Sabato 27 giugno la parata dell'orgoglio gay, lesbico, trans per i diritti civili

Sfilerà sabato 27 giugno per le vie del centro il Bologna Pride, la manifestazione dell'orgoglio lgbt promossa quest'anno da un tavolo di 14 associazioni, in rete per costruire la piattaforma rivendicativa che sostiene la mobilitazione, organizzata in cinque ambiti di intervento: Salute, Welfare, Lavoro, Scuola e Università, Sport - e per ciascun ambito indica alle istituzioni azioni possibili per garantire il riconoscimento dei diritti di tutti e tutte.

La coincidenza della data del Bologna Pride con il 35esimo anniversario della strage di Ustica ha stimolato le associazioni a costruire un percorso di condivisione con l'associazione dei familiari delle vittime, che culminerà nella lettura del discorso della presidente dell’associazione dei parenti delle vittime, Daria Bonfietti, dal palco della manifestazione.

Sabato 27 giugno, alle 14.30 è fissato l'appuntamento per il concentramento del corteo al parco del Cavaticcio. Dalle 16 la parata uscirà nelle strade e percorrerà via Don Minzoni, piazza dei Martiri, via dei Mille, via dell'Indipendenza fino a raggiungere il palco in piazza del Nettuno. In corteo ci saranno esponenti della Giunta e un rappresentante interverrà dal palco a "fare il punto sugli impegni che abbiamo preso l'anno scorso su matrimoni, diritti, welfare, educazione e a testimoniare il valore politico ma anche civico del Pride, arricchito quest'anno dal gemellaggio sull'anniversario di Ustica", sottolinea l'assessore Matteo Lepore.

 Il Bologna Pride sarà condotto dal palco da Mc Nill, giovane rapper arrivata a Bologna dall’Umbria, attivista e lesbica dichiarata, finalista all’Mtv Spit. Scandiranno i discorsi le performance di Minerva Lowenthal e di Paola Turci, protagonista del concerto che si terrà alle 21 al Parco del Cavaticcio.

Infine, all’Estragon (via Stalingrado 83) alle 23,30 prenderà il via l’official Pride Party, la festa di finanziamento a sostegno della manifestazione. 

Il Bologna Pride fa parte della rete Onda Pride, la grande mobilitazione dell’orgoglio che coinvolge 15 città italiane e che chiede riconoscimento e diritti per le persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender, queer e intersessuali.