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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 42 min 51 sec fa

The Irishman

Mar, 12/31/2019 - 12:25

(USA/2019) di Martin Scorsese (209')

"Parla di vite che vanno e vengono, con tutti i loro tumulti, i drammi, la violenza, le perdite... e di come inevitabilmente svaniscano, come tutti. Il film è un mausoleo di miti. Trasforma in rimpianti tutti i miti del gangster. Questo film lo si vive. Un capolavoro. Corollario perfetto a Quei bravi ragazzi e Il padrino". Non si tratta di una recensione ma dei giudizi entusiasti affidati a Twitter da Guillermo del Toro, emblematici dell'ammirazione unanime suscitata dall'ultimo epico, colossale gangster movie di Martin Scorsese, che torna a raccontare la malavita americana con un cast d'attori di prima grandezza: Robert De Niro, Al Pacino, Joe Pesci, Harvey Keitel. Dal libro L'irlandese di Charles Brandt, la storia di Frank Sheeran, il sicario della mafia che uccise Jimmy Hoffa.

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Lo stravagante mondo di Greenberg

Mar, 12/31/2019 - 12:10

(Greenberg, USA/2010) di Noah Baumbach (107')

"Viene da New York, è in piena crisi depressiva e ha qualche problema con le donne. Ma Woody Allen non c'entra: [...] Greenberg è il prototipo del quarantenne smarrito e svuotato. Ed è davvero bravo, Ben Stiller, a offrire la geometria non euclidea del suo volto ‘anomalo' e burattinesco a un personaggio che non vuole generare il riso bensì lo smarrimento e lo stupore. [...] Chi ama il cinema indie pop troverà questo film praticamente perfetto. Perché dentro c'è un po' di Salinger e un po' di Saul Bellow. C'è il cinema anni Settanta di Robert Altman, di Hal Ashby e di John Cassavetes. C'è la capacità di fare cinema a fior di pelle, senza esibiti virtuosismi tecnici, ma con una sensibilità quasi tattile nel captare e palpare e accarezzare i sussulti e i vuoti dei personaggi". (Gianni Canova)

Lingua originale con sottotitoli

Lo Sceicco bianco

Mar, 12/31/2019 - 11:47

(Italia/1952) di Federico Fellini (85')

Due sposini in viaggio di nozze dalla provincia alla capitale romana. L'apparizione sull'altalena del bianco sceicco Alberto Sordi, divo divino solo sulla carta dei fotoromanzi. E dunque le illusioni del mondo dello spettacolo. Le benevoli prostitute della capitale, tra cui la Cabiria di Giulietta Masina. C'è già tutto il mondo felliniano in questo primo film firmato unicamente dal regista riminese (Luci del varietà è codiretto con Lattuada). "Per la sceneggiatura mi rifeci ai racconti che avevo scritto per il ‘Marc'Aurelio' in cui si riflettevano i miei pensieri sulla natura spietata delle storie d'amore, sull'amore giovanile che si confronta con la realtà dolceamara, sulla luna di miele che si irrancidisce, sulle delusioni dei primi tempi del matrimonio e sull'impossibilità di riuscire a conservare i romantici sogni iniziali" (Federico Fellini).

Restaurato da Cineteca di Bologna in collaborazione con RTI-Mediaset e Infinity presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata

Introduce Roberto Chiesi

In collaborazione con Auser Bologna e Auser Emilia-Romagna

Il matrimonio di mia sorella

Mar, 12/31/2019 - 11:35

(Margot at the Wedding, USA/2007) di Noah Baumbach (93')

"Un racconto morale sul modello del francese Éric Rohmer. Sono i personaggi, e non la trama, a condurre questa commedia di (cattivi) costumi. E Baumbach, con sottile intelligenza e umorismo feroce, li dipinge con difetti che sono (se lo ammettiamo onestamente) anche i nostri" (Pete Travers). La cerimonia è il palcoscenico per eccellenza di tensioni e recriminazioni covate da una vita. Non fa eccezione il cinema indie americano e non fanno eccezione le sorelle Nicole Kidman e Jennifer Jason-Leigh, che in occasione del matrimonio di quest'ultima si confrontano in un crescendo di ostilità che trascina l'intera famiglia, riunita e quanto mai divisa. (aa)

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Mio fratello rincorre i dinosauri

Mar, 12/31/2019 - 11:30

(Italia/2019) di Stefano Cipani (101')

Al suo arrivo al liceo, Jack prova a nascondere ai nuovi amici e alla ragazza di cui s'innamora l'esistenza di Gio, il fratello minore affetto da sindrome di Down. Dal romanzo autobiografico di Giacomo Mazzariol, sceneggiato dal bolognese Fabio Bonifacci, una commedia al contempo cruda e fiabesca che affronta la diversità dal punto di vista dei bambini, ispirandosi al cinema stralunato e surreale di Anderson, Gondry, Jeunet e Miyazaki. Accanto ai due giovani protagonisti, la coppia di genitori interpretata da Alessandro Gassmann e Isabella Ragonese.

Incontro con Stefano Cipani

Rassegna in collaborazione con FICE Emilia-Romagna. Prima della proiezione, specialty coffee e pasticceria del Forno Brisa per tutti gli spettatori

Che fine ha fatto Bernadette?

Mar, 12/31/2019 - 10:58

(Where'd You Go Bernadette, USA/2019) di Richard Linklater (104')

Il Centre Pompidou gli ha dedicato una retrospettiva intitolata Le Cinéma, matière-temps, poiché la riflessione sul tempo è una costante di questo regista capace di conciliare mercato e indipendenza, di sperimentare all'interno delle forme di genere. In Italia invece Linklater fatica a guadagnarsi lo statuto d'autore presso il grande pubblico. Dopo il toccante Last Flag Flying (che da noi s'è visto - e si può vedere - solo in streaming), il regista passa alla commedia brillante adattando il romanzo di Maria Semple Dove vai Bernadette? L'archistar del titolo, che ha il volto (protetto da grandi occhiali neri) di Cate Blanchett, scompare. Figlia e marito partono alla sua ricerca. Decima candidatura ai Golden Globe (tre vinti) per Blanchett. (aa)

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Dov'è il mio corpo?

Mar, 12/31/2019 - 10:53

(J'ai perdu mon corps, Francia/2019) di Jérémy Clapin (81')

Una mano mozzata fugge da un ospedale parigino e attraversa la città alla ricerca del legittimo proprietario, il giovane Naoufel. Nonostante lo spunto orrorifico, siamo di fronte a un capolavoro d'animazione intimista e poetico. All'origine c'è il romanzo Happy Hand di Guillaume Laurant (sceneggiatore del Favoloso mondo di Amélie). Clapin moltiplica i piani temporali di un racconto sospeso tra fantastico, thriller e commedia romantica e mescola la grafica del disegno al realismo dell'animazione 3D.

VIETATO AI MINORI di 14 ANNI

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Ritratto Della Giovane In Fiamme

Mar, 12/31/2019 - 10:49

(Portrait de la jeune fille en feu,Francia/2019) di Céline Sciamma (120')

Migliore sceneggiatura a Cannes 2019 e candidatura ai Golden Globe per Céline Sciamma, una delle firme più originali del giovane cinema francese, capace come pochi di raccontare un'età fragile e complessa come l'adolescenza. Sono suoi potenti ritratti giovanili come Tomboy e Diamante nero, ma anche gli script di Quando hai 17 anni di Téchiné e La mia vita da Zucchina di Claude Barras. Questo suo terzo lungometraggio in costume (la relazione tra una giovane pittrice e la donna che deve ritrarre nella Francia del Settecento) prosegue l'indagine di temi a lei cari come la costruzione dell'identità femminile e lo scontro con le convenzioni sociali. (aa)

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Il calamaro e la balena

Mar, 12/31/2019 - 10:42

(The Squid and the Whale, USA/2005) di Noah Baumbach (88')

Storia di un matrimonio, primo atto. Come nell'ultimo film, in questo quarto che ne decreta il successo (grazie alla candidatura agli Oscar per la sceneggiatura - ma l'anno prima ha scritto con Wes Anderson Le avventure acquatiche di Steve Zissou), Baumbach si concentra su una coppia d'intellettuali newyorkesi (Jeff Daniels e Laura Linney) che decide di separarsi. Qui però il punto di vista è principalmente quello dei figli (uno è Jesse Eisenberg, al primo vero ruolo), coinvolti nel match dei genitori e schierati su fronti opposti. C'è tutta la carica disfunzionale delle famiglie del cinema indie ma l'universo ironico e malinconico di Baumbach prende forma. (aa)

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Dio è donna e si chiama Petrunya

Mar, 12/31/2019 - 10:36

(Gospod postoi, imeto i' e Petrunija, Macedonia-Belgio-Francia-Slovenia-Croazia/2019) di Teona Strugar Mitevska (100')

È il film vincitore del Premio Lux 2019. La giovane Petrunya partecipa a un rito tradizionale ortodosso riservato agli uomini, il lancio della croce, ma dovrà resistere alle pressioni dell'intera comunità. Ispirandosi a una storia vera, la regista macedone disegna un racconto al femminile che unisce impegno e ironia. Un grido di libertà contro ogni pregiudizio. "Petrunya è un simbolo di modernità che si oppone a due poteri consolidati, la Chiesa e lo Stato. È la sua sete di giustizia a trasformarla in ciò che realmente è: una donna consapevole dei propri diritti che incarna la forza del cambiamento" (Teona Strugar Mitevska). Evento promosso da Parlamento Europeo - Ufficio di Milano in collaborazione con i servizi Europa Direct della regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna.

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Mean Streets

Mar, 12/31/2019 - 10:29

(USA/1973) di Martin Scorsese (112')

Primo dei trattati antropologici sulla vita a Little Italy secondo Martin Scorsese, in cui ciò che più conta è l'ordine morale della Strada (e dei capibanda, e dei preti). "È stato Fellini a spingermi verso il mio cinema. I vitelloni è stato uno dei miei film favoriti. In molti modi lo sentivo vicino alla mia esperienza. La combinazione dello stile di vita di questi trentenni che ancora vivevano con le madri nella cittadina di Rimini, e l'umorismo di Alberto Sordi, quell'umorismo che mi ricordava l'umorismo di strada in cui ero cresciuto a New York, mi facevano pensare: se lui lo ha potuto fare su Rimini, io lo posso fare su Elisabeth Street" (Martin Scorsese).

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Mister Jealousy

Mar, 12/31/2019 - 09:47

(USA/1997) di Noah Baumbach (103')

Storia d'un trentenne, supplente di spagnolo senza conoscere la lingua, fidanzato con una ragazza che guida tour museali e patologicamente geloso, al punto da iscriversi alla terapia di gruppo frequentata dall'ex di lei per scoprire se tra i due c'è ancora qualcosa. Baumbach 1997: pedinamenti che hanno un che di truffautiano in una New York che ha molto di alleniano. Scriveva Roger Ebert: "Un film su personaggi troppo vecchi per il college ma non ancora pronti per la vita" ed enumerava i giovani registi d'allora in grado di essere "cronisti della propria generazione", Stillmann, Linklater, Nicole Holofcener e Baumbach, senza sbagliare un nome; a differenza degli altri, Baumbach ha attraversato la fine dei Novanta e i primi anni Duemila in modo più sommesso, sempre fedele alla propria indipendenza, e vive oggi la propria piena affermazione. (pcris)

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Effetto notte

Mar, 12/31/2019 - 09:40

(La Nuit américaine, Francia/1973) di François Truffaut (115')

A Nizza un regista gira la storia di una sposina che fugge col suocero, e il set vive la mobilitazione incrociata di crisi e sentimenti tra personaggi della finzione e della realtà. Celebratissimo, è il più sincero, tra i film sull'amour du cinéma: "Il cinema è più importante della vita? Non ci sono ingorghi nei film, né stasi né tempi morti. I film corrono come treni nella notte". Truffaut rende omaggio a Welles, a Renoir, a Hitchcock, e naturalmente al Fellini di. Con affettuosa citazione per voce di Valentina Cortese, attrice che non riesce a ricordare le battute e chiede se non può limitarsi a snocciolare una serie di numeri, "come mi faceva fare Federico". (pcris)

Lingua originale con sottotitoli

Ritratto Della Giovane In Fiamme

Mar, 12/31/2019 - 09:34

(Portrait de la jeune fille en feu,Francia/2019) di Céline Sciamma (120')

Il film è programmato anche in versione italiana.

Migliore sceneggiatura a Cannes 2019 e candidatura ai Golden Globe per Céline Sciamma, una delle firme più originali del giovane cinema francese, capace come pochi di raccontare un'età fragile e complessa come l'adolescenza. Sono suoi potenti ritratti giovanili come Tomboy e Diamante nero, ma anche gli script di Quando hai 17 anni di Téchiné e La mia vita da Zucchina di Claude Barras. Questo suo terzo lungometraggio in costume (la relazione tra una giovane pittrice e la donna che deve ritrarre nella Francia del Settecento) prosegue l'indagine di temi a lei cari come la costruzione dell'identità femminile e lo scontro con le convenzioni sociali. (aa)

Lingua originale con sottotitoli

I due Papi

Mar, 12/31/2019 - 09:30

(The Two Popes, GB-Italia-USA-Argentina/2019)di Fernando Meirelles (125')

In attesa di vedere lo young pope Jude Law e il new pope John Malkovich nella seconda stagione della serie di Sorrentino, altri due grandi interpreti, Anthony Hopkins e Jonathan Pryce, sono chiamati a impersonare papa Benedetto XVI e il cardinale Bergoglio, futuro papa Francesco, nel film del brasiliano Meirelles. "Vivace buddy movie ambientato in Vaticano" (Time), racconta una serie d'incontri antecedenti l'evento che ha scosso alle fondamenta la Chiesa: le prime dimissioni di un papa nella storia. Una "straordinaria prova di scrittura" (sceneggiatore è Anthony McCarten, lo stesso di Bohemian Rhapsody) e una "ancor più sorprendente prova d'attori" (Variety).

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Totò, Peppino e...la dolce vita

Mar, 12/31/2019 - 09:25

(Italia/1961) di Sergio Corbucci (87')

Tra le molte parodie degli anni Sessanta, quella del film di Fellini firmata da Sergio Corbucci si distingue per i legami che intrattiene con il modello, dalla comune casa di produzione, la Cineriz, al racconto strutturato in episodi. E il contesto della ‘dolce vita' romana, in cui vengono risucchiati i due provincialissimi Totò e Peppino. "Sembra progettato con grande consapevolezza, a cominciare proprio dall'idea di sfruttare il proscenio della falsa Via Veneto per trasferire l'immaginario squisitamente cinematografico di Fellini nella ‘piazzetta' rivistaiolo-televisiva. Il bersaglio parodico, oltre a Fellini, è l'intero mondo romano e metropolitano dei primi anni Sessanta, universo dal quale scaturiscono avvenimenti e comportamenti bizzarri, ma anche lo stesso film che li celebra" (Roy Menarini). In collaborazione con Mediaset

Roma

Mar, 12/31/2019 - 09:19

(Italia-Francia/1972) di Federico Fellini (130')

"Quando vidi Roma la prima volta mi parve di assistere a due film diversi. Un primo blocco riguardava una Roma che era finalmente quella carnale violenta volgare del Belli, mentre il secondo affrontava immaginosamente (e riuscendo pur sempre a sbalordire) ambienti che potessero, scrissi, sollevare sorpresa ed entusiasmo negli stranieri e non solo negli italiani - un passato ‘archeologico', una sfilata di moda vaticana... Sì, mi dicevo, ‘è del poeta il fin la meraviglia' (e mettevo insieme allora, in questo programma, Fellini e Kubrick come ultimi maghi alla Méliès). Ma c'è meraviglia e meraviglia, e quella che nasce da un'esperienza diretta mi sembrava in Roma più forte di quella immaginata, dilatata. La Roma felliniana più vera mi sembrava quella più vissuta, che era infine anche quella del Bidone, di Cabiria, quella ‘vera' scoperta da Moraldo il provinciale, il vitellone riminese". (Goffredo Fofi). Restaurato nel 2019 da Cineteca di Bologna in collaborazione con Titanus e con il sostegno di Hollywood Foreign Press Association presso il laboratorio L'Immagine Ritrovata.

Insieme al film verranno mostrati dei tagli che mostrano Marcello Mastroianni e Alberto Sordi.

La dolce vita

Mar, 12/31/2019 - 09:11

(Italia-Francia/1960) di Federico Fellini (180')

"Fellini si propone di realizzare la radiografia della mutazione di un'epoca. Di raccontare la vita così come la rappresentano i nuovi media e, nel costruire il racconto, si appropria, per molti episodi, degli scoop dei fotoreporter. L'episodio di Anita nella fontana era stato fotografato da Pierluigi Praturlon nel '58, mentre Tazio Secchiaroli, il re dei fotoreporter di via Veneto, sempre nel '58 aveva fotografato lo spogliarello di Aiché Nanà in un locale notturno alla moda. La dolce vita è, programmaticamente, una lettura esatta della mediatizzazione del paese, quasi un saggio sulla manipolazione dell'informazione e dell'immagine... L'Italia non si è ancora liberata di nessuno dei suoi fantasmi, il cammino verso la modernità è ancora lungo e tortuoso". (Gian Luca Farinelli)
Restaurato da Cineteca di Bologna in associazione con The Film Foundation, CSC - Cineteca Nazionale, Pathé, Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Mediaset e Medusa Film, Paramount Pictures e Cinecittà Luce. Con il sostegno di Gucci e The Film Foundation. In occasione di Dancin'Bo, il cartellone di eventi (27 dicembre-5 gennaio) con cui Bologna saluta il 2019 e festeggia l'arrivo del nuovo anno a passo di danza

Un giorno di pioggia a New York

Mar, 12/31/2019 - 09:03

(A Rainy Day in New York, USA/2019) di Woody Allen (92')

Il film è programmato anche in versione originale, sottotitoli italiani.

Woody Allen torna nella sua Manhattan con una commedia romantica che racconta la storia di due fidanzatini del college, Gatsby (Timothée Chalamet) e Ashleigh (Elle Fanning), i cui piani per un week-end romantico a New York vanno in fumo, finendo risucchiati dalla pancia della grande metropoli, in una ronde di incontri, equivoci, seduzioni. "Allen si rispecchia ancora una volta in personaggi giovani, che potrebbero essere i suoi nipoti, ma lo sguardo è pieno di saggia malinconia: come se quei ragazzi visitassero il mondo crepuscolare di un vecchio regista, e ne prendessero lo sguardo e il disincanto" (Emiliano Morreale).

Mar, 12/31/2019 - 08:52

(Italia/1963) di Federico Fellini (138')

Al suo ottavo film e mezzo, Fellini realizza un potente autoritratto, privo di reticenze, specchiandosi in un regista sorpreso da un'improvvisa crisi creativa, invaso dalle visioni fantasmatiche del passato e in balia dei rimorsi derivanti dalla sua contraddittoria vita privata. "Per me è uno dei più grandi film mai realizzati. Perché va direttamente al cuore della creatività, la creatività nel cinema, che è circondato da infinite e fastidiose distrazioni e varietà di follia. E per il fatto che la storia di Guido diventa una sorta di storia di tutti noi, diventa viva, vibrante, va verso il sublime" (Martin Scorsese). Uno degli emblemi del cinema moderno. Restaurato da CSC - Cineteca Nazionale in collaborazione con RTI-Mediaset

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