Dal 15 giugno è aperto al traffico veicolare il nuovo Asse Nord Sud, la strada di collegamento fra via Bovi Campeggi e via de' Carracci.
L’opera è stata realizzata da Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane) nell'ambito degli accordi per il passaggio della linea Alta Velocità nel Nodo bolognese, con un investimento di 33 milioni di euro.
L’infrastruttura, che rappresenta il primo di due stralci funzionali che a regime consentiranno di raggiungere via Gobetti, è stata consegnata al Comune di Bologna.
Partendo dalla nuova rotatoria Ayrton Senna su via Bovi Campeggi, la strada scorre per circa 460 metri - di cui 180 sotto i binari di superficie della stazione Bologna Centrale - fino ad arrivare alla nuova rotatoria realizzata a nord di via de' Carracci. Da lì una rampa ne permette l'innesto su via de' Carracci attraverso un incrocio a raso, regolato da un semaforo. L'asse viario è dotato di carreggiata composta da una corsia per senso di marcia fiancheggiata da marciapiedi con sola funzione di sicurezza.
La nuova infrastruttura stradale, oltre a migliorare la viabilità in quella parte della città, garantirà a breve un nuovo accesso veicolare al piano Kiss & Ride della Stazione AV di Bologna.
Paralleli alle due corsie di attraversamento corrono infatti altrettanti corselli di accesso al Kiss & Ride, con origine dalle rotatorie ai due estremi del tunnel.
Questo ulteriore servizio sarà disponibile entro il mese di luglio.
L’asse è stato attrezzato da RFI con sistemi di rilevazione fumi, CO2 e allagamento, oltre che con impianti di pubblica illuminazione, semaforici e di smaltimento delle acque meteoriche. Installate anche barriere antirumore in corrispondenza della rotatoria a nord di via de’ Carracci.
La costruzione del tunnel sotto i binari – costituito da nove conci, blocchi squadrati in cemento armato -, è stata realizzata in altrettante fasi successive. Nel corso di ogni fase è stata prima disalimentata la linea elettrica e rimossi rotaie e massicciata dai binari interessati. A seguire il terreno è stato scavato fino a quattro metri di profondità e lo scavo consolidato attraverso micropali infissi nel terreno. Ultimi passaggi la posa di una gabbia in metallo, lo scheletro del concio poi riempito con conglomerato cementizio e il ripristino del binario.