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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 43 min 56 sec fa

Loredana Melodia trio

Lun, 01/13/2014 - 11:50

LOREDANA MELODIA voce - MAX CHIRICO p.forte - MIRCO SCARCIA c.basso

Donne che scrivono a Bologna

Lun, 01/13/2014 - 11:45

Katia Brentani presenta il suo libro "Messaggio in bottiglia" e Lorena Lusetti presenta il suo libro "Terra alla Terra"

Per la seconda edizione della rassegna "Donne che scrivono a Bologna" si incontrano Katia Brentani che presenta il suo libro "Messaggio in bottiglia" (Albus Edizioni, 2014) e Lorena Lusetti con il suo libro "Terra alla Terra" (Damster, 2013).

Katia Brentani è nata e vive a Bologna. Ha partecipato a molti concorsi letterari con successo. Ha pubblicato tra gli altri i libri “Confortatemi con il tè”, “Couscous & tortellini”, “Il figlio del boia”, “L’uomo che rubava i sogni”, “Bologna la dolce”, le fiabe “Aiuto hanno rapito Babbo Natale!”, “Voce Tonante, Topini e Bambini”, “L’avventura di Fischietto” e i libri a quattro mani “Piccole storie di periferia” con Stefano Borghi e “Ti lascio una storia da raccontare” con Silvia Aquilini. Con la casa editrice Albus ha pubblicato i gialli “Volevo solo chiuderle gli occhi” e ora "Messaggio in bottiglia”.

Anche Lorena Lusetti è nata e vive a Bologna, città che ama profondamente. Dall’ambiente lavorativo e dalla vita d’ufficio presso una società di informatica trae gli spunti per i personaggi dei suoi libri. Nell’ultimo romanzo “Terra alla terra” ritroviamo la segretaria-investigatrice Stella Spada, già protagonista del precedente “L’ombra della Stella”, questa volta alle prese con un padre che la ingaggia per ritrovare la figlia adolescente sparita da molti anni. Ha scritto altri due noir: “Una serata tranquilla” e “FerieFobia”.

Ingresso libero

Dalla ninna nanna alla danza

Lun, 01/13/2014 - 11:43

Laboratori-concerto per genitori e bambini

ANCE LIBERE. LA FISARMONICA E I SUOI ANTENATI

Tre laboratori-concerto per genitori e bambini piccoli e piccolissimi.
A cura di Salvatore Panu Scuola Popolare di Musica Ivan Illich
Età: 2/5 anni


 




 

Esco così mi perdo

Lun, 01/13/2014 - 09:27

Narrazione animata dell’autore Matteo Razzini

In una fantastica soffitta volante, due bizzarri personaggi raccontano una buffa storia che parla del regno di Calcea, dove gli abitanti sono tutte scarpe, e di un Pedalino rimasto scompagnato.

Andiamo alla scoperta di Esco così mi perdo (Edizioni Corsare) con la narrazione animata dell’autore Matteo Razzini tra bolle di sapone, bauli misteriosi e un tocco di magia. Età consigliata dai 3 anni in su.

L'istituto e la città

Lun, 01/13/2014 - 09:27

Cinquant'anni di attività dell'Istituto per la Storia di Bologna (1963-2013: esposizione di volumi e foto 

Esposizione di volumi, documenti e foto per ripercorrere la storia cinquantennale dell’Istituto per la Storia di Bologna, promossa dal Consiglio direttivo dell’Istituto e curata da Lia Aquilano e Diva Dall’Aglio.

Con due delibere del Consiglio Comunale (12 dicembre 1962 e 10 aprile 1963) veniva fondato l'Istituto per la Storia di Bologna, a far parte del quale furono chiamati docenti universitari di diverse discipline, con la finalità di «promuovere e svolgere la ricerca scientifica e l'approfondimento della Storia di Bologna e del suo territorio».

Il 23 giugno 1963, nella sede concessa dalla direzione dell'Archiginnasio, ebbe luogo la prima riunione del Direttivo, composto da personalità della cultura bolognese come Achille Ardigò, Athos Bellettini, Aldo Berselli, Luigi Dal Pane, Gina Fasoli, Giuseppe Ignazio Luzzatto, Guido Achille Mansuelli e Renato Zangheri, che, in qualità di assessore alle istituzioni culturali, appoggiò incondizionatamente la fondazione del nuovo ente di cui fu segretario dal 1963 al 1970.

Orario: dal 15 gennaio all’8 febbraio, lun. - ven. 9-19, sabato 9-14; chiuso domenica e festivi. Ingresso libero.

Marilyn, 5 agosto

Dom, 01/12/2014 - 14:31

di Gregorio Scalise, con Martina Valentini, regia di Giuseppe Liotta

Si tratta di un monologo dove la celebre attrice, a 50 anni dalla sua scomparsa, rievoca le parti salienti della sua esistenza. Il luogo è quella stanza della sua ultima notte, a Breentwood (California). Quella data, 1962, racchiude simbolicamente un’epoca negli Stati Uniti d’America e forse anche nel mondo occidentale, e ne definisce i limiti. Marilyn, 5 agosto di Gregorio Scalise coglie il personaggio della Monroe nell’ultima fatale notte della sua vita quando viene trovata morta da un Sergente della polizia di Los Angeles; ed è a lui che consegna i suoi ricordi. Si ripercorrono così i momenti felici e drammatici del mito erotico più persistente nell’immaginario, non solo cinematografico, di tutta la seconda metà del secolo scorso. Nel suo monologo/confessione  Marilyn  Monroe  evoca le figure più importanti della sua vita, da Arthur Miller a Joe Di Maggio a Lee Strasberg, ai fratelli Kennedy. La sua memoria si sofferma anche su alcune sequenze  dei film che la videro straordinaria protagonista. Così dal soliloquio si passa presto ad una ricchezza quasi dialogica dei pensieri e dei gesti con altre presenze, invocate, subite, amate: soprattutto con Norma Jean, l’altra Marilyn, che interrompono il flusso di coscienza di una donna semplice divenuta, forse suo malgrado, un mito, e  riempiono lo spazio drammaturgico di una teatralità sospesa fra un piano dell’immaginario e la realtà  fisica e concreta del palcoscenico.

Teatri di Vita dedica una settimana al lavoro pluridecennale della compagnia Trame Perdute, basata a Bologna, e del suo direttore Giuseppe Liotta, drammaturgo, critico teatrale, docente universitario. Un omaggio che cade in concomitanza dell’uscita del volume che raccoglie le recensioni dello stesso Liotta: “Il diavolo e la bellezza. Trent’anni di critica teatrale (1968-1998)” (TramePerdute Edizioni, 2014). L’omaggio prevede due spettacoli e la presentazione del libro, dopo il debutto del 13 maggio.

Il primo spettacolo è “Maria Pascoli, una storia segreta”, che debutta in prima nazionale in questa occasione; il secondo è “Marilyn, 5 agosto”.

Maria Pascoli, una storia segreta

Dom, 01/12/2014 - 14:31

di Giuseppe Liotta. Prima nazionale 

Teatri di Vita dedica una settimana al lavoro pluridecennale della compagnia Trame Perdute, basata a Bologna, e del suo direttore Giuseppe Liotta, drammaturgo, critico teatrale, docente universitario. Un omaggio che cade in concomitanza dell’uscita del volume che raccoglie le recensioni dello stesso Liotta: “Il diavolo e la bellezza. Trent’anni di critica teatrale (1968-1998)” (TramePerdute Edizioni, 2014). L’omaggio prevede due spettacoli e la presentazione del libro, dopo il debutto del 13 maggio.
Il primo spettacolo è “Maria Pascoli, una storia segreta”, che debutta in prima nazionale in questa occasione; il secondo è “Marilyn, 5 agosto”.

Eva (1912-1945)

Dom, 01/12/2014 - 14:26

da “Innamorate dello spavento” di Massimo Sgorbani, con Fderica Fracassi, regia Renzo Martinelli.

Innamorate dello spavento è un progetto di Teatro i in cui l’autore Massimo Sgorbani cattura le voci di alcune donne legate al Führer che precipitano inarrestabili verso la fine del Reich.

Tra il 29 aprile e il 1° maggio del 1945, nel bunker sotterraneo del Palazzo della Cancelleria di Berlino, alcuni dei principali rappresentanti del partito nazionalsocialista si suicidano. Poche ore prima Hitler sposa Eva Braun. Poche ore dopo Hitler e signora si uccidono con le fiale testate sul pastore tedesco del Führer, Blondi, il primo a morire. Poche ore dopo Magda Goebbels somministra le fiale ai sei figli addormentati. Ancora poche ore, e anche Magda e il marito si avvelenano con le stesse fiale.
Innamorate dello spavento si compone di tre testi distinti che Teatro i sta affrontando con la regia di Renzo Martinelli e l’interpretazione di Federica Fracassi. Il primo, Blondi, è stato prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nella stagione 2012‐2013 e sarà nuovamente in scena sul medesimo palco il prossimo maggio. La seconda parte,Eva, un work in progress le cui tappe hanno portato a molteplici versioni dello spettacolo realizzate ad hoc per i luoghi ospitanti, dà voce all’omonima protagonista, Eva Braun che, precipitando ignara verso il suicidio, intreccia la sua storia con quella di Rossella O’Hara, protagonista di Via col Vento, il suo film preferito. Infine, la terza parte, che vede in scena Magda Goebbels e lo stesso fuhrer, vedrà una prima versione in forma di studio nella prossima stagione teatrale.

Anticorpi

Dom, 01/12/2014 - 14:22

Progetto di Roberto Zappalà, da un’idea di Nello Calabrò e Roberto Zappalà.

La bussola della danza contemporanea nella seconda parte della stagione 2013/14 di Teatri di Vita ci porta al sud, e in particolare a una delle esperienze più significative ed eclatanti, che ha sede a Catania, dove è stata fondata nel 1989 da Roberto Zappalà: la compagnia Zappalà Danza.

“Anticorpi” è il tassello stilistico solo ed esclusivamente dedicato alla danza del progetto “Sudvirus o dell’appartenenza”. “Anticorpi” è la declinazione “scientifica” del progetto; il linguaggio coreografico, che ha come punto d’inizio l’osservazione al microscopio del virus “analizzato”, si sviluppa in una coreografia convulsa e minuziosa che i danzatori della compagnia rendono linguaggio dal contagio sottile, coinvolgente e progressivo. Sul palcoscenico/vetrino i movimenti in apparenza caotici di organismi macroscopici (i danzatori), “replicano e ritrasmettono” l’apparente caoticità di organismi microscopici; ma, come nella vita, il  caos è organizzato. E se in laboratorio spesso si utilizzano liquidi di contrasto per meglio scoprire e seguire nuovi percorsi della materia che si intende analizzare, allo stesso modo, in “Anticorpi”, un preludio di Bach e uno scioglilingua siciliano ripetuto come un mantra si insinuano nel tessuto percussivo/ossessivo della musica elettronica  per indicare nuovi percorsi estetici e narrativi. In “Anticorpi” incomincia a delinearsi l’altro aspetto del progetto, quello relativo all’appartenenza. Nello spettacolo il virus viene declinato dall’ambito biologico a quello culturale trasmettendo il suo contagio da un corpo biologico ad un corpo sociale. Trasportato dal corpo/voce dei danzatori il virus si insinua così in quelle manifestazioni assolute di appartenenza che sono gli inni (nazionali e non), per creare così spazi e mondi possibili ma inesplorati, che dal caos conducono alla pacificazione finale. Danze e suoni come oasi di diversità, luoghi altri che, parafrasando Calvino de “Le citta invisibili”, ci permettano di distinguere nel virus/mondo che ci circonda quello che virus non è, e dargli spazio.

Nemico del popolo

Dom, 01/12/2014 - 14:18

di Henrik Ibsen; drammaturgia e regia Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti; produzione Archivio Zeta

La responsabilità etica per l’ambiente: tema caldo, ormai imprescindibile nell’agenda attuale, che per primo Ibsen portò sulle scene in un dramma rovente e problematico: “Nemico del popolo”. A darne una lettura stringente sull’attualità, magari senza dimenticare l’Ilva di Taranto, è Archivio Zeta che, forte di una consolidata esperienza nella rievocazione delle tragedie greche, ridà al dramma di Ibsen una inedita potenza tragica.

Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni hanno studiato e lavorato con Luca Ronconi, Marisa Fabbri, Jean-Marie Straub, Danièle Huillet e Paolo Benvenuti. Hanno fondato Archivio Zeta nel 1999; vivono sui monti dell’Appennino. Hanno diretto, tra l’altro, Una Trilogia tragica: I Persiani (2003), Sette contro Tebe (2005) di Eschilo, Antigone (2006) di Sofocle al Cimitero Militare Germanico della Futa; il Progetto sulla Shoà La Notte di Elie Wiesel (2002) costituito dall’omonimo spettacolo teatrale e dal film Viaggio nella Notte. Nel 2010 inaugurano il Progetto Orestea con Agamennone di Eschilo al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa. Nel 2011 dirigono La Zona Grigia da Primo Levi ideato e prodotto con la Scuola di Pace di Monte Sole, Il Presidente di Thomas Bernhard, testo mai rappresentato in Italia e Edipo Re di Sofocle nella traduzione di Federico Condello per il Teatro Romano di Fiesole. Nella primavera del 2013 debutta Nemico del popolo di Henrik Ibsen allo Spazio Tebe. Nell’estate del 2013 è stata presentata integralmente l’Orestea di Eschilo al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa.

Bambi Says Fuck

Dom, 01/12/2014 - 14:13

spettacolo scritto e diretto da Matteo Latino. Prima nazionale.

Matteo Latino è stato il vincitore del prestigioso Premio Scenario nel 2011 con il progetto “INFACTORY”, che ha mostrato un sorprendente lavoro artistico tra poesia, visionarietà e potenti riflessioni sul disagio giovanile . Teatri di Vita lo ospita in una residenza che approda alla creazione del suo secondo spettacolo, “Bambi Says Fuck”, sul contagio e la malattia.

La compagnia T/S teatrostalla nasce nel 2009 ed è fondata da Matteo Latino con la collaborazione di altri. Nel 2010 diventa compagnia residente al KollatinoUnderground. Qui si occupa della gestione delle sale teatro insieme alle altre compagnie residenti, tra cui Santasangre, Muta Imago e Teatro Deluxe. Vince PremioScenario 2011 con lo spettacolo INFACTORY. Matteo Latino è l’autore, ne cura la regia ed è in scena con Fortunato Leccese. Nel 2012 la compagnia si impegna nella realizzazione di un TeatroDimora all’interno di una stalla nel Parco Nazionale del Gargano. Realizza il fumetto INFACTORYINFUMETTO e l’adattamento cinematografico INFACTORY INMOTION co-prodotto con FestaAmbienteSud.

Trenofermo a-Katzelmacher

Dom, 01/12/2014 - 14:08

uno spettacolo ideato da Dario Aita, Elena Gigliotti; segnalazione al Premio Scenario 2013.

Nove ragazzi, in una città indefinita con stazione e binari annessi, incontrano un marocchino. E nel rondò di sfottimenti, violenza, e tradimenti, si muovono questi avanzi di città, partoriti a muscoli, calcio, karaoke, sangue, e katzelmacher. Venti occhi. Dieci teste. Si riconoscono sul loro sempr’eterno, sempr’arrugginito marciapiede. Sotto casa. Non hanno una città, la vivono. In modo parassitario, ma non lo sanno.

E per l’esattezza, questo ammasso di case in cui sono nati, si estende orrendo da Adelfia Capurso Casarano Manduria Torre Paese Rione Terra Afragola Filadelfia Sant’Elia Cetraro Verbicaro Maida San Vito sullo Jonio Santa Flavia San Cipirello Castellana Sicula Petralia Soprana Roccamena Partanna Campobello di Mazara eccetera eccetera a : nuova destinazione. Purché… si balli!

La trama è facilissima nei fatti, incomprensibile nei motivi che la mandano avanti (e indietro). Storia di motorini, amori, ragazze madri, legnate, bastunate, sogni. Sogni facili. Nelle camerette con poster di neomelodici. Il sud. Il sud che è niente. Che siamo noi. Venti occhi. 10 teste. Attraverso gli occhi di uno straniero. Occhi sporchi di terra straniera. Che hanno paura e fanno paura. Che aspettano ‘o sule e trovano ‘u sangu. E l’amuri. Un amuri diverso come lui. L’amuri che ci rende uguali.

Nell'ambito di INTERSCENARIO 4 LE GENERAZIONI DEL NUOVO a cura di Nicola Bonazzi, Stefano Casi e Cristina Valenti.
Un’iniziativa di Centro La Soffitta | Compagnia del Teatro dell’Argine | Teatri di Vita

Antico e Moderno

Ven, 01/10/2014 - 15:19

Acquisizioni e donazioni della Fondazione Carisbo per la storia di Bologna (2001-2013). Il Novecento | ART CITY Bologna 2014

Numerose sono state le acquisizioni effettuate dalla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dal 2001 a oggi di opere di artisti del Novecento; non poche sono inoltre le opere donate alla Fondazione da parte dei medesimi artisti e da collezionisti. Per questa ragione la Fondazione organizza una duplice esposizione, la prima delle quali dedicata appunto al Novecento (a cui seguirà quella sull’arte antica, fino all’Ottocento, da giugno a settembre 2014).

Si può dire che, nell’ultimo decennio, le raccolte della Fondazione si siano aperte più che mai al Novecento, tanto da delineare attraverso opere esemplari una vera e propria storia dell’arte italiana. Si registrano non poche annessioni di opere di artisti del dopoguerra, tra astrattismo e informale, con nomi di spicco quali Alberto Viani, Fabio Mauri, Luciano Minguzzi, Germano Sartelli e Pirro Cuniberti; per allargarsi ad artisti degli ultimi trent’anni quali Claudio Parmiggiani, Giuseppe Maraniello, Luigi Ontani, Mimmo Paladino, Enzo Cucchi, Piero Manai, Piero Pizzi Cannella, Nunzio, Gianni Dessì, Giuseppe Gallo, Franco Guerzoni; fino a documentare le ultime tendenze, dove le ricerche si volgono alle provocazioni e alle sperimentazioni di nuovi materiali e mezzi espressivi, come dimostrano i lavori di Giovanni Manfredini, di Paolo Radi, di Riccardo Gusmaroli, di Nicola Samorì.

A cura di: Angelo Mazza
Promosso da Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Orari di apertura ordinari

  • martedì – domenica h 10.00 – 19.00

Ingresso: libero 

Abram e Isac + Il ritorno degli Ultracorpi

Ven, 01/10/2014 - 15:09

Sacra rappresentazione in cartoon liberamente tratto dalla Rappresentazione di Abramo ed Isac di Feo Belcar

Dalla sacra rappresentazione alla fantascienza. Ovvero l’allegoria e il soprannaturale. Ma soprattutto l’ironia dei Sacchi di Sabbia, la compagnia toscana che negli ultimi anni ha saputo inventare un formidabile linguaggio minimale e coinvolgente. Che ora si applica nientemeno che a due opere agli antipodi e particolarmente evocative: il sacrificio di Isacco ripreso dall’opera quattrocentesca di Feo Belcari, e il celebre film dell’invasione dei pericolosi baccelli alieni.

I Sacchi di Sabbia nascono a Pisa nel 1995. Negli anni la Compagnia si è distinta sul piano nazionale, ricevendo importanti riconoscimenti per la particolarità di una ricerca improntata nella reinvenzione di una scena popolare contemporanea. In perenne oscillazione tra tradizione e ricerca, tra comico e tragico, il lavoro di I Sacchi di Sabbia ha finito per concretizzarsi in un linguaggio in bilico tra le arti (arti visive, danza, musica), nella ricerca di luoghi performativi inconsueti, e sempre con uno sguardo vivo e attento al territorio in cui l’evento spettacolare è posto. Significativi i premi vinti: Premio Eti Il Debutto di Amleto (2000 e 2001), Premio speciale Ubu (2008), Premio della critica teatrale (2011).

Biglietti da camere separate

Ven, 01/10/2014 - 14:59

uno sguardo di Andrea Adriatico su Pier Vittorio Tondell

Un romanzo intimo che racchiude il Tondelli segreto di fronte ai misteri dell’amore e della morte. E’ Camere separate, storia bruciante e autobiografica, pubblicata due anni prima della scomparsa del suo autore, avvenuta nel 1991. A Tondelli, enfant terrible della letteratura italiana degli anni ’80, Adriatico rende omaggio con uno spettacolo che nasce da quel suo romanzo. Due uomini in scena raccontano la storia di Leo, scrittore omosessuale che deve fare i conti con un lutto importante nella sua esistenza. Sarà l’occasione per inseguire le tracce di sé disseminate nel tempo di una vita, dall’adolescenza inquieta in un paese della provincia padana ai viaggi per l’Europa mentre la geografia politica ed emozionale di un intero continente cambia pelle. Ma le “camere separate” sono anche la richiesta di un modello d’amore, capace di esprimersi solo per prossimità e mai per convivenze troppo opprimenti.
 

Storie al buio

Ven, 01/10/2014 - 14:35

Laboratorio di lettura al buio per bambini dai 6 agli 8 anni

Per leggere i libri tattili bisogna spegnere la luce e sgranchirsi le dita. 
Laboratorio di lettura al buio per bambini dai 6 agli 8 anni e per gli adulti che li accompagnano, in occasione della mostra Outstanding Books for Young People with Disabilities.

Prenotazione obbligatoria a partire da 15 giorni prima delle attività
telefono 051 2194411

Tante storie, tutte bellissime

Ven, 01/10/2014 - 14:33

Letture animate e laboratori per bambini e ragazzi dai 3 ai 10 anni

> sabato 11 gennaio ore 10, per bambini dai 7 ai 10 anni
Lettura del libro Orecchie di farfalla di Luisa Aguilar e Andrè Neves 
Laboratorio
Come la mamma della protagonista che ama utilizzare vestiti riciclati, potrete realizzare il pupazzo di Mara, tutto fatto con materiale di riciclo.

> sabato 25 gennaio ore 10, per bambini dai 5 agli 8 anni
Lettura del libro Nei panni di Zaff di Manuela Salvi e Francesca Cavallaro
Laboratorio
Laboratorio di disegno e ritaglio per giocare a travestire Zaff e i suoi amici come più ci piace con abiti di carta di ogni tipo e colore.

> sabato 1 febbraio ore 10, per bambini dai 4 ai 6 anni
Lettura del libro Il ranocchio innamorato di Max Veltuijs
Laboratorio
Creiamo i ranocchi con la tecnica dell'origami e le papere con morbido cotone e cartoncino.

> sabato 15 febbraio ore 10, per bambini dai 3 ai 6 anni
Lettura del libro
La storia del toro Ferdinando di Munro Leaf e Robert Lawson
Laboratorio
Laboratorio di travestimenti e fotografia: un immenso cestone pieno di vestiti, tessuti, scialli, cappelli, orecchini, scarpe, stivali, sciarpe, velette, pizzi. Ognuno si veste come preferisce e poi si mette in posa per il fotoritratto da riportare a casa.

A cura di:
Centro di documentazione Il Cassero
Associazione Frame
Associazione Famiglie Arcobaleno
con il sostegno del Comune di Bologna
in collaborazione con Istituzione Biblioteche e Ufficio Pari Opportunità e Tutela delle Differenze

Prenotazione obbligatoria a partire da 15 giorni prima delle attività
telefono 051 2194411

Into the style games

Ven, 01/10/2014 - 10:52

Dado e tanti altri per una nuova edizione del corso di graffiti di OfficinAdolescenti

Parte Into the style games, quarta edizione di Writing the library, laboratorio dedicato ai graffiti e organizzato da Biblioteca Salaborsa Ragazzi e OfficinAdolescenti: se hai tra i 14 e i 20 anni, dal 21 febbraio fino al 16 maggio 2014 ogni venerdì puoi imparare e affinare le tecniche di aerosol e spray art con Dado e altri artisti.

Andrea Massimo Grassi - Michael Flaksman - Anna Quaranta

Gio, 01/09/2014 - 13:40

Musica Insieme in Ateneo 2014 | Cinque concerti per gli studenti dell’Università di Bologna

Andrea Massimo Grassi clarinetto 
Michael Flaksman violoncello
​Anna Quaranta pianoforte

Musiche di Schumann, Brahms

Nel 2014 Musica Insieme in Ateneo giunge alla sua diciassettesima edizione: i cinque concerti che avranno luogo da gennaio ad aprile (offerti come sempre agli studenti ed al personale dell’Università di Bologna) all’Auditorium del Laboratorio delle Arti di Piazzetta Pasolini (ovvero in uno dei cuori pulsanti del mondo universitario bolognese) hanno tutti una parola chiave. Se la scorsa edizione era stata dedicata ai migliori frutti dell’alta formazione italiana, il viaggio, geografico quanto temporale, reggerà le fila dei concerti in programma per il 2014, visitando quindi cinque paesi in cinque concerti: dalla Francia all’Ungheria, dalla Russia all’Inghilterra, alla Germania, ed esplorando quei repertori che hanno caratterizzato dal Seicento ad oggi l’evoluzione della musica e del suo strumentario (dalla viola da gamba al clarinetto, dal piano solo al quartetto d’archi, all’ensemble da camera).

Leonardo Colafelice

Gio, 01/09/2014 - 13:38

Musica Insieme in Ateneo 2014 | Cinque concerti per gli studenti dell’Università di Bologna

Orchestra da Camera del Collegium Musicum Almae Matris
Carlo Tenan  direttore

Musiche di Ferrabosco I, Ferrabosco II, Vaughan Williams, Finzi, Warlock, Jacob

Nel 2014 Musica Insieme in Ateneo giunge alla sua diciassettesima edizione: i cinque concerti che avranno luogo da gennaio ad aprile (offerti come sempre agli studenti ed al personale dell’Università di Bologna) all’Auditorium del Laboratorio delle Arti di Piazzetta Pasolini (ovvero in uno dei cuori pulsanti del mondo universitario bolognese) hanno tutti una parola chiave. Se la scorsa edizione era stata dedicata ai migliori frutti dell’alta formazione italiana, il viaggio, geografico quanto temporale, reggerà le fila dei concerti in programma per il 2014, visitando quindi cinque paesi in cinque concerti: dalla Francia all’Ungheria, dalla Russia all’Inghilterra, alla Germania, ed esplorando quei repertori che hanno caratterizzato dal Seicento ad oggi l’evoluzione della musica e del suo strumentario (dalla viola da gamba al clarinetto, dal piano solo al quartetto d’archi, all’ensemble da camera).

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