Si conclude la revisione dei pass IP per l'accesso alla ZTL con un taglio di oltre il 60%

Nella seduta di martedì 17 dicembre la Giunta comunale ha approvato l'atto conclusivo della revisione dei pass IP avviata all'inizio del mandato amministrativo. E' stato infatti approvato l'ultimo pacchetto di tagli, che prevede da un lato il dimezzamento dei pass IP intestati agli appartenenti a forze dell'ordine, esercito e uffici giudiziari (978), e dall'altro l'azzeramento dei pass IP finora assegnati ad una serie di altri enti pubblici e assimilati (172). La riduzione dei permessi diventerà operativa nei primi mesi del 2014, onde consentire agli enti interessati una riorganizzazione interna e l'esatta indicazione al Comune dei permessi da eliminare.

La revisione si conclude con un drastico abbattimento di oltre il 60% dei pass “IP” rispetto all'inizio del mandato, considerata l'eliminazione di ben 967 permessi su 1.546.

Va ricordato, infatti, che con due precedenti provvedimenti, nel luglio 2011 e nel marzo 2012, erano già stati eliminati 306 pass “IP”: prima i 178 contrassegni attribuiti a Sindaco, Giunta, Consiglio e dirigenti comunali, e poi i 128 ancora in possesso di Regione, Provincia e organi di informazione. Si aggiunge ora il terzo e ultimo pacchetto di tagli, che comporta una riduzione tendenziale di ulteriori 661 pass circa (come somma della metà degli attuali 978 dei principali enti del comparto ordine pubblico e giustizia e dei 172 degli altri enti pubblici).

Naturalmente gli ex titolari di pass “IP” potranno usufruire delle possibilità di accesso al centro disponibili per tutti i cittadini, come ad esempio trasporto pubblico, bicicletta, motorino e sosta nei parcheggi in struttura.

“Si conclude oggi un’operazione di equità fortemente voluta dalla Giunta per riportare i pass ‘IP’ entro lo stretto limite delle reali necessità di interesse pubblico per cui questi permessi erano stati creati - dichiarano soddisfatti il Sindaco Virginio Merola e l’assessore alla Mobilità Andrea Colombo - Abbiamo salvaguardato i casi eccezionali in cui l’uso dell’auto privata è necessaria per motivi di ordine pubblico, sicurezza e giustizia, ed eliminato invece potenziali situazioni di disparità rispetto alle migliaia di cittadini che ogni giorno vanno a lavorare in centro senza usare la propria macchina. Abbiamo cominciato rinunciando noi per primi come amministratori all’inizio del mandato, e ringraziamo i vertici di Prefettura, Forze dell’ordine e militari e Uffici giudiziari per la sensibilità dimostrata. Siamo convinti che da oggi le istituzioni sono più autorevoli e credibili agli occhi dei cittadini, avendo sgomberato il campo da qualsiasi ipotesi di privilegio e al contempo tutelato le effettive esigenze pubbliche”.