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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 1 ora 1 min fa

Pane e cioccolata

Mar, 07/01/2014 - 18:02

(Ita/1973) di F. Brusati (110')

Si tratta di un incontro, probabilmente irripetibile, tra un regista raffinato, lirico e crudele, ancora in cerca di una rivelazione completa, e un attore come Manfredi, che ha sommato tante e tante rivelazioni complete da accettare ormai parti ardue, scabrose, impossibili. La perfezione, la dose maggiore di perfezione, la correzione continua del concetto di perfezione che Manfredi con così caparbia, fervida, addirittura ossessiva applicazione persegue, non può non essere scomoda a chi gli si trovi a lavorare accanto. Non credo proprio di esagerare nell’assicurare che Manfredi in Pane e cioccolata è all’altezza di Chaplin in Tempi moderni. Un Chaplin che si concede meno illusioni, perché italiano e conosce da generazioni e generazioni l’andamento della Storia. Un italiano è un italiano, è un italiano, è un italiano.
Oreste del Buono

Franco Brusati in Pane e cioccolata affronta, come si dice in gergo giornalistico corrente, il problema dell’emigrante italiano. Come mai questo problema in un secolo non ha fatto un passo verso la soluzione? Certo in parte perché la società italiana in complesso non è cambiata granché; ma in parte, pure, perché il senso di inferiorità dell’emigrante italiano ha origini non soltanto economico-sociali ma anche e soprattutto culturali in senso lato (cultura contadina di contro a cultura industriale), razziali (le razze non esistono ma la versione razziale del mondo razzista, sì) e, alla fine, estetiche. Questo, crediamo, ha voluto dire o non ha potuto fare a meno di dire Brusati con la sua storia di Nino Garofoli cameriere, onesto lavoratore ma oppresso da un acuto, ossessivo senso di inferiorità, del resto confermato dal disprezzo che gli dimostrano gli abitanti del paese che lo ospita. Questo senso di inferiorità porterà Garofoli a ossigenarsi i capelli e a parlare tedesco per nascondere a se stesso e agli altri la sua origine mediterranea; e, alla fine, a restare in Svizzera nonostante il disprezzo degli svizzeri e la nostalgia dell’Italia. In realtà il film è una specie di match nullo fra Brusati e Manfredi. Nella prima parte, prevale Manfredi e abbiamo una commedia all’italiana con non poche citazioni chapliniane. Nella seconda Brusati, e abbiamo un film d’autore, di tipo espressionistico, aberrante e stravagante come un incubo o come un’opera d’arte.
Alberto Moravia

È stato un bellissimo film, al quale ho collaborato anche come sceneggiatore. Mi sono un po’ riconosciuto in questo personaggio italiano emigrato in Svizzera. Vengo infatti da una famiglia di emigrati. Mia madre ha trascorso l’infanzia in America, mio nonno vi ha vissuto venti-venticinque anni. Conosco quindi gli inconvenienti dell’emigrazione, il fatto di sradicare un uomo dalla sua terra e di portarlo altrove. Non gli resta più niente. Mio nonno era completamente distrutto, parlava solo con Dio e l’accusava di tutti i suoi malanni. Con Brusati ho cercato quindi di allargare il discorso alla condizione dell’uomo di oggi che non ha più patria, né terra. È la condizione di molti di noi, di molti italiani.
Nino Manfredi

Straziami ma di baci saziami

Mar, 07/01/2014 - 18:01

(Ita/1968) di D. Risi (100')

con Nino Manfredi (Marino Balestrini), Pamela Tiffin (Marisa Di Giovanni), Ugo Tognazzi (Umberto), Moira Orfei (Adelaide).

Il film è nato da una mia vecchia idea di fare un film sugli sciocchi cioè sul grande amore degli stupidi, di quelli che vivono citando i versi, non di Leopardi, ma di Mogol e Pallavicini, i grandi parolieri delle canzonette italiane. Il film era disegnato molto bene, con un finale straordinario [...] C'era anche la parodia del Dottor Zivago, della scena della slitta. Bello era anche il suicidio dei due innamorali quando vogliono morire sui binari della ferrovia. Era una storia d'amore vissuta da due poverini. Era un tipo di comicità diversa dal solito, più filtrata, meno evidente, meno volgare. Lo straordinario di questo film era che si poteva leggere in due modi diversi, infatti il pubblico sofisticato si divertiva alla deformazione consapevole che noi avevamo fatto; il pubblico semplice invece prendeva la storia per buona, si commuoveva e piangeva. (Dino Risi)

La ballata del boia

Mar, 07/01/2014 - 17:58

(Spa-Ita/1963) di L.G. Berlanga (95'). Precede l'episodio L'avventura di un soldato (da L'amore difficile, 26')

con Nino Manfredi.

Lingua originale con sottotitoli. Introduce Roberto Chiesi.

Gli ultimi giorni dell'umanità

Mar, 07/01/2014 - 13:34

Macerie e frammenti della muraglia di Karl Kraus. Spettacolo di Archivio Zeta. Servizio di pullman da Bologna alla Futa

dal 2 al 17 agosto 2014, ore 18
Cimitero Germanico al Passo della Futa

"Ho scritto una tragedia il cui eroe soccombente è l’umanità; il cui conflitto tragico, essendo quello tra mondo e natura, finisce con la morte. Ahimè, poiché non ha altro eroe che l’umanità, questo dramma non ha nemmeno altro ascoltatore!"
Karl Kraus

Drammaturgia e regia: Enrica Sangiovanni e Gianluca Guidotti
Partitura sonora: Patrizio Barontini

bè bolognaestate ti accompagna allo spettacolo
Nei giorni 7, 11, 15 agosto servizio di pullman da Bologna al Cimitero Germanico al Passo della Futa per assistere allo spettacolo.
Ritrovo ore 15.45 in Piazza Malpighi, arrivo al Passo della Futa un po' prima dell'inizio dello spettacolo (ore 18.00) e rientro a Bologna verso le ore 22.00.
Prenotazione obbligatoria a partire da venerdì 11 luglio: tel. 334 9553640 - info@archiviozeta.eu
​Costo complessivo pullman e spettacolo: 30 euro

Giovedì 7 agosto
Durante il tragitto, Otello Sangiorgi, Responsabile del Museo Civico del Risorgimento di Bologna, intratterrà i partecipanti con un'intervento sulla Grande Guerra e sul tema della memoria. In collaborazione con Istituzione Bologna Musei. 

Giovedì 11 agosto
Durante il tragitto, Mirtide Gavelli del Museo Civico del Risorgimento, intratterrà i partecipanti con un'intervento sulla Grande Guerra e sul tema della memoria. In collaborazione con Istituzione Bologna Musei.

Sangue bleu

Mar, 07/01/2014 - 11:30

(Italia/1914) R.: Nino Oxilia. D.: 64'. Did. olandesi. Proiezione con lanterna a carbone
Accompagnamento al piano di Daniele Furlati

Sog.: Alberto Fassini. Scen.: Guglielmo Zorzi. F.: Giorgino Ricci. Int.: Francesca Bertini (principessa Elena di Montvallon), André Habay (Wilson), Angelo Gallina (Principe Egon di Montvallon), Fulvia Perini (contessa Simone de la Croix), Anna Cipriani (Diana), Elvira Radaelli, Amedeo Ciaffi. Prod.: Celio Film
35mm. L.: 1308 m. D.: 64' a 18 f/s. Col. Didascalie olandesi / Dutch intertitles
Da: EYE Filmmuseum (The Desmet Collection), Fondazione Cineteca di Bologna.

Dal 1912 al 1914, la Celio produce venticinque titoli con Francesca Bertini, o meglio: intorno alla centralità del suo Nome, intorno al suo corpo auratico, e a quella sua luna storta, espressione meno profonda della scollatura che le fende la schiena. Sangue bleu è il film che la elegge a diva; Baldassarre Negroni se n'era appena andato; l'inscenatura è di Nino Oxilia, che qui profila le sue modanature di luce e imprime il suo squisito spirito geometrico. La principessa Elena ha una piccola figlia e un marito; il marito ha un'amante. Elena scopre la tresca: la vediamo che sola, elegantissima, sguardo perso nel vuoto, avanza lungo la profondità di campo in un corridoio zebrato di luce. Questo spazio è un dispositivo: nel percorso, Elena appare/scompare, incede sonnambolica fino in primo piano sorretta da una pura alternanza di ombra e luce: una tale creatura esiste provvisoriamente solo grazie a questa sfilata intermittente (cioè fotogrammatica:flickering), qui offerta a figurazione di un'anima afflitta, cioè sospesa alla sua penosa opzione: o donna o madre. Quando la piccola Diana le viene tolta, Bertini posa straziata, in primo piano, con perfetta iconografia del dolore per lutto. Scena, questa, propria mente melodrammatica, reduplicata en abyme nel finale di una Madama Butterfly. Ricattata e costretta a danzare in pubblico il 'tango della morte', Bertini fuma spavalda, sceglie lei il partner (un gaucho), quindi esegue i passi della danza spudorata. (Sicuro precedente:Afgrunden/L'abisso, 1910, di Urban Gad). Alla fine, secondo copione, irrompe il ricattatore armato di coltello: Elena esce dalla finzione e rivolge l'arma contro il proprio petto. Ecco cos'è una signora: sangue bleu. Ecco cos'è una Diva: italiana.

Michele Canosa

La princesse mandane

Mar, 07/01/2014 - 11:30

(Francia/1928) R.: Germaine Dulac. D.: 74'. Did. francesi. Proiezione con lanterna a carbone
Accompagnamento al piano di Stephen Horne

Sog.: dal romanzo L'Oublié di Pierre Benoît. Scen.: Germaine Dulac. F.: Paul Guichard, Lucien Bellavoine. Scgf.: Silvagni. Int.: Edmonde Guy (Mandane), Mona Goya (Simoun), Groza Wesco (Lily de Thorigny), Ernest Van Duren (Étienne Pindère), Jacques Arna (Gerys-Kahn), Paul Lorbert, Yvonne Legeay, Valenti Colino (Azyme Electropoulos), Sylvie Mai (Anna), Gérard de Wibo (Michel Voraguine), Geneviève Gargèse, Christian Gérard. Prod.: Alex Nalpas. 35mm. L.: 1775 m (l. orig.: 2400 m). D.: 74' a 24 f/s. Bn. Didascalie francesi / French intertitles. Da: CNC - Archives Françaises du Film
Negli anni Venti, Dulac fece frequentemente ricorso all'espressione lirica e metaforica dello sport e della danza, ovvero all'"arte delle armonie gestuali", per esprimere gli stati interiori dei suoi personaggi e spesso per sovvertire le convenzioni di genere. Nella Princesse Mandane (1928), film commerciale tratto da un romanzo di Pierre Benoît, Dulac evoca attraverso il balletto classico le costrizioni della condizione femminile. Il film narra la storia di un giovane che dopo aver visto il grande film d'avventura Michel Strogoff (Viktor Turžanskij, 1926) immagina di viaggiare nella terra dei tartari dove tenta di salvare una principessa sequestrata nel suo palazzo. Qui Dulac ricorre alla semplice e lineare immagine di una ballerina immobile per evocare la condizione della principessa prigioniera. In una delle immagini di maggior impatto visivo del film, la ballerina - immobile, con l'eccezione di poche limitate e controllate pose - è isolata al centro di una sala immensa, circondata dai guardiani e dagli spettatori che la osservano. Questa composizione traduce visivamente la condizione della giovane eroina, intrappolata in una rappresentazione a uso e consumo degli uomini. L'immagine della principessa - la mise-en-scène della sua femminilità - è oggetto di una fantasia maschilista, esattamente come il corpo fragile ed effimero della ballerina.

Dulac, che a quei tempi fu vista ballare con la sua compagna nei cabaret di rue Lepic a Montmartre, utilizzò i ritmi del cinema e della danza anche per affrontare questioni socialmente più controverse come l'omosessualità. Quando viene liberata, la principessa sembra riconquistare il controllo sulla propria immagine. Dapprima la sua libertà passa attraverso il travestimento da uomo, motivo ricorrente dell'opera di Dulac (Ame d'artiste, 1925, e L'Invitation au voyage, 1927). Poi, nel momento culminante del film [spoiler alert], dopo essere stata liberata grazie all'intervento del giovane avventuriero, la principessa lo respinge, gli offre la propria corona in segno di gratitudine ed esce di scena con un'altra donna. Lo sguardo diretto fuori campo dell'avventuriero, sul cui volto si dipinge un'espressione d'orrore, rende esplicito il sottotesto omosessuale. La cornice narrativa del film, che nel finale ristabilisce i ruoli sociali eteronormativi, consentì indubbiamente a Dulac di soddisfare un pubblico più vasto e conservatore.

Tutto molto bello

Lun, 06/30/2014 - 19:17

Quarta edizione del primo torneo di calcetto per etichette indipendenti ideato da Sfera Cubica

Nuova edizione del torneo per etichette indipendenti che ricorda una nota espressione del grande Bruno Pizzul, al quale si vuole rendere ovviamente omaggio con molta simpatia. Tra gli omaggi è evidente quello al grande Vujadin Boškov, recentemente scomparso e abilmente rappresentato nel logo..
24 le squadre partecipanti, formate da artisti, musicisti, promoter e produttori della scena musicale italiana (e non solo!). Anche quest'anno il parco del Dopolavoro Ferroviario, adiacente al Locomotiv Club (partner dell'evento), ospiterà dj-set, dirette radio, dirette radio, set acustici e palco all'aperto, mercatino, massaggi a bordo campo, food & drink, animazione, tornei collaterali, e tante altre iniziative.

Le sultane

Lun, 06/30/2014 - 15:48

Presentazione del libro di Marilù Oliva

Tre donne regnano sovrane sul palazzo popolare di via Damasco, a Bologna. Sono soprannominate le sultane e hanno dai settant’anni in su. C’è Wilma, che nomina incessantemente il suo morto: è piccola e astuta, un’abile mercante che venderebbe l’acqua santa al diavolo. C’è Mafalda, la donna più tirchia sulla faccia della terra. E infine Nunzia, bigotta fuori e golosa dentro, incapace di contenersi. Le vecchie sono abituate a non ricevere considerazione, ignorate da un mondo a misura di giovinezza, ragion per cui, quando improvvisamente l’esistenza le costringe a una svolta forzata, osano quello che non hanno mai osato fare e rompono tutti i tabù.
Dopo la fortunata trilogia della Guerrera, Marilù Oliva racconta Le sultane (Elliot) una storia irresistibile di amicizia, solitudini, rivincite e desideri inconfessabili, tra sorrisi amari e atmosfere noir. Ne parla con Lorenza Ghinelli con interventi di Anna Rita Fiorentini e Marco Piva.

Anche le scimmie cadono dagli alberi

Lun, 06/30/2014 - 15:44

Presentazione del libro di Alessandro Berselli

Dopo la lunga esperienza con il genere noir, Alessandro Berselli torna all’umorismo corrosivo degli esordi con Anche le scimmie cadono dagli alberi (Piemme), romanzo che presenta con Francesca Bertuzzi e Gianluca Morozzi.

 

La danza risorgimentale

Lun, 06/30/2014 - 15:22

 Danza in costume dell'associazione 8cento

Trenta danzatori, in splendidi abiti ottocenteschi, presentano Valzer, Quadriglie, Polke e Mazurke del Risorgimento Italiano. Dietro un'apposita sceneggiatura stilata per l'occasione i ballI saranno alternati a momenti di lettura sulle vicende storiche italiane. A conclusione del Ballo è previsto un festoso Galop per tutti i presenti.
Ingresso gratuito.

La danza rinascimentale

Lun, 06/30/2014 - 15:18

 Danza in costume dell'associazione 8cento

Musiche e danze del Quattrocento e del Cinquecento renderanno omaggio a William Sheakspeare, nell'anno del suo 450° anniversario dalla nascita. Omaggio al grande scrittore con la presentazione di Bassedanze, Pavane, Branle e Balli di corte del tempo, alternati a brevi letture e poesie da lui composte.
Ingresso gratuito

Fast Comedy

Lun, 06/30/2014 - 15:14

Spettacolo a cura del Teatro a Molla

Una manciata di attori, un musicista e un insolito fast food: ecco la stravagante ricetta per saziare  un pubblico affamato d’improvvisazione! In questo fast food della comicità sono gli stessi spettatori a richiedere lo sketch che desiderano gustare. Il solerte personale del locale si impegna a soddisfare il maggior numero di “ordinazioni” del pubblico, prendendo spunto dai suggerimenti raccolti per creare brevissimi sketch. Ritmo, velocità, istinto, fanno di Fast Comedy uno show stuzzicante e immediato, all’insegna della leggerezza e della comicità estrema.

L’amore è un lavoro che matura diritti

Lun, 06/30/2014 - 15:08

Serata dedicata alla poesia

Letture di Alessandro Dall’Olio, Leila Falà, Guido Mattia Gallerani e Valentina Pinza.
Modera Stefano Suozzi. Interventi musicali di Massimiliano Martines e del chitarrista Daniele Chiefa.

Nell' ambito della rassegna Le parole tra di noi.

Presentazione libri di Paolo Morando e Oderso Rubini

Lun, 06/30/2014 - 15:03

Paolo Morando, autore del libro “Dancing Days - 1978-1979. I due anni che hanno cambiato l'Italia” (Edizioni Laterza, 2009), e Oderso Rubini, curatore del libro “Largo all'avanguardia. 50 anni di musica rock a Bologna” (Sonic Press, 2012), si confronteranno sulle reciproche esperienze letterarie, per analizzare i cambiamenti nel costume e nella musica del periodo a cavallo tra gli anni settanta e ottanta, ai tempi delle stragi, quando esplosero le canzonette, il boom della moda, ma anche i movimenti più innovativi, impegnati e sperimentali della scena musicale di Bologna.

Interventi musicali di Andrea De Luca. Serata realizzata in collaborazione con l'Associazione Piantiamolamemoria.

Nell' ambito della rassegna Le parole tra di noi.

Disastro a Hollywood

Lun, 06/30/2014 - 12:39

di Barry Levinson (USA/2008, 107'). Film di registi da Oscar

Disastro a Hollywood (What Just Happened?) è un film basato sul romanzo di Art Linson What Just Happened? Storie amare dal fronte di Hollywood. Film satirico, che mescola dramma e commedia, incentrato sul mondo di Hollywood, osservato dal punto di vista del produttore cinematografico. Il film è stato presentato al Sundance Film Festival il 19 gennaio 2008 ed è stato il film di chiusura del Festival di Cannes 2008.

Ingresso gratuito

The Departed

Lun, 06/30/2014 - 12:35

di Martin Scorsese (USA/2006, 151'). Film di registi da Oscar

The Departed - Il bene e il male è un film con Leonardo DiCaprio, Matt Damon, Jack Nicholson, Mark Wahlberg, Martin Sheen e Alec Baldwin. Vincitore di quattro Oscar, è un remake del film di Hong Kong Infernal Affairs.

Ingresso gratuito

Onora il padre e la madre

Lun, 06/30/2014 - 12:32

di Sidney Lumet (USA/2007, 120'). Film di registi da Oscar

New York, Andy Hanson, dirigente immobiliare disperatamente in cerca di denaro, convince il fragile e disperato fratello minore Hank, divorziato e, a causa dei suoi debiti, costantemente in arretrato con gli alimenti e con le rate scolastiche della figlia, a rapinare la gioielleria di proprietà dei genitori a Westchester; Andy progetta il colpo ma non può occuparsene personalmente in quanto conosciuto nella zona e delega il fratello a compiere la rapina ma egli, incapace di compiere azioni delittuose, all'insaputa di Andy assolda Bobby, un delinquente che eseguirà il colpo al suo posto.

Ingresso gratuito

Match Point

Lun, 06/30/2014 - 12:29

di Woody Allen (USA/2005, 124'). Film di registi da Oscar

La pellicola è un film drammatico caratterizzato da situazioni tipiche del thriller. L'intreccio amoroso tra l'ex tennista Chris Wilton (Jonathan Rhys-Meyers), la moglie Chloe (Emily Mortimer) e l'amante Nola Rice (Scarlett Johansson) è inserito in un contesto in cui emergono le tematiche della moralità, della stratificazione sociale, del ruolo del denaro e della fortuna nella vita: per queste ragioni l'opera può essere paragonata a un film precedente di Allen, Crimini e misfatti (1989)

Ingresso gratuito

La grande bellezza

Lun, 06/30/2014 - 12:29

di Paolo Sorrentino (Italia/2013, 142'). Film di registi da Oscar

La grande bellezza è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 2013 e ha vinto il Premio Oscar come miglior film straniero, il Golden Globe come miglior film straniero, il BAFTA come miglior film in lingua straniera, quattro European Film Awards, nove David di Donatello, cinque Nastri d'Argento e numerosi altri premi internazionali.

Ingresso gratuito

X-Men: giorni di un futuro passato

Lun, 06/30/2014 - 12:07

di Bryan Singer (USA, 2014 - 131')

Con Jennifer Lawrence, Michael Fassbender.

Fantascienza. Gli X-Men dovranno combattere una battaglia per la sopravvivenza della specie attraverso due periodi storici.

Ingresso: Intero 5€ | Ridotto 3€ (bambini < 8 anni)

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