha insegnato a guardare il mondo che è dentro e attorno a noi, nei nostri pensieri e nelle nostre case; ma anche quello lontano, oltre l’orizzonte e l’oceano… Fino all’approdo nel “golfo di luce” in cui risplende la figura della Ragazza con l’orecchino di perla di Jan Vermeer.
Incontro con Albertina Soliani per la presentazione del suo libro. Intervengono Flavia Prodi, Sandra Zampa e Giuseppe Civati.
La storia di vita e politica di Albertina Soliani è racchiusa tra due abbracci. Quello della gente del suo paese natale nella bassa reggiana e oggi anche quello della gente birmana, attraverso gli incontri con Aung San Suu Kyi. Tra Boretto e Rangoon si snoda il racconto di questo libro, più di una biografia personale alla fine del mandato parlamentare. È la ricostruzione di quel tessuto di relazioni di amicizia, costellazioni d’idee, che con ostinazione e misteriosi collegamenti hanno contribuito al rinnovamento della Chiesa, della scuola e della politica in Italia. Un percorso non privo di delusioni, come per gli ostacoli al progetto dell’Ulivo e le tre cadute politiche di Prodi, raccontate senza reticenze nel giudizio sulle responsabilità personali e dei partiti. Sempre con la speranza delle sentinelle che guardano oltre la notte, per affidare l’alba alle nuove generazioni.