Shakespeare/Faulkner – drammaturgia e regia Gianluca Guidotti e Enrica Sangiovanni
Life’s but a walking shadow, a poor player
That struts and frets his hour upon the stage
And then is heard no more: it is a tale
Told by an idiot, full of sound and fury,
Signifying nothing.
Macbeth - William Shakespeare
Sound and Fury è un’installazione performativa itinerante, con la partecipazione di un gruppo di cittadini, che dal cortile del Conservatorio si muoverà verso il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica: un’azione teatrale che si ispira alle tecniche di smontaggio e rimontaggio frammentario della realtà messe in atto dalla scrittura di William Faulkner a partire da L’urlo e il furore (The Sound and the Fury), opera sperimentale che a sua volta nasce come diramazione da un verso del Macbeth: un materiale in divenire in cui le voci aprono nuovi spazi sonori e nuove scenografie interiori fino all’ultima sillaba del tempo registrato.
La coscienza è al bando in Macbeth, in quest’uomo nuovo che vuole conoscere l’Universo, che mette in discussione le sacre regole del cosmo, che ha paura dell’ignoto e che la conoscenza porterà all’orrore e alla distruzione degli altri, di sé, della natura. Da dove è venuto e dove ci ha condotto tutto questo male? Macbeth per noi è anche l’uomo che varcherà l’oceano e che, con mani sporche di sangue, costruirà il Nuovo Mondo. Mondo che William Faulkner nella sua opera ha raccontato e indagato fin dalle origini in tutta la sua complessità. Sarà quindi un furioso viaggio dalla Scozia al Mississippi.
Dopo lo spettacolo è prevista una visita al Museo e all’esposizione dei preziosi libretti originali del Macbeth custoditi nel caveau.
Sound and Fury è un preludio al progetto artistico di Archivio Zeta dedicato a Macbeth di William Shakespeare, che debutterà al Cimitero Militare Germanico del Passo della Futa il 6 agosto 2016.
partenza dal Conservatorio di Musica G.B. Martini - Piazza Rossini 2
conclusione al Museo Internazionale e Biblioteca della Musica di Bologna - Strada Maggiore, 34
Biglietti e prenotazioni: ingresso 8€ posti limitati, prenotazione obbligatoria
acquisto del biglietto e ritrovo al Conservatorio da 30 minuti prima dell'inizio
ww.archiviozeta.eu | 3349553640
di PetriPaselli / OPENING / Progetto della rassegna EUTOPIA
"Da qualche anno raccogliamo liste della spesa abbandonate nei carrelli dei supermercati. Sono inutili dopo l’utilizzo, ma continuano a rappresentare una finestra aperta sulla vita degli altri. Una finestra su qualcosa che non conosciamo e non ci è richiesto di conoscere completamente." Raccontano i PetriPaselli, collettivo artistico bolognese composta da Matteo Petri e Luciano Paselli.
Amici fin dall'infanzia, le loro opere parlano di memorie, accumuli, distanza. Di distanza tra l’oggetto e la realtà al quale l’oggetto si riferisce o ne è l’imitazione. Lo sfasamento tra realtà presentata dagli artisti e ciò che si conosce, o si pensa di conoscere, crea continui corto-circuiti visivi e di senso.
“C’è una sola cosa che si scrive solo per se stesso, ed è la lista della spesa. Serve a ricordarti che cosa devi comperare, e quando hai comperato puoi distruggerla perché non serve a nessun altro. Ogni altra cosa che scrivi, la scrivi per dire qualcosa a qualcuno.” scrive Umberto Eco.
La loro ricerca trasforma la sfera privata in pubblica. L'installazione al CACCA è un invito a riflettere su chi è dall’altra parte. E’ un invito a considerare utile l’inutile. E’ un invito a riconsiderare i piccoli gesti del quotidiano partendo dalle cose apparentemente inutili come la lista della spesa.
"Cosa Manca?" è il secondo progetto della rassegna EUTOPIA, ideata da Panem Et Circenses per riflettere sul concetto di buon luogo alimentare legato alle relazioni. Il progetto di Petripaselli indaga un limite sottilissimo tra la sfera famigliare, privata e il concetto di cura e la sfera sociale e politica associata al concetto di mercato. Lo fa attraverso un oggetto (che è un progetto!) che poi viene abbandonoto o buttato via. Questo è EUTOPIA. Uno sguarda sul buon "luogo" del momento in cui si fa la spesa.
Residenza d'Artista | opening della mostra 6 maggio h 17.30
Dal 2 all'8 maggio l'Orto Botanico diventa residenza d'artista per l'illustratrice Anne Laval.
L'artista interpreterà durante la sua residenza la natura dell'Orto, creando lavori ispirati alle piante e ai fiori presenti in esso.
All'interno del museo botanico verrà allestito, dall'associazione culturale Inuit, un laboratorio temporaneo di stampa con tecnica Risograph, dove le opere di Anne Laval prenderanno vita.
Al termine della residenza le stampe e i disegni verranno raccolti in una piccola mostra ed esposti nella Serra Lodi.
Il 7 e 8 maggio si terrà il workshop con l'illustratrice. I partecipanti scopriranno come lavora Anne Laval alle sue creazioni, e, lasciandosi ispirare dai percorsi tematici presenti nell'Orto Botanico, verranno seguiti nella creazione di un'illustrazione che verrà stampata con l'immancabile Risograph.
Il numero massimo di partecipanti è di 12 persone, per info e iscrizioni al workshop: inuitbookshop@gmail.com
L'evento è stato possibile grazie alla disponibilità dell'Orto Botanico e alla collaborazione del Sistema Museale d'Ateneo e al patrocinio del Comune di Bologna e del Quartiere San Vitale.
Momento saggio | A n g e l i c A 2 6
Piccolo Coro Angelico MOMENTO SAGGIO
Vincenzo Vasi e allievi della classe di percussioni del Conservatorio "G. B. Martini"
Giovanna Giovannini direzione;
Silvia Tarozzi direzione;
Gloria Giovannini coordinamento;
Piccolo Coro Angelico + Vincenzo Vasi voce, theremin, giocattoli e allievi della classe di percussioni del Conservatorio di Musica "G. B. Martini" di Bologna.
Professore Giuseppe Pezzoli; Gianpaolo Salbego coordinamento.
Incontri & Ascolti | A n g e l i c A 2 6
MEV 50 - Musica Elettronica Viva: Alvin Curran, Frederic Rzewski, Richard Teitelbaum
conduce Veniero Rizzardi.
Musica Elettronica Viva + Pauline Oliveros | A n g e l i c A 2 6
Alvin Curran tastiere, shofar, campionamenti, oggetti
Frederic Rzewski pianoforte, voce, oggetti, elettronica
Richard Teitelbaum tastiere, campionamenti, piccoli strumenti
Pauline Oliveros V-Accordion (fisarmonica digitale)
musiche di Alvin Curran, Frederic Rzewski, Richard Teitelbaum, Pauline Oliveros.
Rob Mazurek | A n g e l i c A 2 6
Rob Mazurek cornetta, elettronica, direzione
Francesco Chiapperini sax alto, flauto, clarinetto basso
Alberto Collodel clarinetto, clarinetto basso
Simone Massaron chitarra elettrica
Pasquale Mirra vibrafono
Tony Cattano trombone
Luca Pissavini contrabbasso
Bernardo Guerra batteria
musiche di Rob Mazurek
a cura di Enrico Bettinello
progetto commissionato da Novara Jazz
una produzione di Novara Jazz in collaborazione con AngelicA.
A n g e l i c A 2 6
Reinier Van Houdt pianoforte, sintetizzatore, registrazioni sul campo, radio, campionamenti;
Michael Pisaro onde sinusoidali, registrazioni sul campo, elettronica
musiche di Michael Pisaro
a cura di Walter Rovere
con la collaborazione dell'Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi.
A n g e l i c A 2 6
Ensemble HODOS + Philip Corner LIFEWORK: A UNITY (Francia, Stati Uniti)
prima apparizione italiana
Philip Corner (Stati Uniti, 1933)
Ensemble HODOS:
Pierre-Antoine Badaroux sax alto
élicie Bazelaire violoncello
Sébastien Beliah contrabbasso
Fidel Fourneyron trombone
Brice Pichard tromba
Roméo Monteiro percussioni
Philip Corner pianoforte
musiche di Philip Corner
a cura di Philip Corner, Pierre-Antoine Badaroux, Sebastien Beliah
X un certain regard... un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell'Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell'Istruzione italiano dell'Università e della Ricerca - Afam (MIUR - Afam).
A n g e l i c A 2 6
Spunk (Norvegia) prima italiana
Maja Solveig Kjelstrup Ratkje voce, elettronica;
Hild Sofie Tafjord corno francese, elettronica;
Lene Grenager violoncello;
Kristin Andersen tromba, flauto
musiche di SPUNK a cura di Luca Vitali
con la collaborazione della Reale Ambasciata di Norvegia.
incontro a cura di Claudio Cumani
Prosegue il ciclo di incontri Serata d’onore dedicato a personalità del panorama culturale che appartengono a Bologna per nascita o per “adozione”. Alessandro Bergonzoni, il protagonista dell’appuntamento, a Bologna ci è nato, si è laureato e si è formato artisticamente. Ma con questa città ha sempre avuto un rapporto libero, inconsueto, indipendente. Scrittore, attore, artista, intellettuale a tutto campo, Bergonzoni ha negli anni elaborato un codice espressivo del pensiero fatto di Nessi(così si intitola non a caso il suo ultimo spettacolo teatrale ancora in tournée), ovvero della capacità di mettere in relazione il detto e il non detto, l’invisibile e l’onirico, lo sciamanico al trascendentale. Perché la comicità non è fatta solo di materiali legati all’evidente. “Ho fatto voto di vastità”, dice per sottolineare l’esigenza di sconfinare dai terreni noti. Chiacchierando con Claudio Cumani, curatore della rassegna, Alessandro racconterà il suo teatro, le sue mostre, i suoi libri, il suo cinema (da poco è uscito nelle sale Urge tratto da un precedente spettacolo per la scena), le sue lezioni magistrali, i suoi interventi pubblici.
Tim Hodgkinson + Thomas Lehn + Roger Turner | A n g e l i c A 2 6
Tim Hodgkinson lap steel guitar, elettronica, clarinetto;
Thomas Lehn sintetizzatore analogico;
Roger Turner batteria, percussioni
con il patrocinio del Goethe-Institut Mailand.
una donazione e un’acquisizione per la Storia di Bologna | mostra
Mostra a cura di Angelo Mazza, Conservatore delle Raccolte d’arte della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.
La Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna dedica una mostra alle due collezioni d’arte più significative tra quelle formatesi a Bologna nel Novecento e celebra due grandi protagonisti della vita culturale cittadina.
La mostra rinnova il desiderio della Fondazione di valorizzare e far conoscere al grande pubblico le sezioni tematiche delle Raccolte d’arte e di storia; dopo la recente mostra sul ritratto, è la volta di due nuclei collezionistici di grande interesse poiché selezionati da due protagonisti della vita culturale della Bologna del Novecento: il prof. Quirino Di Marzio, luminare dell’Oftalmologia e per anni direttore della Clinica oculistica dell’Università di Bologna, e il Maestro Francesco Molinari Pradelli, celebre direttore d’orchestra e collezionista di pittura italiana dei secoli XVII e XVIII, in particolare di nature morte.
Tra le altre, sono esposte le opere di artisti del Sei e del Settecento emiliano: Vincenzo Spisanelli, Giovanni Maria Viani, Giovanni Battisca Tagliasacchi e i fratelli Ubaldo e Gaetano Gandolfi.
L’esposizione intende ricordare la sensibilità umana e le qualità intellettuali di due protagonisti della storia della città, che si sono imposti all’attenzione di un pubblico internazionale nelle rispettive discipline e professioni.
Orari di apertura
martedì – venerdì ore 15.30-18.30
sabato e domenica ore 10.30-18.30
Chiuso il lunedì
A n g e l i c A 2 6
Marc Monnet Portrait (Francia, Grecia, 1947) prima italiana
Imaginary travel (1996); I. Safeway; II. The Cowbells; III. Flammable; IV. Landscape; V. Between; VI. Lovely Louise; VII. Interior; VIII. Hot springs; per pianoforte e live electronics prima italiana
Bibilolo (1997/2000); I. Handwurst; II. Pickled-Herring; III. Chimpanz de Capelin; IV. Pantalon; V. Jean Potage; VI. Triboulet; VII. Jack Pudding; VIII. Jean Farine; IX. Pagliaccio; X. Jimmy Warner; XI. Bobèche; XII. Galimafrée; XIII. Chocolat; XIV. Chico, fou du roi; per 6 percussioni elettroniche - versione per 6 tastiere midi prima italiana
Laetitia Grisi tastiere;
Julien Martineau tastiere;
Stéphanos Thomopoulos pianoforte, tastiere;
Thierry Coduys live electronics, regia del suono
musiche di Marc Monnet.
A n g e l i c A 2 6
Joëlle Léandre + Giorgio Occhipinti
EUROPEAN DUO (Francia, Italia) prima italiana
Joëlle Léandre contrabbasso, voce;
Giorgio Occhipinti pianoforte
musiche di Joëlle Léandre e Giorgio Occhipinti
a cura di Giorgio Occhipinti
X un certain regard...
un progetto di AngelicA; nell’ambito di La Francia in scena, stagione artistica dell'Institut français Italia realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell'Institut français Italia e del Ministère de la Culture et de la Communication, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem Copie Privée, della Commissione europa (Europa Creativa) e del Ministero dell'Istruzione italiano dell'Università e della Ricerca - Afam (MIUR - Afam).
attività per bambini (5-11 anni) e famiglie
In occasione del brunch all'aperto organizzato dal Bar Bistrot Ex Forno, il Dipartimento educativo MAMbo propone attività per bambini e famiglie.
I partecipanti potranno realizzare originali tovagliette da colazione, per apparecchiare la tavola a regola d'arte. Nel pomeriggio il Parco del Cavaticcio sarà un vero e proprio atelier a cielo aperto: cavalletti, pennelli e colori per vivere l'esperienza della pittura "en plein air".
In caso di maltempo l'attività è annullata.
Info e prenotazioni: tel. 051 6496627 (martedì e giovedì dalle h 9.00 alle h. 17.00) oppure mamboedu@comune.bologna.it
presentazione della mostra
L’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica, in occasione del Giorno della memoria delle vittime del terrorismo e delle stragi di tale matrice (9 maggio), presenta la mostra Raccontare Ustica, che si pone l'obiettivo di illustrare i diversi modi nei quali la vicenda è stata raccontata durante gli anni.
Il percorso espositivo, che si inserisce all'interno del Museo per la Memoria di Ustica, si apre con l’indimenticabile esperienza del settimanale Cuore e con la selezione di alcune vignette satiriche scelte dalla ricca produzione apparsa su quotidiani e periodici a partire dal tragico giugno del 1980. Si passa poi ai quaderni di poesia pubblicati da Corraini Edizioni e nati per documentare l’esperienza estiva del Giardino della Memoria e le serate di poesia del 10 agosto. I testi di giovani esordienti sono illustrati da importanti artisti: Flavio Favelli, Germano Sartelli, Piero Manai, Concetto Pozzati. Di Favelli e Sartelli sono presenti opere originali direttamente ispirate alla strage. Si continua con la visione di brani di spettacoli nati dalla riflessione su questa emblematica storia italiana quali I-TIGI Canto per Ustica di Marco Paolini e l’opera lirica di Alessandro Melchiorre Unreported inbound Palermo e si dà spazio alle iniziative sviluppate nella scuola, esperienze di drammatizzazione vissute dagli studenti di istituti superiori di Bologna, in collaborazione con il Dipartimento educativo MAMbo, e da loro colleghi siciliani che hanno partecipato al concorso nazionale Tracce di Memoria. La chiusura è affidata all’animazione del serious game Progetto Ustica che utilizza un videogioco per raccontare l'evento a chi nel 1980 non era ancora nato, sfruttando l'esplorazione in soggettiva.
Yuri Ancarani. Bora
Arriva al MAMbo dopo GAM di Torino, GAMeC di Bergamo, MA*GA di Gallarate, Museo del Novecento di Milano e Ca' Pesaro di Venezia la terza edizione di Museo Chiama Artista, progetto nato dalla collaborazione tra la Direzione generale arte e architettura contemporanee e periferie urbane del MiBACT e AMACI - Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiani.
Museo Chiama Artista, a cura di Ludovico Pratesi e Angela Tecce, conferma l’obiettivo di sostenere attivamente il sistema del contemporaneo nel nostro Paese, commissionando di anno in anno ad artisti italiani la produzione di una nuova opera che potrà circolare nei musei associati. Nel 2016 la scelta dei direttori dei musei AMACI è caduta su Yuri Ancarani, artista che negli ultimi anni ha raccolto un crescente consenso in Italia e all’estero.
Bora è il risultato della lunga elaborazione di un lavoro nato nel 2011 come progetto in divenire e riproposto in diverse occasioni in forma di interazione tra video e interventi musicali dal vivo affidati a diversi musicisti. Conclusa questa modalità di presentazione, durata quattro anni, l'opera assume ora la forma definitiva di una videoscultura, con l'abbandono della proiezione in grande scala e la sua trasposizione sullo schermo da 13” di un apparecchio Brionvega modificato, che riporta lo spettatore a un contatto più intimo e soggettivo con l'elemento principale del video, il suono del vento al quale l'opera è intitolata.
A n g e l i c A 2 6
Fred Frith SOLO (Inghilterra) chitarra elettrica, oggetti, voce
AngelicA in coproduzione con il Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata; nell'ambito del progetto regionale di AngelicA in coproduzione con Fondazione Teatro Comunale di Modena - Festival l'Altro Suono.
A n g e l i c A 2 6
Angelica orchestrA / For Fred Frith
Domenico Caliri direttore (Italia, Turchia) prima assoluta
Fred Frith (Inghilterra, 1949)
Angelica orchestrA:
Daniele D'Alessandro sax alto;
Canio Coscia sax tenore;
Daniele Negrini violino;
Michele Foresi viola;
Başak Canseli Çifci violoncello;
Michele Maccarini tastiere, campionamenti;
Cecilia Stacchiotti tastiere, campionamenti;
Walter Zanetti chitarra elettrica, chitarra classica;
Daniele Faraotti chitarra elettrica, chitarra acustica; T
tiziano Zanotti basso elettrico;
Lorenzo Amoroso batteria, percussioni, percussioni elettroniche
trascrizioni e arrangiamenti di Domenico Caliri
progetto commissionato da AngelicA con la collaborazione del Conservatorio di Musica “Giovan Battista Martini” di Bologna, Laboratorio Incroci e corso di Musica Applicata.