"Matilde di Canossa. Alla ricerca della rocca imperiale". il 22 settembre la conferenza in Cappella Farnese

Nell'ambito delle celebrazioni per il IX centenario della nascita di Matilde di Canossa (1115) e della fondazione del Comune di Bologna (1116), martedì 22 settembre alle 17 in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, il presidente del comitato per Bologna Storica e Artistica, Carlo De Angelis terrà la conferenza dal titolo "Matilde di Canossa. Alla ricerca della rocca imperiale. Un'indagine sui resti." Introdurrà la conferenza il professor Rolando Dondarini, dell' Università di Bologna, delegato dal sindaco Virginio Merola a coordinare le celebrazioni del IX centenario del Comune di Bologna (1116-2016), un anniversario che rappresenta l'occasione per valorizzare l'identità della città e delle sue istituzioni.

Il tema della conferenza: Novecento anni fa, alla morte di Matilde di Canossa, i bolognesi insorsero e distrussero la Rocca Imperiale. Cosa rimane oggi dell'importante sede di potere? Importanti resti sono visibili all'interno del Museo Civico Medievale: per comprendere l'organizzazione del sito è necessario verificare ogni elemento superstite. Una ricerca appassionante.

La figura di Matilde: merita un'attenzione particolare nei suoi rapporti con la comunità bolognese, poiché influì indirettamente sulla genesi del Comune e di un'altra importante istituzione civile bolognese, lo Studio, ovvero l'Università. Infatti, nel 1115 la notizia della sua morte fu probabilmente la causa principale di una ribellione contro i funzionari imperiali da parte dei bolognesi che giunsero a distruggerne il castello (nel sito del palazzo Ghisilardi, attuale sede del Museo Civico Medievale). Quando nove mesi dopo Enrico V si presentò di nuovo al di qua delle Alpi, la comunità cittadina decise di inviargli una delegazione incaricata di chiedere il perdono per l'offesa arrecata con la rivolta e una serie di concessioni.Poiché il diploma che l'imperatore EnricoV elargì il 15 maggio 1116 ai bolognesi venne consegnato alla prima rappresentanza civile della città che appaia in un atto, venne poi considerato la base di legittimazione dell'organizzazione comunale: in pratica l'atto di nascita del Comune di Bologna. Sottoscritto da Irnerio, vi si concedevano privilegi fiscali e amministrativi, oltre che il perdono per l'offesa arrecata all'Imperatore con l'assalto al palazzo dei suoi funzionari. Una copia di questo atto è conservata nell'Archivio di Stato di Bologna, ed è il primo documento riportato nel Registro Grosso, il volume in cui nel Duecento si raccolsero tutti i documenti che attestavano i diritti del Comune. Si può pertanto affermare - e su questo c'è la convergenza di tutti i medievisti - che la data della fondazione del Comune è convenzionalmente il 1116.