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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 24 min 52 sec fa

Il Giardino è bruciato

Gio, 01/09/2020 - 16:27

mostra | Art City Segnala

Sima Shafti. Il Giardino è bruciato
a cura di Eleonora Frattarolo promosso da Associazione culturale Spazio Lavì in collaborazione con Quartiere Santo Stefano e Accademia di Belle Arti di Bologna

“Il tappeto è una metafora che per me rappresenta la casa, la mia terra d’origine. Un passato che si impone sempre sul presente e non va mai dimenticato. Uso spesso questa metafora come un’immagine per raccontare la mia storia, i miei sentimenti e le mie preoccupazioni: i poteri totalitari tradiscono l’utopia di un uomo libero in un mondo libero, i valori materiali uccidono la poesia, la febbre del potere e la mentalità del profitto seppelliscono la bellezza dell’umiltà, della pazienza, dell’amore verso il prossimo. Vedo il mio paese come un bellissimo tappeto bucato dai tarli interni e strappato da frecce esterne. Vedo gli abitanti di questo meraviglioso giardino stanchi e disorientati, ipnotizzati da orizzonti che falsamente guardano lontano. Essi non hanno più speranza di salvare la loro casa in fiamme.
Uso terra cruda in polvere, pigmenti colorati, fili di lana e seta, frammenti di specchio, cenere, carte e tele colorate con tè nero, bitume e catrame. Scrivo in farsi i miei pensieri come uno sfondo fatto da sussurri mentre stendo questo tappeto che è simbolo di una civiltà dimenticata, una cultura in rovina. Cerco di usare lo spazio come un contenitore di ricordi e simboli portando gli elementi visivi e materiali dal pavimento alle pareti e anche al soffitto, e creando un volume unico che nonostante il messaggio tragico mantenga una sua poesia estetica.”

Orari di apertura:

dal 18 gennaio all’1 febbraio 2020 ore 17:30-19:30

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 10-13 e 15-24

Ingresso gratuito

Il nudo trasfigurato

Gio, 01/09/2020 - 16:15

mostra personale | Art City Segnala

Maurizio Bottarelli. Il nudo trasfigurato
mostra personale a cura di Leonardo Regano

Continuando una tradizione ormai consolidata, il LabOratorio degli Angeli apre le sue porte per omaggiare i protagonisti di ieri e di oggi dell’arte italiana, con un evento esclusivo in cui l’approfondimento storico-critico si unisce allo studio delle problematiche conservative del contemporaneo. Dopo le mostre dedicate ad Aldo Mondino, Piero Manai, Maurizio Osti, Luca Caccioni, Pinuccia Bernardoni e Simone Pellegrini (Art City Segnala 2019), quest’anno il laboratorio di restauro rinsalda il suo legame con il territorio bolognese presentando una personale di Maurizio Bottarelli dal titolo Il nudo trasfigurato. Artista tra i più affermati e conosciuti in ambito nazionale, Bottarelli propone nell’ex Chiesa di Santa Maria degli Angeli, sede attuale dell’atelier di restauro, sei dipinti “figurativi” tutti incentrati sullo studio del corpo, tra i quali tre inediti del 1994 e tre del 1997 esposti unicamente negli Stati Uniti. Il titolo Il nudo trasfigurato si riferisce alla celeberrima opera Verklärte Nacht di Arnold Schönberg. Le sei grandi opere in carta si dispongono nello spazio dell’ex Oratorio a creare un dialogo con l’ambiente, riconfermando il legame dell’artista con il laboratorio poiché egli già negli anni Ottanta aveva studiato, di concerto con l’allora proprietaria, Maricetta Parlatore, alcune soluzioni conservative per le sue opere. Nella sala della Biblioteca Maurizio Bottarelli esporrà una serie di schizzi e bozzetti di nudi realizzati con svariate tecniche grafiche che abbracciano tutta la sua produzione, fin dai tempi in cui studiava all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Con Il nudo trasfigurato il LabOratorio degli Angeli continua la sua ricerca sui metodi conservativi e sui materiali dell’arte contemporanea e delle opere su carta. Le competenze del Laboratorio di restauro sono andate incontro alle esigenze conservative dell’artista, che ha seguito alcuni interventi di restauro in prima persona per indicare agli operatori quali ricostruzioni fossero necessarie a recuperare l’integrità dell’opera e quali no. Tutte le fasi di restauro sono documentate e presentate in appositi pannelli esplicativi presenti in mostra.

Orari di apertura:

fino al 7 febbraio 2020 ore 9-17

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 18-24

Ingresso gratuito

Trasmutazione

Gio, 01/09/2020 - 16:07

mostra personale | Art City Segnala

Laura Cadelo Bertrand. Trasmutazione
mostra personale

Una freccia temporale ha colpito un corpo trascinandolo in una successione di eventi, che declinano lo spazio tra l’essere ed il non essere. Un viaggio fra la dimensione quantistica del sogno e quella fenomenica della materia che percorre la teoria delle sensazioni passando dall’amore alla paura della morte. Da un movimento creatore prossimo alla natura ed estraneo ad essa, emerge dal profondo l’idea atemporale del se.

Orari di apertura:

fino al 15 febbraio 2020 ore 10-13 e 15:30-19:30

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 10-24

Ingresso gratuito

Luciano De Vita

Gio, 01/09/2020 - 16:04

mostra personale | Art City Segnala

Mostra personale a cura di Silvia Evangelisti promossa dall’Accademia di Belle Arti di Bologna

La figura di Luciano De Vita è una delle più interessanti del panorama artistico dei tre decenni del secondo dopoguerra italiano, sia per l'alta qualità artistica che per la versatilità nell'impiego dei materiali. Famoso come incisore, non è altrettanto conosciuto come artista a tutto tondo, nonostante gli inviti alla Biennale di Venezia e l'importante attività di creatore di scenografie per l'opera lirica.

La mostra, promossa dall’Accademia di Belle Arti di Bologna e curata da Silvia Evangelisti, intende riunire in un unico luogo le diverse attitudini di De Vita, testimoniandone la straordinaria forza creativa nella pittura, nella scultura, nella scenografia e naturalmente nell'incisione. In esposizione una ventina di dipinti anche di grandi dimensioni (e qualche disegno), sculture, un corpus di incisioni sia in bacheche, sia appese, i quattro libri d'artista realizzati nella sua vita (R. Roversi Palma Verde) e ricchi materiali per il teatro come costumi, bozzetti maquette.

La mostra è accompagnata da un catalogo così strutturato: presentazione istituzionale (Enrico Fornaroli), testo introduttivo sulla mostra e sull'opera pittorica e plastica (Silvia Evangelisti), De Vita scenografo (Pietro Lenzini), De Vita incisore (Cataldo Serafini, M.Agata Amato, AnnaMaria Stanghellini), ricordo dei tre eredi Pantàno.

Orari di apertura:
fino al 21 febbraio 2020 martedì-domenica ore 8.30-19.30

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 8.30-19.30, sabato 25 gennaio ore 8.30-22.00


Ingresso gratuito

Luca Maria Castelli. Luoghi SOS-pesi

Gio, 01/09/2020 - 16:01

mostra | Art City segnala

Mostra fotografica a cura di Simona Pinelli promossa dall’Associazione RE-USE WITH LOVE in collaborazione con Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Un albergo chiuso da 20 anni ma con la tappezzeria che fa ancora bella mostra di sé alle pareti e luci accese come ad aspettare quell’ultimo ospite mai tornato. Entrando, quasi in punta di piedi, con la sua Sony Alpha 7r Mark, Luca Maria Castelli ha avuto la sensazione di essere atteso, come se quel luogo fosse rimasto in stand-by e lo stesse aspettando per continuare a raccontare la sua storia.
Nasce così la mostra Luoghi SOS-pesi, dalla curiosità, dall’emozione, dallo stupore di ri-trovare, ri-scoprire, ri-usare, ri-avviare racconti interrotti prima del tempo, prima del The End. E così nasce anche la collaborazione con l’Associazione RE-USE che, fedele a sé stessa e alla mission che porta nel nome, ricaverà la propria sede da uno di questi “luoghi in cerca d’autore”, una ex cabina dell’ENEL, anch’essa tra i 20 soggetti in mostra.
Lasciando sulla soglia qualunque preconcetto o aspettativa, Castelli ha usato la macchina fotografica come fosse la cinepresa messa in pausa dal tempo e al suo click nel mirino ha rivisto la scena abbandonata mentre nella sua mente ne immaginava di nuove. Ultimo giorno di vita di un’auto-stazione che si trasformerà in teatri o in negozi, chissà… L’acquedotto Renano, bellissimo e paziente, in attesa di risposte. Un cinema in aperta campagna, con 4 seggiole rimaste a fissare il telo di proiezione ormai a brandelli, che, pare, verrà sostituito da un meno poetico Store alimentare… Voci di paese.
In un’epoca in cui tutto si consuma in fretta e anche storie gloriose annegano in memorie a km 0, la mostra vuole ri-mettere a fuoco luoghi che con grande pazienza lanciano tra le erbacce e i murales che li avvolgono il loro quotidiano SOS, in attesa di essere ritrovati e recuperati.

Orari di apertura ordinari:

Dal 21 gennaio al 22 febbraio: martedì-sabato 10-18

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-19, sabato 25 gennaio ore 10-24

Urban explorer
passeggiata alla scoperta dei luoghi sospesi con il fotografo Luca Maria Castelli
sabato 25 gennaio ore 23.59 | ingresso gratuito

Ingresso gratuito

LocoEmotion

Gio, 01/09/2020 - 15:52

video installazione | Art City Segnala

Houtan Nourian. LocoEmotion
a cura di Alessandra Tescione, Giancarlo T. Marangoni e Valentina Cordella promosso da Maison Ventidue in collaborazione con Associazione Culturale TAZ Temporary Art Zone

Houtan Nourian presenta LocoEmotion, video installazione inedita ispirata alla cronofotografia di Eadweard Muybridge e agli esperimenti fotografici dei fratelli Bragaglia. Le tecniche dei pioneri esaminano in maniera approfondita la registrazione degli elementi che compongono il movimento focalizzandosi sul processo e i suoi particolari effetti visivi. Nella serie di scene rappresentate nel video LocoEmotion, l’artista sperimenta le capacità percettive del movimento su vari soggetti dal reale all’immaginario e rilevando la traiettoria del gesto, esalta un corpo che si sposta nello spazio. La tecnica è perfezionata fino al punto in cui è possibile registrare il movimento oltre al limite fisico dell’occhio umano, ovvero ciò che lo spettatore non può vedere.

opening giovedì 23 ore 19

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio ore 17-20, sabato 25 gennaio ore 10-12 e 17-24, domenica 26 gennaio ore 10-12 e 17-20

Ingresso gratuito

(RE)framing our identities

Gio, 01/09/2020 - 15:48

mostra collettiva | Art City segnala

Mostra collettiva a cura di Hundred Heroines (London, UK) con opere di Carol Allen-Storey, Marion Belanger, Reme Campos, Marysa Dowling, Denise Felkin, Sonia Lenzi, Laura Mallett, Petulia Mattioli, Carolyn Mendelsohn, Anne- Marie Michel, Ellie Ramsden, Arabella Schwarzkopf.

Nel 2018, in occasione del centenario del diritto di voto delle donne nel Regno Unito, la Royal Photographic Society (RPS) ha lanciato una campagna pubblica per identificare un centinaio di fotografe di tutto il mondo. Tra le migliaia di nomination ricevute, sono state selezionate le prime cento eroine. Attraverso questa campagna, RPS voleva mostrare e promuovere il lavoro delle fotografe contemporanee in quel che rimane ancora oggi un mondo tradizionalmente maschile. Il risultato e l'impatto di questa campagna sono stati così ampi che si è dovuto cambiare il modus operandi per fornire un'infrastruttura più solida, oltre a livelli più alti di supporto, in grado di soddisfare la necessità di includere molte altre donne che usano la fotografia come strumento per il cambiamento. Donne che evidenziano questioni di genere e discriminazioni legate al genere nei loro Paesi, dimostrando la capacità della fotografia di affrontare questioni sociali complesse e di dare potere alle donne.

La campagna aveva generato una serie di iniziative aggiuntive, tra cui “Representation on the Line: (Un)framing our Identities”, una mostra collaborativa nella quale le fotografe avevano esplorato il tema dell'identità attraverso sottotemi quali la cultura, la comunità, il patrimonio, l’eredità, il genere, la sessualità, il lavoro, l’immagine corporea e l’identità personale.

A seguito del successo di quella mostra, nella vecchia centrale telefonica di Chelsea, a Londra (uno spazio di circa 900 mq dove hanno esposto 90 artiste), è iniziata sia una tournée, sia l’idea di avviare nuove esperienze che facciano passi avanti verso l'eliminazione delle barriere all'ingresso e al successo in fotografia e nelle arti visive. Tutto questo ha fatto quindi germogliare i semi per una piattaforma più ampia,

Hundred Heroines, che verrà usata per raggiungere un pubblico allargato, aumentando la visibilità delle donne che lavorano con la fotografia.

Fino al 15 marzo 2020 lunedì-venerdì 10-18

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 10-22

Ingresso gratuito

Basmati Film e Ditraverso. Blob-out

Gio, 01/09/2020 - 15:43

Installazione video artistica site-specific | Art City Segnala

Installazione video artistica site-specific a cura di Silvia Grandi e Giuseppe Virelli, con il patrocinio del DAR Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, in collaborazione con Ristorante Iko.

Il Blob-out project è un’installazione artistica site-specific che mira a trasformare un tradizionale luogo urbano votato al commercio in un “iperluogo” plurisensoriale in grado di ridefinire la geografia di uno spazio architettonico e, allo stesso tempo, di stabilire nuovi rapporti con i suoi fruitori. Nello specifico, il progetto, ideato appositamente dagli artisti Basmati Film e Ditraverso, mira a modificare l’usuale percezione dell’utente di un centro commerciale in un’esperienza immersiva reale (non virtuale) in continua mutazione attraverso l’utilizzo di forme, luci, proiezioni e suoni che in maniera costante modificano l’ambiente circostante in un’esperienza sensoriale e partecipativa, aprendo così alla possibilità di una percezione “altra” dello spazio.

Dalle finestre dell’edificio centrale del Borgo – il ristorante IKO – escono una serie di protuberanze pseudo organiche in materiale plastico semitrasparente che, come una sorta di “ectoplasmi”, invadono lo spazio circostante cambiandone la struttura architettonica e percettiva. Alcuni di questi Blob fantasmatici, infatti, sono luminosi mentre altri sono animati da proiezioni di immagini video in continua trasformazione. Le gocce luminose e pulsanti saranno accompagnate da musiche appositamente composte per sottolineare maggiormente la natura “fluttuante” e polisensoriale dell’installazione.
L’intera corte interna del Borgo Mascarella si trasforma così in un traboccante e vitalistico vaso di Pandora, dal quale fuoriescono propaggini accattivanti e ludiche protuberanze morbide e luminose, in costante “dialogo” con il pubblico. Un ambiente sinuoso e tentacolare, ricco di suggestioni oniriche, che stempera la rigidità dell’architettura e che avvolge lo spettatore proiettandolo in una dimensione straniante.

Orari di apertura:
dal 22 al 26 gennaio 2020 ore 16.00-24.00

Ingresso gratuito

La passione di Santa Margherita

Gio, 01/09/2020 - 15:38

eventi vari | Art City Segnala

La passione di Santa Margherita
evento a cura di Claudio Rosi promosso da Casagallery in collaborazione con Museo della Resistenza-Istituto Storico Parri di Bologna e con il patrocinio di CNA Cultura e Creatività – CNA di Bologna con opere di Barbara Ceciliato, Roberta Fanti, Serena Shan Yang Lin, Tomomi Takamatsu. Testo critico a cura di Carmen Lorenzetti

L’Ex Refettorio delle Monache, è lo spazio dove Casagallery, elabora e sviluppa progetti espositivi che mettono assieme l’arte contemporanea, in un intimo rapporto creativo con la storia del luogo ospitante. Sono progetti aperti all’utilizzo di tutti i linguaggi visivi, con una sperimentazione partecipativa e di carattere interattivo tra gli artisti.
Per questo evento espositivo le artiste, Barbara Ceciliato, Roberta Fanti, Serena Shan Yang Lin, Tomomi Takamatsu, sono state chiamate ad intraprendere, con motivazioni e opere, percorsi creativi personali per questo luogo mistico e cosi ricco di memoria. Saranno presenti video-installazioni sonore, video, performance, sculture, oggetti, fotografie e libri d’artista, che, per questo “site specific”, dialogheranno con gli affreschi, del XV secolo, presenti nelle pareti della Sala del Refettorio e del Vestibolo dell’Ex Convento di S. Mattia: dalla processione di domenicani, all’immagine di Santa Margherita di Antiochia, dalle monache oranti con angeli, ai decori diffusi alle pareti.

opening mercoledì 22 gennaio ore 18 con esibizione di parole e canto gregoriano a cura dell’artista Tomomi Takamatsu

sabato 25 gennaio ore 18 e 21 esibizione a cura dell’artista Serena Shan Yang Lin

Orari di apertura:
fino al 31 gennaio 2020 giorni feriali ore 15:30-19:30

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 ore 10-20, sabato 25 ore 10-24

Ingresso gratuito

www.museodellaresistenzadibologna.it | www.casagalleryitinerante.com

Giacomo Costa. NO-W-HERE

Gio, 01/09/2020 - 15:18

Art City segnala

Mostra a cura di Valentina Antoniol e Niccolò Cuppini promossa da Fondazione Innovazione Urbana (FIU) in collaborazione con Biblioteca Salaborsa, Galleria Guidi&Schoen Arte Contemporanea. Con il patrocinio del Dipartimento di Storia Culture Civiltà dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna

Il tumultuoso processo di urbanizzazione planetaria colto attraverso un’esplorazione distopica e seducente: questi Panorami di Giacomo Costa. Le opere presentate risultano composte infatti da singole unità immobiliari che si autoreplicano per circa un milione di volte, secondo un complesso algoritmo di invenzione dello stesso artista. Veri e propri lavori di ricerca, marcati da una sorprendente ricchezza di dettagli minuti, di luci e di materiali, realizzati attraverso l’utilizzo di strumenti digitali; una fotografia improbabile e autentica al contempo, una verità dell’irreale a partire dal reale.

Costa documenta battaglie e tensioni, calate in un’attualità prossima, che forgiano e distruggono città rendendole raccapriccianti e affascinanti al contempo. Qui la creatività visionaria dell’opera. Ad essere esibiti, con lucida violenza, sono infatti l’asimmetria tra esplosione e implosione, tra un qui e ora (now here) e un futuro che, in un sol tempo, non ha limiti, ma neppure sbocchi (nowhere). L’impatto non può che essere stupefacente e inquietante: un’invasione non solo dello spettro visivo, ma anche di quello temporale. Si tratta infatti di uno spazio che si diluisce nel tempo, esplorato attraverso il cambiamento della luce, del cielo, dell’atmosfera. O meglio, sono le stesse immagini ad essere messe alla prova del giorno e della notte, del sole e della nebbia.

L’opera ci conduce quindi all’interno di una riflessione che interpella con urgenza il rapporto tra città infinita e architetture che autoimplodono. Sfida in maniera radicale il binarismo tra natura e cultura; mette in scena un landscape urbano, osservabile come una “natura antropica” che impone la ricerca di una nuova estetica del pianeta urbanizzato. L’essere umano è infatti il grande protagonista assente, ciò che sfuma tra i contorni di palazzi, blocchi di cemento, antenne, condizionatori. Un umano non più distinguibile dall’urbanizzazione che egli stesso ha creato e che lo ingloba senza quasi lasciarne traccia. Riemerge infatti, come spettro, solo laddove si osservano i fallimenti e le crepe del suo agire.

È dunque una nuova dicotomia quella che si impone attraverso i Panorami di Costa. Un invito a catturarne le poetiche emergenti, posizionandosi dentro un mondo sospeso tra catastrofi ambientali – passate, presenti, future – e una giungla urbana in continuo movimento; tragica eppure seducente, fragile e imponente, violenta e inebriante, illimitata e sul punto di scomparire.

Fino al 22 febbraio 2020 lunedì ore 14:30-20, martedì-venerdì ore 10-20, sabato ore 10-19, domenica ore 15-19

Orari di apertura ART CITY Bologna:

opening venerdì 24 gennaio ore 20

venerdì 24 gennaio ore 20-22:30, sabato 25 gennaio ore 10-23, domenica 26 gennaio ore 15-19 

Ingresso gratuito

Supertrama

Gio, 01/09/2020 - 15:17

mostra personale | Art City Segnala

Luca Coclite. Supertrama
Mostra personale a cura di Enrico Camprini promossa da Marktstudio

Supertrama è la mostra d’apertura del neonato Marktstudio, progetto ideato dall’artista Giuseppe De Mattia presso il laboratorio di cornici Il Perimetro Dell’Arte con l’intento di stimolare una riflessione sullo statuto dell’arte contemporanea e sul rapporto di questa con la dimensione artigianale. I locali di via Don Minzoni si trasformeranno in un luogo ibrido, a metà tra bottega e spazio espositivo, negozio e white cube, richiamando un’epoca, fino ai primi del Novecento, dove la fruizione di opere d’arte non era nettamente circoscritta a istituzioni museali, galleristiche, fieristiche. Il concetto di mercato, che il progetto evoca, si riferisce da un lato alla funzione quotidiana della sua sede, un esercizio commerciale, dall’altro all’idea di movimento, di scambi e di incontri eterogenei ed imprevisti che un luogo “intermedio” porta con sé.
Supertrama presenta gli ultimi lavori di Luca Coclite (Lecce, 1981). L’artista, nella serie che dà il titolo alla mostra, esercita una riflessione sulla graduale desertificazione della sua terra d’origine, la costiera mediterranea del sud, dove i cambiamenti sociali e lo sviluppo del turismo stanno portando alla scomparsa della vegetazione endemica e al proliferare di specie invasive. Utilizzando una trama e servendosi del guscio del fico d’india, pianta alloctona per eccellenza, l’artista crea immagini tracciando le coordinate di una nuova natura rivisitata, non spontanea e irrimediabilmente determinata dall’impatto umano.

Orari di apertura:
Fino al 14 marzo lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato ore 9-12.30, giovedì ore 15.30-19-30, domenica su prenotazione

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio ore 9:30-12.30 e 15:30-20, sabato 25 gennaio ore 9:30-12.30 e 15-22, domenica 26 gennaio ore 15-20

Ingresso gratuito

Andrea Bianconi. A Bologna. Sit down to have an idea

Gio, 01/09/2020 - 15:09

Installazione diffusa | Art City segnala

Installazione a cura di Alice Zannoni in collaborazione con Barbara Davis Gallery, Houston-Texas, e con il supporto di Casa Testori.

A Bologna. SIT DOWN TO HAVE AN IDEA” è un'installazione diffusa che non ha bisogno di un contributo critico per raccontarsi oltre la dimensione oggettuale di ciò che rappresenta, ovvero di essere una serie di poltrone con un invito scritto sullo schienale che letteralmente cita: “Siediti e fatti venire un'idea”.
L'opera di Andrea Bianconi è costituita da una serie di poltrone collocate sul territorio del Comune di Bologna a uso e consumo di cittadini, turisti e visitatori; tutti indistintamente posso fruire della poltrona speciale. Pare una banalità, ma nella semplicità dell'operazione, sta la grande possibilità di poter dare vita a un'idea, perché l'artista in realtà sta offrendo il tempo per la riflessione. Sedersi significa fermarsi e fermarsi, in un momento storico in cui il valore è determinato dall'efficienza e dal marchio della produttività estrema, è una scelta che richiede volontà, coraggio e libertà. Non si tratta di sollecitare l'ozio creativo, l'opera è piuttosto un gesto di generosità che configura la possibilità di un intervento sul domani, poiché le idee sono l'embrione del futuro.
La poltrona diviene un punto di osservazione privilegiato (verso se stessi, verso lo spazio che ci circonda, verso le persone che vivono lo spazio) e non è un caso se l'etimologia della parola “idea” riporta al verbo vedere come visione di qualcosa che verrà, come scenario di una possibile realtà che nel presente non esiste.
Le poltrone, con l'intervento dell'artista Andrea Bianconi che ha vergato ogni schienale con la scritta SIT DOWN TO HAVE AN IDEA, pur nella loro normale forma, hanno modificato la funzione principale e la propria natura acquisendo doti “quasi magiche”. Le sedute, investite del nuovo potere, hanno smesso di essere solo uno strumento funzionale al riposo, divenendo mezzi che si sono caricati di una particolare virtù: far venire idee a chi si siede.
L'opera acquisisce la dimensione di happening divenendo un grande pensatoio collettivo e individuale allo stesso tempo perché come dice Andrea Bianconi: “Una sedia per tutti è un’idea per tutti”.

La collocazione di tutte le poltrone:

1.Autostazione di Bologna, Piazza XX Settembre, 6 | 23/26 gennaio, ore: h24/24

2.Burger King Piazza delle Medaglie d'Oro,6/C 23/26 gennaio, ore: 9.00 -24.00

3.Via Irnerio, 34| 23/26 gennaio, ore: h24/24

4.laFeltrinelliPiazza di Porta Ravegnana, 1 | 23/25 gennaio, ore: 9.00 -20.00; 26 gennaio, ore:10.00 -20.00

5.Banca Patrimoni Sella & C.Via Rizzoli, 9 | 23/24 gennaio, ore: 8.30 -17.00

6.Al PappagalloPiazza della Mercanzia, 3 | 23/26 gennaio, ore: 11.00 -2.00

7.Piazza Santo Stefano, 13/B | 23/26 gennaio, ore: h24/24

8.Azimut global Advisory Via Santo Stefano, 28 |23/24 gennaio, ore: 9.00 -13.00 e 14.00 -18.00; 25 gennaio, ore: 10.00 -24.00

9.Voltone del Podestà Piazza Maggiore, 1 | 23/26 gennaio, ore: h24/24

10.Doria 1905 via IV Novembre, 14/b | 23 gennaio, ore: 9.15 -13.00; 24/25 gennaio, ore: 9.15 -13.00 e 15.30 -19.30

11.Piazza Galileo, 7| 23/26 gennaio, ore: h24/24

12.Tigi Concept Salon Via Monte Grappa 12/E | 23/24 gennaio, ore: 10.00-20.00 -25 gennaio, ore: 9.00 -19.00

13.ÈCesare. Laboratorio di Idee e Cucina Via Urbana 5 | 23 gennaio, ore: 9.00 -24.00; 24 -25 gennaio, ore: 9.00 -3.00; 26 gennaio: 12.00 -24.00

14.Statua san Domenico Piazza San Domenico | 23/26 gennaio, ore: h24/24

15.Teatro Duse Via Cartoleria, 42-23/25 gennaio, ore: 20.00 (fino a fine spettacolo), 26 gennaio ore: 15.00 (fino a fine spettacolo)

16.DAR Dipartimento delle ArtiAlma Mater Studiorum Università di BolognaPiazza Giorgio Morandi, 2 | 23/24 gennaio, ore: 9.00 -19.00

17.Vicolo Bolognetti, Vicolo Bolognetti, 2 | 23/26 gennaio, ore: h24/24

18.Giardini Margheritavia Castiglione, 134 | 23/26 gennaio, ore: h24/24

19.Istituto San Giuseppe Via Adolfo Albertazzi, 47 | 23/24 gennaio, ore: 9.00 -12.00 e 15.00 -16.00 20.PanettiamoVia Saragozza, 189 | 23/26 gennaio, ore: 6.00 -14.00

21.Portico di San Luca Via di San Luca, 10-36 | 23/26 gennaio, ore: h24/24

22.Ospedale Maggiore Largo Nigrisoli,2 | 23/26 gennaio, ore: 8.00 -20.00 CUBO –

23.CUBO, Museo d’impresa del Gruppo Unipol Piazza Sergio Vieira de Mello, 3, 5 | 23/26 gennaio, ore: h 24/24

24.Fondazione FICO all'interno del Parco di FICOEatalyworld Via Paolo Canali, 8 | 23/26 gennaio, ore: 10.00 -23.00

Premio Renner per il Contemporaneo

Gio, 01/09/2020 - 15:02

Art City segnala

A cura di CHEAP street poster art promosso da Renner Italia S.p.a

Il colore è narrazione. Scompone e ricompone la realtà. Cattura e libera la fantasia. Il colore definisce, indica, informa. Il colore inganna, stupisce, affascina. È oggettivo e percepito. Causa ed effetto. Emozione e scienza. Colore è ognuno di noi. Renner Italia colora il legno. Il Premio per il Contemporaneo premia i giovani talenti dell'illustrazione che operano in Italia. Nel solco del proprio impegno sociale, Renner Italia contribuisce così al sostegno della cultura contemporanea. Il Premio Renner è alla seconda edizione e sostiene gli illustratori under 40. È aperto ai giovani artisti, di qualsiasi nazionalità, operanti in Italia e agli italiani che lavorano all’estero.

Orari di apertura ART CITY Bologna:

giovedì 23 gennaio ore 10-20, venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 10-24 

Ingresso gratuito

Pompilio Mandelli. Dalla figurazione all'ultimo Naturalismo

Gio, 01/09/2020 - 14:51

mostra personale | Art City segnala

Mostra a cura di Sandro Malossini, Gloria Evangelisti, Luca Molinari in collaborazione con Felsina factory Bologna

Trenta opere tra le più significative realizzate da Pompilio Mandelli per ripercorrere tutta la sua carriera artistica: dagli esordi figurativi degli anni Quaranta alle prime prove informali, all'adesione partecipata all' “Ultimo naturalismo” teorizzato da Francesco Arcangeli, alla piena maturazione di una pittura materica e di memoria fino ai ricchi cromatismi delle ultime opere. La particolare selezione delle opere pone l'accento sulla grande personalità dell'artista che nel corso di quasi ottant'anni di lavoro ha sempre dimostrato coerenza e capacità di rinnovamento rimanendo sempre legato alla sua maniera di pittore colto e raffinato, mai casuale o improvvisato.
Con questa mostra l'Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna rende omaggio ad una delle figure più note nel panorama artistico bolognese e nazionale, Maestro di intere generazioni che alla sua scuola accademica si sono formate. Prosegue così l'impegno che negli ultimi anni l'Istituzione regionale si è posta come compito di valorizzazione e riconoscimento dei valori culturali del proprio territorio.

Dal 10 gennaio al 9 febbraio 2020 lunedì-venerdì ore 9-18

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio ore 10-21, sabato 25 gennaio ore 10-22, domenica 26 gennaio ore 10-20

Ingresso gratuito

La collezione di Adriano Rupelli

Gio, 01/09/2020 - 14:41

installazione | Art City Segnala

Daniele Cudini. La collezione di Adriano Rupelli
Installazione a cura di Terminal Art Project in collaborazione con Granata, Kinodromo e Riccardo Franchellucci

“La collezione di Adriano Rupelli ” è l'ultimo lavoro di Daniele Cudini. Il progetto curato da Stefanie Kreuzer del Museo Morsbroich di Leverkusen per conto della Fundación Adriano Rupelli (Messico D.F.) presenterà opere di pittura, scultura in ceramica e installazioni dell’artista che Umberto Eco volle all’apertura dell’anno accademico dell’Istituto Superiore di Scienze Umanistiche dell’Università di Bologna, con la mostra “Interiors”, e che ha esposto alla Galleria Nazionale D’Arte Moderna di Roma, in Australia, a Madrid, Berlino e Dusserdolf.
Cudini torna ad esporre a Bologna con una serie di opere che trattano la nostra esistenza in tutte le sue sfaccettature e sfumature tragicomiche. L'io abissale e le sue messe in scena, talora assurde, rappresentano la cornice per le apparizioni pittoriche o scultoree delle più diverse personalità.
Megalomanie e psicoanalisi appartengono all'irrinunciabile repertorio dei singoli personaggi che completano l'ensemble domestico. Nelle chimere spesso indifese o malinconiche si riconosce la bellezza dell'assurdo, cui una volta entrati, vogliamo arrenderci impotenti.
L’esposizione promossa sarà arricchita da una serie di eventi collaterali legati alla musica ed ai linguaggi del contemporaneo.

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio ore 18-22, sabato 25 e domenica 26 gennaio ore 10-22

Ingresso libero fino alle 22, a seguire riservato ai soci AICS con la programmazione musicale di Granata

Arte Contemporanea | Rigenerazione Urbana
presentazione del libro e del video curato da Daniele Cudini per il Terminal Art Project con introduzione di Kurt Forster
domenica 26 gennaio ore 18:30 | ingresso libero

www.granatastudio.it | www.terminalartproject.it | www.danielecudini.com

Tobia Scarpa. Dall’arte della misura silenziosamente. Un’interpretazione acritica dell'opera "Melencolia I" di Albrecht Dürer

Gio, 01/09/2020 - 14:38

mostra personale | Art City Segnala

Nell'ambito di ART CITY Segnala 2020 in occasione di Arte Fiera, Paradisoterrestre presenta nella galleria in Via De’ Musei 4 una mostra di Tobia Scarpa, progettista che nella sua lunga attività professionale si è occupato di architettura, restauro, allestimenti, design, grafica, insegnamento. Agli albori della sua carriera, l’architetto veneziano disegna per Dino Gavina, storico fondatore del marchio Paradisoterrestre, la sedia Pigreco (1960), il divano Bastiano (1960) e il letto Vanessa (1962), pezzi diventati iconici nel panorama del design internazionale. Sempre a fianco dell’imprenditore bolognese, partecipa agli inizi degli anni Sessanta alla nascita della società Flos, per la quale ha in seguito realizzato numerose lampade tra cui Fantasma 1961, Foglio 1966 e Biagio 1968.

A distanza di sessant’anni, la collaborazione si rinnova con un inedito progetto artistico: partendo da una interpretazione di Melencolia I, enigmatico capolavoro della produzione incisoria di Albrecht Dürer, Tobia Scarpa realizza due opere in edizione limitata per Paradisoterrestre. Una suggestione che si tramanda da una generazione all’altra, quella dell’architetto per la misteriosa figura solida che campeggia nella parte sinistra dell’opera di Dürer. Il padre Carlo Scarpa, infatti, aveva a suo tempo già mostrato interesse per il poliedro tanto da dedicarsi, assieme agli amici, ad un lavoro di ricerca sulla enigmatica figura.
L’incisione a bulino, realizzata nel 1514, vanta una fama smisurata ed è stata protagonista di riflessioni e letture diverse. Con i suoi elementi enigmatici, ha attirato a sé non solo esperti alla ricerca di una possibile e coerente interpretazione, ma ha anche ossessionato molti degli artisti successivi, fino alla più recente contemporaneità, tanto da poter parlare di una “persistenza” della Melencolia I di Dürer nell’immaginario collettivo. Il suo potere è stato tale da suscitare osservazioni tutt’altro che superficiali anche in Tobia Scarpa. L’architetto, infatti, ha scelto di scomporre la rappresentazione nei suoi elementi costitutivi, estrapolando dall’opera il solido geometrico allo scopo di donargli una nuova collocazione nello spazio dell’osservatore.

Nella mostra ospitata dalla galleria Paradisoterrestre di Bologna la bidimensionalità del poliedro viene dunque integrata dalla terza dimensione: questa geometria perfetta si trasforma in opera d’arte a sé stante. Il lato nascosto del solido, rimasto celato per cinque secoli nell’incisione düreriana, viene finalmente liberato nello spazio reale diventando fruibile a tutti gli effetti.

Orari di apertura:
dal 21 gennaio al 29 febbraio 2020 martedì-sabato ore 11-19

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 gennaio ore 10-20, sabato 25 gennaio ore 12-24


Ingresso gratuito

Doppia assenza

Gio, 01/09/2020 - 14:30

mostra collettiva | Art City Segnala

Doppia assenza
mostra collettiva a cura di Fabio Cristalli e Lucio Roda promossa in collaborazione con Quartiere San Donato-San Vitale, Collaborare è Bologna con opere di Lucio Roda, Adriana Amoruso, Angela Totaro, Davide Mina, Chiara Bardella, Rossana Mina, Valeria Russo, Lucas Delfino, Estevan Reder, Rossana Mina, Sharon Iozzi

In uno spazio aperto, moderno, accogliente e accessibile, si racconta, utilizzando diverse tecniche e linguaggi interdipendenti, l’ancestrale lotta umana per approdare a un futuro migliore, fino ad arrivare al concetto, elaborato dal sociologo franco-algerino Abdelmalek Sayad, di “doppia assenza”, rivisitato in chiave “antropocenica”: l’umanità che annienta se stessa.

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 e domenica 26 ore 10-20, sabato 25 ore 10-24

Ingresso gratuito

Filigrana

Gio, 01/09/2020 - 13:39

mostra collettiva | Art City Segnala

Mostra collettiva a cura di Fulvio Chimento con la direzione artistica di Camilla Sanguinetti, promossa da Associazione Alchemilla APS in collaborazione con Associazione Controcorrente, con le opere di Stefano Arienti, Pierpaolo Campanini, Maurizio Mercuri.

L’idea di coinvolgere Arienti, Campanini e Mercuri nella mostra Filigrana, nata per gli ambienti tardo-cinquecenteschi di Palazzo Vizzani, ha lo scopo di offrire un percorso espositivo raffinato dal punto di vista teorico ed estetico. La filigrana, infatti, è sentore di preziosità e sapienza nel processo di elaborazione artistica, ma costituisce simbolicamente anche l’anima dell’opera d’arte, che può manifestarsi o rimanere quieta in trasparenza, in attesa di un atto critico in grado di ridestarla.

Stefano Arienti presenta esclusivamente opere inedite, frutto della sua attuale ricerca, che prevede la stampa di immagini, prodotte dallo stesso artista, su materiali di uso comune, come tappetini in ciniglia o carta da manifesto sapientemente lavorata fino all’ottenimento di una resa quasi scultorea. In altra serie di lavori la superficie fotografica è cucita a macchina, l’ordito della trama costituisce il codice-segno impresso dall’artista sulla propria opera. Arienti si serve di un raffinato linguaggio metamorfico che gli consente di manipolare gli oggetti con cui si misura, trasformandoli in veicolo e supporto di forme e colori, a un primo sguardo non riconducibili alla realtà.

Le opere realizzate da Pierpaolo Campanini dialogano con affreschi, tessuti e carte da parati che decorano gli ambienti di Palazzo Vizzani: la pittura diviene quasi “araldica” e infonde carica simbolica al percorso espositivo. Gli interventi di Campanini rifuggono dalla classificazione di “dipinti” o di “oggetti”: l’artista accentua la dimensione mimetica delle opere. Uno di questi interventi contempla la presenza di due opere preesistenti di Luca Bertolo, in un confronto teso a esplorare le potenzialità del linguaggio pittorico nel misurarsi con un contesto ambientale caratterizzato dall’azione del tempo.

Il suono, la luce e la fotografia sono gli elementi che qualificano la presenza in mostra di Maurizio Mercuri (che presenta un consistente numero di lavori nuovi), artista dotato di un talento cristallino che gli permette di formalizzare con immediatezza la sorgente concettuale delle sue intuizioni artistiche. Alcuni lavori installativi di Mercuri si misurano con lo stesso grado di magnificenza degli ambienti di Palazzo Vizzani, mentre altri interventi minimali (alcuni pensati come opere da viaggio) risultano più quasi incastonati nella memoria delle strutture architettoniche.

La filigrana è espressione di una stratificazione di senso, di un presente sul quale incide un involontario processo di conservazione/disgregazione esercitato dal tempo, lo stesso che ha permesso agli ambienti di Palazzo Vizzani di mantenere intatta la sua essenza.

Sabato 25 gennaio visite guidate ore 19 e ore 21


Orari di apertura:
fino al 7 marzo 2020 venerdì e sabato ore 16-20; altri giorni su prenotazione.

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio ore 18-22:30, sabato 25 gennaio ore 10-24, domenica 26 gennaio ore 10-20


Ingresso gratuito

www.fulvio-chimento.it

www.alchemilla43.it

Henri Olivier. Horizon pour piano seul

Gio, 01/09/2020 - 13:15

mostra personale | Art City segnala

Installazione promossa in collaborazione con Danielle Londei

Il lavoro di Henri Olivier mette in relazione tre componenti: la scultura e gli oggetti elaborati che caratterizzano le sue installazioni (legno carbonizzato, neon, specchi d’acqua, vegetazione), il contesto architettonico e storico che ospita le sue installazioni (e la loro vocazione al contemporaneo) e le persone che s’interrogano sulle proprie relazioni con gli ambienti. Tutti i luoghi si avvalgono del contributo della nostra esperienza , sia i “white cube” delle gallerie o dei musei che raramente sono asettici o impersonali, sia i luoghi interni o esterni che raccontano delle storie a volte distanti dalla sfera dell’arte ma vicini alla quotidianità. Henri Olivier vive a Contes, vicino Nizza. Diplomato in arti plastiche all’ENAD (Ecole Nationale d’Arts Décoratifs) di Nizza nel 1980, ha sviluppato parallelamente alla pratica artistica quella dell’architettura dei giardini e del paesaggio.

Fino al 5 febbraio 2020 lunedì-venerdì ore 10-14 e 15-19

Orari di apertura ART CITY Bologna:

opening venerdì 24 gennaio h 18.30
venerdì 24 gennaio ore 10-14 e 15-20, sabato 25 gennaio ore 18-24, domenica 26 gennaio ore 17-20

Ingresso gratuito

Alberto Monti. KIT per Tornei Improbabili

Gio, 01/09/2020 - 13:13

mostra personale | Art City segnala

L’installazione ricostruisce una immagine di un tempo lontano, di una violenza ritualizzata come quella della Torneo, ma non nel suo concreto realizzarsi. I cavalieri e le loro armi sono bi-dimensionali e in scala reale, conferiscono un senso di gioco a ciò che si dà a vedere, in bilico tra il gioco infantile e gli universi simbolici che invece sono messi in scena. Una sfida allo sguardo di uno spettatore che distrattamente abita il mondo, il tentativo di focalizzare questo sguardo sulla sua storia, sulle sue responsabilità, sulle sue possibili azioni. L’installazione si pone questa intenzione attraverso il gioco: produce immagini disponibili alla simulazione, ma fisicamente impossibili da manipolare perché bloccate da vincoli. Un kit di montaggio improbabile e vano, che si fa metafora della distanza da cui spesso osserviamo il mondo, da quella postazione costantemente individuale e privata che da esso irreparabilmente ci separa.

L’installazione non intende quindi raccontare una storia ma più opportunamente evocare la difficoltà di illustrare la Storia. Le somiglianze delle immagini con il mondo reale ingannano l’occhio. Nel mondo fisico sono le immagini che ci raccontano con più immediatezza ciò che sappiamo e riconosciamo del mondo ma qui le immagini si pongono più che altro come catalogo e stereotipo del torneo cavalleresco.
Le silhouette dell’installazione sono volutamente riconoscibili eppure vincolate al loro telaio, realizzano concretamente una fissità temporale attraverso la resistenza alla manipolazione. Il Kit di montaggio è composto di figure stilizzate che hanno le dimensioni reali degli oggetti che rappresentano. Le armature, i cavalli, le gualdrappe, le armi, spostano l’interpretazione da un uso ludico e bizzarro ad un meccanismo che contamina ed interroga quel confine che si pone tra le immagini e le parole con le quali le descriviamo.

Orari di apertura ART CITY Bologna:

venerdì 24 gennaio h 16-20, sabato 25 gennaio h 10-22, domenica 26 gennaio h 10-14

Ingresso gratuito

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