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Concerti, spettacoli, cinema, mostre, teatro, laboratori per bambini, visite guidate: una panoramica completa degli eventi culturali organizzati a Bologna.
Aggiornato: 33 min 58 sec fa

Aida

Sab, 11/11/2017 - 15:14

di Giuseppe Verdi | Stagione opera e balletto 2017

Una delle opere più amate di Giuseppe Verdi, Aida, torna al Comunale - dal 12 al 22 novembre - nell’applauditissimo spettacolo coprodotto con il Macerata Opera Festival e andato in scena nel cinquantesimo dello Sferisterio nel 2014 e ancora la scorsa estate. La regia è firmata da Francesco Micheli, le scene sono di Edoardo Sanchi, i disegni di Francesca Ballarini, i costumi di Silvia Aymonino e le coreografie di Monica Casadei, interpretate dalla Compagnia Artemis Danza. Sul podio dell’Orchestra del teatro felsineo Frédéric Chaslin, già apprezzato protagonista delle stagioni operistiche e sinfoniche bolognesi; il Coro del Teatro Comunale di Bologna è guidato da Andrea Faidutti. La recita di Aida del 12 novembre sarà registrata e trasmessa in differita da Rai Radio3. 
Aida è l’opera che più di tutte porta con sé un immaginario spettacolare carico di stereotipi: l’antico Egitto da cartolina, la grandiosità degli apparati scenografici, una certa ridondanza complessiva che tuttavia non obbliga a una lettura oleografica ma suggerisce soluzioni simboliche: «perché è anche una fra le opere più intime e toccanti – spiega Francesco Micheli – e lasciandosi guidare dai colori della partitura e dalle architetture della drammaturgia si può far rivivere la vicenda non solo nel dettaglio orientaleggiante di massa, ma anche nella proiezione gigantesca di colori, forme e nessi di significato che ciascun personaggio canta e recita per noi: moderni geroglifici, cibernetiche icone che codificano la vicenda venendo disegnati non nella minuzia di un’osservazione ravvicinata, ma nell’immanente enormità della scena». 
Un’Aida esteriormente “contemporanea” ma negli intenti soprattutto narrativa, simbolica, metaforica e «fiduciosa nel potere del mezzo tecnologico – aggiunge Micheli – che s’intreccia con rinnovata fedeltà all’invenzione verdiana il cui orientalismo ebbe come cornice alcuni eventi del secondo Ottocento rivoluzionari, modernissimi e iper-tecnologici a loro volta, come l'apertura del Canale di Suez». 
L’allestimento, salutato sia nel 2014 sia nel 2017 molto favorevolmente dalla critica che ne ha lodato, fra l’altro, l’eleganza e la concentrazione con cui accompagna l’ascolto, è stato ulteriormente perfezionato entro un percorso di riflessione e maturazione «ed è cresciuto – continua il regista – lavorando ulteriormente sulle parole scritte e sui simboli che si fanno scenografia e, in generale, considerando il risultato di tre anni fa come un punto di partenza, dal quale agire per incrementare ulteriormente l’intensità espressiva, focalizzando ancor più l’azione sulla similitudine tra tablet odierno e tavoletta dello scriba egizio che racconta e scrive la storia». 
La superficie e le dimensioni con cui vengono realizzate queste metafore visive e narrative riporta al tema, ineludibile nell’Aida, della dimensione monumentale «che rispettiamo pienamente – conclude Micheli – facendo un uso spettacolare delle proiezioni ma senza dimenticare che uno dei principali obiettivi di Verdi era quello di interpretare il transeunte, di spiegarci che “sic transit gloria mundi”, descrivendo il personaggio di Radamès dapprima come un divo intoccabile e poi, nel giro di un atto, come un traditore, benché, suo malgrado, arrestato e condannato a morte. Tutto il suo trionfo svanisce in un soffio. L’overdose di sfarzo e ricchezza non l’abbiamo realizzata con elefanti e portantine ma con simboli, “icone”, più leggeri ma al contempo più icastici, tendendo a rispecchiare una realtà: quella dell’uomo che combatte tutta la vita per il potere e la fama ma poi non ha più nulla e resta solo, solo come Aida, donna che vive un dramma di solitudine».
 

Destinatario sconosciuto

Ven, 11/10/2017 - 15:31

spettacolo teatrale, di Katherine Kressmann Taylor

regia e adattamento di Rosario Tedesco
con Nicola Bortolotti e Rosario Tedesco
con la partecipazione del Coro Giovanile "Bassi & Co." del liceo Laura Bassi
diretto dal maestro Michele Napolitano

PoiL

Ven, 11/10/2017 - 14:38

(FRA - prog rock - Dur Et Doux/AltrOck) + TUBAX (ITA - alien prog rock - MCR)

Deliranti e di grande effetto, i PoiL sono formati da tre musicisti che non conoscono limiti né divieti. 
I PoiL fluiscono, ballano e si scagliano tra l’energia del punk, la bellezza della musica da camera e il caos di una fabbrica sul punto di esplodere. Il trio unisce cruda follia e virtuosismo richiamando Frank Zappa, Frederic Chopin e Charlie Chaplin.

I Tubax sono un trio. La loro musica è quasi completamente strumentale, parte da una base di funky jazz e si risolve a volte in un suono duro e massiccio altre volte in sospensioni dal sapore delicato e progressivo. Insieme dal 2007, la band raggiunge la sua massima espressione nei live acts, violenti e ipnotici; il basso è l'elemento trascinante a cui si avvolgono in maniera spesso indistricabile ritmi tribali di batteria e rasoiate di Moog.
Nel 2015, con alle spalle un EP e il primo LP«Il mondo stava finendo", i Tubax pubblicano il loro secondo lavoro grosso: "Governo Laser". I tre musicisti bolognesi in questo album continuano a sperimentare nutrendosi di prodezze del passato che reinterpretano in maniera deliberatamente inusuale e destabilizzante. Ciò che ne deriva ha le caratteristiche della colonna sonora; un poliziesco anni ’70 mescolato a un b-movie di fantascienza, i Calibro 35 in chiave lisergica, i Battles che si scontrano con i Primus. Musica da ballare in fin dei conti, ma non quella che ci si aspetta.

Bella. Io sono così

Ven, 11/10/2017 - 11:38

lettura animata e laboratorio in lingua spagnola e italiana con l’autore Canizales

La Libreria per Ragazzi Giannino Stoppani ospita CANIZALES, autore di "BELLA. Io sono così" il primo libro della nuova collana Alboom! dell'editore indipendente Le Mots Libres.
Introduce Federica Iacobelli.

è gradita la prenotazione

Luigo

Ven, 11/10/2017 - 11:12

di Stefano Usardi (Italia, 2017, 99')

Ambientato in una Bologna moderna, la commedia di Stefano Usardi è girata a Bologna, Cesenatico e Bressanone e mette in scena la ricerca dell'identità individuale. Presenti in sala, il cast e tutta la troupe incontreranno il pubblico per parlare di temi importantissimi trattati all'interno del film come l'immigrazione, il debito, l'identità e l'amore.

It's OK to change your mind!

Gio, 11/09/2017 - 17:04

mostra | Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank | opening 19 gennaio h 18

Mentre al MAMbo è in corso REVOLUTIJA, It's OK to change your mind! Arte contemporanea russa dalla Collezione Gazprombank, curata da Lorenzo Balbi e Suad Garayeva-Maleki, offre un nuovo punto di vista per riflettere sull'eredità delle avanguardie di inizio Novecento e la loro influenza sull'arte contemporanea russa.

In un periodo di incertezza politica e di turbolenza, la resistenza assume nuovamente le forme dell'astrazione e interazioni quotidiane apparentemente apolitiche diventano una spinta al cambiamento.
La mostra delinea l'ampio spettro delle differenti posizioni artistiche, da quelle che si interrogano su sfide individuali e forme espressive prettamente locali a quelle che esplorano il sogno distopico di costruire una realtà alternativa.

L'esposizione presenta le opere di ventuno artisti contemporanei russi delle ultime generazioni che, insieme, annunciano uno spostamento paradigmatico nonostante la confusione e l'incertezza che la loro generazione si trova a fronteggiare.
Il titolo della mostra, suggerito dall'omonimo lavoro di Svetlana Shuvaeva, a sua volta preso in prestito dal popolare slogan di una campagna della multinazionale IKEA, evidenzia il senso di gioco insito nella pratica artistica attuale. I processi per raggiungere un nuovo status quo rimangono fluidi e multiformi e se sia ripristinando l'ambiente vicino a noi o atterrando sulla luna, il cambiamento è in arrivo e sarà OK.

Ingresso € 5,00 intero / € 3,00 ridotto

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuito

Visite guidate ogni sabato alle h 16.
Ingresso € 4,00 per la visita guidata + biglietto mostra

Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna visita guidata € 4,00

Servizio di mediazione alla mostra ogni domenica h 15-18.30.
Ingresso mediazione gratuita + biglietto mostra

L'angelo devastato

Gio, 11/09/2017 - 16:09

Vita e vagabondaggi di Annemarie Schwarzenbach. Ne parla Marcella Emiliani

Thomas Mann l'ha definita un “angelo devastato”: scrittrice, fotografa, giornalista, Anne Marie Schwarzenbach è stata una testimone disperata dell'ascesa del nazismo in Germania che l'ha spinta a cercare nel mondo, e in particolare in Oriente, quel grammo di umanità capace di riscattare il rovinoso declino della civiltà europea.
Terzo incontro del ciclo L'Altro Oriente: le viaggiatrici europee del primo Novecento.

Generare, partorire, nascere. Una storia dall'antichità alla provetta

Mer, 11/08/2017 - 16:28

presentazione del libro

Sarà presente l’autrice Nadia Maria Filippini in dialogo con Angela Balzano e Lucia Ferrante
Coordina Elda Guerra.

Per la prima volta in Italia, il volume ricostruisce in un’ampia sintesi la storia del parto e della nascita in Occidente dal mondo antico ai nostri giorni, soffermandosi sugli snodi e i cambiamenti più significativi in
un percorso tutt’altro che lineare e progressivo, denso di permanenze, oltre che di innovazioni, di confronti, scontri, conflitti. Il tema è indagato nelle sue molteplici sfaccettature culturali, sociali, scientifiche, religiose e nelle loro correlazioni, da cui discendono rituali e pratiche terapeutiche, norme religiose e civili, forme di potere e disciplinamento dei corpi delle donne.
La scelta di tenere insieme “generazione, gravidanza-parto e nascita” esprime l’intento di mettere a fuoco l’evento nella sua interezza e di mettere al centro tutti i soggetti coinvolti (non solo la madre, ma anche il
padre e il feto/neonato), i cui ruoli e rilevanze mutano in relazione alle forme di rappresentazione, risultando cruciali nel condizionare pratiche e principi deontologici. Accanto ad essi stanno altri
personaggi: la levatrice e il medico, i cui profili sociali e professionali variano nel corso del tempo con il mutare della scena del parto, in un confronto fatto ora di scambi e collaborazione, ora di contrapposizione
e conflitti. La storia del parto e della nascita appare in questa prospettiva come un capitolo fondamentale della storiaculturale e di genere, un osservatorio cruciale per quella delle donne, uno strumento indispensabile per capire meglio la complessa realtà del presente.

Nadia Maria Filippini ha insegnato Storia delle Donne presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia. È socia fondatrice della Società Italiana delle Storiche; ha fatto parte del direttivo e della redazione di «Genesis».
Al tema del corpo e della nascita ha dedicato più di trent’anni di ricerca. Tra i numerosi saggi ricordiamo La nascita "straordinaria". Tra madre e figlio, la rivoluzione del taglio cesareo (sec. XVIII-XIX), Milano,
Francoangeli, 1995. Ha curato Corpi e Storia. Donne e uomini dal mondo antico all’età contemporanea, Roma, Viella, 2002 (con T. Plebani e A. Scattigno) e La scoperta dell’infanzia. Cura, educazione e
rappresentazione, Venezia1750-1930, Venezia, Marsilio, 1999 (con T. Plebani)

The Paris Opera

Mer, 11/08/2017 - 16:12

secondo appuntamento con I Wonder Stories | Sala Biografilm

Presso la Sala Biografilm Bologna (Cinema Odeon) si terrà la proiezione di The Paris Opera, il secondo appuntamento con I Wonder Stories, le uscite a evento su grande schermo dei documentari più straordinari e le storie più rivelatrici.

Tra musica e danza, il film mette in scena le passioni umane e racconta frammenti di vita tra le mura dell’Opéra di Parigi, dove Stéphane Lissner sta preparando la sua prima conferenza stampa come direttore artistico.

Il film uscirà nelle sale il 13 e il 14 novembre come evento I Wonder Stories per I Wonder Pictures in collaborazione con Unipol Biografilm Collection.

THE PARIS OPERA di Jean Stéphane-Bron
(Svizzera, Francia/2017/110’)

Autunno del 2015. All’Opéra di Parigi, Stéphane Lissner sta ultimando i preparativi per la sua prima conferenza stampa come direttore artistico, in cui presenterà la nuova stagione. Ma l’annuncio di uno sciopero e l’aggiunta al cast di un interprete inaspettato (un toro!) complicheranno la situazione. Contemporaneamente, il destino di un giovane cantante russo che frequenta l’Accademia dell’Opera incrocia la strada di una delle più grandi voci della sua epoca. Il regista Jean-Stéphane Bron racconta la vita dietro le quinte dell’Opéra di Parigi seguendo le vicende di una delle sue stagioni più complesse di sempre, mettendo cosı̀ in scena l’infinita commedia – non priva talvolta di tinte tragiche – delle vicende umane.

Per gli abbonati Card Musei Metropolitani Bologna biglietto ridotto 6€ invece che 8.50€ 

Le Donne di Mozart

Mer, 11/08/2017 - 15:17

Concerto dell’Ensemble Athena

Viaggio nell'universo femminile del genio di Salisburgo.

Con Santina Tomasello e Patrizia Vaccari (soprani), Marcella Ventura(mezzosoprano) e Valeria Montanari (pianoforte).

Ingresso a offerta libera

Our City

Mer, 11/08/2017 - 15:10

Documentario di Maria Tarantino - Belgio / Francia, 2016, 83’ 

Bruxelles, la capitale d’Europa. Una facciata di cemento e vetro che nasconde nei suoi interstizi un respiro, un cuore pulsante ancora intatto.
Nel tessuto multiculturale della città, la giornalista e regista Maria Tarantino ha cercato le tracce di altre storie, quelle che ciascuno, arrivando da lontano, porta con sé. Tutte insieme formano il corpo complesso e l’identità dissonante del documentario OUR CITY.
Realizzato nel 2016, il film ha ricevuto numerosi riconoscimenti (Bayard D’or al FIFF di Namur, Premio Aprile al Milano Film Festival) e ha partecipato a prestigiosi festival internazionali.

La proiezione sarà in lingua originale con sottotitoli in inglese.

Al termine, la regista Maria Tarantino dialogherà con Pierluigi Musarò (Dipartimento di Sociologia dell'Università di Bologna) e con gli altri ospiti presenti, dei cambiamenti del tessuto urbano e delle complesse interazioni fra centro e periferie.

INGRESSO ALLA SERATA 
intero 8€ | studenti e over 65 5€ | ragazzi fino a 14 anni 4€

13.11

Mer, 11/08/2017 - 14:57

(Italia/2017) 19'35'' di Adam Selo (11'), Il figlio di Fatima di Carlotta Piccinini (12'), Anna e Bassam di Davide Rizzo (10'), Come Dio vuole di Michele Innocente (10'), Oggi no di Mattia Petullà (9'), Nina di Mario Piredda (12'). Intervengono Susanna Zaccaria (Assessore del Comune di Bologna) e i registi

13 novembre 2015. Parigi è colpita da uno dei peggiori attentati che l'Europa ricordi. Da quel momento, controllo e sicurezza sostituiscono accoglienza e integrazione come temi centrali nel dibattito sulle migrazioni. Attorno a quella data di sviluppano i sei episodi della web-serie realizzata da EleNfant Film nell'ambito del progetto AMITIE CODE, cofinanziato dall'Unione Europea e coordinato dal Comune di Bologna.

Intervengono Susanna Zaccaria (Assessore del Comune di Bologna) e i registi

Sul cinema e altre imperfezioni: in ricordo di Ezio Alberione

Mer, 11/08/2017 - 14:57

Roy Menarini e Giulio Sangiorgio (direttore di "Film Tv") presentano Sul cinema e altre imperfezioni di Ezio Alberione, a cura di Marì Alberione e Fabio Vittorini (Bietti, 2017).

Roy Menarini e Giulio Sangiorgio (direttore di "Film Tv") presentano Sul cinema e altre imperfezioni di Ezio Alberione, a cura di Marì Alberione e Fabio Vittorini (Bietti, 2017).

Scomparso nel 2006, Alberione è stato animatore culturale instancabile, pensatore raffinato, critico arguto e innovativo (firma storica della rivista "Duel"). Passando da Truffaut a Spielberg, dalla tv alla Divina Commedia, i quindici saggi raccolti nel volume, attestano la sua verve intellettuale inimitabile.

Avanguardia e rivoluzione. Il cinema di Sergej Ejzenštejn

Mer, 11/08/2017 - 14:57

Convegno

10.00
Saluto di apertura lavori
Gian Luca Farinelli (Direttore Cineteca di Bologna)
Eike Schmidt (Direttore Gallerie degli Uffizi, Firenze)
Modera Marzia Faietti (Coordinatrice Divisione Educazione e Ricerca e Gabinetto Disegni e Stampe, Gallerie degli Uffizi, Firenze)

10.20
Presentazione della mostra Ejzenštejn: la rivoluzione delle immagini
(7 novembre 2017-7 gennaio 2018, Firenze)
Pierluca Nardoni (Collaboratore Gallerie degli Uffizi, Firenze)

10.40
Presentazione del convegno
The Future Is Our Only Goal: Russian Revolution in Time, Space, Utopian Landscapes and Image (9-10 novembre, Firenze)
Gerhard Wolf e Federica Rossi (Kunsthistorisches Institut n Florenz, Max-Planck Institut, Firenze)

11.00
Ejzenštejn e Daumier: una passione lunga una vita
Ada Ackerman (CNRS, Parigi)

11.30
Ejzenštejn, Pasolini e la classicità fuori dalle regole
Marco Antonio Bazzocchi (Università di Bologna)

12.00
La dimensione antropologica della teoria ejzenštejniana del montaggio
Antonio Somaini (Université Sorbonne Nouvelle Paris 3)

12.30
Pausa

14.00
Ejzenštejn e Michelangelo: terribilità, plasticità e montaggio
Ada Ackerman

14.30
Conversazione tra Bernard Eisenschitz (studioso del cinema) e Naum Kleiman (già direttore del Cinema Museum e Centro Ejzenštejn di Mosca)

15.30
Chiusura lavori

Fuori gioco - Una storia di bullismo

Mer, 11/08/2017 - 13:51

spettacolo per bambini da 11 anni

Lo spettacolo è frutto dell’incontro tra l’Associazione “SOS - il Telefono Azzurro ONLUS”, da tempo impegnato in una campagna di lotta al bullismo, e La Baracca - Testoni Ragazzi, che ha fra i propri filoni di ricerca quello che indaga l’inquietudine, la fragilità e l’irruenza di quel delicato periodo di passaggio che è l’adolescenza. 
La collaborazione è nata con l’obiettivo di introdurre nelle scuole il teatro, come strumento educativo per promuovere nei ragazzi e negli insegnanti la consapevolezza delle problematiche connesse al bullismo. 
Protagonisti, tre adolescenti. Tre diverse personalità che entrano in relazione attraverso una rigida e pericolosa dinamica. Quelli che all’inizio sembrano scherzi tra ragazzi si trasformano in veri e propri atti di bullismo. Si innesca così un gioco malato in cui ognuno dei tre ha un ruolo ben preciso: il bullo, la vittima e lo spettatore-outsider. 
Microcosmo di un meccanismo sociale in cui diventa impossibile cambiare le regole. 
Le azioni si ripetono esasperandosi, e la dinamica che si instaura fra i tre finisce per diventare una gabbia da cui nessuno sa più come uscire. 
“Fuori gioco” parla di bullismo mettendo in scena le criticità che caratterizzano i rapporti tra i giovani, senza voler fornire soluzioni o facili moralismi. L’obiettivo principale è quello di animare discussioni e confronti, per far fronte al problema innanzitutto parlandone.

Va, va, va, Van Beethoven

Mer, 11/08/2017 - 13:42

spettacolo per bambini da 6 a 10 anni

Il maestro Beethoven, aiutato da due allievi a cui tocca fare anche i facchini, sta traslocando per l’ennesima volta (in trentacinque anni ha cambiato casa più di 80 volte!) senza aver ancora scelto la nuova destinazione. 
I tre si trovano così a trascorrere un’intera giornata in strada, con al seguito il pianoforte e un carretto carico di bauli, valigie, appunti musicali, affrontando gli sguardi e le voci della gente. Questo trasloco sarà anche l’occasione per rivelare al mondo che dietro i suoi atteggiamenti da burbero intrattabile e intemperante, dietro il suo bisogno di cambiare continuamente casa e vicinato, si nasconde una variazione insopportabile della sua condizione di uomo e della sua carriera di musicista: Ludwig Van Beethoven, il grande compositore, sta diventando completamente sordo.

Compagnia Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani onlus (Torino)

Giannino e la pietra nella minestra

Mer, 11/08/2017 - 13:41

spettacolo per bambini da 4 a 8 anni

Due narratori e una fisarmonica raccontano la storia di Giannino, bambino nato in città e poco avvezzo alla vita agreste. 
Abituato ad essere circondato da giochi elettronici, TV, computer e play station, le vacanze in campagna dai nonni si rivelano presto un’avventura difficile da superare. 
Senza televisione ma con la voce del nonno che racconta, senza merendine confezionate ma con i frutti dell’orto, senza film terrificanti ma con uno spaventapasseri extraterrestre e una nonna che cucina minestre di verdura con i sassi… sembra davvero difficile sopravvivere.
Una scoperta del mondo reale che rivela, agli occhi di un bambino, la bellezza dell’affetto e la bontà di un minestrone cucinato con una pietra veramente magica.

Compagnia Nonsoloteatro (Torino)

I colori dell’acqua

Mer, 11/08/2017 - 13:38

spettacolo per bambini da 1 a 4 anni

I colori dell’acqua è uno spettacolo che parla ai bambini di elementi semplici, naturalmente belli. Un gioco di colori per conoscere tutte le sfumature del mondo. 
Lo spettacolo fa parte di una linea produttiva che affianca parole semplici all’azione degli attori, cercando un’unità d’immagine, fatta di luci, suoni e movimenti.

La battaglia dei pedali

Mer, 11/08/2017 - 13:35

spettacolo per bambini da 11 anni

Gino Bartali nel 2013 è stato riconosciuto come “Giusto tra le Nazioni” per il suo impegno come corriere durante l’occupazione tedesca: il ciclista, nascondendo documenti falsi per gli ebrei nella canna e nel sellino della sua bicicletta, salvò ottocento persone dalla deportazione nei lager.
Tre giovani attori raccontano in modo ironico, poetico e a volte commovente i sogni e le imprese di “Ginettaccio” che incantò l’Italia con la sua bicicletta. Una vita disseminata da salite, scelte difficili e vittorie conquistate con grande fatica, vissuta attraversando guerra e pericoli. Una vita vissuta controvento, tenendo segrete fino alla morte le sue imprese più grandi. Un invito alla fatica e al coraggio per le nuove generazioni.

Compagnia La Piccionaia - Centro di Produzione Teatrale (Vicenza)

Rosso Cappuccetto

Mer, 11/08/2017 - 13:33

spettacolo per bambini da 4 a 8 anni

Fiaba antica di cui si sono fatte diverse versioni e altrettante letture, Cappuccetto rosso è ora riavvicinata in questo progetto con tutto il rispetto che si deve a una favola classica, originale come gli elementi che la compongono e che vengono mostrati all’inizio dello spettacolo. 
Oggetti concreti generatori di storie, evocatori di un tempo e quasi magici nella loro semplicità: le fragole, il sasso, la torta sono i realissimi reperti di un’esposizione che i bambini possono osservare da vicino, alimentando la curiosità dello spettatore e disponendo gli animi alla riflessione sulla natura rituale della favola. 
Un meraviglioso abito sul quale vengono riprodotti tutti i luoghi della storia, dal bosco alla casa della nonna. Un abito-sipario dentro il quale la narratrice racconta e manipola oggetti e pupazzi utilizzando immagini forti e simboliche.

Compagnia Teatro delle Briciole (Parma)

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