Il Sindaco Virginio Merola ha conferito questa mattina nella Sala Rossa di Palazzo d’Accursio la Turrita d’argento a Giovanni Pelagalli, in occasione del suo ottantesimo compleanno.
La Turrita d’argento è una delle onoreficenze del Comune di Bologna ed è decisa con decreto del Sindaco. Viene assegnata a persone, aziende, associazioni o istituzioni che abbiano contribuito al progresso della città di Bologna. Consiste in una riproduzione argentata della città, con mura e torri, in epoca medievale.
L’assessore alla cultura Matteo Lepore ha letto durante la cerimonia le motivazioni del conferimento.
Di seguito le motivazioni.
“Giovanni Pelagalli nasce a Bologna il 19 maggio 1941. La sua passione per la radiotecnica lo accompagna sin dai tempi delle scuole medie quando, alle Guinizelli di Bologna, invece di seguire le lezioni di grammatica latina, si dilettava con pile e trasformatori. E’ proprio durante quel periodo scolastico che ottiene dai genitori la desiderata iscrizione ad una “Scuola Radio” per corrispondenza. Grazie a questo studio trova impiego presso la “Radio Synudine” di Bologna, pur continuando a frequentare le scuole serali per assecondare il volere dei genitori che desideravano per lui il classico “pezzo di carta”. La prima radio che entra in casa Pelagalli è nel 1952, acquistata usata. Fino ad allora in famiglia non era presente un apparecchio radiofonico. E’ a metà degli anni ‘50 che Giovanni Pelagalli allestisce nella propria abitazione un piccolo laboratorio per riparare, nei momenti di libertà dal lavoro e dallo studio, apparecchi radio e i primi TV in bianco e nero per amici e conoscenti. Diversi apparecchi radio gli vengono lasciati in demolizione perché giudicati troppo vecchi ed inservibili. Ed è qui che lo spirito del collezionista ha la meglio sul tecnico. Giovanni Pelagalli in realtà non demolisce nulla, anzi restaura, conserva, dando – probabilmente inconsapevolmente - corpo a ciò che diventerà poi il “Museo della Comunicazione e del Multimediale Giovanni Pelagalli - Mille voci... mille suoni”. Il Museo, nato nel 1989, oggi conta oltre 2000 pezzi esposti, originali e restaurati, funzionanti, capaci di raccontare le origini e l’evoluzione dei mezzi di comunicazione. Radio, tv, calcolatori, grammofoni, strumenti meccanici risalenti addirittura al ‘700. Di particolare rilevanza il salone dedicato a Guglielmo Marconi, allestito con rari pezzi originali e cimeli che testimoniano la grande statura scientifica dello scienziato bolognese, nonché una collezione filatelica con emissioni provenienti da tutto il mondo dedicate allo stesso Marconi e all’invenzione della radio. E’ inoltre presente una biblioteca con un’importante raccolta di volumi rari, stampe, monete, riviste d’epoca e una cineteca-videoteca. Visitare questo Museo è come fare un viaggio nel tempo accompagnati dal suono, dalle immagini e dagli oggetti che hanno fatto la storia della musica, del cinema, della comunicazione nel suo complesso. Per la preziosità della sua collezione e l’alto valore culturale, il “Museo della Comunicazione e del Multimediale Giovanni Pelagalli - Mille voci... mille suoni” nel 2007 viene dichiarato Patrimonio UNESCO per la Cultura. I riconoscimenti ricevuti sono molteplici: nel 1994 l’onorificenza di Cavaliere ed in seguito, nel 2009, quella di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitogli rispettivamente dai Presidenti della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro e Giorgio Napolitano. I premi per l’impegno sociale e civile e la gratitudine e lo stupore espressi nei commenti lasciati dai tantissimi visitatori del Museo, dai quali spiccano parole come “passione”, “entusiasmo”, “magia”, che ben rappresentano le basi fondanti l’attività di Giovanni Pelagalli. Molto importante, inoltre, il coinvolgimento delle giovani generazioni. Migliaia sono gli studenti che, attraverso visite guidate, hanno l’opportunità di vivere un percorso storico- culturale unico. Grazie al “Museo della Comunicazione e del Multimediale - Mille voci... mille suoni” Giovanni Pelagalli ha contribuito a far conoscere Bologna al resto del mondo, alimentando cultura, istruzione, passione, turismo e senso di appartenenza. Alla sua preziosa opera vanno la stima e il sentito ringraziamento del Sindaco e dell’Amministrazione comunale di Bologna che oggi, in occasione del suo ottantesimo compleanno, gli conferisce la Turrita d’argento.”
Foto di Giorgio Bianchi per il Comune di Bologna