spettacolo con musica dal vivo
Ambientato in un collegio di matrice cattolica, ‘OUT-ING’ esplora il tema dell’adolescenza e della continua esposizione a crisi d’identità, sessualità e religione, puntando il dito senza mezzi termini verso ogni forma di appiattimento culturale che esorta a indicare come deprecabile un atteggiamento solo perché definito “diverso”. Al centro della storia c’è l’amore tra due ragazzi, Jason e Peter, che vivono la loro relazione nell’oscurità, protetti da un sentimento che li porterà inevitabilmente a fare i conti con una società ottusa, folle e insensibile a qualsiasi tipo di richiesta d’aiuto. Provocatorio, crudo e inflessibile, con un’emozionante partitura rock contemporanea, il musical esamina le conseguenze del “mettere a nudo la propria anima” e vuole dimostrare quanto per la generazione moderna sia difficile passare il labile confine tra l’età adolescenziale e l’età adulta per affrontare un futuro che pone più domande che risposte.
Lo spettacolo arriva in Italia grazie a I perFORMERs, con la regia di Edoardo Scalzini, le traduzioni delle liriche di Michael Anzalone, le scenografie virtuali di Giuseppe Di Falco, la regia associata e le coreografie di Luca Peluso e la direzione musicale di Eleonora Beddini.
Atti sonori, teatro musicale è la stagione del Teatro del Baraccano che si svolge col sostegno della Regione Emilia Romagna, del Comune di Bologna e in collaborazione con il Quartiere Santo Stefano
Biglietti
Intero 18€, ridotto 15€
Riduzioni: under 26, over 65, Card Musei Metropolitani
di e con Marco Damilano
A quarant’anni dalla scomparsa di Aldo Moro, ERT Fondazione ospita all’Arena del Sole una serata-omaggio in suo ricordo. Marco Damilano è protagonista di una conferenza-spettacolo, con la regia di Antonio Sofi e in collaborazione con l’Archivio Flamigni, per raccontare e ripercorrere la vita di Moro, figura emblematica che ha segnato la Storia dell’Italia contemporanea. Un viaggio nella memoria proposto da Marco Damilano, direttore dell’Espresso, che allo statista ha dedicato il suo ultimo libro Un atomo di verità. Aldo Moro e la fine della politica in Italia, pubblicato da Feltrinelli.
Parole, documenti e fotografie inedite, immagini, musiche, letture di Moro, ma anche di Pier Paolo Pasolini e di Leonardo Sciascia. Per riscoprire il politico che ha governato l’Italia per lungo tempo e chiedersi in che modo la sua scomparsa violenta abbia segnato il Paese nei decenni successivi, nella politica, nella società, nella cultura.
Ritrovare Aldo Moro, per cercare qualcosa del nostro passato, e dunque del nostro presente e del nostro futuro. Con il suo ultimo libro Damilano ha deciso di tornare a quell’istante, per indagare le traiettorie che, a partire da uno dei capitoli più cupi della storia italiana, si sono dispiegate fino a oggi. Con l’aiuto delle carte personali di Moro, in gran parte conservate nell’archivio privato di Sergio Flamigni, e non dallo Stato, e rimaste inedite, getta luce sul punto in cui la drastica interruzione di una stagione politica si incontra con le vicende personali di una generazione, che tra il 16 marzo e il 9 maggio 1978 assiste alla fine di un’epoca.
Dopo via Fani, secondo Damilano, comincia la lunga fine della Prima Repubblica. Un racconto autobiografico che attraversa la dissoluzione della Dc, la morte di Berlinguer, la caduta del Muro, Tangentopoli e la latitanza di Craxi in Tunisia, fino alla stagione attuale, inaugurata dalla sua metafora televisiva: il Grande Fratello. Il racconto arriva a Berlusconi, a Grillo e a Renzi, i protagonisti di una politica che da un orizzonte di senso e di speranza si è fatta narcisismo e nichilismo, cedendo alla paura e alla rabbia.
Scrive Marco Damilano: “Via Fani è stato il luogo del nostro destino. La Dallas italiana, le nostre Twin Towers. Il momento che ha cambiato tutto. Nel 1978, l'anno di mezzo tra il ’68 e l’’89. Tra il bianco e nero e il colore. Lo spartiacque di diverse generazioni che cresceranno tra il prima e il dopo: il tutto della politica - gli ideali e il sangue - e il suo nulla.”
Marco Damilano (Roma, 1968), giornalista, è il direttore del settimanale “l’Espresso”. Tra le sue ultime pubblicazioni: Eutanasia di un potere. Storia politica d’Italia da Tangentopoli alla Seconda Repubblica (Laterza 2012); Chi ha sbagliato più forte. Le vittorie, le cadute, i duelli dall’Ulivo al Pd (Laterza 2013); La Repubblica del selfie. Dalla meglio gioventù a Matteo Renzi (Rizzoli 2015); Processo al nuovo (Laterza 2017). Ha curato Missione incompiuta. Intervista su politica e democrazia di Romano Prodi (Laterza 2015) e partecipa alla trasmissione “Propaganda Live” su La7.
INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti
spettacolo di e con Marco Damilano
regia Antonio Sofi
in collaborazione con l’Archivio Flamigni
Circo Contemporaneo e delle Arti Performative
ARTinCIRCO è un Festival di Circo Contemporaneo e delle Arti Performative che ospita spettacoli, laboratori, concerti live, letture animate e giochi musicali rivolti a tutte le fasce d’età. Una festa che avvicina il pubblico allo spettacolo dal vivo e alla poeticità dell’azione teatrale e circense, diventando un momento di festa, incontro e condivisione.
Adulti 8 €, Ridotti 6 €
concerto degli studenti del Conservatorio
Torna l'appuntamento con Musica in Fiore nell'edizione primaverile, tutte le domeniche dal 6 maggio al 30 giugno 2018 con inizio alle 16.30 nella due cornici della Sala Bossi e della Cappella Farnese.
Sviluppata in collaborazione con il Comune di Bologna e con l'Istituzione Bologna Musei, Musica in fiore è la rassegna di concerti che il Conservatorio “Giovan Battista Martini” ha ideato da qualche anno e usa dividere in due brevi segmenti, proprio due “stagioni”: in primavera e in autunno. I migliori allievi delle classi di canto, di composizione e di strumento sono presentati al pubblico affezionato in questa serie di appuntamenti che sanno spaziare bene nei tempi, nei luoghi, negli stili della musica colta: dalla raffinatissima musica per chitarra agli ensemble più diversi, dal Barocco al Contemporaneo.
Programma:
6 maggio – Cappella Farnese di Piazza Maggiore 6
12 maggio – Sala Bossi del Conservatorio G. B. Martini – Piazza Rossini 2
I Cantieri Meticci invadono la città
La rassegna si aprirà domenica 6 maggio allo spazio MET, la casa dei Cantieri Meticci in Via Gorki 6, e si chiuderà venerdì 18 maggio al Parco Bella Fuori 3 (in zona Croce del Biacco).
Nel corso di queste due settimane gli attori, accompagnati dalle loro guide e da un equipaggiamento tecnico su ruote, compariranno in tanti luoghi diversi di Bologna, dal centro alla periferia, da Via del Lazzaretto alle Serre dei Giardini Margherita, fra gli alberi del Parco della Montagnola e in Via Miramonte (a due passi da Porta San Mamolo). Gli spettacoli proposti prendono spunto sia dai classici della letteratura (da Shakespeare a Jarry, fino a Lodovico Ariosto) che dai racconti dei partecipanti, e mirano a restituire in forma artistica la dinamica dell’incontro fra eterogenei, un incontro vissuto ed allenato settimana dopo settimana in quelle “palestre di meticciato” che sono i laboratori del progetto Quartieri Teatrali.
di Siméon Baldit de Barral (FRA, 2015, 80′)
La situazione internazionale complessa di cui siamo testimoni (cambiamento climatico, ingiustizie sociali, frustrazioni…) è il punto di partenza del viaggio di Siméon e Alexandre. I due cugini all’origine del progetto On The Green Road hanno percorso 18.000 km, attraversato 26 paesi, e incontrato gli attori locali dell’ecologia telecamera alla mano, per mostrare le soluzioni locali a problemi globali. Oggi un’associazione si è sviluppata intorno al loro documentario, per condividere questa avventura e partecipare a una presa di coscienza ambientale più che necessaria.
Proiezione del cortometraggio “Il mare nelle vene” di Simone Vacca.
riservata agli abbonati Card Musei Metropolitani
La Fondazione Massimo e Sonia Cirulli offre agli abbonati Card Musei Metropolitani una visita guidata alla mostra Universo Futurista.
Prezzo speciale con Card: 8 € (ingresso + visita guidata)
Posti limitati, prenota qui
La mostra, a cura di Jeffrey T. Schnapp e Silvia Evangelisti, presenta una selezione di opere dalla collezione della Fondazione Cirulli e pone l’accento su tematiche centrali dell’estetica futurista come l’inno alla vitalità creativa, alla giocosità e alla fantasia di un’arte che rallegra il mondo ricreandolo integralmente, riprendendo le parole del Manifesto “Ricostruzione Futurista dell’Universo” redatto nel 1915 da Giacomo Balla e Fortunato Depero. L’estetica futurista muove i suoi passi da un nuovo modo di concepire la creazione artistica, che supera i confini delle arti tradizionali e coinvolge la vita quotidiana nella sua totalità per diventare “arte totale”, creando un legame strettissimo tra arte e vita.
In esposizione un nucleo di oltre 200 opere realizzate in diversi materiali, forme e misure create da artisti quali Balla, Boccioni, Bonzagni, Bucci, Casarini, Chiattone, D’Albisola, Depero, Diulgheroff, Guerrini, Korompay, Licini, Marchi, Marinetti, Masoero, Munari, Prampolini, Russolo, Schawinsky, Sant’Elia, Sironi, Tato, Thayaht.
visita guidata
Una visita guidata alla collezione permanente per avvicinarsi alla storia dell'arte italiana, dalla metà degli anni Cinquanta a oggi, attraverso l'attività dell'ex Galleria d'Arte Moderna di Bologna e le successive acquisizioni del MAMbo.
Prenotazione obbligatoria allo 051 6496627 (martedì e giovedì dalle 9 alle 17) oppure mamboedu@comune.bologna.it.
Ingresso € 4,00 (prima domenica del mese)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna € 3,00workshop, visita guidata e laboratorio per bambini
In occasione della IV edizione della rassegna I Tappezzieri al museo, dimostrazioni di atelier dell'Associazione Tappezzieri Bologna, visita guidata e laboratorio per bambini.
Programma della giornata:h 10.30 > visita guidata con Giancarlo Benevolo, curatore del museo, e introduzione alla dimostrazione artigianale dei Tappezzieri
h 11.15 circa > workshop dei Maestri Tappezzieri nella Sala della Meridiana. I tappezzieri di Bologna mostrano al pubblico le quattro fasi di lavorazione in cui consiste il rivestimento e l'imbottitura di parti di mobili
h 12.15 circa > Carlo Gardini presenta il suo volume sulla Tessitura Viennese
h 15.30 > workshop sulla Tessitura Viennese con dimostrazione pratica
h 16 > La tela di Penelope: laboratorio per bambini dai 6 ai 10 anni con Angela Lezzi.
Solo per l'attività didattica, prenotazione obbligatoria a edubolognamusei@comune.bologna.it (entro le ore 14 di venerdì 4 maggio).
Durante tutta la giornata i tappezzieri continueranno a illustrare i modi e le tecniche del loro lavoro.
Ingresso museo e visita guidata gratuito (prima domenica del mese)
Ingresso laboratorio: € 5,00 a partecipante
visita guidata
Visita guidata in occasione della presentazione del terzo volume della collana Scultori bolognesi dell'Otto e Novecento, Minerva Edizioni, dedicato Tullo Golfarelli, che Giovanni Pascoli definì lo scultore dei lavoratori.
Vicino agli ambienti progressisti ad al cenacolo culturale di Giosue Carducci, tra le sue opere più note vi è il ritratto del fabbro Gaetano Simoli alla Certosa, uno dei rilievi della scalea della Montagnola e la lunetta in marmo per l'antica sede dell'Ospedale Maggiore. Nel cimitero è chiamato ad eseguire opere di ogni impegno e dimensione e per l'occasione saranno lette alcune delle lettere inedite dello stesso Golfarelli dedicate alle sue opere.
A cura di Associazione Culturale Didasco.
Prenotazione obbligatoria al 348 1431230 (pomeriggio-sera).
Ritrovo presso l'ingresso principale della Certosa (cortile Chiesa).
Ingresso: € 10 (per ogni ingresso pagante € 2 saranno devoluti per la valorizzazione della Certosa)
mostra
Mostra personale di Francesco Tricarico, a cura di Olivia Spatola in collaborazione con la galleria Fabbrica Eos di Milano, Musiche Metropolitane e Vittorio Corbisiero Management.
L’esposizione si propone di fornire un’esperienza multisensoriale tramite un percorso tematico che guida i visitatori attraverso alcune delle sale del percorso espositivo del Museo internazionale e biblioteca della musica, con l’intento di far dialogare l’arte – i dipinti esposti di Francesco Tricarico - con la musica.
Le opere scelte sono sette come il numero delle note musicali e le sale del museo in cui il percorso artistico si dispiega. Ed è così che le stanze, abbandonando temporaneamente la loro consueta numerazione, diventano - attraverso i dipinti dell’artista - la Stanza del Do, la Stanza del Re, la Stanza del Mi, la Stanza del Fa, la Stanza del Sol, la Stanza del La e la Stanza del Si. Ma non solo. In questo caso, il segno - ovvero la relazione tra significante e significato - rappresentato dalla denominazione delle stanze, diventa anche simbolo: vale a dire una realtà altra, che va oltre e da ricomporre; l’espressione dell’inconscio collettivo da cui emergono processi di trasformazione tra ciò che è noto e ciò che non lo è, coinvolgendo lo spettatore.
Ingresso biglietto museo (€ 5,00 intero / € 3,00 ridotto)
Per gli abbonati alla Card Musei Metropolitani Bologna ingresso gratuitoincontro nell’ambito di DISORDINE, rassegna a cura dell'Ordine degli Architetti di Bologna
Da qualche anno assistiamo ad un cambiamento dei modi di abitare che nasce da contingenze economiche, da cambiamenti sociali e ambientali, oltre che di abitudini e necessità. Tali cambiamenti stanno spingendo tutte le figure della filiera delle costruzioni a interrogarsi per dare risposte concrete a tali esigenze: nuovi modelli abitativi, nuove tipologie edilizie, nuove possibilità economiche. Nella giornata studio sono analizzati diversi casi realizzati o in corso di realizzazione: studentati e ostelli come soluzioni abitative specifiche per i giovani e per chi ha necessità di alloggio temporaneo, edifici di social housing e comunità di abitanti per coloro che non riescono ad accedere al libero mercato, alloggi e strutture pensate per rispondere alle difficoltà connesse all’invecchiamento da popolazione e alle esigenze specifiche della terza età. Nell’inco ntro, ttraverso la suggestione di alcuni progetti realizzati sia a Bologna che in altri territori, ragioneremo su quali interventi e quali dina miche sono oggi necessari per soddisfare la richiesta abitativa e sociale in continuo mutamento.
La rassegna è organizzata dall'Ordine degli Architetti di Bologna.
+ Dirupators (Ita – pop rock)
Suonano un genere musicale serissimo come il progressive rock, ma riescono a divertire e a divertirsi come dei matti: sono i Feat.Esserelà, il trio bolognese che autodefinisce il proprio sound “ProgRockJazzFusionFunkAcid” !
Ironia e progressive rock sono il loro marchio di fabbrica sin dagli esordi del 2009: “nascono sotto l'unica e profonda ispirazione dell'Esserelà, un manichino sempre presente alle prove e ai concerti, protagonista indiscusso di ogni evento musicale e mondano, autore dei testi più introspettivi ed esperto conoscitore di musica bosniaca contemporanea!” Nel 2015 esce il primo album, intitolato Tuorl, che riceve ottimi giudizi dalla critica che riconosce diverse ispirazioni, fra cui Area, Mars Volta, Stefano Bollani, King Crimson, Calibro 35, Dave MatthewsBand, Snarky Puppy e Deus Ex Machina. Il disco permette alla band di incrementare l'attività dal vivo e di fare da gruppo spalla a concerti di Marta sui Tubi, Deus Ex Machina, Confusional Quartet, Fabio Zuffanti e Moongarden.
I Feat. Esserelà sono: alla batteria, Lorenzo "il Brenzo" Muggia; alla chitarra, Renato "l'Educato" Minguzzi, alla tastiera, Francesco "io Esco" Ciampolini. A tutto il resto, l'Esserelà.
In apertura di serata sul palco il duo bolognese dei Dirupators. Nascono musicalmente nel 2014 in un paesino della provincia bolognese (S. Matteo della Decima) dall’incontro di Cinzia Zaccaroni (basso/voce/loop) e Dencs Daniel Csaba (batteria acustica/elettronica). L’incontro di due diversi background musicali e culturali (Italia-Ungheria), produce un risultato che permette loro massima libertà espressiva : la dolcezza lirica dei loop vocali incontra la potenza dei loop melodicoritmici del basso e la poliritmia tribaltech della sezione ritmica sia acustica che elettronica, ottenendo così un suono unico e multiplo allo stesso tempo. Nel 2017 esce l'album Spaghettificazione : opera di dieci brani inediti, “manifesto'” del duo descritto come SlapCoralMantra (ad indicare molti generi e lingue diverse - ungherese, swahili ). Il 2018 è segnato dalla presenza di un altro elemento ,un chitarrista Alessandro Lamborghini (moorder) che interferisce con acidità sonora nel progetto.
Ingresso concerto: 8 euro
Il suono assoluto universale del tamburo tradizionale giapponese | NipPop 2018
Per la sua ottava edizione propone uno spettacolo intenso ed emozionante che verte sull’arte delle percussioni tradizionali giapponesi, tra cui il tamburo shimedaiko e altri strumenti di accompagnamento come il flauto shinobue.
Un concerto che consisterà in una combinazione studiata di brani propri della cultura secolare nipponica e altri invece di creazione del gruppo Munedaiko. Sempre con lo scopo di valorizzare la cultura giapponese in modo olistico, una rappresentazione di danza e teatro ispirato alle leggende folcloristiche delle isole giapponesi completeranno l’esibizione del gruppo.
Borderlands: A-tipico Giappone
Tagame Gengoroh sarà a Bologna il 18, 19 e 20 maggio ospite di NipPop 2018
Per la sua ottava edizione, NipPop 2018 si concentra da un lato sulle intersezioni fra sessualità, genere e appartenenza etnica nel quadro della cultura visuale, dai manga di Tagame Gengoroh, al cinema (di animazione e non), ai media, al recentissimo progetto di Graham Kolbeins Queer Japan, dall’altro sul gekiga, il manga alternativo per eccellenza, nato alla fine degli anni ‘50 come forma di ribellione al fumetto leggero e rivolto a un pubblico di giovanissimi che all’epoca andava per la maggiore.
Tra gli ospiti di quest’anno, NipPop è orgoglioso di annunciare un grande ritorno: dopo quattro anni, Tagame Gengoroh sarà ospite di NipPop 2018 – Borderlands: A-tipico Giappone. Artista e disegnatore di illustrazioni omoerotiche, sin dal 1986 pubblica su alcune riviste gay diversi lavori tra cui manga, illustrazioni e romanzi. A partire dal 1994 diventa uno scrittore a tempo pieno e collabora alla creazione e al lancio della rivista G-men (G-Project). Allo stesso tempo dà inizio a un progetto di ricerca, studio e rivalutazione dell’arte omoerotica giapponese del passato. È attivo anche in altri Paesi, tra cui Francia, America, Inghilterra e Germania. Nel 2015, durante la diciannovesima edizione del Japan Media Art Festival, organizzato dall’agenzia degli affari culturali del governo Giapponese, viene insignito dell’Excellence Price per il manga Il marito di mio fratello, pubblicato in Italia da Panini – Planet Manga nella traduzione di Simona Stanzani, anche lei ospite di NipPop 2018.
M¥SS KETA è l’angelo dall’occhiale da sera. E dal volto velato. La sua identità nascosta è il modo migliore per dire la Verità, perché “non avendo volto, c’è un po’ di M¥SS in ognuno di noi”. Segno zodiacale: “Vergine, ma non troppo”.
Performer situazionista, rapper dall’attitudine punk, icona pop e diva definitiva. M¥SS KETA è di Milano, e non potrebbe essere altrimenti. Da vera leader, guida una truppa d’assalto che risponde al nome di “Le ragazze di Porta Venezia”, fanciulle prorompenti come quelle di Varla in “Faster, Pussycat! Kill, Kill!” di Russ Meyer. Più conturbanti ma meno pericolose. Con loro, infiamma i palchi dei maggiori festival e club di tutta Italia in un tripudio di techno, house, dubstep, rap che sembra generato dal suo stesso corpo. Bassi profondi battuti da vertiginosi tacchi a spillo glitterati. Una vera sacerdotessa della notte che aizza le masse di fedeli con il suo verbo dissacrante, eccessivo, radicalmente iperrealista. I suoi live sono esperienze extrasensoriali, i suoi testi la radiografia di una Nazione.
Ha esordito nel 2013 con “Milano, sushi e coca”. Da lì in poi, una serie di successi stratosferici come “In gabbia (non ci vado)”, “Burqa di Gucci”, “Le ragazze di Porta Venezia”, raccolti successivamente nel greatest hits “L’angelo dall’occhiale da sera: col cuore in gola” (2016). Nell’estate 2017 pubblica per l’etichetta La Tempesta l’EP “Carpaccio ghiacciato”, prodotto da Motel Forlanini, in cui spiccano le collaborazioni con Riva e Populous, che ha prodotto il singolo “Xananas”.
Michael Powell e Emeric Pressburger (GB/1948, 133')
Scarpette rosse di Powell e Pressburger ritorna sul grande schermo del Cineclub Bellinzona Bologna in occasione del suo 70° anniversario.
La talentuosa e determinata ballerina Victoria (Moira Shearer) è combattuta tra l'amore per il giovane compositore Julian Craster (Marius Goring) e il magnetico direttore della compagnia di danza con cui ha ottenuto il successo Boris Lermontov (Anton Walbrook). Ma la tensione verso il balletto diventerà il suo unico motivo di vita.
Scarpette rosse • 70° anniversario
di Michael Powell e Emeric Pressburger [GB/1948, 133']
versione restaurata - lingua originale, sott. italiano
biglietto unico: 6 €
Introduce: Ivan Cipressa (Libreria di Cinema Teatro Musica)
un’occasione per scoprirne il patrimonio culturale
Il 1° maggio il Museo Ebraico di Bologna sarà aperto ad ingresso libero, si potranno visitare sia la sezione permanente che la temporanea. La prima si articola in vari percorsi storici che consentono di ripercorrere la millenaria storia del popolo ebraico e della sua presenza a Bologna e nel territorio regionale, mentre nella sezione temporanea sarà possibile visitare la mostra fotografica Celebrating Israel 70. Organizzata in collaborazione con il Beit Hatfutsot di Tel Aviv (Museo del Popolo Ebraico), la mostra raccoglie una selezione dei momenti più rappresentativi di quella grande impresa che fu la nascita dello Stato di Israele, vista attraverso gli occhi del suo popolo.
Orario continuato 10 – 18
Teoria e pratica dell’antisemitismo fascista a Bologna | mostra storico-documentaria e visite guidate in italiano e inglese
a cura di Carmela Binchi, Davide Fioretto, Paola Infantino e Diana Tura
A 80 anni dalla loro emanazione, l'Archivio di Stato di Bologna organizza una mostra e un ciclo di eventi dedicato agli effetti delle leggi razziali nel territorio bolognese, mettendo in evidenza oltre che l’apparato teorico che supportò la normativa antisemita, i provvedimenti adottati alla fine del conflitto per reintegrare e risarcire quanti ne furono colpiti.
Il ciclo è realizzato in collaborazione con Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna e Associazione Rabisch e con il patrocinio di Comune di Bologna, Comunità ebraica di Bologna, Fondazione Memoria della Deportazione, Fondazione ex campo Fossoli.
Programma conferenze, visite e passeggiate guidate in italiano
Programma iniziative in inglese / English Program may – july 2018
May 21, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 4, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 25, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 26, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
July 2, 2018, 10,30-12,30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
July 3, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
July 9, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
July 10, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
Le visite guidate alla mostra sono gratuite. Le passeggiate guidate sono gratuite per gli iscritti alle associazioni Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna e Rabisch, mentre ai non soci è richiesto un contributo minimo di 5 euro. Per soci e non soci il costo dell’ingresso al Museo ebraico è di 4 euro.
I contributi dei partecipanti saranno interamente destinati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio documentario conservato dall’Archivio di Stato di Bologna.
Per tutte le visite e le passeggiate guidate (esclusa quella di sabato 5 maggio) è obbligatorio prenotarsi attraverso il sito https://billetto.it/users/il-chiostro-dei-celestini-amici-dell-archivio-di-stato-di-bologna (massimo 30 partecipanti per evento).
Teoria e pratica dell’antisemitismo fascista a Bologna | mostra storico-documentaria e visite guidate in italiano e inglese
a cura di Carmela Binchi, Davide Fioretto, Paola Infantino e Diana Tura
A 80 anni dalla loro emanazione, l'Archivio di Stato di Bologna organizza una mostra e un ciclo di eventi dedicato agli effetti delle leggi razziali nel territorio bolognese, mettendo in evidenza oltre che l’apparato teorico che supportò la normativa antisemita, i provvedimenti adottati alla fine del conflitto per reintegrare e risarcire quanti ne furono colpiti.
Il ciclo è realizzato in collaborazione con Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna e Associazione Rabisch e con il patrocinio di Comune di Bologna, Comunità ebraica di Bologna, Fondazione Memoria della Deportazione, Fondazione ex campo Fossoli.
Programma conferenze, visite e passeggiate guidate in italiano
programma iniziative in inglese
May 21, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 4, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 25, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
June 26, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
July 2, 2018, 10,30-12,30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
July 3, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
July 9, 2018, 10.30-12.30
Sala Cencetti, piazza de’ Celestini 4
Guided visit to the historical-documentary exhibition
July 10, 2018, 18.00-19.30
Arco del Meloncello
Guided tour of fascist architectures in the Porto-Saragozza Neighborhood
Le visite guidate alla mostra sono gratuite. Le passeggiate guidate sono gratuite per gli iscritti alle associazioni Il Chiostro dei Celestini. Amici dell’Archivio di Stato di Bologna e Rabisch, mentre ai non soci è richiesto un contributo minimo di 5 euro. Per soci e non soci il costo dell’ingresso al Museo ebraico è di 4 euro.
I contributi dei partecipanti saranno interamente destinati alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio documentario conservato dall’Archivio di Stato di Bologna.
Per tutte le visite e le passeggiate guidate (esclusa quella di sabato 5 maggio) è obbligatorio prenotarsi attraverso il sito https://billetto.it/users/il-chiostro-dei-celestini-amici-dell-archivio-di-stato-di-bologna (massimo 30 partecipanti per evento).