Aperto il primo tratto del Nodo di Rastignano, da via Toscana alla rotonda Mafalda di Savoia

Inaugurazione primo tratto nodo di Rastignano

Un traguardo importante per un’opera molto attesa dai cittadini. Ha aperto il primo tratto di strada del cosiddetto Nodo di Rastignano, nella periferia sud-est di Bologna. Lungo circa un chilometro, dalla rotatoria Mafalda di Savoia a quella nuova del Dazio e da questa a via Toscana, il nuovo collegamento permette di alleggerire il traffico e i tempi di attraversamento della zona a ridosso del confine fra i Comuni di San Lazzaro e Pianoro, migliorando anche la qualità dell’aria.

L'intervento è stato reso possibile grazie alla realizzazione di misure collegate di rilievo: il monolite Dazio, un sottopasso carrabile largo 14 metri e alto 6 per il sottoattraversamento della linea ferroviaria convenzionale Bologna-Prato, realizzato ‘fuori opera’ e successivamente spinto sotto i binari; il sottopasso carrabile di via del Pozzo, necessario per mantenere gli accessi esistenti ai residenti; e infine la deviazione per un breve tratto del Savena.

All’inaugurazione, sabato 31 agosto, sono intervenuti  il sindaco Virginio Merola e l’assessore alla Mobilità Irene Priolo, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, il vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Raffaele Donini, il consigliere delegato alla Mobilità sostenibile della Città Metropolitana, Marco Monesi. Con loro Marco Torassa, direttore Investimenti Area Centro di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS).

L'apertura è stata preceduta da un lungo iter amministrativo, compresa l’interruzione dei cantieri per la bonifica dell’area da ordigni bellici risalenti alla seconda guerra mondiale. Entro la fine dell'anno è previsto il completamento di questo primo lotto, ovvero il tratto che dalla rotatoria del Dazio prosegue verso sud fino alla rotonda Rastignano, da cui si diramerà la bretella di collegamento con via Maria Teresa di Calcutta, nel comune di San Lazzaro di Savena (l’intero Nodo garantirà infatti il collegamento veloce fra la tangenziale di Bologna e la Fondovalle Savena).

"È un giorno importante per l’intera città - ha sottolineato il sindaco Merola - perché si tratta della prima parte di un intervento molto atteso su cui hanno lavorato diverse amministrazioni. Ringrazio i cittadini che hanno avuto pazienza e hanno collaborato con noi per arrivare a questo risultato. Questa strada migliorerà la vita dei pendolari e dei residenti, alleggerendo in modo sostanziale via Toscana e migliorando la scorrevolezza del traffico, la sicurezza della circolazione e la qualità dell'aria. Ora guardiamo con fiducia ai lavori di riqualificazione di via Corelli - nuova pavimentazione, nuova illuminazione e un parco pubblico attrezzato - che inizieranno a ottobre e contiamo di completare in pochi mesi".

“Avere una rete di strade moderna e qualificata - ha commentato il presidente Bonaccini - non risolve solo i problemi del traffico, ma aggiunge sicurezza alla circolazione, e per noi questo è di importanza vitale. Così come decongestionare la viabilità nelle aree urbane migliora concretamente la qualità della vita di persone e famiglie, aumenta la competitività dei territori e del nostro sistema economico e contribuisce ad abbassare gli inquinanti specialmente nelle zone a maggiore densità di abitazioni. Per questo è un tema che abbiamo posto tra le priorità del programma di legislatura: un obiettivo che stiamo perseguendo con determinazione, sbloccando opere essenziali ferme da anni, cominciare dalla realizzazione del Passante di Bologna, dell’autostrada Cispadana e della Bretella Campogalliano-Sassuolo, condivise con gli enti locali e tutte le parti sociali”.

Primo lotto, investimento da 28 milioni di euro

Il primo lotto di lavori fino alla rotonda Rastignano comporta un costo complessivo di quasi 28 milioni di euro, comprensivo degli oneri per gli espropri. Un investimento sostenuto, in base all’accordo siglato nel 2011 con gli enti territoriali, per 16,3 milioni di euro da Rfi per gli interventi di mitigazione dell’impatto socio-ambientale e sulla viabilità derivante dalla realizzazione della linea ferroviaria Alta velocità Bologna-Firenze, per circa 9 milioni di euro da Anas e per oltre 2,5 milioni, pari al costo di realizzazione della Bretella del Dazio, dal Comune di Bologna che prenderà in carico l’intera viabilità del primo stralcio quale ente proprietario e gestore.

Rispetto al collegamento inaugurato, particolarmente complesso è stato l’avvio della realizzazione del progetto per il protrarsi delle operazioni di bonifica da ordigni bellici. In particolare, sono state rinvenute due bombe inesplose di 250 e 100 libbre risalenti alla seconda guerra mondiale, con conseguente necessità di un maggior approfondimento di indagine e un quantitativo totale di terra movimentata cinque volte superiore a quello inizialmente previsto.

Il Nodo di Rastignano

Il progetto comprende un secondo lotto funzionale di 1,7 chilometri che dallo svincolo di Rastignano si collegherà all’altezza del Ponte delle Oche con la Fondovalle Savena, consentendo così di bypassare completamente l’attuale strozzatura, rendendo più agevoli e veloci i collegamenti con i centri della vallata.

La realizzazione del secondo lotto, il cui progetto definitivo è attualmente in corso di approvazione in Conferenza dei servizi, ha un costo stimato di 31 milioni di euro; finanziamento a valere sulla programmazione 2014-2020 del Fondo sviluppo e coesione e assegnato alla Città Metropolitana nell’ambito del cosiddetto Patto di Bologna. L’avvio dei cantieri è previsto tra il 2020 e il 2021, con fine lavori entro il 2024.