Il Pontevecchio si colora grazie all’intervento di aerosol art

 

Il colore e la forma, affiancati alla disciplina del writing, sono il soggetto di "Un ponte a colori", l’intervento di aerosol art per la riqualificazione del Pontevecchio. Il progetto ha dunque interessato il Pontevecchio che scavalca le vie Emilia Levante e Mazzini ed ospita i binari della linea ferroviaria Bologna–Prato e la fermata ferroviaria metropolitana Bologna Mazzini. Per sottrarre le arcate del ponte al degrado, Rete Ferroviaria Italiana e Comune di Bologna – Quartiere Savena sono ricorsi a una collaborazione storica, quella con l’associazione bolognese Tinte Forti, che riunisce alcuni fra i writer più famosi ed è impegnata nel promuovere la disciplina dell’aerosol art come strumento per rendere più belli e vivibili gli spazi urbani.

Le arcate del Pontevecchio sono state prima preparate da RFI con l’applicazione di un colore di fondo, una sorta di tela su cui si è espressa la creatività dei bolognesi Rusty - ideatore del progetto e Moe, insieme a Tanes - arrivato per l’occasione dalla Svezia, Stand – in trasferta da Roma, Tomoz, direttamente da Rimini e Francis di Bologna. Due settimane di lavoro e 320 bombolette spray riconsegnano oggi alla città uno spazio più allegro, pulito, sicuro. Grande anche la collaborazione delle attività commerciali limitrofe, in particolare FDM Automobili e Pub Old Bridge, che hanno messo a disposizione propri spazi per la gestione del materiale durante i lavori.Si tratta della prima fase di un progetto più ampio, che a regime comprenderà anche le pareti della struttura del ponte non ancora riqualificate e per il quale RFI, Quartiere Savena e Associazione si sono già dati appuntamento per l’autunno.

“Il progetto Pontevecchio: un ponte a colori nasce da una collaborazione tra Rete Ferroviaria Italiana, l'Associazione Tinte Forti e il Quartiere Savena – ha spiegato Marzia Benassi, presidente del Quartiere Savena - Obiettivo del Quartiere era restituire ai cittadini uno spazio urbano rigenerato. Il recupero ambientale delle pareti della stazione SFM Mazzini, ora decorate con murales, ha contribuito a trasformare questo spazio in un luogo più allegro, decoroso e gradevole. La speranza – ha aggiunto Benassi - è che la bellezza e l'armonia dei luoghi inducano chi ne usufruisce ad uno stato d'animo più positivo e gioioso. I graffiti e i murales hanno l'obiettivo non solo di abbellire pareti spoglie, ma di educare alla bellezza del territorio, quasi fosse una "lezione vivente" di educazione civica, di legalità e tutela dei beni comuni urbani.”

“Con l’intervento sul Pontevecchio – ha ricordato Giovanni Gualario, responsabile stazioni Emilia-Romagna di RFI - salgono a 19 le stazioni dell’Emilia-Romagna in cui RFI, in collaborazione con le amministrazioni locali e gli artisti del territorio, ha utilizzato l’arte murale per la riqualificazione di spazi a rischio di degrado.
Le stazioni ferroviarie – ha aggiunto Gualario - sono fra i protagonisti del Piano Industriale 2017–2026 del Gruppo Ferrovie dello Stato. L'obiettivo è rafforzarne la centralità e la naturale vocazione di snodo intermodale. Interventi come questo, che ne migliorano gradevolezza e senso di sicurezza per chi le utilizza, ci aiutano nel raggiungimento di questo fine”.