Il Sindaco Virginio Merola ha conferito questa mattina nella Cappella Farnese di Palazzo d’Accursio la Turrita d’argento alla Virtus Segafredo Pallacanestro, in occasione della conquista del suo sedicesimo scudetto tricolore a distanza di vent’anni. Il riconoscimento è stato consegnato dal Sindaco direttamente nelle mani del Patron Massimo Zanetti.
La Turrita d’argento è una delle onoreficenze del Comune di Bologna ed è decisa con decreto del Sindaco. Viene assegnata a persone, aziende, associazioni o istituzioni che abbiano contribuito al progresso della città di Bologna. Consiste in una riproduzione argentata della città, con mura e torri, in epoca medievale.
L’assessore allo sport Matteo Lepore ha letto durante la cerimonia le motivazioni del conferimento.
Di seguito le motivazioni.
“La nascita della Virtus Pallacanestro si deve a sei ragazzi provenienti dalla sezione dell’atletica leggera: Almo Padovani, Ermenegildo De Luigi, Gastone Colombo, Piero Grigioni, Vittorio De Simoni e Riccardo
Chiaffarelli, che nel 1927 decidono di testare le loro qualità atletiche in un’altra disciplina, facendo così scoccare una scintilla, divenuta poi una stella. Nel 1934 la Virtus partecipa al primo campionato ufficiale e vince il torneo di prima divisione, ottenendo la promozione in massima serie.
Alla fine del conflitto mondiale, la Chiesa di Santa Lucia, che il Comune aveva destinato quale prima sede, non è più disponibile in quanto dedicata a corsi per aspiranti muratori. Dopo un breve periodo di partite disputate all’aperto su un campo in via del Ravone, il basket bolognese si trasferisce in Sala Borsa. Lo spazio al mattino ospita gli agenti di cambio, e la sera viene adattato per gli incontri di basket. La stagione della Virtus in questa cornice decisamente particolare è di straordinari successi: quattro scudetti consecutivi dal 1946 al 1949 e altri due nel 1955 e nel 1956. Nel finire degli anni ‘50 il campo da gioco si trasferisce al Palazzetto dello Sport in piazza Azzarita, inaugurato dal Sindaco Giuseppe Dozza nel 1957.
La svolta ci fu nel 1968, quando Gian Luigi Porelli fu nominato presidente della polisportiva; una delle figure di maggiore spicco nella storia della Virtus Pallacanestro, che traghettò definitivamente la società verso il professionismo. Gli anni 90 aprono il decennio più glorioso delle Vnere.
Nel 2012 la proprietà passa alla Fondazione Virtus, un pool di imprenditori di grande spessore. Il 2016 è un anno no: la squadra retrocede in A2, la prima volta dopo 87 anni di storia. È la Virtus targata Segafredo, con Massimo Zanetti al comando, a cambiare registro e portare a casa una Coppa Italia di A2, l’immediata promozione in Serie A e, nella stagione 2018-2019, la vittoria della Basketball Champions League, la principale competizione europea per club di pallacanestro, dove nessuna squadra italiana aveva ancora vinto.
L’11 giugno 2021, a distanza di venti anni, la Virtus Segafredo Bologna conquista lo scudetto che riporta il titolo di Campione D’Italia a Bologna, a Basket City. Una vittoria che scalda i cuori bolognesi, li riempie di gioia. Il sedicesimo scudetto della storia e la nostra città sulla vetta del basket italiano. Bologna è orgogliosa. Al Patron Massimo Zanetti, a Giuseppe Sermasi Presidente cda, alla squadra e a tutto lo staff, vanno la stima e il sentito ringraziamento del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Bologna, che conferisce alla Virtus Segafredo Bologna la Turrita d’Argento.”
Foto di Giorgio Bianchi per il Comune di Bologna.